Stato d'ansia
Buonasera,sono una ragazza di 25 anni, diciamo che tutto è iniziato dal primo anno di università quindi stò parlando del 2002, quando mi sono trasferita a vivere in una casa in affitto nella città dove studiavo. Ho iniziato ad avere stati d’ansia prima avendo la sensazione di non riuscire a respirare, in un primo tempo solo un pò di paura perché non capivo cosa mi stesse succedendo poi la situazione andava peggiorando man mano iniziavo ad avere una sensazione di tremolio in tutto il corpo, e soprattutto in parti particolari, quali le palpebre, le ginocchia, la punta del naso ecc per arrivare poi ad avere la pressione a livelli bassissimo 60/40 ed infine cosa non meno importante non riuscivo più a mangiare. Sono ricorsa allora ad uno psichiatra ed ho iniziato una terapia con fluoxeren(una compressa al giorno) e 20 gocce di xanax al giorno, per circa 6 mesi, poi in seguito alle sedute dallo psichiatra siamo riusciti, o meglio lui è riuscito a capire che il mio era un problema da ricondurre a molto tempo addietro. Ho avuto un brutto trauma infantile. Con la mia famiglia viveva anche mia nonna che per problemi di natura nervosa e psicologica si soffocava continuamente nel mangiare, spesso io ho assistito a delle situazioni molto difficili dove si arrivava a pensare che mai saremo riusciti a salvarla… tutto ciò è iniziato quando io avevo circa 5 anni e per vent’anni abbiamo vissuto sotto lo stesso tetto. La diagnosi del mio medico è stata quindi che la mia ansia fosse dovuta al terrore, perché è veramente il caso di dirlo, visto che dopo che ho avuto le crisi d’ansia non sono mai più riuscita a stare da sola con lei quando mangiava ne tanto meno stare con lei e gli altri della famiglia quando lei mangiava, per questo sono arrivata a non riuscire a mangiare neppure io per terrore di soffocare. Ho perso quasi 10 kg in pochi mesi e riuscivo a mangiare solo roba liquida, minestra, yogurt,omogenizzati, perché mi ero autoconvinta che se mai mi fosse andato di traverso sarei riuscita in un modo o nell’altro a non morire soffocata. Con le cure del medico sono riuscita man mano a riprendere a mangiare sino a risolvere del tutto…. Purtroppo però è durato troppo poco, perché dopo pochi mesi ho avuto la ricaduta. Tutt’ora a distanza di anni riesco a controllarmi sicuramente di più ma l’ansia mi perseguita e quando ho l’ansia ricorro alle mie xanax… Col tempo però ho maturato che in realtà la mia paura si è quella di soffocare sia io che gli altri ma alla base di ciò credo ci sia la paura della morte, perché mi crea stati d’ansia qualunque situazione io reputi pericolosa… Vorrei un consiglio, quando i sintomi si intensificano riprendo le pastiglie per circa un mese e stò meglio, dunque, è preferibile che io faccia una cura continuata con le pastiglie oppure che prenda le mie “amiche” xanax all’occorrenza???? Vi ringrazio infinitamente…. Ci tengo a precisare una cosa, non ho mai pensato di essere malata però la cosa talvolta mi impedisce di fare diverse cose…
Grazie mille
Grazie mille
[#1]
Gentile Utente,
Dalla sua mail sembrerebbe lei abbia qualche problema legato all'ansia che, nonostante la cura farmacologica, non è del tutto rientrato.
Questo perchè, nel caso di disturbi d'ansia, il solo trattamento farmacologico non sempre è risolutivo, anzi. L'ideale sarebbe associare un intervento di psicoterapia cognitivo-comportamentale, approccio che ha dimostrato di ottenere ottimi risultati nel trattare questi disturbi, soprattutto quando coadiuvato dalla farmacoterapia.
Bisognerebbe conoscere a fondo la Sua storia, ma stando a quello che ci racconta nella mail, io dubito che il problema si possa semplicemente far risalire ai problemi alimentari della nonna. Probabilmente nella vostra famiglia ci sono altre persone che soffrono di una qualche forma d'ansia; inoltre non sottovaluterei nemmeno il fatto che i problemi sono iniziati quando Lei si è trasferita per motivi di studio nella nuova città.
Vedo che ci scrive da Cagliari, per cui immagino Lei studi in continente, e per molti sardi non è semplice lasciare l'isola ed abituarsi ad una nuova realtà (così come non lo è per gli stessi genitori dello studente).
