Cybercondria

Buongiorno, vorrei porre un quesito a qualche specialistà, da 4 anni convivo con dei sintimi intestinali che mi lasciano periodi di tranquillità e periodi di esasperazione (che x fortuna durano max 1 giorno) ho fatto vari esami, tutti elencati in un post nella sezione gastroenterologia, ho cambiato ben 3 gastro, interpello quasi settimanalmente lo specialista o in alternativa il curante, tutti concordano che non ho nulla o megli che ci sono dei diverticoli che possono essere causa dei mie disturbi, allora mi chiedo questa constante ricerca in internet di risposte, di consulti, questo frenetico uso di google mettendo sintomi, può essere un segno di ipocondria? Come ne vengo fuori? NOn riesco a stare + di 2 giorni senza ricercare i miei sintomi, non parliamo poi del giorno in cui compaiono i miei distrubi, vado come in trans, impossessato del pc e dei motori di ricerca, ribadisco che i medici (parlo al plurale xchè interpello contemporaneamente almeno 3 medici, 2 gastro ed il curante) tutti mi dicono hai fatto 2 colo, 1 clisma TC tenue, ogni anno fai eco, hai fatto esami feci ed era tutto ok, che vuoi? ma io non mi capacito del xchè i miei disturbi compaiono....e vado nel dubbio, ho paura, così ricerco in interne forum, consulti on line, quasi come se non mi fidassi dei medici, come se non mi fidassi dei responsi, addiriturra la prima GE interpellata quando ha saputo che ho ripetuto la colon mi ha risposto..."beh almeno ora spero che stia + tranquillo, ....come le dicevo", non sò come uscira da questo circolo vizioso. Certe volte nella mia mente copare il desiderio che il medico trovi qualcosa...non sò come spiegarmi....come se desiderassi che lui condividesse le mie opinioni, appena mi dice che non devo preoccuparmi, inizialmente stò bene, ma poi passati 3 o 4 giorni appena sento un brontolio in + o se addirittura compaiono i miei disturbi (ormai li chiamo miei xchè così li considero) vado nel pallone, ho paura di mangiare qualcosa di diverso o in +.............grazie
Per completezza aggiugno che alla prima colon hanno rimosso un micropolipo sessile...che era ok alla bipsia, ed alla seconda hanno trovato rari diverticoli del sgma di cui 1 con focolaio infiammatorio agiogranulomatoso, questo giusto x spiegare che qualcosa c'è ma a detta loro nulla di che...............ma allora xchè succede?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
le suggerisco la lettura di questo articolo al link

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1219-sono-ipocondriaco-o-i-medici-non-capiscono-il-mio-problema.html

<Come ne vengo fuori?> Chiuda Internet e valuti l'opportunità di rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta, meglio se esperto in disturbi d'ansia per diagnosi ed eventuale trattamento terapeutico.


Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
se le indagini cliniche hanno escluso possibili danni organici, non significa che le problematiche non ci siano, ma che siano "altre ed altrove".
Si rivolga ad uno psicologo-psicoterapeuta, per diagnosi e terapia mirata e risolutiva del suo disagio psico-corporeo.
La ricerca online, non fa altro che rinforzare la sintomatologia ansiosa.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
vi ringrazio entrambe dott.sse x la vostra cortese è soprattutto veloce risposta, purtroppo credetemi non è facile, vedete i miei distrubi mi provocano talvolta delle tracce di sangue nelle feci, ora secondo i dottori questo è dovuto al quel singolo diverticolo, ...........ma allora xchè non quieto, xchè sono ancora sempre sempre alla ricerca....leggero quell'articolo.
Grazie per quanto fate

PS : talvolta arrivo al punto si suggerire al dottore cose da fare, come è strano tutto ciò eppure fino a 4 anni fa era tutto diverso.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
La comprendo, ma continuando così si perpetua il circolo vizioso nel quale si trova. Proprio per questo rivolgersi a uno specialista come consigliato è l'opzione più indicata per uscirne e ritrovare una condizione di migliore benessere.

Buona lettura e grazie per il cortese riscontro.
Se crede ci può tenere aggiornati in futuro.

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Dr.ssa Claudia Signa Psicologo 75 3
Gentile utente,

in relazione a quanto lei asserisce sembra sicuramente essere in atto una forte ansia connessa alla possibilità di trovare connesso al suo dolore una patologia organica che dia risposta al suo malessere.
Tuttavia quello che sento di dirle è di provare un aiuto oltre che organico/medico anche psicologico che le consentirebbe di trovare delle connessioni alle sue domande e scoprire una nuova consapevolezza e un nuovo modo d'affrontare il suo dolore.

Le informazioni dateci sono troppo esigue per formulare delle ipotesi anche se in generale è possibile pensare che certe paure possono essere collegate anche a vissuti particolari in famiglia di precedenti malattie che possono influenzare il modo di percepire e gestire una possibile patologia.
Cordialmente

Dr.ssa Claudia Signa;
Psicologa, perfezionata in valutazione psicologica.

