Risolvere
Buongiorno,
ecco la premessa: i miei genitori sono divorziati da quando ero piccolo ma non ne ho sofferto particolarmente perché i miei sono rimasti in buoni rapporti. Con mia madre non ho mai avuto un gran rapporto, ci siamo limitati entrambi a svolgere il compitino, diciamo. Lei si è sempre comportata da vittima e mi ha insegnato ben poco come si fa a reagire ad una sconfitta, ma quello me l'ha insegnato mio padre. Da quando mi sono iscritto all'università mio padre ha cominciato a versare l'assegno di mantenimento a me mandando su tutte le furie mia madre. Lei è stata molto egoista e mi ha fatto soffrire tanto che quasi non ci siamo parlati per un anno. Nel frattempo mi sono fidanzato con una ragazza e viviamo un rapporto meraviglioso. Dopo un po' che eravamo insieme le ho raccontato della brutta avventura con mia madre con il risultato che la mia ragazza l'ha presa molto in antipatia perché ritiene che non si sia comportata da madre. Questo sua opinione io la posso accettare perché in effetti mia madre (senza entrare troppo nei dettagli) si è comportata in maniera vergognosa. Ad ogni modo ho provato a ristabilire dei rapporti civili con lei e diciamo che ci sono riuscito. La mia fidanzata comunque non ha mai visto questi miei tentativi di buon occhio. Allora le ho detto che facevo solo ciò che ritenevo giusto e che non era il caso di arrabbiarsi. Lei mi ha dato ragione con un po' di riserva, solo che ora ogni volta che sento mia mamma ho paura a riferirlo alla mia ragazza per paura del suo giudizio e perché l'ultima cosa che voglio è deluderla. A questo punto allora lei si arrabbia perché le tengo nascoste le cose e dice che devo smetterla di avere paura del suo giudizio. Ebbene, io non ci riesco. Ho paura a confrontarmi con la mia ragazza su questo punto di vista, ed allo stesso tempo sono falsamente gentile con mia mamma. Infatti, sebbene sia triste da dire, provo davvero poco per mia madre, ma comunque ci tengo al quieto vivere. Anche perché quando ho provato a tagliare ogni contatto lei ha reagito come reagisce da tutta la vita ovvero mettendosi a piangere. Forse non amo mia madre, ma non mi va nemmeno che soffra. Vorrei trovare un modo per parlare alla mia ragazza, che amo con tutto me stesso e che mi ama, imponendo la mia decisione di vedere mia madre quando me la sento, senza comunque essere succube del suo giudizio. Mi manca questa forza e non capisco perché visto che per il resto sono una persona determinata, volitiva e ottimista. Sono troppo attaccato al fatto di non voler deludere la mia ragazza, e al tempo stesso tengo in piedi un rapporto abbastanza falso con una madre per la quale non provo quasi niente. Litigo con la mia ragazza solo per questo, lei poi mi rassicura però si sente un po' presa in giro dai miei sotterfugi. Mi sento piuttosto stupido, bloccato e a disagio, anche perché non ho mai sentito parlare di un problema simile.
Cosa posso fare?
Grazie infinite spero di aver esposto il problema chiaramente,
Edoardo
ecco la premessa: i miei genitori sono divorziati da quando ero piccolo ma non ne ho sofferto particolarmente perché i miei sono rimasti in buoni rapporti. Con mia madre non ho mai avuto un gran rapporto, ci siamo limitati entrambi a svolgere il compitino, diciamo. Lei si è sempre comportata da vittima e mi ha insegnato ben poco come si fa a reagire ad una sconfitta, ma quello me l'ha insegnato mio padre. Da quando mi sono iscritto all'università mio padre ha cominciato a versare l'assegno di mantenimento a me mandando su tutte le furie mia madre. Lei è stata molto egoista e mi ha fatto soffrire tanto che quasi non ci siamo parlati per un anno. Nel frattempo mi sono fidanzato con una ragazza e viviamo un rapporto meraviglioso. Dopo un po' che eravamo insieme le ho raccontato della brutta avventura con mia madre con il risultato che la mia ragazza l'ha presa molto in antipatia perché ritiene che non si sia comportata da madre. Questo sua opinione io la posso accettare perché in effetti mia madre (senza entrare troppo nei dettagli) si è comportata in maniera vergognosa. Ad ogni modo ho provato a ristabilire dei rapporti civili con lei e diciamo che ci sono riuscito. La mia fidanzata comunque non ha mai visto questi miei tentativi di buon occhio. Allora le ho detto che facevo solo ciò che ritenevo giusto e che non era il caso di arrabbiarsi. Lei mi ha dato ragione con un po' di riserva, solo che ora ogni volta che sento mia mamma ho paura a riferirlo alla mia ragazza per paura del suo giudizio e perché l'ultima cosa che voglio è deluderla. A questo punto allora lei si arrabbia perché le tengo nascoste le cose e dice che devo smetterla di avere paura del suo giudizio. Ebbene, io non ci riesco. Ho paura a confrontarmi con la mia ragazza su questo punto di vista, ed allo stesso tempo sono falsamente gentile con mia mamma. Infatti, sebbene sia triste da dire, provo davvero poco per mia madre, ma comunque ci tengo al quieto vivere. Anche perché quando ho provato a tagliare ogni contatto lei ha reagito come reagisce da tutta la vita ovvero mettendosi a piangere. Forse non amo mia madre, ma non mi va nemmeno che soffra. Vorrei trovare un modo per parlare alla mia ragazza, che amo con tutto me stesso e che mi ama, imponendo la mia decisione di vedere mia madre quando me la sento, senza comunque essere succube del suo giudizio. Mi manca questa forza e non capisco perché visto che per il resto sono una persona determinata, volitiva e ottimista. Sono troppo attaccato al fatto di non voler deludere la mia ragazza, e al tempo stesso tengo in piedi un rapporto abbastanza falso con una madre per la quale non provo quasi niente. Litigo con la mia ragazza solo per questo, lei poi mi rassicura però si sente un po' presa in giro dai miei sotterfugi. Mi sento piuttosto stupido, bloccato e a disagio, anche perché non ho mai sentito parlare di un problema simile.
