Continui stati d'ansia in sfera sessuale
Buongiorno,
sono fidanzato da quasi 5 anni e ho un problema che sta andando peggiorando rendendomi quasi impossibile molte attività comuni. In passato ho affrontato un percorso di psicoterapia, interrompendolo però dopo circa due mesi.
Soffro di continui stati di ansia, legati alla necessità di controllare sempre tutto quello che faccio, le risposte che do ecc.. (sarà, ahimè, la deformazione mentale del giurista!).
Temo sempre le conseguenze dei miei gesti, mi ipereresponsabilizzo prendendomi troppo sul serio e non riuscendo mai a fare le cose senza impiegare moltissime energie mentali volte a farle in modo corretto e senza nuocere a nessuno.
Più in particolare non riesco più ad avere una vita sessuale tranquilla: con la pillola andava tutto abbastanza bene, ma da quando la mia fidanzata l'ha dovuta interrompere, siamo tornati al profilattico, metodo che usavamo anche prima: solo che per me il rapporto sessuale è divenuto una operazione chirurgica; mi impegno a urinare prima del rapporto per evitare il contatto con il liquido prostatico, ad avere le unghie a posto per evitare di rompere il lattice. Facciamo l'amore ormai solo una volta al mese e so già che da quel giorno all'arrivo del ciclo, la mia testa riuscirà ad inventarsi un motivo per essere letteralmente massacrata dall'ansia per una eventuale gravidanza. E più mi sforzo di fare il possibile per evitare sciocchezze, più qualche motivo per non stare tranquillo salta fuori.
Ad es. ieri, pur non eiaculando in vagina, ma all'esterno, ho preso poi il profilattico e ho passato mezz'ora in bagno a d analizzarlo riempiendolo di acqua; ad un certo punto, ho visto che sul serbatoio, all'esterno c'era attaccato un pezzetto di carta igienica, con il quale lo avevo asciugato poco prima e, non so perché, la mia testa ci ha visto uno zampillo di acqua, cosa che alla luce dei controlli che ho continuato ad esperire, direi non fosse reale! E ora mi sento in colpa per averlo gettato senza rendere partecipe la mia fidanzata della cosa e per non averlo fatto controllare anche a lei. Così non si può andare avanti: tutti usano il profilattico e non si fanno una malattia per questo, molti se non ravvisano rotture durante il rapporto non lo controllano nemmeno, e io sono qui a rovinarmi tutti i giorni che vanno dal rapporto al ciclo successivo!
Scusate questo flusso inarrestabile di parole, consideratelo uno sfogo! Vi chiedo questo: che tipo di (nuovo) percorso psicoterapeutico mi consigliate? Esistono delle terapie specifiche? So che dovrebbe essere l'ultima delle mie preoccupazioni, ma non guadagnando ancora, dovrò pesare per questa cura sulle tasche dei miei, per i quali non vi sarebbero certo problemi, ma a me dispiace comunque; pertanto voglio orientarmi bene, al fine di evitare uno spreco di risorse e, oltretutto, una mancanza di efficacia della terapia.
Ringrazio di cuore chi vorrà rispondermi.
Cordiali saluti.
sono fidanzato da quasi 5 anni e ho un problema che sta andando peggiorando rendendomi quasi impossibile molte attività comuni. In passato ho affrontato un percorso di psicoterapia, interrompendolo però dopo circa due mesi.
Soffro di continui stati di ansia, legati alla necessità di controllare sempre tutto quello che faccio, le risposte che do ecc.. (sarà, ahimè, la deformazione mentale del giurista!).
Temo sempre le conseguenze dei miei gesti, mi ipereresponsabilizzo prendendomi troppo sul serio e non riuscendo mai a fare le cose senza impiegare moltissime energie mentali volte a farle in modo corretto e senza nuocere a nessuno.
