Un parere medico,tecnico,esperto
Carissimi medici avrei bisogno dell'aiuto di un esperto.Premesso che ho molti amici che fortunatamente mi sostengono e mi aiutano quando e soprattutto ne ho bisogno,avrei bisogno di un parere medico,tecnico,esperto su quello che mi sta accadendo.Sin da piccolina (ho vent'anni ma credo che sia iniziato tutto verso i 14...) ho sempre avuto delle manie,dei piccoli rituali che compievo magari prima di andare a letto,cose che dicevo sempre uguali,per un periodo sistemavo le scarpe accanto al letto e se non erano posizionate perfettamente come volevo io non andavo neanche a dormire.Con il passare degli anni questa situazione si è complicata:sono arrivata al punto di restare anche tutta la notte sveglia,perchè se,ad esempio,sono seduta davanti al pc,e al momento di alzarmi penso qualcosa che per me è negativo,sento la necessità di rifare quel gesto.Mi spiego in modo più pratico.Ho paura delle malattie infettive,una persona che conosco ne ha avuta una e io sono convinta che se faccio le cose (ad esempio alzarmi da una sedia,camminare,scrivere,aprire una pagina internet...) pensando a quella persona,quella malattia infettiva possa venire a me o peggio,cosa che mi mette più ansia,ai miei familiari,così sento l'impulso di rifare il gesto pensando a qualcosa che secondo me potrebbe non portare quei disastrosi effetti.Questo succede anche quando ad una persona che conosco muore un familiare,io non posso fare niente pensando a quella persona per la paura di perdere anchio un mio caro.Di esempi ne ho milioni,ma questo mi porta a non seguire più una vita normale.Per vestirmi,farmi lo shampoo,ci metto ore,e non è giusto.Informandomi su internet credo che il mio sia un disturbo ossessivo complusivo legato a superstizione o cose del genere,ma non posso permettermi di andare dallo psicologo perchè non posso parlarne ai miei,ma solo ai miei amici,che poveretti non sanno più come aiutarmi,perchè periodi in cui sembra che tutto passi,sia alternano periodi in cui davvero non riesco a fare a meno di ripetere quei gesti.Provo un senso di disagio enorme,addirittura non posso neanche incontrare gente che so che hanno avuto malattie etc etc o addirittura comprare cose che mi piacciono per paura che si possano modificare lo stato delle cose attuali e che quindi possa succedere qualcosa di brutto,o comprare i biglietti per un concerto perchè sono sicura che lì incontrerei quelle persone che possono "trasferirmi" a me e ai miei cari la malattia o che addirittura la malattia o l'evento catastrofico possa venire prima e che quindi io non possa più andare al concerto!!Non ce la faccio più,come posso guarire da sola?Ci deve essere un modo.Vi ringrazio anicipatamente.
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>>> Non ce la faccio più,come posso guarire da sola?Ci deve essere un modo
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https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html
È l'ossessività a farle dire "ce la devo fare da sola", ma come vede ci sono altri aspetti da tener presenti.
Legga prima l'articolo, poi ne riparliamo.
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https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html
È l'ossessività a farle dire "ce la devo fare da sola", ma come vede ci sono altri aspetti da tener presenti.
Legga prima l'articolo, poi ne riparliamo.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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Da qui non possiamo dare consigli né intervenire direttamente sui problemi degli utenti, quindi il problema non si pone nemmeno.
Inoltre se ha letto l'articolo avrà capito che chiedere allo psicologo un consiglio per fare a meno dello psicologo, è segnale che qualcosa non va. È una richiesta paradossale, che qualunque risposta riceva sconfigge l'intenzione positiva che stava dietro a chi l'ha rivolta.
Se ha bisogno d'aiuto, è di persona che deve cercarlo.
Inoltre se ha letto l'articolo avrà capito che chiedere allo psicologo un consiglio per fare a meno dello psicologo, è segnale che qualcosa non va. È una richiesta paradossale, che qualunque risposta riceva sconfigge l'intenzione positiva che stava dietro a chi l'ha rivolta.
Se ha bisogno d'aiuto, è di persona che deve cercarlo.
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Carissima,
se il tuo è un disturbo ossessivo-compulsivo (cosa che mi sembra probabile, da quello che ci descrivi, ma che non posso confermare perchè non posso porre una diagnosi senza conoscerti) è necessario che ti attivi quanto prima per iniziare una terapia appropriata.
