Grave claustrofobia mai esistita prima
Buongiorno, chi mi può aiutare, mi trovo in una situazione estremamente grave. Premetto che ho quarant'anni e che soffro di varie malattie piuttosto gravi, ma non sono qui per parlare di queste in quanto sono già seguito dai vari specialisti del ramo (cardiologico, oncologico ecc.). In oltre dieci anni di patologie importanti ho effettuato una dozzina di risonanze, due tac, due pet, 5 p 6 colonscopie, una bronco ed una gastro senza grossi problemi. Improvvisamente, alcuni mesi fa, durante l'esecuzione di una normalissima rmn dell'encefalo, ho provato una sensazione di angoscia che mi vergogno quasi a dirlo, non riuscivo a tollerarla, sono schizzato letteralmente fuori dal macchinario innervosendo ed in un certo senso impaurendo tutti. Non c'è stato verso di completare l'esame. Ho prenotato a pagamento una rmn "aperta" ma quando mi hanno messo quella specie di "caschetto" al capo, idem! Ho provato a lavare la macchina rimanendo all'interno, COME HO SEMPRE FATTO, ma non appena è arrivato il rullo verso di me, sono volato fuori dall'auto facendomi anche male, non posso più prendere l'ascensore e via dicendo. Mi hanno detto che ho sviluppato una CLAUSTROFOBIA improvvisa, che prima non AVEVO MAI e dico MAI avuto! Mi danneggia tantissimo sia perchè devo sottopormi per forza, nelle mie condizioni, a svariati esami specie di risonanza, sia perchè mi complica ulteriormente la vita. Ho sentito uno psichiatra che mi ha prescritto la PAROXETINA in gocce, ma dopo circa una settimana ero tale e quale anzi, cosa ridicola, trovandomi a Perugia all'EUROCHOCOLAT ho dovuto urinare nei bagni chimici a disposizione del pubblico tenendolo APERTO, con un amico davanti che tentava di pararmi alla meglio: una cosa incredibile, non riuscivo proprio a chiudere lo sportello. Mi sono preso a schiaffi, ma nulla, non riesco. Mi hanno detto che occorre una psicoterapia, poi mi hanno detto che dev'essere fatta una psicodiagnosi con ipnosi e regressione insomma non ci capisco niente, vorrei un consiglio urgente perchè devo per forza tornare alla normalità. Inoltre vorrei sapere, non navigando nell'oro, quali di queste prestazioni siano a carico del SSN e quali a pagamento e soprattutto la durata e quali le più indicate per me, e se nella mia zona (SIENA) esiste un centro indicato, perchè mi hanno detto che all'ASL farei soltanto inutili chiacchierate che nulla servirebbero ai fini della claustrofobia. Chi può mi suggerisca perchè sono molto angosciato, grazie!!
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<Mi hanno detto che occorre una psicoterapia, poi mi hanno detto che dev'essere fatta una psicodiagnosi>
Gentile Utente,
si parte sempre dalla diagnosi per poi stabilire il trattamento terapeutico.
Personalmente non conosco centri nella zona, ma si può rivolgere ad uno psicologo/psicoterapeuta per valutazione diretta (diagnosi) ed eventuale trattamento terapeutico.
Può trovare bravi specialisti anche alla ASL, con i quali non si va a fare una chiacchierata come le hanno detto, oppure rivolgersi ad uno specialista privato.
Nel primo caso pagherà un ticket, ma non potrà scegliere personalmente lo specialista e solitamente il numero degli incontri è limitato.
Si può informare ditrettamente a questo link
http://www.usl7.toscana.it/
Nel secondo caso può scegliere lo specialista e il tipo di approccio più indicato, tenendo presente che alcuni approcci come quello cognitivo-comportamentale o breve strategico sono particolarmente indicati in casi come il suo.
Può reclutare i nominativi tra gli iscritti a questo sito o all'Ordine Psicologi della sua regione.
Le segnalo un paio di articoli che la possono meglio informare e orientare
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Cordialmente
Gentile Utente,
si parte sempre dalla diagnosi per poi stabilire il trattamento terapeutico.
Personalmente non conosco centri nella zona, ma si può rivolgere ad uno psicologo/psicoterapeuta per valutazione diretta (diagnosi) ed eventuale trattamento terapeutico.
Può trovare bravi specialisti anche alla ASL, con i quali non si va a fare una chiacchierata come le hanno detto, oppure rivolgersi ad uno specialista privato.
Nel primo caso pagherà un ticket, ma non potrà scegliere personalmente lo specialista e solitamente il numero degli incontri è limitato.