Più in particolare non riesco più ad avere una vita sessuale tranquilla: con la pillola andava tutto abbastanza bene, ma da quando la mia fidanzata l'ha dovuta interrompere, siamo tornati al profilattico, metodo che usavamo anche prima: solo che per me il rapporto sessuale è divenuto una operazione chirurgica; mi impegno a urinare prima del rapporto per evitare il contatto con il liquido prostatico, ad avere le unghie a posto per evitare di rompere il lattice. Facciamo l'amore ormai solo una volta al mese e so già che da quel giorno all'arrivo del ciclo, la mia testa riuscirà ad inventarsi un motivo per essere letteralmente massacrata dall'ansia per una eventuale gravidanza. E più mi sforzo di fare il possibile per evitare sciocchezze, più qualche motivo per non stare tranquillo salta fuori.
Ad es. ieri, pur non eiaculando in vagina, ma all'esterno, ho preso poi il profilattico e ho passato mezz'ora in bagno a d analizzarlo riempiendolo di acqua; ad un certo punto, ho visto che sul serbatoio, all'esterno c'era attaccato un pezzetto di carta igienica, con il quale lo avevo asciugato poco prima e, non so perché, la mia testa ci ha visto uno zampillo di acqua, cosa che alla luce dei controlli che ho continuato ad esperire, direi non fosse reale! E ora mi sento in colpa per averlo gettato senza rendere partecipe la mia fidanzata della cosa e per non averlo fatto controllare anche a lei. Così non si può andare avanti: tutti usano il profilattico e non si fanno una malattia per questo, molti se non ravvisano rotture durante il rapporto non lo controllano nemmeno, e io sono qui a rovinarmi tutti i giorni che vanno dal rapporto al ciclo successivo!
Scusate questo flusso inarrestabile di parole, consideratelo uno sfogo! Vi chiedo questo: che tipo di (nuovo) percorso psicoterapeutico mi consigliate? Esistono delle terapie specifiche? So che dovrebbe essere l'ultima delle mie preoccupazioni, ma non guadagnando ancora, dovrò pesare per questa cura sulle tasche dei miei, per i quali non vi sarebbero certo problemi, ma a me dispiace comunque; pertanto voglio orientarmi bene, al fine di evitare uno spreco di risorse e, oltretutto, una mancanza di efficacia della terapia.
Ringrazio di cuore chi vorrà rispondermi.
Cordiali saluti.
[#1]
Gentile Utente,
per questo tipo di problematiche legate all'ansia il trattamento d'elezione è indubbiamente la psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale. Tuttavia Le consiglio di sentire anche il parere di un medico psichiatra per la valutazione di una eventuale terapia farmacologica.
Un cordiale saluto,
per questo tipo di problematiche legate all'ansia il trattamento d'elezione è indubbiamente la psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale. Tuttavia Le consiglio di sentire anche il parere di un medico psichiatra per la valutazione di una eventuale terapia farmacologica.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Penso a quanto sia difficile dover controllare tutto quello che le sta attorno, sicuramente dev'essere molto faticoso mentalmente. Importante è anche la rilevanza che dà alla sua vita sessuale, ai preparativi.... al dopo. Il piacere sembra scomparso, mi chiedo il perché? poi la terapia svolta solo per pochi mesi, forse per lei, non era tollerabile lasciarsi andare in un mondo dove dev'essere tutto sotto controllo, anche il lasciarsi andare a volte è un piacere.
Per quanto riguarda la sua richiesta di consiglio, provi nella sua città a cercare dei professionisti accreditati, solamente attraverso il colloquio potrà capire se si crea quella sintonia che, al dì là dell'indirizzo terapeutico, fa la differenza.
Cordialmente
Buona domenica
Per quanto riguarda la sua richiesta di consiglio, provi nella sua città a cercare dei professionisti accreditati, solamente attraverso il colloquio potrà capire se si crea quella sintonia che, al dì là dell'indirizzo terapeutico, fa la differenza.
Cordialmente
Buona domenica
Dr. Alberto Migliore
Psicologo - Psicoterapeuta
Torino - Chieri
www.migliorepsicologia.com
[#3]
<<In passato ho affrontato un percorso di psicoterapia, interrompendolo però dopo circa due mesi.>>
Gentile Ragazzo,
dallo storico delle sue richieste mi pare che in ogni caso anche la pillola non le facesse dormire sonni troppo tranquilli....
