Sintomi in piena fase di tristezza.
Martedi : Mi sono svegliato dopo 4 ore sapendo che era urgentissimo andare all'università. Inizialmente la giornata non è
partita male ma, dopo la rpima correzione quasi fallimentare, ne è susseguita un'altra e , il pensiero delle cose che devo
fare a luglio per l'università e i sensi di colpa per il mio amico che farà tutto da solo per la nostra laurea, mi hanno
turbato. Da questo momento ho avuto un senso di tristezza assurda, quasi da piangere, con rabbia da spaccare qualocsa,
qualcosa di non sano cmq, e mi sono di nuovo azzeccato a leggere su internet vari fatti della depressione cercando di
capire e di trovare, invano, una cura a questo mio male di vivere. Adesso sto scrivendo : anche adesso ho paura di scrivere
ralmente quello che penso per il timore chq qualcuno possa leggere o addirittura che io stesso possa leggere quello che sto
scrivendo. La vita è una merda, insignificante, i momenti di gioia vengono subito sbattuti fuori da lunghi e dolorosi stati
depressivi, stanchezza fisica e mentale che ti ifnonde una debolezza assurda. Che scendo a fare ? Mi scoccio di andare la
bar. Stasera non c'è nulla da fare. Lç'unica cosa che vorrei fare è prendere qul cazzo di motorino e girarci sopra felice,
ma, non posso farlo, perchè, per un'assicurazione del cazzo, sono passati 6 mesi... Potrei studiare, ma lo studiare mi fa
venire in mente l'impegno, e l'impegno, mi fa venire in mente la difficoltà e la bruttezza della vita; quidni per stare un
po' keglio, non dovrei fare nulla, però il non fare nulla pian piano ti porta a stare peggio e per riprenderti un po', devi
iniziare a fare qualocsa, ma, quel momento di ininiuo è letale e, il mio organismio, sia fisico che mentale, non regge piu
di due giorni. E' come se facessi una cosa per senza niente; è come se le cose che faccio non siano costruttive, non mi
servano a niente, non mi pòorticno a niente nella vita. Come faccio ad asepttare un futuro migliore psicologicamente ? Il
vero danno di ciò è la consapevolezza, la consapevolezza di una cosa che non si dovrebbe conoscere; una volta conosciuta,
zac !, non te ne liberi piu. Ormai sono da tre anni in questo limbo di vita, ho 24 anni e non riesco a uscire da questo
vortice di paure, ansie, tristezza, ossessioni e rabbie.
vado da uno psicolocolo da 2 anni e ho preso per quasi un anno il cipralex, senza capire nemmeno se mi ha fatto bene o mi
ha fatto male; non trovo le risposte, nessun tipo di risposta.
partita male ma, dopo la rpima correzione quasi fallimentare, ne è susseguita un'altra e , il pensiero delle cose che devo
fare a luglio per l'università e i sensi di colpa per il mio amico che farà tutto da solo per la nostra laurea, mi hanno
turbato. Da questo momento ho avuto un senso di tristezza assurda, quasi da piangere, con rabbia da spaccare qualocsa,
qualcosa di non sano cmq, e mi sono di nuovo azzeccato a leggere su internet vari fatti della depressione cercando di
capire e di trovare, invano, una cura a questo mio male di vivere. Adesso sto scrivendo : anche adesso ho paura di scrivere
ralmente quello che penso per il timore chq qualcuno possa leggere o addirittura che io stesso possa leggere quello che sto
scrivendo. La vita è una merda, insignificante, i momenti di gioia vengono subito sbattuti fuori da lunghi e dolorosi stati
depressivi, stanchezza fisica e mentale che ti ifnonde una debolezza assurda. Che scendo a fare ? Mi scoccio di andare la
bar. Stasera non c'è nulla da fare. Lç'unica cosa che vorrei fare è prendere qul cazzo di motorino e girarci sopra felice,
ma, non posso farlo, perchè, per un'assicurazione del cazzo, sono passati 6 mesi... Potrei studiare, ma lo studiare mi fa
venire in mente l'impegno, e l'impegno, mi fa venire in mente la difficoltà e la bruttezza della vita; quidni per stare un
po' keglio, non dovrei fare nulla, però il non fare nulla pian piano ti porta a stare peggio e per riprenderti un po', devi
iniziare a fare qualocsa, ma, quel momento di ininiuo è letale e, il mio organismio, sia fisico che mentale, non regge piu
di due giorni. E' come se facessi una cosa per senza niente; è come se le cose che faccio non siano costruttive, non mi
servano a niente, non mi pòorticno a niente nella vita. Come faccio ad asepttare un futuro migliore psicologicamente ? Il
vero danno di ciò è la consapevolezza, la consapevolezza di una cosa che non si dovrebbe conoscere; una volta conosciuta,
zac !, non te ne liberi piu. Ormai sono da tre anni in questo limbo di vita, ho 24 anni e non riesco a uscire da questo
vortice di paure, ansie, tristezza, ossessioni e rabbie.
vado da uno psicolocolo da 2 anni e ho preso per quasi un anno il cipralex, senza capire nemmeno se mi ha fatto bene o mi
ha fatto male; non trovo le risposte, nessun tipo di risposta.