Si può informare ditrettamente a questo link
http://www.usl7.toscana.it/
Nel secondo caso può scegliere lo specialista e il tipo di approccio più indicato, tenendo presente che alcuni approcci come quello cognitivo-comportamentale o breve strategico sono particolarmente indicati in casi come il suo.
Può reclutare i nominativi tra gli iscritti a questo sito o all'Ordine Psicologi della sua regione.
Le segnalo un paio di articoli che la possono meglio informare e orientare
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
<<Ho sentito uno psichiatra che mi ha prescritto la PAROXETINA in gocce, ma dopo circa una settimana ero tale e quale>>
Gentile Utente,
è evidente che ha fretta di eliminare questo ulteriore disturbo, ma una settimana di assunzione del farmaco è davvero troppo poco per valutarne gli effetti.
Bisogna che la somministrazione segua le indicazioni fornitele dallo psichiatra (sia come dosi, sia come tempi) per poter poi decidere a tempo debito se ci siano o no aggiustamenti da fare per ottenere maggiori benefici.
Dal punto di vista psicologico, concordo pienamente con quanto le ha scritto la Collega: non necessariamente il trattamento per la claustrofobia è l'ipnosi e nel servizio pubblico può certamente trovare chi potrà occuparsi di Lei con la medesima professionalità e preparazione di un privato.
Tenga inoltre presente che per problematiche di questo genere la maggior efficacia di trattamento si ha proprio affiancando la terapia farmacologica con la psicoterapia.
Saluti.
Gentile Utente,
è evidente che ha fretta di eliminare questo ulteriore disturbo, ma una settimana di assunzione del farmaco è davvero troppo poco per valutarne gli effetti.
Bisogna che la somministrazione segua le indicazioni fornitele dallo psichiatra (sia come dosi, sia come tempi) per poter poi decidere a tempo debito se ci siano o no aggiustamenti da fare per ottenere maggiori benefici.
Dal punto di vista psicologico, concordo pienamente con quanto le ha scritto la Collega: non necessariamente il trattamento per la claustrofobia è l'ipnosi e nel servizio pubblico può certamente trovare chi potrà occuparsi di Lei con la medesima professionalità e preparazione di un privato.
Tenga inoltre presente che per problematiche di questo genere la maggior efficacia di trattamento si ha proprio affiancando la terapia farmacologica con la psicoterapia.
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#3]
Ex utente
Grazie ad entrambe, per me sarebbe senz'altro meglio nel servizio sanitario, ma come dice lei dott.ssa Rinella gli incontri sono limitati. Infatti ho chiamato la ASL 7 al numero che ho trovato nel sito da lei indicato e mi hanno detto che ne passano 6. Non si capisce come mai soltanto 6, si tratta forse di malattie di serie B rispetto ad altre? Mi spiego meglio: forse l'otorino della ASL visita un solo orecchio invece che entrambi? Francamente sono già seccato ancora prima di iniziare, comunque intanto seguo i vostri suggerimenti e prendo l'appuntamento, poi vedremo. Rispondendo alla dott.ssa Scalco, nella prima descrizione avevo omesso un particolare e cioè che durante il trattamento con paroxetina non riuscivo a raggiungere l'orgasmo motivo per cui, oltre alla mancata efficacia -ma forse è troppo presto come diceva lei- non la potrei assumere. Mi potreste indicare anche qualche sito e/o elenco di specialisti che pratichino l'ìpnosi? Non so perchè, però sento che nel mio caso forse sarebbe più efficace dei colloqui -mi scuso per aver usato il termine toscano "chiacchierate", che è senz'altro improprio parlando di scienza medica-.
Grazie!
Cordiali saluti.
Grazie!
Cordiali saluti.
[#6]
Gentile utente,
non ha detto nulla di male.
Spetta a lei scegliere, prese le dovute informazioni, quale percorso intraprendere, se pubblico o privato.
Se ha letto gli articoli consigliati avrà comunque avuto modo di avere informazioni supplementari oltre alle indicazioni già ricevute.
Le suggerisco anche la lettura di questo interessante articolo
https://www.medicitalia.it/blog/psicoterapia/935-ipnosi-occhio-ai-falsi-miti.html
Da qui però non possiamo fornirle nominativi di professionisti o centri privati.
Cordialmente
non ha detto nulla di male.
Spetta a lei scegliere, prese le dovute informazioni, quale percorso intraprendere, se pubblico o privato.
Se ha letto gli articoli consigliati avrà comunque avuto modo di avere informazioni supplementari oltre alle indicazioni già ricevute.
Le suggerisco anche la lettura di questo interessante articolo
https://www.medicitalia.it/blog/psicoterapia/935-ipnosi-occhio-ai-falsi-miti.html
Da qui però non possiamo fornirle nominativi di professionisti o centri privati.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.1k visite dal 22/06/2012.
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