La psicoterapia era stata intrapresa per i medesimi motivi che ci ha descritto o per altro?
L'interruzione a cosa è stata dovuta?
Preferirebbe cambiare o si rivolgerebbe al medesimo terapeuta?
Saluti.
Gentile Ragazzo,
dallo storico delle sue richieste mi pare che in ogni caso anche la pillola non le facesse dormire sonni troppo tranquilli....
La psicoterapia era stata intrapresa per i medesimi motivi che ci ha descritto o per altro?
L'interruzione a cosa è stata dovuta?
Preferirebbe cambiare o si rivolgerebbe al medesimo terapeuta?
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#4]
Gentile Utente,
La sua scadente qualita' di vita e vita sessuale, necessita la ripresa della psicotapia.
Se l' interruzione e' avvenuta perche' non si trovava bene con il suo terapeutauo' sempre valutare di cambiare clinico.
Per quanto riguarda l' aspetto economico, puo' sempre cercare uno psicologo in convenzione.
Quali sono le paure che correla con la sessualita' ?
Malattie sessualmente trasmissibili, gravidanza?
Perdita di controllo?
Che tipo di educazione ha ricevuto?
La sua scadente qualita' di vita e vita sessuale, necessita la ripresa della psicotapia.
Se l' interruzione e' avvenuta perche' non si trovava bene con il suo terapeutauo' sempre valutare di cambiare clinico.
Per quanto riguarda l' aspetto economico, puo' sempre cercare uno psicologo in convenzione.
Quali sono le paure che correla con la sessualita' ?
Malattie sessualmente trasmissibili, gravidanza?
Perdita di controllo?
Che tipo di educazione ha ricevuto?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Utente
Grazie a tutti per avermi risposto, oltretutto di domenica.
Per la Dott. Scalco: la terapia che avevo iniziato era correlata sia alle medesime problematiche che ho già descritto, ma anche per stati di ansia relativi ad altri aspetti.
Ho deciso di interrompere perchè mi sentivo meglio, ma forse mi sbagliavo, era un miglioramento solo temporaneo.
A pelle mi sento di dirle che non tornerei dallo stesso terapeuta, ma non essendo del mestiere, ovviamente, la mia è solo una impressione che non saprei giustificare.
Per la Dott. Randone: ho ricevuto una educazione sostanzialmente laica, senza particolari tabù, senza costrizioni, una educazione che valuto nella media, probabilmente con un difetto, ossia quello di avermi reso troppo responsabile, troppo serioso in alcune circostanze, a essere tutto di un pezzo. Per carità non mi è mai stato chiesto di stare sull'attenti o cose del genere anzi, la goliardia e l'ironia hannno fatto parte della mia vita, semplicemente ho avuto come stella polare quella di diventare una persona seria, responsabile e rispettosa; penso la mia mente abbia interpretato in modo eccessivamente rigido tali linee guida.
Avendo una relazione stabile le mie paure sono perennemente ed esclusivamente quelle di una gravidanza indesiderata; siccome tra i miei (pochi o tanti) pregi penso vi sia la obbiettività, posso affermare che ormai il timore per una gravidanza indesiderata stia diventando una vera e propria ossessione.
Tuttavia ritengo che se non avessi una relazione stabile, probabilmente avrei anche timori per malattie; la perdita di controllo di per se non mi fa paura ma solo se essa non verte su ciò che ritengo fondamentale, come la contraccezione! E' un po un gatto che si morde la coda!
So che sembra strano ma già aver "parlato" con voi in via telematica mi fa stare meglio. Mi orienterò allora per una terapia comportamentale ( prima vado a vedere che significa!).
Se vorrete rispondermi ancora ne sarò contento!
Per la Dott. Scalco: la terapia che avevo iniziato era correlata sia alle medesime problematiche che ho già descritto, ma anche per stati di ansia relativi ad altri aspetti.
Ho deciso di interrompere perchè mi sentivo meglio, ma forse mi sbagliavo, era un miglioramento solo temporaneo.