[#1]
Gentile utente,
andare dallo psicologo non serve necessariamente ad avere delle risposte, anzi!
Avendo letto la sua mail così enfatica e carica di emozione, posso "solo" consigliarle di rivolgersi proprio allo psicologo con cui già sta lavorando. Potrà parlargli direttamente di come si sente, o magari stampare questa pagina e portargliela (se penserà sia troppo difficile parlarne apertamente).
Luglio, con le sessioni di esami e contemporaneamente l'avvicinarsi delle vacanze può essere un periodo particolarmente difficile. Ma se ha già uno psicologo e un medico di riferimento (dato che ci scrive di aver assunto farmaci), non esiti a contattare innanzitutto loro.
Cordialità,
andare dallo psicologo non serve necessariamente ad avere delle risposte, anzi!
Avendo letto la sua mail così enfatica e carica di emozione, posso "solo" consigliarle di rivolgersi proprio allo psicologo con cui già sta lavorando. Potrà parlargli direttamente di come si sente, o magari stampare questa pagina e portargliela (se penserà sia troppo difficile parlarne apertamente).
Luglio, con le sessioni di esami e contemporaneamente l'avvicinarsi delle vacanze può essere un periodo particolarmente difficile. Ma se ha già uno psicologo e un medico di riferimento (dato che ci scrive di aver assunto farmaci), non esiti a contattare innanzitutto loro.
Cordialità,
Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it
[#2]
Caro ragazzo,
cosa si aspetta da noi? Non è chiaro se il suo è un semplice sfogo o se ci sta chiedendo di risolvere magicamente il suo problema.
Ha parlato con lo psicologo di questo suo malessere?
Ci sono momenti in cui le cose sembrano andare meglio?
Che tipo di lavoro sta facendo con lo psicologo che la segue? Le è stata comunicata una diagnosi?
Un caro saluto
cosa si aspetta da noi? Non è chiaro se il suo è un semplice sfogo o se ci sta chiedendo di risolvere magicamente il suo problema.
Ha parlato con lo psicologo di questo suo malessere?
Ci sono momenti in cui le cose sembrano andare meglio?
Che tipo di lavoro sta facendo con lo psicologo che la segue? Le è stata comunicata una diagnosi?
Un caro saluto
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
[#3]
Utente
Io penso che per i medici, i momenti di vero sfogo sono le situazione piu adatte a cogliere un problema.
Io l'ho avuto e non ho esitato a riportarlo.
Il fatto è che non ottengo risultati nemmeno andando dallo psicologo, da tre anni.
Tutto nacque con una "diagnosticazione" di un leggero disturbo ossessivo ma la cosa non mi ha mai convinto.
Non è il mio vero problema.
Il mio problema sta negli stati d'animo, nelle ansie perenni, sia come paure che come somatizzazioni, nella mancata spensieratezza di una volta.
Newton ha fatto si di essere Newton grazie a una mela,
ecco, lo sfogo, penso ( spero ) può essere la mela.
Io l'ho avuto e non ho esitato a riportarlo.
Il fatto è che non ottengo risultati nemmeno andando dallo psicologo, da tre anni.
Tutto nacque con una "diagnosticazione" di un leggero disturbo ossessivo ma la cosa non mi ha mai convinto.
Non è il mio vero problema.
Il mio problema sta negli stati d'animo, nelle ansie perenni, sia come paure che come somatizzazioni, nella mancata spensieratezza di una volta.
Newton ha fatto si di essere Newton grazie a una mela,
ecco, lo sfogo, penso ( spero ) può essere la mela.
[#4]
Gentile ragazzo,
potrebbe illustrare quale tipo di trattamento è in corso con il suo curante?
Una psicoterapia? Se si, ne conosce l'orientamento?
Gli ha riportato i suoi dubbi e i suoi malesseri così come li ha espressi qui?
Il trattamento farmacologico è stato sospeso sotto controllo medico?
potrebbe illustrare quale tipo di trattamento è in corso con il suo curante?
Una psicoterapia? Se si, ne conosce l'orientamento?
Gli ha riportato i suoi dubbi e i suoi malesseri così come li ha espressi qui?
Il trattamento farmacologico è stato sospeso sotto controllo medico?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#5]
Utente
Tipo una terapia COgnitivo - comportamentale. Psicoteraputica.
