Superamento lutto animale domestico.
Buongiorno
Mi chiamo Nicola sono uno studente universitario di medicina di 23 anni, sono un ragazzo come tanti altri, una fidanzata, qualche hobby , qualche amico, una famiglia che non mi fa mancare nulla , tanto studio.
Mi scuso se l'argomento può sembrare futile però vivo molto male questa situazione, che andrò a descrivere, da circa un anno e onestamente vorrei superarla.
Il 4 marzo 2011 è venuto a mancare il mio primo cane, si chiamava Roy, e per 10 anni è stato per me un fratello. Lo ha portato a casa mio fratello poco dopo il nostro trasferimento, avevo 13 anni e appena trasferito quindi zero amici, molti kg di troppo e i ragazzi si sà, nell'adolescenza, possono essere molto cattivi. Di conseguenza io, che già di mio, amo molto gli animali mi sono legato moltissimo a lui passando interi pomeriggi nel box a giocare. Era un incrocio pittbul, cane considerati "cattivi", in realtà era il cane più buono e sensibile del mondo. Si sensibile, perchè non so come, capiva quando avevi qualcosa che non andava e era sempre li a leccarti. Lui c'e sempre stato, quando la mia prima ragazza mi tradì, quando non passai la prima volta il test di medicina, insomma qualsiasi cosa io lo abbracciavo e piangevo e lui lì a leccarmi. E siamo stati insieme per 10 fantastici anni. Poi come detto si è ammallato, ed in 10 giorni nonostante tutti gli sforzi, purtroppo ho dovuto farlo sopprimere e si è addormentato sulla mia mano. L'ho seppellito nel mio giardino, che è molto ampio. Da quel giorno è più di anno che non riesco a superare il lutto. Ci penso sempre, spesso la sera nel letto ci penso e piango, io che non piango quasi mai, riguardo le foto però non vado mai a salutarlo in giardino, non ci riesco. Nel frattempo 6 anni fa abbiamo preso un cane, che c'è ancora, le voglio molto bene ma non è la stessa cosa, non lo sento mio. Tutto ciò va avanti dal 4 aprire del 2011 ed onestamente vorrei cercare di guardare avanti. Ho pensato anche di prender un altro cane, ma mi sento in colpa e lo vedrei come un "sostituto" cosa che non voglio assolutamente.
E' vero, ci sono problemi molto peggiori nella vita, però vorrei un consiglio da una o più professionisti per cercare di superare questo momento o almeno avere una "impostazione" mentale migliore. Ringrazio tutti per la cortese attenzione
Mi chiamo Nicola sono uno studente universitario di medicina di 23 anni, sono un ragazzo come tanti altri, una fidanzata, qualche hobby , qualche amico, una famiglia che non mi fa mancare nulla , tanto studio.
Mi scuso se l'argomento può sembrare futile però vivo molto male questa situazione, che andrò a descrivere, da circa un anno e onestamente vorrei superarla.
Il 4 marzo 2011 è venuto a mancare il mio primo cane, si chiamava Roy, e per 10 anni è stato per me un fratello. Lo ha portato a casa mio fratello poco dopo il nostro trasferimento, avevo 13 anni e appena trasferito quindi zero amici, molti kg di troppo e i ragazzi si sà, nell'adolescenza, possono essere molto cattivi. Di conseguenza io, che già di mio, amo molto gli animali mi sono legato moltissimo a lui passando interi pomeriggi nel box a giocare. Era un incrocio pittbul, cane considerati "cattivi", in realtà era il cane più buono e sensibile del mondo. Si sensibile, perchè non so come, capiva quando avevi qualcosa che non andava e era sempre li a leccarti. Lui c'e sempre stato, quando la mia prima ragazza mi tradì, quando non passai la prima volta il test di medicina, insomma qualsiasi cosa io lo abbracciavo e piangevo e lui lì a leccarmi. E siamo stati insieme per 10 fantastici anni. Poi come detto si è ammallato, ed in 10 giorni nonostante tutti gli sforzi, purtroppo ho dovuto farlo sopprimere e si è addormentato sulla mia mano. L'ho seppellito nel mio giardino, che è molto ampio. Da quel giorno è più di anno che non riesco a superare il lutto. Ci penso sempre, spesso la sera nel letto ci penso e piango, io che non piango quasi mai, riguardo le foto però non vado mai a salutarlo in giardino, non ci riesco. Nel frattempo 6 anni fa abbiamo preso un cane, che c'è ancora, le voglio molto bene ma non è la stessa cosa, non lo sento mio. Tutto ciò va avanti dal 4 aprire del 2011 ed onestamente vorrei cercare di guardare avanti. Ho pensato anche di prender un altro cane, ma mi sento in colpa e lo vedrei come un "sostituto" cosa che non voglio assolutamente.