Cosa posso fare?
Grazie infinite spero di aver esposto il problema chiaramente,
Edoardo
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"Vorrei trovare un modo per parlare alla mia ragazza, che amo con tutto me stesso e che mi ama, imponendo la mia decisione di vedere mia madre quando me la sento, senza comunque essere succube del suo giudizio. Mi manca questa forza e non capisco perché visto che per il resto sono una persona determinata, volitiva e ottimista"
Caro Edoardo,
questo argomento non è come tutti gli altri e quindi non ha senso che tu ti dica che per tutto il resto riesci ad essere determinato e ad ottenere quello che vuoi, mentre in quest'ambito le cose si fanno molto più problematiche e confuse.
Qui parliamo di un rapporto difficile con la donna che ti ha messo al mondo, che immagino non viva la propria vita in maniera particolarmente serena e con la quale non sei forse mai riuscito a "legare" fino in fondo, nel modo che avresti voluto (tu, come qualunque altro bambino nei confronti della propria mamma).
E' possibile che in te ci sia un forte conflitto fra due tendenze oposte: ammettere che questa situazione ti fa soffrire e cercare di approfondire il legame con tua madre, rischiando che il tentativo termini con un fallimento che ti farebbe stare ancora peggio, oppure prendere le distanze facendo soffrire lei ma soprattutto te stesso, arrendendoti all'impossibilità di far cambiare le cose.
La tua ragazza si trova all'esterno rispetto alla dinamica che hai descritto: poichè ti ama le spiace che tua mamma si sia comportata male e se la prende per quello.
Ovviamente non prova nulla per una donna che per lei non è nessuno e ne conosce solo i lati negativi che tu le hai descritto, mentre tu le vuoi bene e sai che ha anche dei pregi e che ha fatto anche qualcosa di buono per te, in tutti questi anni.
Di conseguenza penso che la tua difficoltà a prendere una posizione ferma e imporre per così dire alla tua ragazza di lasciarti frequentare tua madre quando lo vorrai dipenda dalla difficoltà a prendere una posizione definitiva rispetto a lei: troncare o impegnarti a ricucire/creare un rapporto?
Caro Edoardo,
questo argomento non è come tutti gli altri e quindi non ha senso che tu ti dica che per tutto il resto riesci ad essere determinato e ad ottenere quello che vuoi, mentre in quest'ambito le cose si fanno molto più problematiche e confuse.
Qui parliamo di un rapporto difficile con la donna che ti ha messo al mondo, che immagino non viva la propria vita in maniera particolarmente serena e con la quale non sei forse mai riuscito a "legare" fino in fondo, nel modo che avresti voluto (tu, come qualunque altro bambino nei confronti della propria mamma).
E' possibile che in te ci sia un forte conflitto fra due tendenze oposte: ammettere che questa situazione ti fa soffrire e cercare di approfondire il legame con tua madre, rischiando che il tentativo termini con un fallimento che ti farebbe stare ancora peggio, oppure prendere le distanze facendo soffrire lei ma soprattutto te stesso, arrendendoti all'impossibilità di far cambiare le cose.
La tua ragazza si trova all'esterno rispetto alla dinamica che hai descritto: poichè ti ama le spiace che tua mamma si sia comportata male e se la prende per quello.
Ovviamente non prova nulla per una donna che per lei non è nessuno e ne conosce solo i lati negativi che tu le hai descritto, mentre tu le vuoi bene e sai che ha anche dei pregi e che ha fatto anche qualcosa di buono per te, in tutti questi anni.
Di conseguenza penso che la tua difficoltà a prendere una posizione ferma e imporre per così dire alla tua ragazza di lasciarti frequentare tua madre quando lo vorrai dipenda dalla difficoltà a prendere una posizione definitiva rispetto a lei: troncare o impegnarti a ricucire/creare un rapporto?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Buongiorno dottoressa, la ringrazio per la risposta.
Sì io credo di dover finalmente capire meglio come pormi nei confronti di mia madre e a quel punto assumermi le mie responsabilità riguardo le conseguenze. Proprio oggi la mia fidanzata mi ha assicurato tutto il supporto necessario.
La ringrazio ancora, arrivederci e buon lavoro
Sì io credo di dover finalmente capire meglio come pormi nei confronti di mia madre e a quel punto assumermi le mie responsabilità riguardo le conseguenze. Proprio oggi la mia fidanzata mi ha assicurato tutto il supporto necessario.
La ringrazio ancora, arrivederci e buon lavoro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 02/07/2012.
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