Aiuto, non so più chi sono
Premetto di non avere nulla contro gli omosessuali.Sono un ragazzo di 22 anni. Credo di essere etero, ma da un paio d'anni non so più chi sono. Sono sempre stato attratto fisicamente dalle ragazze. Ho avuto un'esperienza sessuale ("gioco del dottore") con mia sorella all'età di 6 anni..lei più grande di me di 7 anni. Con l'inizio della pubertà ho imparato a conoscere la masturbazione, sempre attratto dalle ragazze e dai filmini porno. Mai attratto dal corpo maschile. Però ho sempre cercato di avere un amico che volesse essere mio amico quanto io volevo essere suo amico. Alle superiori divento grande amico di un mio compagno.Tanto che mi è sorto il dubbio di essere gay fino a quando ho realizzato un paio di giorni dopo che mi faceva ribrezzo l'idea di baciare un maschio, compagno che tuttora amo da amico. Anche tra le "toccate" o gli atti sessuali simulati tra compagni in spogliatoio per scherzo, anche con lui, non ho mai provato nulla. Nemmeno a calcio mi è mai successo nulla in spogliatoio. Ho conosciuto una ragazza (lei inglese), con cui tuttora vivo una relazione a distanza, la mia prima vera ragazza. Che io sia mai stato davvero innamorato, ho i miei dubbi. Nella cultura anglosassone sono veloci a pianificare il futuro e io mi ci sono lasciato travolgere, ingenuamente. Arriviamo al dunque: circa un mese dopo la nostra prima volta, dopo un erezione non delle migliori mi è sorto un dubbio: "ma sono gay che non mi viene duro"? Da quella sera in poi, non me lo sono più tolto. Mi chiedo se mi piacciano i tipi che vedo sebbene sotto sotto sappia di essere attratto solamente dalle ragazze.Alterno periodi in cui mi dico: "sei proprio un c***ione, ti rendi conto che i ragazzi ti fanno schifo, eppure talvolta credi di essere gay, anche se non sei attratto da alcun maschio" e momenti in cui mi auto-convinco di esserlo.Qui entra in gioco la mia mente, con una vocina che mi sussurra "eh ma pensa agli amici per cui eri geloso, poi lo te lo sei già chiesto con il tuo compagno". Indaga il passato analizzandone i minimi dettagli per provare che sono gay. E' diventata un'ossessione. Mi masturbo compulsivamente molte volte al giorno, quasi per poter alleviare il mio dolore. Ho provato a guardare video gay, ma proprio mi fa ribrezzo. Non mi ci vedo.
Ne sono consapevole, è un controsenso, ma è un controsenso che rende la mia vita infelice ed un inferno. Trovo difficoltà a concentrarmi nello studio. Forse sono talmente debole che, oltre ad non avere gli attributi per far valere un po' di sano egoismo e lasciarla, mi stia dando la colpa per questo amore non riuscito. Non è che stia pensando di dover per forza essere gay perché questa relazione non va a buon fine, anche se la ragazza con cui mi trovo è bella e intelligente e che forse so che non ce n'è di migliore? Ultimamente mi sto auto-convincendo di essere bisessuale,anche se ragazzi non mi hanno mai attizzato. E' un'omosessualità latente? O un'ossessione? Aiuto, così non si va avanti.Grazie
Ne sono consapevole, è un controsenso, ma è un controsenso che rende la mia vita infelice ed un inferno. Trovo difficoltà a concentrarmi nello studio. Forse sono talmente debole che, oltre ad non avere gli attributi per far valere un po' di sano egoismo e lasciarla, mi stia dando la colpa per questo amore non riuscito. Non è che stia pensando di dover per forza essere gay perché questa relazione non va a buon fine, anche se la ragazza con cui mi trovo è bella e intelligente e che forse so che non ce n'è di migliore? Ultimamente mi sto auto-convincendo di essere bisessuale,anche se ragazzi non mi hanno mai attizzato. E' un'omosessualità latente? O un'ossessione? Aiuto, così non si va avanti.Grazie
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"circa un mese dopo la nostra prima volta, dopo un erezione non delle migliori mi è sorto un dubbio: "ma sono gay che non mi viene duro"? Da quella sera in poi, non me lo sono più tolto"
Caro ragazzo,
da come ce ne parli penso proprio che sia altamente probabile che la tua sia un'ossessione, nata fra l'altro dal fraintendimento di una situazione che può accadere senza che abbia alcun significato per quanto riguarda il tuo orientamento sessuale.
