Consigli dopo i.v.g.(compagno)

salve,sono un ragazzo di 26 anni e vorrei dei consigli,purtroppo la settimana prossima la mia ragazza dovra' affrontare un'interruzione di grav. volontaria alla 6° settimana.Abbiamo preso questa decisione insieme poiche' prima di tutto non ci sentiamo ancora pronti,poi lei per lavoro si alza tutte le mattine alle 5:30,e dato che lavora in una attivita con il fratello metterebbe a rischio l'attivita' stessa(in questo momento di crisi) e poi comunque non potrebbe vivere una gravidanza serena e nemmeno una maternita' ,almeno i primi anni, tranquilla.Poi la madre lavora,il padre e' morto ed anche io e miei genitori lavoriamo quindi e' il momento meno adatto.La mia domanda e' come devo comportarmi con lei sia adesso che dopo l'aborto,in modo da sostenerla e da alleviare almeno in parte la sofferenza che,anche se non lo da a vedere, la affliggera' nei primi giorni,cioe' quali comportamenti devo avere con lei per sostenerla ed aiutarla?GRAZIE
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazzo, una interruzione di gravidanza può essere un momento difficile e doloroso. Non so se per voi è stata una scelta semplice, ma sicuramente sarà la sua ragazza a sostenere il maggior peso in questo momento.

Avete scelto insieme di interrompere la gravidanza? E' stata una gravidanza imprevista?

La sua ragazza di solito esprime quello che prova, i suoi sentimenti, le sue paure, o tiene le sue cose intime per sè?

Lei potrà semplicemente validare il vissuto della sua ragazza. A volte, quando ci si trova accanto a persone che soffrono, noi stessi soffriamo. E allora si cerca di alleviare il loro dolore, magari con frasi cariche di buone intenzioni come "Passerà", o "Coraggio, ormai è fatta", o peggio "Non sarà la fine del mondo".

Non è detto che la sua ragazza vive questa esperienza come traumatica, ma probabilmente sarà dolorosa. Cerchi semplicemente di comprendere il suo dolore, ed eventualmente di aiutarla, con delicatezza e sensibilità, a non perdere troppo il contatto con le cose importanti per la sua ragazza.

La vostra è una scelta, e come tutte le scelte comporta dei costi; ma anche l'alternativa ne avrebbe comportati.

Con comprensione per un momento difficile e per le emozioni che vi accompagnano
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazzo,
immagino che, nonostante tutte le ragioni che ha riferito vi abbiano portato a prendere tale decisione, la sofferenza ci sia anche in Lei: queste sono scelte difficili, che in un modo o nell'altro "scombussolano" la propria esistenza.
Perciò credo che prima di tutto si tratti di considerare ciò che andrete a fare come una questione che riguarda la coppia e non solo la sua compagna, sebbene fisicamente sarà lei ad essere coinvolta. Non la lasci emotivamente ed affettivamente sola.
Condivida con la sua ragazza le sue emozioni, le chieda se preferisce parlarne oppure no, le dichiari la sua disponibilità ad entrare in argomento quando lei lo desidererà (anche a distanza di tempo), eventualmente si renda disponibile ad effettuare insieme a lei dei colloqui (gratuiti) con uno psicologo presso il Consultorio Familiare della vostra ASL.

Cordiali saluti ad entrambi.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Utente
Utente
innanzitutto grazie per i consigli,si e' stata una gravidanza imprevista dato che usiamo il preservativo "quasi" sempre e quando non lo usiamo sto attentissimo,comunque,un'altra domanda vorrei sapere se abortire alla sesta settimana e' meno traumatico di abortire tipo alla dodicesima settimana e comunque sia i miei genitori che sua madre e i suoi fratelli ci supportano nella scelta non perche' non vogliano questa gravidanza ma perche' si rendono conto che appunto e' il momento meno adatto.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Le esperienze come quella che state vivendo non hanno un "coefficiente di traumaticità", in base a cui capire se è più o meno traumatico abortire alla VI o alla XII settimana.

Dipende molto dai vissuti personali; dal fatto che la sua ragazza "senta" la gravidanza come qualcosa di indesiderato da cui liberarsi, o viva questa scelta con ripensamenti, turbamenti, etc.

E dipende anche molto da come lo sta vivendo lei, gentile ragazzo. Se si attribuisce responsabilità, se sta considerando questa scelta "di testa" o "di pancia"...
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