Amicizia?

Single, quarantunenne, lavoro da 7 anni con un uomo sposato con il quale, da due anni, abbiamo instaurato un rapporto diverso da quello di semplici colleghi di lavoro. Infatti, quasi tre anni fa, rimasti soli in ufficio lui è riuscito ad entrare nel mio animo, facendomi confidare e facendomi raccontare cose mai dette a nessuno. Ho passato un periodo brutto per via della malattia e della morte di mio padre e lui mi è stato vicino. Lui, dapprima, mi diceva che forse ci eravamo presi una cotta l'uno per l'altra, ma per me non era così, per me era solo amicizia, una vera amicizia tra uomo e donna a cui io ho sempre creduto. Con lui mi sono aperta, ho imparato ad abbracciare, a dire il bene che voglio e anche lui, da chiuso ed ermetico qual è, è riuscito ad aprirmi il suo cuore. Fin dall'inizio gli ho detto che la nostra amicizia avrebbe potuto essere fraintesa dalla moglie, ma lui mi ha assicurato che non sarebbe successo.Ci scambiavamo email e sms finchè non è partito per un viaggio in Australia con la moglie ... ed è sparito. Ho temuto di averlo perso e me ne sono resa conto quando, al rientro, mi trattava male, come un'estranea, non voleva più avere nulla a che fare con me finchè non l'ho convinto a parlare. Mi ha detto che, all'arrivo a destinazione, stava per mandarmi un sms quando ha avuto una discussione con la moglie ed ha capito che, continuando così, avrebbe mandato il suo matrimonio a rotoli ... ed ha scelto. Da allora, però, io non ho mollato e, tra alti e bassi, l'amicizia è andata avanti comunque. Ha fatto tanti passi avanti ed altrettanti passi indietro, ha sempre deciso tutto lui ed io a ... ricucire il rapporto. Mi ha detto che si è innamorato e disinnamorato, mi ha detto di volermi bene, io gliene voglio altrettanto (lui mi ha detto che, secondolui, provo qualcos'altro ma non voglio ammetterlo) e, fino a due mesi fa, il nostro rapporto si era fatto abbastanza intimo, fatto di baci, carezze e petting ... null'altro. Tempo prima mi aveva confessato di avere problemi sessuali con la moglie e di voler interrompere perciò i nostri incontri. Poi, però, abbiamo ripreso ad incontrarci e lui mi ha confessato che i problemi non si sono risolti ... anzi sono peggiorati. Mi ha detto di temere di essere impotente; mi ha detto: "non ti sei accorta che, durante i nostri incontri, non ho avuto un'erezione?". Lui mi masturbava ed io raggiungevo l'orgasmo. Un giorno abbiamo avuto un incontro, mi ha detto che, comunque, nel momento in cui dovrà giustificare questi incontri clandestini, tutto finirà ... mi ha masturbato ed è stato bellissimo;anch'io ho cercato di farlo ma non lo so se è perchè non sono esperta ma lui non ha avuto erezioni. Avrebbe voluto provare una posizione che lo eccita parecchio ma io gli ho detto di no perchè a quel punto mi avrebbe penetrato ed io, dopo quello che mi ha detto (che mi vuole bene e null'altro e che è tutto un gioco), non me la sono sentita. Poi i suoi problemi sessuali con la moglie sono finiti, ha fatto controlli urologici ed è risultato un falso allarme. Adesso, però, come dicevo prima, due mesi fa mi ha detto di dover scegliere tra il suo matrimonio e la mia amicizia; che pensava di poter gestire le due cose ma non ce l'ha fatta. Sono finiti gli sms, le email, i baci, gli incontri ... lui mi ha fatto essere cattiva con lui, l'ho fatto arrabbiare: ho sofferto tanto, forse per questo; adesso, ogni cosa che faccio gli da fastidio, continuiamo ad essere colleghi ma, se può, mi evita e mi rimprovera per i gesti di affetti che gli manifesto, se può, è affettuoso con la collega e non con me. Se lo guardo negli occhi, però, leggo che mi vuole bene e che non è sereno nè felice in famiglia. Tengo tantissimo a lui, gli voglio un bene dell'anima e voglio aiutarlo. E voglio anche capire cosa veramente proviamo l'uno per l'altro. L'altro pomeriggio mi ha telefonato per dirmi che mi aveva mandato una mail; non mi ha detto nulla di più di quello che già non sapevo e, soprattutto, mi ha detto di non stargli vicina fisicamente. Io non ho commentato nè risposto ma mi è sembrato soltanto che lui vuole solo convincersi dei suoi sentimenti, non lo so. Per favore, aiutatemi.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Mi scusi ma mi pare che lei confonda l'amicizia con il fatto di essere l'amante di questo uomo.