Se fossi attratto fisicamente da altri maschi penso proprio che te ne renderesti conto, ma così non è.
La preoccupazione di poter essere gay, accompagnata da verifiche empiriche che invece di essere rassicuranti possono far aumentare l'ansia, è piuttosto diffusa fra i soggetti ansiosi: assieme alle preoccupazioni di natura ipocondriaca costituisce un argomento tipico attorno al quale si strutturano le ossessioni, che non sono altro che un sintomo d'ansia.
In precedenza ti è mai capitato di sentirti ossessionato da dubbi su altri argomenti?
Caro ragazzo,
da come ce ne parli penso proprio che sia altamente probabile che la tua sia un'ossessione, nata fra l'altro dal fraintendimento di una situazione che può accadere senza che abbia alcun significato per quanto riguarda il tuo orientamento sessuale.
Se fossi attratto fisicamente da altri maschi penso proprio che te ne renderesti conto, ma così non è.
La preoccupazione di poter essere gay, accompagnata da verifiche empiriche che invece di essere rassicuranti possono far aumentare l'ansia, è piuttosto diffusa fra i soggetti ansiosi: assieme alle preoccupazioni di natura ipocondriaca costituisce un argomento tipico attorno al quale si strutturano le ossessioni, che non sono altro che un sintomo d'ansia.
In precedenza ti è mai capitato di sentirti ossessionato da dubbi su altri argomenti?
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Ex utente
Sono uno che si è sempre preoccupato o fissato, anche troppo, su cose che potrebbero segnare uno disfacimento della mia vita. Un esempio stupido quanto banale: quando ero piccolo a sentir parlare i miei o al telegiornale di droga e di ragazzi che si drogavano come di una brutta cosa, che in realtà lo è, avevo certi pensieri involontari, che in inglese si direbbero "intrusive thoughts", di me stesso che usava droga e siringhe, o pasticche. Succedeva spesso, e poi mi dicevo basta pensare a queste brutte cose, non vuoi diventare così e deludere la mamma. (in misura minore lo sono sempre stati i brutti risultati a scuola). Nel senso, avevo paura di diventare un drogato e "far star male" i miei genitori. Mi è successo anche per esempio di pensare e preoccuparmi sul che cosa succederebbe se, alla vista di un coltello, prendessi a pugnalate uno dei miei genitori. Lo so, mi vergogno per quello che sto dicendo, lo so anche io che delle cose di tale genere non dovrei nemmeno pensarle.
Purtroppo in Italia l'omosessualità è vista come un male, come potrebbe esserlo la droga, e probabilmente è possibile che abbia fatto lo stesso tipo di ragionamento: che abbia paura di "diventare" gay per il fatto che così facendo deluderei i miei genitori. Che forse mi preoccupo anche se il "problema", la fattispecie, non c'è. La mia insicurezza di fondo, (che si è vista e acutizzata grazie al calcio che tanto ho amato e che tanto mi ha distrutto la personalità), che alimenta la mia incapacità di mettere fine ad una relazione infelice per la paura di deludere la mia controparte che innamorata di me lo è pazzamente, unita alla mia timidezza di fondo e aiutata dai dubbi che sorgono dai ricordi degli amici, potrebbe avermi condotto a dubitare della mia personalità/sessualità.
Purtroppo in Italia l'omosessualità è vista come un male, come potrebbe esserlo la droga, e probabilmente è possibile che abbia fatto lo stesso tipo di ragionamento: che abbia paura di "diventare" gay per il fatto che così facendo deluderei i miei genitori. Che forse mi preoccupo anche se il "problema", la fattispecie, non c'è. La mia insicurezza di fondo, (che si è vista e acutizzata grazie al calcio che tanto ho amato e che tanto mi ha distrutto la personalità), che alimenta la mia incapacità di mettere fine ad una relazione infelice per la paura di deludere la mia controparte che innamorata di me lo è pazzamente, unita alla mia timidezza di fondo e aiutata dai dubbi che sorgono dai ricordi degli amici, potrebbe avermi condotto a dubitare della mia personalità/sessualità.