Inoltre, i colleghi Psichiatri ci insegnano che un utilizzo non controllato dello xanax può portare a problemi di dipendenza dal farmaco stesso, per cui forse effettuerei un'altra consulenza psichiatrica per rivedere se sia davvero necessaria una terapia, e di che tipo, non mi baserei su una richiesta via mail però!
Credo che ci sia di che riflettere, insomma...
Dalla sua mail sembrerebbe lei abbia qualche problema legato all'ansia che, nonostante la cura farmacologica, non è del tutto rientrato.
Questo perchè, nel caso di disturbi d'ansia, il solo trattamento farmacologico non sempre è risolutivo, anzi. L'ideale sarebbe associare un intervento di psicoterapia cognitivo-comportamentale, approccio che ha dimostrato di ottenere ottimi risultati nel trattare questi disturbi, soprattutto quando coadiuvato dalla farmacoterapia.
Bisognerebbe conoscere a fondo la Sua storia, ma stando a quello che ci racconta nella mail, io dubito che il problema si possa semplicemente far risalire ai problemi alimentari della nonna. Probabilmente nella vostra famiglia ci sono altre persone che soffrono di una qualche forma d'ansia; inoltre non sottovaluterei nemmeno il fatto che i problemi sono iniziati quando Lei si è trasferita per motivi di studio nella nuova città.
Vedo che ci scrive da Cagliari, per cui immagino Lei studi in continente, e per molti sardi non è semplice lasciare l'isola ed abituarsi ad una nuova realtà (così come non lo è per gli stessi genitori dello studente).
Inoltre, i colleghi Psichiatri ci insegnano che un utilizzo non controllato dello xanax può portare a problemi di dipendenza dal farmaco stesso, per cui forse effettuerei un'altra consulenza psichiatrica per rivedere se sia davvero necessaria una terapia, e di che tipo, non mi baserei su una richiesta via mail però!
Credo che ci sia di che riflettere, insomma...
[#4]
Utente
Anzitutto Vi ringrazio... aggiungo magari qualche piccolo dettaglio al mio messaggio precedente. E' vero che nella mia famiglia ci sono dei casi d'ansia magari in forme diverse, per famiglia intendo anche zii o cugini. Specifico che ho seguito una terapia presso uno psichiatra per circa 6 mesi quando sono stata male la prima volta, poi ho ripreso la terapia quando ho avuto la ricaduta, ed ogni volta mi è stata prescritta la stessa ed identica cura. Voglio specificare anche un altra cosa, io non soffro di stati d'ansia continui, io avverto la sensazione principalemnte la sera prima della cena, se vogliamo al pensiero di dover mangiare!!! è vero inoltre che non ho una vita molto rilassante, in quanto sono uno studente lavoratore pertanto non ho molto tempo per riposare, o magari fare delle attività distensive, come andare in palestra, dico questo perchè mi accorgo che per esempio quando riesco a riposare bene stò decisamente meglio, mentre quando sono sotto tensione o molto stanca è una tragedia!!! Inoltre tenevo a precisare che non sono andata via dalla mia Isola ma semplicemente vivevo in un piccolo paese e poi per questioni di studio mi sono trasferita a Cagliari però poi appena possibile sono rientrata a casa dai miei. Ora infatti faccio la spola, perchè anche per lavoro devo andare a Cagliari. La mia domanda, forse che non sono riuscita a chiarire nel messaggio precende è: non sarebbe meglio visto che quando prendo la fluoxeren stò abbastanza bene, curare in questo modo piuttosto che con le xanax? ed un altro aiutino, potreste eventualmente consigliarmi uno specialista nella mia zona?
Grazie
Grazie
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Gentile Utente,
la revisione della terapia farmacologia implica un'approfondita visita psichiatrica, non è opportuno ne efficace attraverso questo portale darle indicazioni prescrittive.
Quello che posso consigliarle è di intraprendere un percorso terapeutico continuo, farmacologico e psicologico, in modo da trovare lei stessa le risorse per affrontare le sue paure e, nel tempo, gestire con successo gli episodi d'ansia.
Cordialmente
la revisione della terapia farmacologia implica un'approfondita visita psichiatrica, non è opportuno ne efficace attraverso questo portale darle indicazioni prescrittive.
Quello che posso consigliarle è di intraprendere un percorso terapeutico continuo, farmacologico e psicologico, in modo da trovare lei stessa le risorse per affrontare le sue paure e, nel tempo, gestire con successo gli episodi d'ansia.
Cordialmente
Dott.ssa Tiziana Teruzzi
www.tizianateruzzi.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.2k visite dal 05/03/2008.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.