Probabilmente il signore non la ritiene una amica ma una amante.

Infatti, di solito gli amici non si toccano, baciano, fanno petting tra di loro.

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Utente
Utente
Sì, non lo nego, tra noi c'è stata passione, ma di fondo c'è un reciproco grandissimo volersi bene. E poi superata quella fase, perchè non può esserci amicizia, amicizia vera? Perchè non possiamo continuare a confidarci, a consigliarci, ad esserci vicini e a volerci bene?
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Dr. Mariano Indelicato Psicologo, Psicoterapeuta 124 4
Gentile Signora,
a me pare che dovrebbe mettere un po' di ordine nelle sue relazioni e, sopratutto, dovrebbe chiarire a se stessa che non cerca un rapporto di amicizia, ma di amore. Lei è innamorata di quest'uomo. E' sicura che riuscirebbe a gestire un rapporto di amicizia senza quell'intimità che ha avuto prima? E' sicura di cercare solo l'amicizia e non la passione?
E' sicura che quest'uomo in fondo non vuole solo e semplicemente portarsela a letto senza avere il coraggio di chiederglielo apertamente?

Indelicato Dott. Mariano
idm@dottindelicato.it
www.dottindelicato.it
www.psicoterapiacoppia.it

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Utente
Utente
Gent.mo Dr.Indelicato,
a me sembra che quello che dovrebbe mettere ordine ai suoi sentimenti è proprio quest'uomo; secondo me e considerato il carattere "impositivo" della moglie, penso che tra loro ci siano problemi (anzi, un pò, me l'ha confermato)e che, per lui, ormai il matrimonio è solo "abitudine e comodità". In effetti, quando mi manda l'ultima mail per dirmi che non può esistere amicizia tra noi, di evitare di stargli vicino fisicamente, ma che non dimenticherà quello che è successo, non mi dice nulla di nuovo; per me, cerca solo di darsi lui delle spiegazioni. Ma, secondo lei, cosa prova allora lui per me? Gli ho voluto e gli voglio bene, ho assecondato i suoi desideri perchè ho pensato che ne avesse bisogno (con ciò non dico che a me non facesse piacere)e, perciò, adesso, per me l'amicizia può esistere come possono esistere i gesti affettuosi che, tra amici, ci possono essere. Cosa ne pensa?
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,
perchè non approffitta del fatto che è chiara la difficoltà a continuare in modo reciproco il rapporto di coppia con quest'uomo ed effettua una consulenza al fine di entrare più in merito nella questione?
Consulenza che ovviamente non è possibile effettuare in un contesto on line simile per i limiti dello strumento utilizzato.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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Dr. Mariano Indelicato Psicologo, Psicoterapeuta 124 4
Gentile Signora,
d'accordo con il Dott. Garbolino, credo che le domande che lei pone abbiano bisogno di una consulenza più approfondita che non è possibile continuare a svolgere attraverso questo spazio. Veda il problema non è tanto quali sono i sentimenti che provate l'uno per l'altro; se in un rapporto di amicizia ci possono essere o meno rapporti sessuali, ma semmai come mai tutte e due da tanto tempo riuscite a vivere in una situazione di indeterminatezza ne amici, ne amanti, ne coppia. Per ciò le consiglio di parlarne al più presto con un professionista del settore.
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Utente
Utente
Che la situazione che abbiamo vissuto sia stata alquanto indeterminata, forse è vero ma, adesso, io non voglio perdere l'amico, non posso non volergli bene e, perciò, penso e voglio che tra noi ci sia vera amicizia. Non può dirmi che dobbiamo essere soltanto colleghi, non è possibile; il rapporto che c'è tra noi è diverso. Penso che, da quello che avete letto, me ne dobbiate dare atto! La consulenza che voi, comunque, consigliate la dovrei fare solo io o solo lui o assieme?
Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

la consulenza ovviamente la deve fare Lei, cosa c'entra il suo ex-amante in questa sua condizione?
Il signore ha stabilito di avere con Lei solo un rapporto lavorativo, Lei invece ne e' innamorata, le piace, vorrebbe continuare ad avere un rapporto che non e' possibile continuare ad avere, in questo caso perche' una delle parti si tira indietro.