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"Mi è successo anche per esempio di pensare e preoccuparmi sul che cosa succederebbe se, alla vista di un coltello, prendessi a pugnalate uno dei miei genitori"
Anche la paura di poter fare del male a sè o ad altri è un tipico pensiero ossessivo, e non cela la reale intenzione di ferire o ferirsi.
Dagli esempi che ci hai fatto sembra che per te sia davvero molto importante corrispondere alle aspettative dei tuoi sul tuo conto, almeno per quanto riguarda il fatto di non diventare una persona sulla quale possano avere un giudizio negativo.
E' dunque possibile che l'ultima tua ossessione non dipenda da altro che dal conflitto che magari vivi tra farli contenti e deluderli, prendendo la tua strada e riuscendo forse ad essere più spontaneo e meno desideroso di controllare tutto.
Il fatto che un certo meccanismo fosse presente già nella tua infanzia indica che si tratta di un problema piuttosto radicato, e prima interverrai per risolverlo, meglio sarà.
Hai mai pensato di rivolgerti ad uno psicologo per porre fine alle tue ossessioni?
Anche la paura di poter fare del male a sè o ad altri è un tipico pensiero ossessivo, e non cela la reale intenzione di ferire o ferirsi.
Dagli esempi che ci hai fatto sembra che per te sia davvero molto importante corrispondere alle aspettative dei tuoi sul tuo conto, almeno per quanto riguarda il fatto di non diventare una persona sulla quale possano avere un giudizio negativo.
E' dunque possibile che l'ultima tua ossessione non dipenda da altro che dal conflitto che magari vivi tra farli contenti e deluderli, prendendo la tua strada e riuscendo forse ad essere più spontaneo e meno desideroso di controllare tutto.
Il fatto che un certo meccanismo fosse presente già nella tua infanzia indica che si tratta di un problema piuttosto radicato, e prima interverrai per risolverlo, meglio sarà.
Hai mai pensato di rivolgerti ad uno psicologo per porre fine alle tue ossessioni?
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Ex utente
Colgo l'occasione per ringraziarLa per essersi presa la briga di leggere la mia situazione e di aiutarmi.
Finora non ho trovato il coraggio di andarci, malgrado gli ultimi due anni siano stati un inferno.
Queste ossessioni, una volta, non erano proprio forti, è solo quest'ultima che mi prende i pensieri, le energie fisiche e mentali, e che mi distrugge. Io, in certi momenti, sono proprio convinto della mia omosessualità, anche se penso che sotto sotto è tutta un'invenzione della mia mente. Ciò mi provoca ansie e tachicardie.
Probabilmente la mia situazione con la fidanzata inglese, conosciuta tra l'altro alla fine del mio anno sabbatico post-superiori, è una delle cause della mia ossessione. Nel senso, è qualcosa più grande di me, ed io, grazie alla mia debolezza di fondo ed ingenuità (io non volevo nemmeno continuarla questa relazione quando ci siamo staccati perché dovevo tornare in Italia, solamente pochi mesi dopo che ci eravamo conosciuti), ci sono cascato, ed ora non ho la forza per uscirne. E' stato un vero trauma, anche per i miei genitori. Per una persona che, come me, deve fare un percorso lungo di maturazione, è stato uno shock non indifferente sentirsi dire ci sposeremo a tot anni. Per di più si trattava della mia prima vera storia. E forse è proprio per questo che ho cominciato a farmi venire tutti questi dubbi. Penso che nessun ragazzo a quest'età voglia sposarsi, o abbia la quadratura mentale e la maturità per farlo, la voglia e la capacità di mettere su casa, fare figli.
Lei ha fatto esperienze, ma soprattutto appartiene ad un'altra cultura, dove ci si sposa e si pianifica velocemente. Una cultura che dista anni luce dalla nostra. Che ne dice Lei?
Sono davvero stufo di vivere con questi dubbi laceranti. Io non sono gay, e so di non esserlo. Però mi convinco di esserlo.
Finora non ho trovato il coraggio di andarci, malgrado gli ultimi due anni siano stati un inferno.