Il farmaco è stato sospeso graduelamente dopo circa un anno, senza crisi di astinenza e cose varie.
Da poco ho preso anche per 2 settimante per dei sintomi forti di somatizzazione dopo aver avbuto il morbillo, l'ho sospeso, e anche quei sintomi pian piano stanno scemando.
Le conseguenze del mio disagio vanno mutando da periodo a periodo, dai pensieri tristi sul futuro all'ansia delle cose nuove, dalla tristezza di essere triste all'ansia di avere ansia.
Mi faccio mille domande e cerco di, anche in modo scientifico, trovare l'essenza del mio problema da internet o da svariati libri; ma ciò non è mai una soluzione, sempre una cosa vana.
[#6]
Utente
Tipo una terapia COgnitivo - comportamentale. Psicoteraputica.
Il farmaco è stato sospeso graduelamente dopo circa un anno, senza crisi di astinenza e cose varie.
Da poco ho preso anche per 2 settimante per dei sintomi forti di somatizzazione dopo aver avbuto il morbillo, l'ho sospeso, e anche quei sintomi pian piano stanno scemando.
Le conseguenze del mio disagio vanno mutando da periodo a periodo, dai pensieri tristi sul futuro all'ansia delle cose nuove, dalla tristezza di essere triste all'ansia di avere ansia.
Mi faccio mille domande e cerco di, anche in modo scientifico, trovare l'essenza del mio problema da internet o da svariati libri; ma ciò non è mai una soluzione, sempre una cosa vana.
[#7]
<e cerco...trovare l'essenza del mio problema da internet o da svariati libri; ma ciò non è mai una soluzione, sempre una cosa vana.>
In effetti è così, lascerei perdere Internet e cercherei risposte attraverso il percorso terapeutico.
Provi tuttavia a leggere questo articolo sulla TCC
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1384-e-davvero-psicoterapia-cognitivo-comportamentale.html
[#8]
<<Mi faccio mille domande e cerco di, anche in modo scientifico, trovare l'essenza del mio problema da internet o da svariati libri>>
Caro ragazzo,
se le è stato diagnosticato un disturbo ossessivo, l'ultima cosa da fare è ostinarsi a cercare risposte su internet o da altre fonti.
Può essere che il suo disagio assuma forme differenti e, spesso, i disturbi di natura ansiosa sono accompagnati da altre forme di malessere (ad es. la tristezza che ci racconta ora).
Non volevo dire che non avrebbe dovuto sfogarsi, anzi, ha fatto bene; volevo solo capire quali fossero le sue aspettative al riguardo.
Magari da questo sfogo, e dalle nostre opinioni, potrà trarre qualche spunto di riflessione che, però, sarebbe bene che lei condividesse con il suo psicologo.
Lui la conosce e conosce bene la sua storia; noi da qui possiamo solo darle un orientamento di massima e non abbiamo elementi per poterle dare risposte puntuali.
Non ci ha detto se ha parlato con il suo psicologo dei suoi dubbi rispetto all'andamento della terapia.
Un caro saluto
Caro ragazzo,
se le è stato diagnosticato un disturbo ossessivo, l'ultima cosa da fare è ostinarsi a cercare risposte su internet o da altre fonti.
Può essere che il suo disagio assuma forme differenti e, spesso, i disturbi di natura ansiosa sono accompagnati da altre forme di malessere (ad es. la tristezza che ci racconta ora).
Non volevo dire che non avrebbe dovuto sfogarsi, anzi, ha fatto bene; volevo solo capire quali fossero le sue aspettative al riguardo.
Magari da questo sfogo, e dalle nostre opinioni, potrà trarre qualche spunto di riflessione che, però, sarebbe bene che lei condividesse con il suo psicologo.
Lui la conosce e conosce bene la sua storia; noi da qui possiamo solo darle un orientamento di massima e non abbiamo elementi per poterle dare risposte puntuali.
Non ci ha detto se ha parlato con il suo psicologo dei suoi dubbi rispetto all'andamento della terapia.
Un caro saluto
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I pensieri e i dubbi che maturano in lei possono essere utilissimi al collega per dare una svolta, talvolta anche decisiva, alla terapia in corso.
Non si preoccupi di ferirlo; è davvero necessario che lei ne parli con lui e vedrà che saprà accogliere il suo vissuto e che insieme riuscirete a farne tesoro.
Un caro saluto e in bocca al lupo.
Non si preoccupi di ferirlo; è davvero necessario che lei ne parli con lui e vedrà che saprà accogliere il suo vissuto e che insieme riuscirete a farne tesoro.
Un caro saluto e in bocca al lupo.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 2.5k visite dal 10/07/2012.
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