Non c'è nulla che i tuoi amici possano dirti che ti permetta di guarire, così come non c'è nulla che nemmeno noi possiamo dirti per risolvere il problema: esattamente come non chiederesti "un consiglio" se soffrissi di ulcera peptica o avessi una carie, allo stesso modo è necessario che tu ti rivolga di persona a chi può lavorare con te sul problema (psicologo psicoterapeuta) ed eventualmente prescriverti dei farmaci appropriati alla situazione (medico psichaitra).
Il fatto che il quadro che descrivi persista da ben 6 anni non è proprio una buona notizia: segnala invece che il problema può essersi fatto ormai molto serio (e i "milioni di esempi" che potresti farci lo testimoniano), e che più tempo ancora aspetterai per fare qualcosa, peggio sarà.
Se vuoi curarti facendo in modo che i tuoi non sappiano nulla puoi rivolgerti ad una struttura pubblica, come il consultorio familiare o il centro di salute mentale.
Puoi anche iniziare a parlarne con il tuo medico di base, che ti indirizzerà alla struttura più appropriata.
Puoi insomma muoverti come preferisci, ma quello che conta è che tu non ti illuda di risolvere da sola: non lo faresti mai se soffrissi di una patologia fisica e non puoi farlo nemmeno in presenza di un possibile disturbo psicologico.
L'unico "conforto" che posso darti è informarti che dai disturbi d'ansia si guarisce, se si cerca aiuto, soprattutto quando si è molto giovani come te.
Rivolgersi ad un esperto però è necessario, non c'è altra strada e, come hai decisamente modo di vedere data la persistenza del problema, il passare del tempo, l'impegno e la vicinanza di persone amiche nulla possono nel curare questo tipo di disturbi.
se il tuo è un disturbo ossessivo-compulsivo (cosa che mi sembra probabile, da quello che ci descrivi, ma che non posso confermare perchè non posso porre una diagnosi senza conoscerti) è necessario che ti attivi quanto prima per iniziare una terapia appropriata.
Non c'è nulla che i tuoi amici possano dirti che ti permetta di guarire, così come non c'è nulla che nemmeno noi possiamo dirti per risolvere il problema: esattamente come non chiederesti "un consiglio" se soffrissi di ulcera peptica o avessi una carie, allo stesso modo è necessario che tu ti rivolga di persona a chi può lavorare con te sul problema (psicologo psicoterapeuta) ed eventualmente prescriverti dei farmaci appropriati alla situazione (medico psichaitra).
Il fatto che il quadro che descrivi persista da ben 6 anni non è proprio una buona notizia: segnala invece che il problema può essersi fatto ormai molto serio (e i "milioni di esempi" che potresti farci lo testimoniano), e che più tempo ancora aspetterai per fare qualcosa, peggio sarà.
Se vuoi curarti facendo in modo che i tuoi non sappiano nulla puoi rivolgerti ad una struttura pubblica, come il consultorio familiare o il centro di salute mentale.
Puoi anche iniziare a parlarne con il tuo medico di base, che ti indirizzerà alla struttura più appropriata.
Puoi insomma muoverti come preferisci, ma quello che conta è che tu non ti illuda di risolvere da sola: non lo faresti mai se soffrissi di una patologia fisica e non puoi farlo nemmeno in presenza di un possibile disturbo psicologico.
L'unico "conforto" che posso darti è informarti che dai disturbi d'ansia si guarisce, se si cerca aiuto, soprattutto quando si è molto giovani come te.
Rivolgersi ad un esperto però è necessario, non c'è altra strada e, come hai decisamente modo di vedere data la persistenza del problema, il passare del tempo, l'impegno e la vicinanza di persone amiche nulla possono nel curare questo tipo di disturbi.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
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Oltre a quanto espresso dalla collega Massaro, c'è anche da considerare un'altro aspetto. Almeno dal punto di vista di una terapia come la breve strategica, il bisogno di conforto, nelle persone ansiose, non dev'essere incentivato. Rispondere alle richieste di rassicurazione alimenta il problema, ecco perché sarebbe scorretto dargliene. Uscire dall'ansia significa appunto non aver più bisogno continuo di rassicurazioni.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.6k visite dal 06/07/2012.
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