Queste ossessioni, una volta, non erano proprio forti, è solo quest'ultima che mi prende i pensieri, le energie fisiche e mentali, e che mi distrugge. Io, in certi momenti, sono proprio convinto della mia omosessualità, anche se penso che sotto sotto è tutta un'invenzione della mia mente. Ciò mi provoca ansie e tachicardie.
Probabilmente la mia situazione con la fidanzata inglese, conosciuta tra l'altro alla fine del mio anno sabbatico post-superiori, è una delle cause della mia ossessione. Nel senso, è qualcosa più grande di me, ed io, grazie alla mia debolezza di fondo ed ingenuità (io non volevo nemmeno continuarla questa relazione quando ci siamo staccati perché dovevo tornare in Italia, solamente pochi mesi dopo che ci eravamo conosciuti), ci sono cascato, ed ora non ho la forza per uscirne. E' stato un vero trauma, anche per i miei genitori. Per una persona che, come me, deve fare un percorso lungo di maturazione, è stato uno shock non indifferente sentirsi dire ci sposeremo a tot anni. Per di più si trattava della mia prima vera storia. E forse è proprio per questo che ho cominciato a farmi venire tutti questi dubbi. Penso che nessun ragazzo a quest'età voglia sposarsi, o abbia la quadratura mentale e la maturità per farlo, la voglia e la capacità di mettere su casa, fare figli.
Lei ha fatto esperienze, ma soprattutto appartiene ad un'altra cultura, dove ci si sposa e si pianifica velocemente. Una cultura che dista anni luce dalla nostra. Che ne dice Lei?
Sono davvero stufo di vivere con questi dubbi laceranti. Io non sono gay, e so di non esserlo. Però mi convinco di esserlo.
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Non penso che la ragazza abbia causato alcunchè: ritengo più probabile che la tua tendenza all'ansia ti abbia portato a "infilarti" in una situazione di difficile gestione con una persona che ha scarse probabilità di renderti felice.
Può sembrarti paradossale, ma a volte le persone che soffrono di un disturbo psicologico sono inconsapevolemnte attirate da situazioni che contribuiscono solo a peggiorare il problema: essere abituati a vivere con l'ansia può portare a cercare situazioni ansiogene senza nemmeno rendersene conto, e questo forse è ciò che sta capitando anche a te.
Sicuramente in passato i dubbi ossessivi ti provocavano un malessere nettamente minore, che però è cresciuto nel tempo esattamente come avviene nel caso di un qualunque disturbo (fisico o psicologico) non curato e lasciato cronicizzare.
A questo punto direi che è arrivato il momento che tu prenda il toro per le corna e contatti anche di persona un mio collega dalle tue parti: quello che hai raccontato a noi non è nulla di strano per chi tutti i giorni si occupa di ansia, quindi non farti alcun problema perchè non hai davvero motivo di vergognarti per ciò che senti e per i pensieri che ti ossessionano.
Può sembrarti paradossale, ma a volte le persone che soffrono di un disturbo psicologico sono inconsapevolemnte attirate da situazioni che contribuiscono solo a peggiorare il problema: essere abituati a vivere con l'ansia può portare a cercare situazioni ansiogene senza nemmeno rendersene conto, e questo forse è ciò che sta capitando anche a te.
Sicuramente in passato i dubbi ossessivi ti provocavano un malessere nettamente minore, che però è cresciuto nel tempo esattamente come avviene nel caso di un qualunque disturbo (fisico o psicologico) non curato e lasciato cronicizzare.
A questo punto direi che è arrivato il momento che tu prenda il toro per le corna e contatti anche di persona un mio collega dalle tue parti: quello che hai raccontato a noi non è nulla di strano per chi tutti i giorni si occupa di ansia, quindi non farti alcun problema perchè non hai davvero motivo di vergognarti per ciò che senti e per i pensieri che ti ossessionano.
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" Per di più si trattava della mia prima vera storia. E forse è proprio per questo che ho cominciato a farmi venire tutti questi dubbi."
Se ho ben capito, correggimi se sbaglio, i dubbi sulla tua presunta omosessualità ti aiuterebbero a sentirti legittimato ad interrompere la relazione con questa ragazza?
Se ho ben capito, correggimi se sbaglio, i dubbi sulla tua presunta omosessualità ti aiuterebbero a sentirti legittimato ad interrompere la relazione con questa ragazza?