E' vero, ci sono problemi molto peggiori nella vita, però vorrei un consiglio da una o più professionisti per cercare di superare questo momento o almeno avere una "impostazione" mentale migliore. Ringrazio tutti per la cortese attenzione
[#1]
Gentile ragazzo,
anche se è passato un anno e la perdita di questo "amico" a quattro zampe ti fa soffrire, non credo possa definirsi un problema futile, soprattutto se ti impedisce di andare avanti.
Questa vulnerabilità per la separazione ce l'hai anche in altri ambiti? Anche nelle relazioni interpersonali?
anche se è passato un anno e la perdita di questo "amico" a quattro zampe ti fa soffrire, non credo possa definirsi un problema futile, soprattutto se ti impedisce di andare avanti.
Questa vulnerabilità per la separazione ce l'hai anche in altri ambiti? Anche nelle relazioni interpersonali?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Gentilissima dottoressa Angela Pileci.
Innanzitutto la ringrazio per l'attenzione e per la risposta. Questa vulnerabilità per la separazione devo ammettere che la ritrovo in particolare nella sfera sentimentale, faccio fatica a staccarmi dalle persone e anche dagli oggetti che me le ricordano o che mi ricordano qualcosa del mio passato. Per esempio quando mi lasciò la mia ragazza dopo una storia di 3 anni ( la mia esperienza più duratura) ci misi un anno per superare appieno la cosa e aprirmi nuovamente verso nuove conoscenze. In generale è quasi impossibile che io lasci qualcuno, faccio moltissima fatica, deve arrivare veramente a livelli esasperanti, di solito è più facile che venga lasciato. Mentre per quel che riguarda l'amicizia e/o la famiglia ho notato che questa difficoltà non si presentano o meglio in modo più "lievi" e gestibili.
La Ringrazio
Cordiali Saluti
Innanzitutto la ringrazio per l'attenzione e per la risposta. Questa vulnerabilità per la separazione devo ammettere che la ritrovo in particolare nella sfera sentimentale, faccio fatica a staccarmi dalle persone e anche dagli oggetti che me le ricordano o che mi ricordano qualcosa del mio passato. Per esempio quando mi lasciò la mia ragazza dopo una storia di 3 anni ( la mia esperienza più duratura) ci misi un anno per superare appieno la cosa e aprirmi nuovamente verso nuove conoscenze. In generale è quasi impossibile che io lasci qualcuno, faccio moltissima fatica, deve arrivare veramente a livelli esasperanti, di solito è più facile che venga lasciato. Mentre per quel che riguarda l'amicizia e/o la famiglia ho notato che questa difficoltà non si presentano o meglio in modo più "lievi" e gestibili.
La Ringrazio
Cordiali Saluti
[#3]
Gentile ragazzo,
con i limiti di un consulto on line si potrebbe ipotizzare che la morte del cane sia stata l'occasione per far emergere questa vulnerabilità.
Se le cose stanno davvero così, non si tratta certo di una questione patologica, ma di una modalità di stare nella vita. Basta saperlo e sapere che di fronte alle separazioni la tua reazione sarà diversa, più sensibile, magari dall'esterno potrebbe anche sembrare "esagerata", ma la cosa più importante è che a te sia chiaro il modo in cui funzioni.
