Panico come venirne fuori.
Sono un ragazzo di 26 anni e faccio il fotografo, da un po di anni ho un piccolo disturbo non riesco ad affrontare determinati percorsi in auto necessari per il mio lavoro. vano in panico nell'affrontare viadotti o gallerie troppo lunghe, tutto questo a mio avviso si è statenato in un giorno di lavoro dove sono rimasto chiuso in galleria 2 ore per il traffico e con un forte dolore allo stomaco, da quel giorno tutto è cambiato in peggio e io cio non lo accetto, sono un ragazzo iperattivo e voglio ritornare a guidare senza alcun vincolo.
come posso gestire quest'ansia "panico" anticipatoria?
come posso gestire quest'ansia "panico" anticipatoria?
[#1]
<<come posso gestire quest'ansia "panico" anticipatoria?>>
Recandosi di persona da uno psicologo che l'aiuterà a comprendere quali possano essere per Lei le strategie più adeguate.
La sua è una situazione tipica: con un numero non eccessivo di sedute il suo problema potrà con molta probabilità ridursi notevolmente e Lei potrà ritrovare più disinvoltura nei suoi spostamenti.
Il tipo di orientamento più indicato in questi casi è quello cognitivo-comportamentale.
Saluti.
Recandosi di persona da uno psicologo che l'aiuterà a comprendere quali possano essere per Lei le strategie più adeguate.
La sua è una situazione tipica: con un numero non eccessivo di sedute il suo problema potrà con molta probabilità ridursi notevolmente e Lei potrà ritrovare più disinvoltura nei suoi spostamenti.
Il tipo di orientamento più indicato in questi casi è quello cognitivo-comportamentale.
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Utente
Grazie della risposta cosi immediata,
oggi sono stato dal medico curante e mi ha consigliato un consulto psicologico, in oltre nel dirgli i miei sintomi mi ha consigliato una cura farmacologica di seltralina, che ho già fatto per 2 anni e non mi ha portato significativi aggiovamenti. Ma solo ad ingrassare di 15kg.
vorrei evitre questi farmaci visto che mi provocano più danni che benessere.
Oggi ho preso un matrimonio dove prevede un percoso stradale che io evito da parecchio tempo e sto male solo al pensiero di dover affrontare questo ostacolo un percorso ricco di gallerie lunghe e ponti molto alti.
secondo lei dottoressa entro l'8 settembre riuscirò a venirne fuori da questo stato? se inizio domani dal psicologo?
Saluti.
oggi sono stato dal medico curante e mi ha consigliato un consulto psicologico, in oltre nel dirgli i miei sintomi mi ha consigliato una cura farmacologica di seltralina, che ho già fatto per 2 anni e non mi ha portato significativi aggiovamenti. Ma solo ad ingrassare di 15kg.
vorrei evitre questi farmaci visto che mi provocano più danni che benessere.
Oggi ho preso un matrimonio dove prevede un percoso stradale che io evito da parecchio tempo e sto male solo al pensiero di dover affrontare questo ostacolo un percorso ricco di gallerie lunghe e ponti molto alti.
secondo lei dottoressa entro l'8 settembre riuscirò a venirne fuori da questo stato? se inizio domani dal psicologo?
Saluti.
[#3]
Gentile Utente,
da qui senza conoscerla non è possibile fare previsione, nè diagnosi.
Però quando Lei scrive "da quel giorno tutto è cambiato in peggio e io cio non lo accetto, sono un ragazzo iperattivo e voglio ritornare a guidare senza alcun vincolo."
tenga presente che questo può certamente diventare un Suo obiettivo, ma un aspetto importante è comprendere come mai proprio adesso nella Sua vita l'equilibrio che c'era prima non c'è più. Accetti questo dato di realtà.
Poi comprendo bene che, anche per il lavoro che fa e per gli spostamenti che deve fare per lavoro, la situazione sia difficile e i sintomi invalidanti.
Più si accanisce contro la situazione e meno ottiene...
Invece si rivolga con fiducia ad uno psicologo psicoterapeuta, meglio se di orientamento cognitivo comportamentale e tenga presente che i disturbi d'ansia si trattameno in modo relativamente veloce.
Per quanto riguarda la cura farmacologica, pur comprendendo l'aumento ponderale che alla sua età può creare disagio, chieda al medico o faccia controllare la terapia allo psichiatra. Lo psicologo non prescrive farmaci e pertanto non possiamo neppure darle indicazioni in merito.
Quindi già due anni fa aveva avuto disagi di questo tipo?
da qui senza conoscerla non è possibile fare previsione, nè diagnosi.