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
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Ex utente
No, forse mi sono espresso male. Penso che questa situazione, di cui io non sono mai stato sicuro, abbia potuto aiutarmi a farmi venire tali dubbi. Come se fosse colpa mia, come se mi stessi incolpando che tale relazione non mi soddisfa. E come scusa/colpa mi credo omosessuale, giustificando un fallimento di relazione che secondo me dovrebbe andare bene, perché sono convinto che la ragazza con cui sto sia la più bella e simpatica, e che non ne troverei di migliori. Al punto che le ragazze che vedo in giro non mi stimolano o non mi attizzano come una volta. Poi però mi ricordo di non essere felice nemmeno con la mia ragazza, che mi attrae molto e mi tratta come se fossi un principe, e concludo con l'essere gay. Anche se so di non esserlo.
Sto solo facendo delle ipotesi, riguardo a quello che potrebbe essere la causa di questi miei pensieri, nel tentativo magari di aiutare voi esperti a decifrare la mia terribile situazione. Secondo voi sono gay ma non voglio ammetterlo?
Sono distrutto, quest'ossessione non mi abbandona più.
Sto solo facendo delle ipotesi, riguardo a quello che potrebbe essere la causa di questi miei pensieri, nel tentativo magari di aiutare voi esperti a decifrare la mia terribile situazione. Secondo voi sono gay ma non voglio ammetterlo?
Sono distrutto, quest'ossessione non mi abbandona più.
[#8]
Gent.le ragazzo,
è possibile che la tua insoddisfazione riguardo al rapporto di coppia "che dovrebbe andare bene" non abbia trovato un adeguato spazio d'ascolto, il nostro compito non è quello di dare interpretazioni ma orientare le persone attraverso indicazioni preliminari.
A tal proposito, un colloquio con uno Psicologo potrebbe essere un'opportunità per approfondire questi aspetti e allentare la tensione derivante dalla continua rimunginazione.
è possibile che la tua insoddisfazione riguardo al rapporto di coppia "che dovrebbe andare bene" non abbia trovato un adeguato spazio d'ascolto, il nostro compito non è quello di dare interpretazioni ma orientare le persone attraverso indicazioni preliminari.
A tal proposito, un colloquio con uno Psicologo potrebbe essere un'opportunità per approfondire questi aspetti e allentare la tensione derivante dalla continua rimunginazione.
[#9]
Ex utente
La ringrazio profondamente, proprio non ce la faccio ad andare avanti in questo modo. Non ho energie, mi viene spesso da piangere, e più ci penso più mi attacca. Preferisco dormire il più possibile, anche perché così ci penso meno (anche se ultimamente provo le stesse paure e dubbi nei miei sogni, proprio come in vita reale). Lo stare da solo mi sconforta, e purtroppo non è che abbia una vita sociale grandiosa.
Poi continuo a ripetermi di non aver bisogno di alcun psicologo, che posso risolvere questa questione interna con le mie stesse forze, riflettendoci. Però sono consapevole che sono passati anche 2 anni da quando ho cominciato ad avere questi problemi, e che le cose sono peggiorate.
Ma allora è possibile che i problemi me li stia creando da solo? O ci sono veramente? Ho motivo di pensare di essere gay, anche se non sono mai stato attratto da un maschio?
Poi continuo a ripetermi di non aver bisogno di alcun psicologo, che posso risolvere questa questione interna con le mie stesse forze, riflettendoci. Però sono consapevole che sono passati anche 2 anni da quando ho cominciato ad avere questi problemi, e che le cose sono peggiorate.
Ma allora è possibile che i problemi me li stia creando da solo? O ci sono veramente? Ho motivo di pensare di essere gay, anche se non sono mai stato attratto da un maschio?
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Gent.le ragazzo,
non c'è nulla di cui vergognarsi a rivolgersi ad uno Psicologo, a volte abbiamo bisogno di aiuto ma se non lo chiediamo ci mettiamo in gabbia da soli.
Dormire, isolarsi dai tuoi coetanei sono parte del problema non della sua soluzione.