Da una parte è carina questa modalità perchè ti permette di essere più sensibile anche verso gli altri : "...è quasi impossibile che io lasci qualcuno, faccio moltissima fatica...". Probabilmente nella fatica che fai c'è il pensiero a come potrebbe reagire l'altro.
Comunque perchè non un altro cane a tenerti compagnia e a costruire altri bei momenti e ricordi?
con i limiti di un consulto on line si potrebbe ipotizzare che la morte del cane sia stata l'occasione per far emergere questa vulnerabilità.
Se le cose stanno davvero così, non si tratta certo di una questione patologica, ma di una modalità di stare nella vita. Basta saperlo e sapere che di fronte alle separazioni la tua reazione sarà diversa, più sensibile, magari dall'esterno potrebbe anche sembrare "esagerata", ma la cosa più importante è che a te sia chiaro il modo in cui funzioni.
Da una parte è carina questa modalità perchè ti permette di essere più sensibile anche verso gli altri : "...è quasi impossibile che io lasci qualcuno, faccio moltissima fatica...". Probabilmente nella fatica che fai c'è il pensiero a come potrebbe reagire l'altro.
Comunque perchè non un altro cane a tenerti compagnia e a costruire altri bei momenti e ricordi?
[#4]
Utente
La fatica che faccio credo sia dovuta ad un insieme sia tra quello che dice lei, ovvero il non voler ferire l'altra persona, e un po la paura di tornar "solo" e ricominciare tutto da capo.
Un altro cane è un pensiero che ho spesso, ed ho provato gradualmente ad accarezzare l'idea visitando qualche canile ma, ripensandoci lontano dalle emozioni che da la visita in quel luogo, mi sento come se stessi sostituendo il mio vecchio cane, mi sento esattamente come se stessi " tappando il buco" della sua assenza e questo mi provoca dispiacere in particolare verso il cane che andrei a prendere, non voglio sia un sostituto od un "tappabuchi" ma che sia frutto di una decisione ponderata e sicura. Anche perchè avrà sicuramente le sue caratteristiche, le sue abitudine ed il suo carattere ovviamente diverse da chiunque altro.
Cordialmente la ringrazio
[#5]
La vita però continua anche dopo un lutto, anche se l'idea è difficile da digerire...
Un altro cane non è il sostituto, è un *altro* cane, ben diverso.
Quando hai elaborato la perdita della tua ragazza, non ne hai cercata un'altra con l'idea di sostituire la prima, ma con l'idea di andare avanti a costruire la tua vita insieme ad un'altra persona.
Purtroppo la vita è fatta anche di sofferenza e di perdite. E il lutto è una sofferenza che fa parte della vita, non è una sofferenza patologica.
Inoltre è il miglior modo per provare a superare questo dolore. Pensaci, hai ragione: devi fare questa scelta prendendo una decisione seriamente.
Saluti,
Un altro cane non è il sostituto, è un *altro* cane, ben diverso.
Quando hai elaborato la perdita della tua ragazza, non ne hai cercata un'altra con l'idea di sostituire la prima, ma con l'idea di andare avanti a costruire la tua vita insieme ad un'altra persona.
Purtroppo la vita è fatta anche di sofferenza e di perdite. E il lutto è una sofferenza che fa parte della vita, non è una sofferenza patologica.
Inoltre è il miglior modo per provare a superare questo dolore. Pensaci, hai ragione: devi fare questa scelta prendendo una decisione seriamente.
Saluti,
[#6]
Caro Ragazzo,
il lutto per la perdita del suo cucciolo, risuona sicuramente con altre situazioni emozionali irrisolte.
La sua adolescenza complessa e difficoltosa, le emozioni negative, le perdite e le difficili elaborazioni.
Un altro cane, non sarebbe un sostituto d' amore, ma un nuovo legame, con cui effettuare un altro percorso di vita insieme.
Le suggerisco la lettura di un libro , a mio avviso bellissimo, che ho letto quando dovevo scegliere quale cane prendere per la mia famiglia e per il mio primo cane :
" i cani non mentono sull' amore!"
