Non riesco a parlare
Gentili dottori,
vi scrivo a causa di una situazione familiare, sentimentale ed emotiva, alquanto stressante.
Ho già scritto qui in precedenza ma, col passare del tempo, la cosa diventa sempre più opprimente.
Ho una relazione a distanza con un ragazzo da più di quattro anni ormai che, per i motivi di cui tutti siamo a conoscenza, non riesce a trovare un lavoro che non sia saltuario e mal retribuito.
La mia famiglia non lo ha mai accettato, nè visto di buon grado; Vuoi per il suo essere un po' robusto, vuoi per la lontananza, per la sua precarietà economica, hanno imparato ad odiarsi a vicenda. E, ovviamente, chi ne risente maggiormente, sono io.
Sono iscritta al primo anno di lingue e letterature moderne ma, a causa di tutti questi problemi, non sono riuscita ad impegnarmi come si deve... E, purtroppo, ho solamente sostenuto due esami. Sono sempre stata una ragazza molto studiosa, ma gli alti e bassi non mi hanno permesso di concentrarmi.
Aiuto mio padre tutti i pomeriggi nel suo negozio, cerco di dare una mano in famiglia anche economicamente. Provo a non dipendere da loro ma, nonostante questo, i miei continuano a ripetermi che non faccio mai niente, che non ho voglia di lavorare, che non sono adatta al lavoro e chi più ne ha, più ne metta... Il tutto condito da una buona dose di insulti verso il mio ragazzo, e dalle solite frasoni del tipo " Se non lo lasci tu, te lo facciamo lasciare noi".
Qui arriva il mio problema principale : Con loro, non riesco ad aprire bocca.
Potrebbero uccidermi, torturarmi, io non direi niente comunque.
Loro parlano, urlano, e io me ne sto zitta, in un angolo, a concentrarmi su altro.
Dicono che lo faccio per torturarli psicologicamente ma no, non è vero... E' che se solo schiudo le labbra, scoppio a piangere.
Con loro non c'è dialogo, non c'è niente. A volte mi sento solamente un'estranea, sotto questo tetto.
Ho pensato più volte di andare via, ma non saprei da dove cominciare, nè come fare...
Scusate il mio sfogo.
vi scrivo a causa di una situazione familiare, sentimentale ed emotiva, alquanto stressante.
Ho già scritto qui in precedenza ma, col passare del tempo, la cosa diventa sempre più opprimente.
Ho una relazione a distanza con un ragazzo da più di quattro anni ormai che, per i motivi di cui tutti siamo a conoscenza, non riesce a trovare un lavoro che non sia saltuario e mal retribuito.
La mia famiglia non lo ha mai accettato, nè visto di buon grado; Vuoi per il suo essere un po' robusto, vuoi per la lontananza, per la sua precarietà economica, hanno imparato ad odiarsi a vicenda. E, ovviamente, chi ne risente maggiormente, sono io.
Sono iscritta al primo anno di lingue e letterature moderne ma, a causa di tutti questi problemi, non sono riuscita ad impegnarmi come si deve... E, purtroppo, ho solamente sostenuto due esami. Sono sempre stata una ragazza molto studiosa, ma gli alti e bassi non mi hanno permesso di concentrarmi.
Aiuto mio padre tutti i pomeriggi nel suo negozio, cerco di dare una mano in famiglia anche economicamente. Provo a non dipendere da loro ma, nonostante questo, i miei continuano a ripetermi che non faccio mai niente, che non ho voglia di lavorare, che non sono adatta al lavoro e chi più ne ha, più ne metta... Il tutto condito da una buona dose di insulti verso il mio ragazzo, e dalle solite frasoni del tipo " Se non lo lasci tu, te lo facciamo lasciare noi".
Qui arriva il mio problema principale : Con loro, non riesco ad aprire bocca.
Potrebbero uccidermi, torturarmi, io non direi niente comunque.
Loro parlano, urlano, e io me ne sto zitta, in un angolo, a concentrarmi su altro.
Dicono che lo faccio per torturarli psicologicamente ma no, non è vero... E' che se solo schiudo le labbra, scoppio a piangere.
Con loro non c'è dialogo, non c'è niente. A volte mi sento solamente un'estranea, sotto questo tetto.
Ho pensato più volte di andare via, ma non saprei da dove cominciare, nè come fare...
Scusate il mio sfogo.
[#1]
Gentile ragazza,
hai già letto questo articolo?
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Impariamo a parlare con gli altri, genitori compresi, per esprimere nella maniera più adeguata le nostre idee e i nostri sentimenti.
Saluti,
hai già letto questo articolo?
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Impariamo a parlare con gli altri, genitori compresi, per esprimere nella maniera più adeguata le nostre idee e i nostri sentimenti.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Carissima,
da quello che ci dici sembra che l'opposizione dei tuoi alla relazione che hai con il tuo ragazzo sia diventato l'argomento principale di conversazione e che ogni scambio verta su - o abbia per sottinteso - questo tema.
E' così?
Ci sono dei momenti in cui riuscite a parlare di qualcosa, anche banale, o avviene sempre che "Loro parlano, urlano, e io me ne sto zitta, in un angolo, a concentrarmi su altro"?
da quello che ci dici sembra che l'opposizione dei tuoi alla relazione che hai con il tuo ragazzo sia diventato l'argomento principale di conversazione e che ogni scambio verta su - o abbia per sottinteso - questo tema.
E' così?