Puo' fare la consulenza per mettere in ordine i suoi sentimenti in merito, non si aspetti pero' di tornare ad avere la situazione precedente!
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Utente
Utente
Chiedo scusa, ma mi pare proprio che il Dr.Ruggiero non abbia capito nulla! Io sono sempre stata sicura dei miei sentimenti e, soprattutto, consapevole che non poteva essere altrimenti. Se abbiamo ceduto e abbiamo sbagliato, non significa che l'amicizia, nel vero senso della parola, non possa più esistere. Quello che, fin dall'inizio, ha avuto problemi nell'identificare i suoi sentimenti è stato proprio lui e, adesso, se dice che possiamo essere solo colleghi è perchè, prima di tutto, ha paura della moglie e, poi, perchè non è convinto dei sentimenti che prova. Perchè allora mi chiede di non stargli vicino fisicamente?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Mi dispiace, mi pare proprio di aver capito tutto e molto bene.

Sono forse colui che direttamente le ha detto come la pensa senza mezzi termini.

Il suo amico era il suo amante e lei era l'unica che non se ne e' accorta!
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Dr. Mariano Indelicato Psicologo, Psicoterapeuta 124 4
Gentile Signora,
al di là della forma e del modo, tutti i professionisti che abbiamo risposto al suo post, abbiamo chiaramente indicato una strada che è quella di cercare di mettere ordine alle sue relazioni e ai suoi sentimenti attraverso una consulenza con un professionista che la possa aiutare a superare le sue attuali sofferenze. Veda noi non abbiamo la palla di vetro per capire quali sono i sentimenti che il suo amico nutre nei suoi confronti, ne tanto meno possiamo permetterci di parlare di una persona che non conosciamo il quale avrà, così come li ha lei, i suoi buoni motivi per cercare di chiudere un rapporto che a lui non andava bene così com'era. Quello che ci pare di capire, invece, è che lei voglia a tutti i costi continuare ad avere un rapporto con questa persona di cui si sente ancora innamorata e soffre molto per la rottura che c'è stata. Il nostro consiglio e di scegliersi un professionista psicologo o psichiatra che possa aiutarla a superare questa sofferenza. Le sembrerà duro quello che ha scritto il Dott. Ruggiero, ma le relazioni tra lei e il suo amico sono come il collega le ha descritte. Noi nella nostra professione aiutiamo chi vuole farsi aiutare, non possiamo chiedere a persone che, per un milione di motivi non ne hanno voglia o non ne sentono il bisogno, di farsi aiutare. Infatti, lei ha chiesto l'aiuto e noi a lei abbiamo risposto. Se lei pensa che i nostri consigli sono errati o non fanno al suo caso o, ancora, che dovrebbe chiedere aiuto il suo amico, allora credo che non c'era bisogno di rivolgersi a noi. In generale, tutti chiediamo per avere una risposta non per darci una risposta.
Restiamo a sua disposizione.
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Utente
Utente
Il fatto di avere qualcosa da dirire su quello che mi si scrive non significa che io non voglia i vostri consigli. Quello che vorrei farvi capire è che, dopo l'amore e la passione, due persone intelligenti che si vogliono, comunque, bene possono rimanere amici, null'altro! Non risponde al vero che io sia ancora innamorata di quest'uomo e soffra la rottura che c'è stata; posso esserlo stata ma, adesso, soffro perchè non voglio perdere l'amico, perchè non posso avere con lui un rapporto di semplici colleghi. Penso che,invece, il problema, purtroppo, sia la sua insicurezza nei sentimenti; sono sempre più convinta che è lui che non sà cosa prova per me e cosa per la moglie. Perciò, non abbiatene a male se continuo a credere che nessuno di voi abbia centrato il caso; forse anche perchè, in generale, si crede poco all'amicizia tra uomo e donna; io ci credo! Grazie.