Però quando Lei scrive "da quel giorno tutto è cambiato in peggio e io cio non lo accetto, sono un ragazzo iperattivo e voglio ritornare a guidare senza alcun vincolo."
tenga presente che questo può certamente diventare un Suo obiettivo, ma un aspetto importante è comprendere come mai proprio adesso nella Sua vita l'equilibrio che c'era prima non c'è più. Accetti questo dato di realtà.
Poi comprendo bene che, anche per il lavoro che fa e per gli spostamenti che deve fare per lavoro, la situazione sia difficile e i sintomi invalidanti.
Più si accanisce contro la situazione e meno ottiene...
Invece si rivolga con fiducia ad uno psicologo psicoterapeuta, meglio se di orientamento cognitivo comportamentale e tenga presente che i disturbi d'ansia si trattameno in modo relativamente veloce.
Per quanto riguarda la cura farmacologica, pur comprendendo l'aumento ponderale che alla sua età può creare disagio, chieda al medico o faccia controllare la terapia allo psichiatra. Lo psicologo non prescrive farmaci e pertanto non possiamo neppure darle indicazioni in merito.
Quindi già due anni fa aveva avuto disagi di questo tipo?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
<<secondo lei dottoressa entro l'8 settembre riuscirò a venirne fuori da questo stato? se inizio domani dal psicologo?>>
Garanzie che sarà così non può averne, dal momento che entrano in gioco più fattori.
Comunque è certamente importante la scelta che ha compiuto e potrebbe anche verosimilmente essere che con un assiduo lavoro psicologico tra due mesi stia molto meglio.
Rispetto all'eventuale contemporanea assunzione di farmaci, valuti insieme allo psicologo che incontrerà se ritiene opportuna una consulenza psichiatrica per la prescrizione di una farmacoterapia che non presenti per Lei gli effetti collaterali che ha descritto.
Cordialità.
Garanzie che sarà così non può averne, dal momento che entrano in gioco più fattori.
Comunque è certamente importante la scelta che ha compiuto e potrebbe anche verosimilmente essere che con un assiduo lavoro psicologico tra due mesi stia molto meglio.
Rispetto all'eventuale contemporanea assunzione di farmaci, valuti insieme allo psicologo che incontrerà se ritiene opportuna una consulenza psichiatrica per la prescrizione di una farmacoterapia che non presenti per Lei gli effetti collaterali che ha descritto.
Cordialità.
[#5]
Utente
per il Dr. Angela Pileci
questo disaggio ce l'ho dal 2008 ma non sò se posso collegarlo all'episodio subito nell'estate del 2008. una mattina stavo andando da cosenza a san lucido, nel fare questo percorso si devono fare 34 km sulla statale 107. passando per ponti e gallerie, una di queste la galleria crocietta lunga 1400m appena arrivato al suo imbocco trovo una colonna di macchine ferme per il trffico e siamo rimasti li dentro 2 ore, arrivando anche in ritardo al matrimonio che dovevo fare. da premettere che quel giorno avevo forti dolori allo stomaco, nella galleria a seguito dei dolori e del caldo ho avuto il primo attacco di ansia si panico non so come chiamarlo, sono andato a fare il matrimonio e dopo 12 ore con ancora il mal di stomaco sono rientrato a casa dall'auto strada da falerna fino a cosenza fermantomi per ben tre volte durante il percorso visto che tremavo e sudavo e avevo paura dove realmente non avrei dovuto averne perchè non c'era alcuna situazione pericolosa.
nel 2006 sono stato un paracadutista dell'esercito italiano per circa 2 anni, e il vuoto non mi ha mai fatto paura.
Grazie dei vostri consigli.
questo disaggio ce l'ho dal 2008 ma non sò se posso collegarlo all'episodio subito nell'estate del 2008. una mattina stavo andando da cosenza a san lucido, nel fare questo percorso si devono fare 34 km sulla statale 107. passando per ponti e gallerie, una di queste la galleria crocietta lunga 1400m appena arrivato al suo imbocco trovo una colonna di macchine ferme per il trffico e siamo rimasti li dentro 2 ore, arrivando anche in ritardo al matrimonio che dovevo fare. da premettere che quel giorno avevo forti dolori allo stomaco, nella galleria a seguito dei dolori e del caldo ho avuto il primo attacco di ansia si panico non so come chiamarlo, sono andato a fare il matrimonio e dopo 12 ore con ancora il mal di stomaco sono rientrato a casa dall'auto strada da falerna fino a cosenza fermantomi per ben tre volte durante il percorso visto che tremavo e sudavo e avevo paura dove realmente non avrei dovuto averne perchè non c'era alcuna situazione pericolosa.
nel 2006 sono stato un paracadutista dell'esercito italiano per circa 2 anni, e il vuoto non mi ha mai fatto paura.