Non serve a nulla che io o un altro specialista ti dica che non sei omosessuale è una consapevolezza che sentirai nascere dentro di te, se ti concederai la possibilità di ascoltare il tuo malessere all'interno di uno spazio protetto: il colloquio con lo Psicologo.
non c'è nulla di cui vergognarsi a rivolgersi ad uno Psicologo, a volte abbiamo bisogno di aiuto ma se non lo chiediamo ci mettiamo in gabbia da soli.
Dormire, isolarsi dai tuoi coetanei sono parte del problema non della sua soluzione.
Non serve a nulla che io o un altro specialista ti dica che non sei omosessuale è una consapevolezza che sentirai nascere dentro di te, se ti concederai la possibilità di ascoltare il tuo malessere all'interno di uno spazio protetto: il colloquio con lo Psicologo.
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Ex utente
Io, tale consapevolezza penso di averla di già. E' per questo che ho paura che non ci sia via d'uscita. Che non cambierà mai. Che non potrò vivere una vita serena e tranquilla.
Ho sentito tra l'altro che se si va attraverso l'asl locale i tempi si allungano di molto. Mi conviene andare da un privato anche se più costoso? Non so se potrò permetterlo, anche perché non ho intenzione di coinvolgere anche i miei genitori.
Ho sentito tra l'altro che se si va attraverso l'asl locale i tempi si allungano di molto. Mi conviene andare da un privato anche se più costoso? Non so se potrò permetterlo, anche perché non ho intenzione di coinvolgere anche i miei genitori.
[#12]
Qui trovi i riferimenti per prendere contatto con il Consultorio familiare della tua asl
http://www.ulss.tv.it/azienda/strutture/distretti/distretto1/servizi
puoi fare un tentativo e se i tempi sono accettabili un primo colloquio e poi valuterai come proseguire.
In bocca al lupo e tienici aggiornati se hai ulteriori difficoltà ad individuare lo specialista.
http://www.ulss.tv.it/azienda/strutture/distretti/distretto1/servizi
puoi fare un tentativo e se i tempi sono accettabili un primo colloquio e poi valuterai come proseguire.
In bocca al lupo e tienici aggiornati se hai ulteriori difficoltà ad individuare lo specialista.
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"continuo a ripetermi di non aver bisogno di alcun psicologo, che posso risolvere questa questione interna con le mie stesse forze, riflettendoci. Però sono consapevole che sono passati anche 2 anni da quando ho cominciato ad avere questi problemi, e che le cose sono peggiorate"
Aspettare non può che far peggiorare un disturbo, esattamente come avviene per esempio quando hai un dente cariato: se non vai dal dentista per farlo otturare pensando che la carie possa sparire ti ritrovi con una situazione molto più grave (e dolorosa) che può comportare anche la pardita del dente.
Rivolgerti ad uno psicologo quindi è necessario ed è particolarmente dannoso che tu cerchi di autoconvincerti di poter fare a meno di un intervento esterno.
Per quanto riguarda i tempi di attesa puoi inziare a contattare le strutture pubbliche della tua zona, e cioè il consultorio familiare ( http://www.comuni-italiani.it/026/consultori.html ) e il Dipartimento di Salute Mentale ( http://servizisociali.ulss.tv.it/content.asp?L=1&IdMen=156 ) per verificare se davvero la lista d'attesa è lunga come ti è stato detto e decidere di conseguenza cosa fare.
Aspettare non può che far peggiorare un disturbo, esattamente come avviene per esempio quando hai un dente cariato: se non vai dal dentista per farlo otturare pensando che la carie possa sparire ti ritrovi con una situazione molto più grave (e dolorosa) che può comportare anche la pardita del dente.
Rivolgerti ad uno psicologo quindi è necessario ed è particolarmente dannoso che tu cerchi di autoconvincerti di poter fare a meno di un intervento esterno.
Per quanto riguarda i tempi di attesa puoi inziare a contattare le strutture pubbliche della tua zona, e cioè il consultorio familiare ( http://www.comuni-italiani.it/026/consultori.html ) e il Dipartimento di Salute Mentale ( http://servizisociali.ulss.tv.it/content.asp?L=1&IdMen=156 ) per verificare se davvero la lista d'attesa è lunga come ti è stato detto e decidere di conseguenza cosa fare.
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 9.6k visite dal 02/07/2012.
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