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
In sessuologia, quando un paziente con deficit erettivo si accanisce per trovare cause organiche al suo malessere, si dice che sperimenta la condizione che noi chiamiamo " lutto dell' esser sani" .
Credo che questa condizione sia estendibile a lei ed all' accanimento che sperimenta nel trovarsi a tutti i costi una patologia organica, negando quella psichica.
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Utente
Utente
Buongiorno, prima di tutto volevo ringraziare “tutte” voi che avete risposto al mio post.
Mi sembra giusto, in maniera succinta, esporre un po’ della mia vita, come ha ben centrato la Dott.ssa Signa, negli anni 80 (consideri che oggi ho 41 anni) mia madre si ammalò, non so di cosa, so solo che io e mio fratello (all’epoca io frequentavo la 2 o 3 media e mio fratello di 5 anni + piccolo) fummo affidati a mia nonna, per + di un mese lei e mio padre si recarono a Bologna per un intervento di maxilo facciale….ricordo le parole di mia mamma prima di partire :”….anche se sarò brutta mi vorrete bene lo stesso…?” poi capì xchè….gli asportarono una parte dell’osso e dei denti……ma non era questo il problema, crescendo capì che la malattia dopo un periodo di benessere l’aggredì nuovamente per portarla via nel 1991 (all’epoca io avevo 21 anni e mio fratello 16 da compiere) sicuramente questa perdita è stata dura, ma ancor + dure furono le conseguenze, la vita familiare, un padre di 45 anni i cui amici ponevano subito davanti altre donne, una nonna materna che abitava difronte noi che alimentava (bonariamente) la mia ansia, parole, frasi, ed anche cattiveria delle persone, mi salvai quando conobbi quella che poi diventerà mia moglie, inizia a vivere la sua famiglia, la sua vita e soprattutto mi salvai xchè in quel momento frequentavo (dietro spinta di mia madre anni prima) le comunità neocatecumenali della chiesa, dove conobbi mia moglie, dicevo inizia a frequentare la sua famiglia, anche mia suocera (che somigliava molto a mia madre, per bravura, fede, etc etc) veniva da un “serio intervento” stava bene, anni dopo ci sarà una brutta ricaduta, ma grazi e a Dio uscirà completamente guarita, ma ahimè non siamo padroni del ns destino, infatti dopo aver sconfitto per ben 2 volte un cancro, tra Natale e Fine anno del 2011 è andata via x un infarto.
Oggi mi sento di dire che la sua dipartita a causato un grosso vuoto in me, vedete di mia madre ancora oggi ha un cruccio…….”…..come è nato tutto” ossia i sintomi, le cause all’origine di tutto; di mia suocera ne apprezzavo la fede, la fiducia in Dio, la vedevo come un miracolo in vita, ero forte grazie alla sua forza, …………;
Sono sicuramente un tipo ansioso, non mi vergogno a dirlo, l’ansia viene fuori per tutto, se devo partire anche x una vacanza vado in agitazione anche giorni prima, ogni cambio della mia vita quotidiana inizialmente mi spaventa, talvolta manifesto l’ansia anche in famiglia, nei confronti dei figli, ma ahimè anche nell’intimo…….mi capita purtroppo, talvolta di soffrire di “eiaculazione precoce” credo che questo sia legato in maniera indissolubile al mio carattere.
Lo so, non posso pretendere che un consulto on line sia la soluzione ai miei problemi, ma parlarne anche x inscritto mi aiuta, spero di avervi dato un quadro + completo di me.
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Dr.ssa Claudia Signa Psicologo 75 3
Gentile utente,
al di là delle ansie e delle preoccupazioni che sente di avere è indubbio la chiarezza e la grande sensibilità con la quale si approccia a raccontare la sua storia.
Ha ragione nel sostenere che un consulto on-line non risolve la situazione, tuttavia dalle sue parole si denota una grande capacità introspettiva che le consentirebbe laddove intraprendesse un percorso terapeutico di mettersi in contatto con la sua parte più intima e sofferente.
Provi ad ascoltare in profondità quello che sente e sono certa saprà trovare la strada più adatta a lei.

Cordialmente
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Utente
Utente
Grazie Dott.ssa, ciò che mi fa rabbia è prorpio questo, il saper cosa non và o meglio l'aver afferrato che c'è qualcosa da limare, smussare, ma non riuscire a gestirlo.
Lo dico apertamente e senza reticenze, mi accorgo proprio sulla mia pelle che l'ansia scatena reazioni strane, come le dicevo talvolta ne risente anche l'intimità........devo ringraziare l'attaccamento alla fede che ho, infatti, grazie alla fede talvolta tiro il "freno a mano", "Tiro un respiro di sollievo" e cerco con positività di guardare avanti.

Come sempre grazie x quanto fate
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