Grazie dei vostri consigli.
[#6]
Di tutto questo è importante parlarne di persona con lo psicologo psicoterapeuta.
Da questa postazione risulta difficile, oltre ad essere vietato dalla Legge e dalle linee guida del sito, sbilanciarsi.
Ci faccia sapere in futuro, se crede.
Un cordiale saluto,
Da questa postazione risulta difficile, oltre ad essere vietato dalla Legge e dalle linee guida del sito, sbilanciarsi.
Ci faccia sapere in futuro, se crede.
Un cordiale saluto,
[#7]
Gentile Ragazzo,
solitamente la terapia più indicata è quella combinata: farmacoterapia e psicoterapia, in sinergia temporale.
Anche se andrà a breve dallo psicologo, consideri che tra un pò ci saranno le ferie, ci vuole tempo affinchè decolli quell'indispensabile alleanza terapeutica che le darà l'opportunità di esplorare le sue ansie e paure e, soprattutto effettuare quegli adattamenti indispensabili, affinchè l'ansia e l'ansia anticipatoria, possa passare.
solitamente la terapia più indicata è quella combinata: farmacoterapia e psicoterapia, in sinergia temporale.
Anche se andrà a breve dallo psicologo, consideri che tra un pò ci saranno le ferie, ci vuole tempo affinchè decolli quell'indispensabile alleanza terapeutica che le darà l'opportunità di esplorare le sue ansie e paure e, soprattutto effettuare quegli adattamenti indispensabili, affinchè l'ansia e l'ansia anticipatoria, possa passare.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#8]
Utente
Stamattima ho chiamato all'asl e mi hanno detto che per la visita psicologica ci vuole settembre.
capisco che ci voglia tempo sono stato sotto farmaci per 2 anni e non mi portava alcun miglioramento ansi ero sempre stanco e la mia voglia di essere attivo me l'aveva tolta. una volta sospesa la cura sono ho ripreso a vivere niente più sbadigli continui niente più sonnellini pomeridiani niente di negativo.
il guidare non è cambiato durante la cura ansi era ancora più limitato, solo la mia testardagine mi ha portato a fare dei percorsi che erano diventati impossibile fare. e sopratutto ho ripreso a lavorare cosa che rifiutavo di fare nei 2 anni sotto l'effetto delle pillole.
Non riesco a capire il perchè se devo andare da cosenza a taranto per ss106 riesco a farlo e fare 30 chilometri da cosenza a paola no.
oppure riesco a guidare sulla costa ionica calabrese fino a crotone e non avere alcun problema, eppure quella è una delle strade più pericolose della calabria.
Ho visto e conosciuto altre persone che soffrono di panico ma quando gli piglia la crisi non riescono a fare nulla si paralizzano e sopratutto si rassegnano a non voler migliorare la loro condizione.
Io voglio la mia completa autonomia perchè VOGLIO LAVORARE....
per adesso faccio il fotografo per mantenermi agli studi ma in un futuro non molto lontano mi laureo in Informazione scientifica del farmaco e vorro fare l'informatore e come sappiamo tutti si vive sulla strada. Grazie a tutti per l vostra disponibilità e scusatemi se vi rubo del tempo a voi prezioso.
capisco che ci voglia tempo sono stato sotto farmaci per 2 anni e non mi portava alcun miglioramento ansi ero sempre stanco e la mia voglia di essere attivo me l'aveva tolta. una volta sospesa la cura sono ho ripreso a vivere niente più sbadigli continui niente più sonnellini pomeridiani niente di negativo.
il guidare non è cambiato durante la cura ansi era ancora più limitato, solo la mia testardagine mi ha portato a fare dei percorsi che erano diventati impossibile fare. e sopratutto ho ripreso a lavorare cosa che rifiutavo di fare nei 2 anni sotto l'effetto delle pillole.
Non riesco a capire il perchè se devo andare da cosenza a taranto per ss106 riesco a farlo e fare 30 chilometri da cosenza a paola no.
oppure riesco a guidare sulla costa ionica calabrese fino a crotone e non avere alcun problema, eppure quella è una delle strade più pericolose della calabria.