A pelle mi sento di dirle che non tornerei dallo stesso terapeuta, ma non essendo del mestiere, ovviamente, la mia è solo una impressione che non saprei giustificare.
Per la Dott. Randone: ho ricevuto una educazione sostanzialmente laica, senza particolari tabù, senza costrizioni, una educazione che valuto nella media, probabilmente con un difetto, ossia quello di avermi reso troppo responsabile, troppo serioso in alcune circostanze, a essere tutto di un pezzo. Per carità non mi è mai stato chiesto di stare sull'attenti o cose del genere anzi, la goliardia e l'ironia hannno fatto parte della mia vita, semplicemente ho avuto come stella polare quella di diventare una persona seria, responsabile e rispettosa; penso la mia mente abbia interpretato in modo eccessivamente rigido tali linee guida.
Avendo una relazione stabile le mie paure sono perennemente ed esclusivamente quelle di una gravidanza indesiderata; siccome tra i miei (pochi o tanti) pregi penso vi sia la obbiettività, posso affermare che ormai il timore per una gravidanza indesiderata stia diventando una vera e propria ossessione.
Tuttavia ritengo che se non avessi una relazione stabile, probabilmente avrei anche timori per malattie; la perdita di controllo di per se non mi fa paura ma solo se essa non verte su ciò che ritengo fondamentale, come la contraccezione! E' un po un gatto che si morde la coda!
So che sembra strano ma già aver "parlato" con voi in via telematica mi fa stare meglio. Mi orienterò allora per una terapia comportamentale ( prima vado a vedere che significa!).
Se vorrete rispondermi ancora ne sarò contento!
[#6]
Ho riletto lo storico dei suoi consulti e tutti fanno trasparire disagio e pensieri ossessivi, che necessitavano ascolti specialistici e non virtuali.
Si informi sul tipo di psicoterapia che crede più consona a lei e, cerchi un clinico a lei più vicino.
Anche un supporto farmacologico, a amio avviso, non sarebbe da esludere, per l'aspetto fobico.
Si informi sul tipo di psicoterapia che crede più consona a lei e, cerchi un clinico a lei più vicino.
Anche un supporto farmacologico, a amio avviso, non sarebbe da esludere, per l'aspetto fobico.
[#7]
Utente
Grazie mille Dott. Randone; una precisazione: come faccio a capire quale tipo di terapia è più adatta a me? Posto che, come mi ha suggerito anche la Dott.Pileci, la strata giusta dovrebbe essere quella cognitivo comportamentale, come faccio a trovare un bravo specialista che la eserciti? Devo prima chiedere se la pratica allo specialista che contatterò o ne scelgo uno e mi faccio guidare da lui verso una terapia che potrebbe essere anche di tipo diverso?
Grazie ancora
Grazie ancora
[#8]
Può cercare il terapeuta con la specializzazione indicata dalla dott.ssa Pileci a questi link:
http://www.aiamc.it/soci-e-terapeuti/cerca-psicoterapeuta.html
http://www.sitcc.it/elenco_soci_sitcc.asp
http://www.istitutomiller.it/index.php?page=13
oppure più genericamente rivolgersi all'Ordine degli Psicologi della sua Regione:
http://www.ordinepsicologi-liguria.it/albo-dellordine/ricerca-avanzata.html
o ancora direttamente su questo sito:
https://www.medicitalia.it/medici-specialisti-provincia/
Cordialità.
http://www.aiamc.it/soci-e-terapeuti/cerca-psicoterapeuta.html
http://www.sitcc.it/elenco_soci_sitcc.asp
http://www.istitutomiller.it/index.php?page=13
oppure più genericamente rivolgersi all'Ordine degli Psicologi della sua Regione:
http://www.ordinepsicologi-liguria.it/albo-dellordine/ricerca-avanzata.html
o ancora direttamente su questo sito:
https://www.medicitalia.it/medici-specialisti-provincia/
Cordialità.
