Ansia futuro lontananza da casa
Gentili Dottori,
mi piacerebbe ricevere un parere sulla situazione che sto vivendo. Non capisco se possa considerarsi fisiologica o se abbia bisogno di aiuto.
Mi trovo all'estero dall'ottobre del 2010 per motivi di studio, cioè per un dottorato di ricerca. Il mio sogno è quello di diventare un giorno professore universitario e data la realtà italiana ho fatto le valigie. L'ambiente di studio è ideale qui dove sono, anche se le difficoltà sono tante, non ultima il dover scrivere e esprimermi sempre in una lingua straniera.
Passato il primo periodo ho iniziato a soffrire a cicli di nostalgia di casa. Ho un rapporto molto bello con la mia famiglia e ci intendiamo alla perfezione.
Qui ho un paio di amici importanti, anche se ultimamente il mio "migliore " amico" ha una nuova ragazza e mi trascura.
Da un paio di mesi questa fasica insoddisfazione è andata a mio parere peggiorando. In particolare, sento un'ansia crescente nei confronti del futuro perchè vedo che, anche all'estero, sono davvero pochi coloro che riescono effettivamente a fare carriera nel settore della ricerca. Per anni i contratti continuano a essere a scadenza e c'è anche chi torna in Italia a fare il disoccupato dopo anni di studi e sacrifici. Oltre al lato economico, da non sottovalutare, quello che mi pesa di più in questo momento è quello affettivo. Evito tutte le circostanze che mi potrebbero anche solo avvicinare alla possibilità di avere una relazione stabile. Il mio lavoro mi obbligherà a spostarmi ancora per anni, probabilmente, di conseguenza non voglio: A ferire i sentimenti altrui perchè non potrei assicurare all'altro di esserci ancora nel futuro; B d'altra parte, non dover rinunciare a quello che è sempre stato il mio sogno per una relazione che magari si rivelerà fallimentare. Certo, avere qualcuno accanto al momento mi aiuterebbe non poco. Preferisco comunque la mia "solitudine" al comportamento della cui sopra ragazza del mio amico che, essendo nella mia stessa identica situazione lavorativa, si gode il momento, ma afferma che poi, nel futuro, chissà...Questo si chiama, nella mia lingua, prendere in giro le persone e i sentimenti altrui...piuttosto sto sola tutta la vita!
Insomma, scusandomi di aver annoiato la vostra domenica, vi chiedo se abbia bisogno di un aiuto, perchè a volte sento che la situazione mi pesa davvero. Poi però, mi alzo e mi dico che non sono questi i problemi, che sono fortuna ad avere una famiglia alle spalle come la mia! probabilmente insomma, si tratta solo di nostalgia di casa!
Vi ringrazio dell'attenzione e mi scuso della lunghezza.
mi piacerebbe ricevere un parere sulla situazione che sto vivendo. Non capisco se possa considerarsi fisiologica o se abbia bisogno di aiuto.
Mi trovo all'estero dall'ottobre del 2010 per motivi di studio, cioè per un dottorato di ricerca. Il mio sogno è quello di diventare un giorno professore universitario e data la realtà italiana ho fatto le valigie. L'ambiente di studio è ideale qui dove sono, anche se le difficoltà sono tante, non ultima il dover scrivere e esprimermi sempre in una lingua straniera.
Passato il primo periodo ho iniziato a soffrire a cicli di nostalgia di casa. Ho un rapporto molto bello con la mia famiglia e ci intendiamo alla perfezione.
Qui ho un paio di amici importanti, anche se ultimamente il mio "migliore " amico" ha una nuova ragazza e mi trascura.
Da un paio di mesi questa fasica insoddisfazione è andata a mio parere peggiorando. In particolare, sento un'ansia crescente nei confronti del futuro perchè vedo che, anche all'estero, sono davvero pochi coloro che riescono effettivamente a fare carriera nel settore della ricerca. Per anni i contratti continuano a essere a scadenza e c'è anche chi torna in Italia a fare il disoccupato dopo anni di studi e sacrifici. Oltre al lato economico, da non sottovalutare, quello che mi pesa di più in questo momento è quello affettivo. Evito tutte le circostanze che mi potrebbero anche solo avvicinare alla possibilità di avere una relazione stabile. Il mio lavoro mi obbligherà a spostarmi ancora per anni, probabilmente, di conseguenza non voglio: A ferire i sentimenti altrui perchè non potrei assicurare all'altro di esserci ancora nel futuro; B d'altra parte, non dover rinunciare a quello che è sempre stato il mio sogno per una relazione che magari si rivelerà fallimentare. Certo, avere qualcuno accanto al momento mi aiuterebbe non poco. Preferisco comunque la mia "solitudine" al comportamento della cui sopra ragazza del mio amico che, essendo nella mia stessa identica situazione lavorativa, si gode il momento, ma afferma che poi, nel futuro, chissà...Questo si chiama, nella mia lingua, prendere in giro le persone e i sentimenti altrui...piuttosto sto sola tutta la vita!
Insomma, scusandomi di aver annoiato la vostra domenica, vi chiedo se abbia bisogno di un aiuto, perchè a volte sento che la situazione mi pesa davvero. Poi però, mi alzo e mi dico che non sono questi i problemi, che sono fortuna ad avere una famiglia alle spalle come la mia! probabilmente insomma, si tratta solo di nostalgia di casa!
Vi ringrazio dell'attenzione e mi scuso della lunghezza.
[#1]
Gentile Utente,
sembrerebbe che ci sia in Lei l'idea di programmare tutto, vita sentimentale compresa, e che non debbano poi esserci imprevisti, problemi o altro.
Da qui l'ansia... o l'evitamento.
Perchè crede "Preferisco comunque la mia "solitudine" al comportamento della cui sopra ragazza del mio amico che, essendo nella mia stessa identica situazione lavorativa, si gode il momento, ma afferma che poi, nel futuro, chissà...Questo si chiama, nella mia lingua, prendere in giro le persone e i sentimenti altrui...piuttosto sto sola tutta la vita!"
Saluti,
sembrerebbe che ci sia in Lei l'idea di programmare tutto, vita sentimentale compresa, e che non debbano poi esserci imprevisti, problemi o altro.
Da qui l'ansia... o l'evitamento.
Perchè crede "Preferisco comunque la mia "solitudine" al comportamento della cui sopra ragazza del mio amico che, essendo nella mia stessa identica situazione lavorativa, si gode il momento, ma afferma che poi, nel futuro, chissà...Questo si chiama, nella mia lingua, prendere in giro le persone e i sentimenti altrui...piuttosto sto sola tutta la vita!"
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 08/07/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.