Ho visto e conosciuto altre persone che soffrono di panico ma quando gli piglia la crisi non riescono a fare nulla si paralizzano e sopratutto si rassegnano a non voler migliorare la loro condizione.
Io voglio la mia completa autonomia perchè VOGLIO LAVORARE....
per adesso faccio il fotografo per mantenermi agli studi ma in un futuro non molto lontano mi laureo in Informazione scientifica del farmaco e vorro fare l'informatore e come sappiamo tutti si vive sulla strada. Grazie a tutti per l vostra disponibilità e scusatemi se vi rubo del tempo a voi prezioso.
[#10]
Utente
Buon giorno a tutti voi,
ho fatto una visita psichiatrica.. visto che per una psicologica ci voleva settembre, dopo aver parlao un ora con la dottoressa è giunta alla conclusione e cito testuali parole, Io non vedo nessun problema in lei di natura psicologica o psichiatrica sarebbe bene approfondire dal punti di vista organico.
Io di questo ne sono contentissimo per carità non vado alla ricerca di nessuna malattina non sono ipocontriaco. Ma adesso se il mio problema non è di natura psicologica non sò che pesci prendere cosa faccio?
mi sono accorto però che non è solo alla guida che ho determinati sintomi ma anche fuori dal contesto della guida.
ho fatto una visita psichiatrica.. visto che per una psicologica ci voleva settembre, dopo aver parlao un ora con la dottoressa è giunta alla conclusione e cito testuali parole, Io non vedo nessun problema in lei di natura psicologica o psichiatrica sarebbe bene approfondire dal punti di vista organico.
Io di questo ne sono contentissimo per carità non vado alla ricerca di nessuna malattina non sono ipocontriaco. Ma adesso se il mio problema non è di natura psicologica non sò che pesci prendere cosa faccio?
mi sono accorto però che non è solo alla guida che ho determinati sintomi ma anche fuori dal contesto della guida.
[#11]
Sicuramente se lo psichiatra le consiglia degli accertamenti e bene che lei li faccia per allontanare ogni dubbio.
La psicoterapia che le consigliamo può aspettare anche settembre.
Io le suggerirei comunque di prenotare un consulto visto i tempi lunghi di attesa
Lei ha scritto poco e non ha certo parlato per un'ora come in una visita ma da quello che dice potrebbe comunque avere beneficio da un consulto psicologico
La psicoterapia che le consigliamo può aspettare anche settembre.
Io le suggerirei comunque di prenotare un consulto visto i tempi lunghi di attesa
Lei ha scritto poco e non ha certo parlato per un'ora come in una visita ma da quello che dice potrebbe comunque avere beneficio da un consulto psicologico
Dr.ssa Tania Fumagalli
riceve a Barzanò (LC) e Carnate (MB)
[#12]
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Io non vedo nessun problema in lei di natura psicologica o psichiatrica sarebbe bene approfondire dal punti di vista organico
Bene, con l'aiuto dello psichiatra avete escluso una possibile causa "organica" da approfondire.
Quindi, rimane l'ipotesi di una problematica psicologica. Sono cose diverse, ed infatti se ne occupano professionisti diversi.
L'ipotesi che io formulo è che lei possa aver "associato" una situazione ad un malessere, secondo i principi dell'apprendimento.
In modo automatico, potrebbe aver fatto 1+1=2, cioè:
"trovarmi su un cavalcavia o in una galleria" + "possibile malessere" = "pericolo"
Secondo una prospettiva cognitivo-comportamentale, sarebbe un meccanismo di per sè naturale, lo stesso che ci aiuta a non mangiare più qualcosa a cui siamo allergici.
Tempo fa avevo la febbre, per una banale influenza. Per pranzo, ho mangiato fegatini di pollo in umido, di cui ero ghiotto.
A causa dell'influenza, probabilmente, ho vomitato: da allora, provavo disgusto solo ad odorare i fegatini.
Finchè, per caso, ho assaggiato un ottimo patè, che ho scoperto essere di fegatini; poi li ho assaggiati in agrodolce, poi con le patate e la cipolla, ed ora riesco a mangiarli di nuovo.
Se il suo malessere non ha nulla di organico, meglio così: potrebbe bastare una valutazione psicologica ed un intervento psicoterapeutico mirato, magari con un terapeuta che adotta un modello focalizzato sul problema (come il cognitivo-comportamentale o lo strategico), e potrebbe tornare a sfrecciare su e giù per le strade della sua autonomia.
Non esiti a chiedere se ha bisogno di ulteriori informazioni
Cordialmente
Bene, con l'aiuto dello psichiatra avete escluso una possibile causa "organica" da approfondire.