Di Masson.
Massono e' uno psicoanalista francese, etologo , studioso del comportamento e della psiche dei cani, amante dell' addestramento dolce, tipico della scuola francese.
Cari auguri .
il lutto per la perdita del suo cucciolo, risuona sicuramente con altre situazioni emozionali irrisolte.
La sua adolescenza complessa e difficoltosa, le emozioni negative, le perdite e le difficili elaborazioni.
Un altro cane, non sarebbe un sostituto d' amore, ma un nuovo legame, con cui effettuare un altro percorso di vita insieme.
Le suggerisco la lettura di un libro , a mio avviso bellissimo, che ho letto quando dovevo scegliere quale cane prendere per la mia famiglia e per il mio primo cane :
" i cani non mentono sull' amore!"
Di Masson.
Massono e' uno psicoanalista francese, etologo , studioso del comportamento e della psiche dei cani, amante dell' addestramento dolce, tipico della scuola francese.
Cari auguri .
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#7]
Gentile ragazzo,
Penso che il solo modo di superare pian piano il dolore per la perdita del suo amico sia non lottarci contro. Non colpevolIzzarsi pensando che non sia logico soffrire per la perdita di un cane.
Penso che il rapporto di affetto, di condivisione, di completa, assoluta accettazione che lega un cane al proprio padrone sia una delle forme di amore più' incredibili/ impossibili da capire per noi umani. Per un cane il proprio padrone e' tutto, da lui accetta tutto e tutto ama .Vive per lui e in funzione sua.
E' logico che un rapporto cosi' leghi fin dentro l'anima chi lo vive davvero, come ha fatto lei.
Si consideri tanto fortunato ad averlo vissuto e goduto. L'avra' arricchita umanamente come forse niente altro e' riuscito a fare.
Accetti il dolore di non poterlo più' godere, ma gioisca di averlo potuto godere.
Un abbraccio!
Cordialmente
Penso che il solo modo di superare pian piano il dolore per la perdita del suo amico sia non lottarci contro. Non colpevolIzzarsi pensando che non sia logico soffrire per la perdita di un cane.
Penso che il rapporto di affetto, di condivisione, di completa, assoluta accettazione che lega un cane al proprio padrone sia una delle forme di amore più' incredibili/ impossibili da capire per noi umani. Per un cane il proprio padrone e' tutto, da lui accetta tutto e tutto ama .Vive per lui e in funzione sua.
E' logico che un rapporto cosi' leghi fin dentro l'anima chi lo vive davvero, come ha fatto lei.
Si consideri tanto fortunato ad averlo vissuto e goduto. L'avra' arricchita umanamente come forse niente altro e' riuscito a fare.
Accetti il dolore di non poterlo più' godere, ma gioisca di averlo potuto godere.
Un abbraccio!
Cordialmente
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#8]
Gentile utente,
concordo con quanto detto dalle colleghe. Non capisco però bene se l'idea di prendere un altro cane, e di andare avanti con la sua vita, è troppo difficoltosa magari perchè probabilmente ha paura di una nuova separazione? Oppure perchè pensa di non avere le risorse necessarie?
Potrebbe pensare anche a farsi sostenere aiutare con un percorso psicoterapeutico che l'aiuti ad affrontare con più serenità e con un'altra modalità le avversità che purtroppo esistono nella vita.
Tanti auguri per tutto.
concordo con quanto detto dalle colleghe. Non capisco però bene se l'idea di prendere un altro cane, e di andare avanti con la sua vita, è troppo difficoltosa magari perchè probabilmente ha paura di una nuova separazione? Oppure perchè pensa di non avere le risorse necessarie?
Potrebbe pensare anche a farsi sostenere aiutare con un percorso psicoterapeutico che l'aiuti ad affrontare con più serenità e con un'altra modalità le avversità che purtroppo esistono nella vita.
Tanti auguri per tutto.
Dr.ssa Laura Mirona
dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 9k visite dal 15/07/2012.
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