Ci sono dei momenti in cui riuscite a parlare di qualcosa, anche banale, o avviene sempre che "Loro parlano, urlano, e io me ne sto zitta, in un angolo, a concentrarmi su altro"?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#4]
Ex utente
E' da un po' di tempo ormai, che con loro non parlo più di niente.
Se mi fanno qualche domanda, rispondo con un cenno della testa, con qualche frase sommessa, niente di più...
Alla fine, quasi ogni giorno, soprattutto all'ora di pranzo e cena, si finisce sul solito argomento... Rendendomi difficile anche il nutrirmi
Se mi fanno qualche domanda, rispondo con un cenno della testa, con qualche frase sommessa, niente di più...
Alla fine, quasi ogni giorno, soprattutto all'ora di pranzo e cena, si finisce sul solito argomento... Rendendomi difficile anche il nutrirmi
[#7]
Rileggendo il tuo consulto di febbraio ho visto che parli molto bene della famiglia del tuo ragazzo: se sei convinta della storia che avete ormai da 4 anni perchè non progetti a breve l'inizio di una vita con lui?
L'ottima accoglienza che la sua famiglia ti ha riservato mi fa pensare che accetterebbero di buon grado di accoglierti stabilmente fra di loro, e quando ne avrete la possibilità tu e lui metterete su casa assieme.
Se i tuoi sono davvero così inamovibili e rigidi nel rifiutare un ragazzo che giudicano non essere alla tua altezza c'è sempre la possibilità di non continuare ad investire tempo ed energie nel tentativo e nella speranza che il clima e il loro atteggiamento cambino, e di passare ai fatti.
Per compiere un passo simile ti sarebbe sicuramente di grande sostegno confrontarti anche di persona con uno psicologo che ti aiutasse a fare chiarezza in ciò che vuoi e che puoi realizzare.
L'ottima accoglienza che la sua famiglia ti ha riservato mi fa pensare che accetterebbero di buon grado di accoglierti stabilmente fra di loro, e quando ne avrete la possibilità tu e lui metterete su casa assieme.
Se i tuoi sono davvero così inamovibili e rigidi nel rifiutare un ragazzo che giudicano non essere alla tua altezza c'è sempre la possibilità di non continuare ad investire tempo ed energie nel tentativo e nella speranza che il clima e il loro atteggiamento cambino, e di passare ai fatti.
Per compiere un passo simile ti sarebbe sicuramente di grande sostegno confrontarti anche di persona con uno psicologo che ti aiutasse a fare chiarezza in ciò che vuoi e che puoi realizzare.
[#8]
Probabilmente non capirebbero e non accetterebbero, ma per te questa circostanza potrebbe essere l'occasione per imparare a relazionarti con le persone in una maniera diversa e più adeguata.
Sei una persona adulta e pertanto è sano e sensato diventare sempre più autonoma e indipendente dai tuoi genitori.
Saluti,
Sei una persona adulta e pertanto è sano e sensato diventare sempre più autonoma e indipendente dai tuoi genitori.
Saluti,
[#12]
"Controllarmi con le loro frasi, le loro urla, e tutto il resto... "
Gli altri hanno un potere e un controllo su di noi nella misura in cui noi lo permettiamo.
Che cosa puoi fare per evitare di essere così controllata dai tuoi?
In tal senso il suggerimento della dott.ssa Massaro, di provare a parlarne con uno psicologo di persona sarebbe da prendere seriamente in considerazione.
Saluti,
Gli altri hanno un potere e un controllo su di noi nella misura in cui noi lo permettiamo.
Che cosa puoi fare per evitare di essere così controllata dai tuoi?
In tal senso il suggerimento della dott.ssa Massaro, di provare a parlarne con uno psicologo di persona sarebbe da prendere seriamente in considerazione.
Saluti,
[#13]
Ma in concreto non potrebbero fare proprio nulla se tu annunciassi che così non puoi più continuare a vivere, e che se loro non sono disposti ad accettare questa relazione, alla quale tieni molto, sei pronta ad andare a vivere con la sua famiglia.
Penso che il problema (e cioè quello che ti frena) sia l'attesa che da loro arrivi prima o poi quell'approvazione alla quale sicuramente tieni, ma che non è detto che possa arrivare a meno che tu non dimostri che non si tratta solo di un capriccio adolescenziale e di una storia che potresti troncare, dimenticandotene in qualche tempo, ma di un rapporto che vuoi far evolvere costruendo il tuo futuro con questo ragazzo.
Penso che il problema (e cioè quello che ti frena) sia l'attesa che da loro arrivi prima o poi quell'approvazione alla quale sicuramente tieni, ma che non è detto che possa arrivare a meno che tu non dimostri che non si tratta solo di un capriccio adolescenziale e di una storia che potresti troncare, dimenticandotene in qualche tempo, ma di un rapporto che vuoi far evolvere costruendo il tuo futuro con questo ragazzo.
[#14]
Ex utente
Il mio problema è che sono una persona molto buona e lascio che loro, purtroppo, abbiano il totale controllo su di me...
Faccio questo per evitare di ferirli e di deluderli. So che non dovrei, che dovrei pensare a me stessa... Ma loro, in un certo senso, mi fanno pena.
Prenderò in considerazione il vostro consiglio...
Faccio questo per evitare di ferirli e di deluderli. So che non dovrei, che dovrei pensare a me stessa... Ma loro, in un certo senso, mi fanno pena.
Prenderò in considerazione il vostro consiglio...
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 1.9k visite dal 09/07/2012.
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