Parafilia da travestimento
[#1]
Gentile ragazzo,
Io Le rispondo presto come Lei desidera, ma avrei bisogno di qualche informazione in più'
In che occasioni si traveste? In privato o in pubblico? Ha un immaginario erotico legato al travestimento?
E l'amore per questa ragazza come e' vissuto?
Come vede e' una questione un po' complessa. Cerchi di darmi un'idea. A presto!
Io Le rispondo presto come Lei desidera, ma avrei bisogno di qualche informazione in più'
In che occasioni si traveste? In privato o in pubblico? Ha un immaginario erotico legato al travestimento?
E l'amore per questa ragazza come e' vissuto?
Come vede e' una questione un po' complessa. Cerchi di darmi un'idea. A presto!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Ex utente
Non mi sono mai travestito e cercheró di non farlo mai, se mai dovessi farlo sarebbe in privato, il mio immaginario erotico é legato all'eterosessualità e infine l'amore per tale ragazza è molto sofferto e soprattutto una pena per la mia vita corrente, grazie per la risposta attendo con ansia le sue impressioni.
[#3]
gentile Utente,
se non si è mai travestito nemmeno in privato e l'immaginario ha connotazioni di eterosessualità, mi spiega perchè si definisce un parafilico?
vediamo di chiarire alcuni punti.
Le parafilie o perversioni sessuali, sono impulsi sessuali, seguiti da "comportamenti e nutriti da fantasie", indispensabili per raggiungere l’eccitazione,che coinvolgono bambini, oggetti inanimati o persone comunque non consenzienti e, sfociano sempre e comunque nell’autoerotismo.
Questi comportamenti hanno un carattere di “rituale”, spesso coatto e compulsivo, indispensabile per il raggiungimento dell’eccitazione e della risposta orgasmica.
Tra le più frequenti abbiamo:
Esibizionismo
pedofilia
froutterismo
voyeurismo
sadismo e masochismo sessuale
feticismo
travestitismo.
Alcune situazioni cliniche, paralizzano il paziente, bloccando il normale fluire della crescita sessuale e dell’eccitazione, facendoli spesso sostare in una condizione di “verginità ad oltranza”, spesso subita e non scelta.
L’unica forma di appagamento, diventa infatti l’autoerotismo, nutrito e dolorosamente bloccato in un circolo vizioso che tenderà ad autoalimentarsi, con l’ausilio della pornografia e con l’assenza del corpo e della psiche dell’altro.
Lei si ritrova in questa descrizione clinica?
se non si è mai travestito nemmeno in privato e l'immaginario ha connotazioni di eterosessualità, mi spiega perchè si definisce un parafilico?
vediamo di chiarire alcuni punti.
Le parafilie o perversioni sessuali, sono impulsi sessuali, seguiti da "comportamenti e nutriti da fantasie", indispensabili per raggiungere l’eccitazione,che coinvolgono bambini, oggetti inanimati o persone comunque non consenzienti e, sfociano sempre e comunque nell’autoerotismo.
Questi comportamenti hanno un carattere di “rituale”, spesso coatto e compulsivo, indispensabile per il raggiungimento dell’eccitazione e della risposta orgasmica.
Tra le più frequenti abbiamo:
Esibizionismo
pedofilia
froutterismo
voyeurismo
sadismo e masochismo sessuale
feticismo
travestitismo.
Alcune situazioni cliniche, paralizzano il paziente, bloccando il normale fluire della crescita sessuale e dell’eccitazione, facendoli spesso sostare in una condizione di “verginità ad oltranza”, spesso subita e non scelta.
L’unica forma di appagamento, diventa infatti l’autoerotismo, nutrito e dolorosamente bloccato in un circolo vizioso che tenderà ad autoalimentarsi, con l’ausilio della pornografia e con l’assenza del corpo e della psiche dell’altro.
Lei si ritrova in questa descrizione clinica?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Gentile ragazzo,
Mi associo a quanto illustrato dalla collega. Non sussiistono in lei i comportamenti yipici delle parafilie. Si tratta di fantasiie che non hanno quindi il carattere di fissita' e di mancanza di capacita' tipiche delle parafiliie.
La invito pertanto a non dare a tali fantasie alcuna rilevnza relativamente al suo amore "sofferto" sia se' stesso e si ponga in modo sereno. Non si puo' piacere a tutti ma potra' esibire un atteggiamento naturalmente attraente se sara' tranquillo e sicuro di se'.
I migliori saluti.
Mi associo a quanto illustrato dalla collega. Non sussiistono in lei i comportamenti yipici delle parafilie. Si tratta di fantasiie che non hanno quindi il carattere di fissita' e di mancanza di capacita' tipiche delle parafiliie.
La invito pertanto a non dare a tali fantasie alcuna rilevnza relativamente al suo amore "sofferto" sia se' stesso e si ponga in modo sereno. Non si puo' piacere a tutti ma potra' esibire un atteggiamento naturalmente attraente se sara' tranquillo e sicuro di se'.
I migliori saluti.
[#9]
Gentile ragazzo,
La strada che noi le consigliamo e' quella di cercare un aiuto specialistico: uno. Psicologo psicoterapeuta sessuologo, ma anche solo uno psicologo psicoterapeuta, perche' il problema a mio avviso non e' sessuale, ma e' precedente, si e' presumibilmente creato nelle prime fasi del suo sviluppo nei rapporti con i genitori e con il contesto.
Se riuscira' a elaborare le tematiche profonde che la sostengono la sua attenzione verso certe fantasie si depotenziera' e potra' averne facilmente ragione.
Si tratta della sua vita e credo valga la pena di pensarci. Ok?
Ci mandi sue notizie fra qualche tempo!
La strada che noi le consigliamo e' quella di cercare un aiuto specialistico: uno. Psicologo psicoterapeuta sessuologo, ma anche solo uno psicologo psicoterapeuta, perche' il problema a mio avviso non e' sessuale, ma e' precedente, si e' presumibilmente creato nelle prime fasi del suo sviluppo nei rapporti con i genitori e con il contesto.
Se riuscira' a elaborare le tematiche profonde che la sostengono la sua attenzione verso certe fantasie si depotenziera' e potra' averne facilmente ragione.
Si tratta della sua vita e credo valga la pena di pensarci. Ok?
Ci mandi sue notizie fra qualche tempo!
[#10]
Ex utente
Vorrei sapere se esiste un sistema che non implichi la conoscenza di questo mio problema ad altre persone ( anche uno psichiatra) poichè mi vergogno eccessivamente, non c'é nulla che possa permettermi di guarire autonomamente? Grazie in anticipo, e scusate se non riesco ad attuare i vostri ottimi consigli
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 6.5k visite dal 06/07/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.