[#9]
Utente
Grazie mille! L'unica cosa è che mi trovo un pochino spaesato, dal momento che ho visto che vi sono molti specialisti e davvero non so come orientarmi nella scelta, a meno che non ne chiami uno a caso.. Ad esempio: ritenete che i miei siano problemi fobici, di ansia generale o di natura sessuale? In pratica, come si definisce il mio problema al ine di pooterlo dire allo specialista?
Da ultimo vi chiedo se la terapia cognitivo comportamentale la debbo suggerire io se invece deve essere una scelta del dottore a cui mi rivolgerò.
Un caro saluto
Da ultimo vi chiedo se la terapia cognitivo comportamentale la debbo suggerire io se invece deve essere una scelta del dottore a cui mi rivolgerò.
Un caro saluto
[#10]
Diciamo che le indicazioni per la psicoterapia vengono date dallo psicologo psicoterapeuta (non è detto che sarà necessaria proprio una psicoterapia tra i numerosi interventi possibili).
Però è dimostrato che il modello cognitivo-comportamentale è quello che viene maggiormente utilizzato per queste problematiche e che è applicato con molto successo.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/580-chi-cura-i-disturbi-sessuali.html
Saluti,
Però è dimostrato che il modello cognitivo-comportamentale è quello che viene maggiormente utilizzato per queste problematiche e che è applicato con molto successo.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/580-chi-cura-i-disturbi-sessuali.html
Saluti,
[#11]
La definizione del problema spetta proprio allo specialista nei primi colloqui di valutazione psicodiagnostica.
Mentre la terapia cognitivo comportamentale potrà effettuarla se si rivolge ad uno specialista che segue tale orientamento teorico (per intenderci, ad esempio quelli che trova ai primi tre link).
Solitamente ci sono alcune aree preferenziali di lavoro (es., disturbi d'ansia, disturbi ossessivi, disturbi alimentari, disturbi sessuali...), ma questo non significa che non si sia in grado di trattare altre problematiche o, almeno, fornire indicazioni su come muoversi.
Le consiglierei solamente di scegliere uno psicologo che sia anche psicoterapeuta (una specializzazione ulteriore di quattro anni dopo la laurea), verificando tale requisito sull'Albo dell'Ordine.
Saluti.
Mentre la terapia cognitivo comportamentale potrà effettuarla se si rivolge ad uno specialista che segue tale orientamento teorico (per intenderci, ad esempio quelli che trova ai primi tre link).
Solitamente ci sono alcune aree preferenziali di lavoro (es., disturbi d'ansia, disturbi ossessivi, disturbi alimentari, disturbi sessuali...), ma questo non significa che non si sia in grado di trattare altre problematiche o, almeno, fornire indicazioni su come muoversi.
Le consiglierei solamente di scegliere uno psicologo che sia anche psicoterapeuta (una specializzazione ulteriore di quattro anni dopo la laurea), verificando tale requisito sull'Albo dell'Ordine.
Saluti.
[#12]
Utente
Ok perfetto grazie mille. Ultima precisazione: in pratica se voglio la terapia comportamentale mi rivolgo direttamente a chi la esercita, mentre se intendo essere delucidato sul da farsi posso andare anche da un'altro psicoterapeuta, il quale, semmai sarà lui ad indirizzarmi verso qualcuno che la pratica. Corretto?
Scusatemi per queste richieste ma mi trovo davvero in alto mare e non so come muovermi!
Scusatemi per queste richieste ma mi trovo davvero in alto mare e non so come muovermi!
[#13]
Non si preoccupi: siam qui proprio per questo...
<<in pratica se voglio la terapia comportamentale mi rivolgo direttamente a chi la esercita, mentre se intendo essere delucidato sul da farsi posso andare anche da un'altro psicoterapeuta, il quale, semmai sarà lui ad indirizzarmi verso qualcuno che la pratica>>
Corretto!
Cordiali saluti.
<<in pratica se voglio la terapia comportamentale mi rivolgo direttamente a chi la esercita, mentre se intendo essere delucidato sul da farsi posso andare anche da un'altro psicoterapeuta, il quale, semmai sarà lui ad indirizzarmi verso qualcuno che la pratica>>
Corretto!
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 2.4k visite dal 24/06/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.