Quindi, rimane l'ipotesi di una problematica psicologica. Sono cose diverse, ed infatti se ne occupano professionisti diversi.
L'ipotesi che io formulo è che lei possa aver "associato" una situazione ad un malessere, secondo i principi dell'apprendimento.
In modo automatico, potrebbe aver fatto 1+1=2, cioè:
"trovarmi su un cavalcavia o in una galleria" + "possibile malessere" = "pericolo"
Secondo una prospettiva cognitivo-comportamentale, sarebbe un meccanismo di per sè naturale, lo stesso che ci aiuta a non mangiare più qualcosa a cui siamo allergici.
Tempo fa avevo la febbre, per una banale influenza. Per pranzo, ho mangiato fegatini di pollo in umido, di cui ero ghiotto.
A causa dell'influenza, probabilmente, ho vomitato: da allora, provavo disgusto solo ad odorare i fegatini.
Finchè, per caso, ho assaggiato un ottimo patè, che ho scoperto essere di fegatini; poi li ho assaggiati in agrodolce, poi con le patate e la cipolla, ed ora riesco a mangiarli di nuovo.
Se il suo malessere non ha nulla di organico, meglio così: potrebbe bastare una valutazione psicologica ed un intervento psicoterapeutico mirato, magari con un terapeuta che adotta un modello focalizzato sul problema (come il cognitivo-comportamentale o lo strategico), e potrebbe tornare a sfrecciare su e giù per le strade della sua autonomia.
Non esiti a chiedere se ha bisogno di ulteriori informazioni
Cordialmente
[#13]
Utente
in Attesa di novità, vi porto a conoscenza di un episodio accaduto 2 giorni fà.
come vi ho già detto ho ripreso a lavorare e per gli spostamenti sto pagando un ragazzo che mi guidi la macchina.
per un matrimonio siamo capitati a fare le fotografie su un bel vedere in una località crotonese l'altezza è di circa 550mt dal paese e c'è un strabiompo assuro primo di protezioni o molto basse "livello ginocchio", ho fotografato ma ho avuto un attacco di panico verso la fine quando ero seduto sulla parte più alta e attraverso la lente della mia macchina non avevo più riferimenti visivi di protezione.
da ciò ho dedotto che non è la guida a darmi fastidio ma le altezze..
un'altro episodio simile mi succede sul "ponte" dell'università dove le grate di ferro permettono di vedre il vuoto ch c'è sotto e sono altezze consistenti dai 20 metri in su.
nessuno si accorge di cio che mi sta accadendo perchè cerco di rimanere lucido e di respirare con una tecnica insegnata nell'esercito per i lanci di paracadutismo che è la stessa tecnica utilizzata dai piloti di caccia.. ma nonostante ciò ho queste dannate "vertigini"
come vi ho già detto ho ripreso a lavorare e per gli spostamenti sto pagando un ragazzo che mi guidi la macchina.
per un matrimonio siamo capitati a fare le fotografie su un bel vedere in una località crotonese l'altezza è di circa 550mt dal paese e c'è un strabiompo assuro primo di protezioni o molto basse "livello ginocchio", ho fotografato ma ho avuto un attacco di panico verso la fine quando ero seduto sulla parte più alta e attraverso la lente della mia macchina non avevo più riferimenti visivi di protezione.
da ciò ho dedotto che non è la guida a darmi fastidio ma le altezze..
un'altro episodio simile mi succede sul "ponte" dell'università dove le grate di ferro permettono di vedre il vuoto ch c'è sotto e sono altezze consistenti dai 20 metri in su.
nessuno si accorge di cio che mi sta accadendo perchè cerco di rimanere lucido e di respirare con una tecnica insegnata nell'esercito per i lanci di paracadutismo che è la stessa tecnica utilizzata dai piloti di caccia.. ma nonostante ciò ho queste dannate "vertigini"
[#14]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, ben ritrovato. Se ho ben capito, quello che le procura maggior ansia sarebbero "le altezze", e quindi forse la paura di piombare di sotto.
Nel frattempo, ha provato a chiedere un consulto con uno psicologo? Esistono metodologie che hanno dato ottime prove di efficacia ed in tempi ragionevoli con problematiche di tipo ansioso. Provi a leggere, ad esempio:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
Nel frattempo, ha provato a chiedere un consulto con uno psicologo? Esistono metodologie che hanno dato ottime prove di efficacia ed in tempi ragionevoli con problematiche di tipo ansioso. Provi a leggere, ad esempio:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 2.1k visite dal 12/07/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.