Una specie di amaxofobia
Salve a tutti,
vi espongo subito il mio problema, ammetto che sono un tipo ansioso ma con l'automobile non ho mai avuto nessun tipo di problema, anzi mi sentivo anche un guidatore esperto (la guida mi rilassava). Ultimamente ho sentito la necessità di cambiare auto. Me ne serviva una più spaziosa. Non ho mai guardato le station wagon perché le consideravo troppo grosse quindi ho optato per una media berlina. Faccio la mia scelta e compro l’auto.
Avevo in mente diverse auto di dimensioni più o meno identiche. Il fato ha voluto di prendere quella con dimensioni più generose. Qualche giorno dopo però ho parcheggiato l’auto affianco a una station wagon e ho scoperto che le due auto avevano dimensioni identiche. Sono andato in fissa ora che l’auto è troppo grossa.
Penso continuamente che posso rimanere incastrato da qualche parte, che farò fatica a trovare parcheggio e che quindi non mi sento libero di muovermi come voglio. Che parcheggiando posso fare danni ad altre auto. Penso anche al fatto che non ho fatto valutazioni giuste e ho fatto una cavolata prendere quell’auto (anche se il design mi piace tantissimo).
Subito ho valutato di rivenderla, ma poi penso anche alla questione di spazio che mi potrà servire e rivenderla la vedo come un fallimento nei miei confronti.
La macchina non ha nemmeno un mese di vita eppure sta condizionando molto le mie giornate. La mattina mi sveglio già con il pensiero che mi perseguita fino alla sera.
vi espongo subito il mio problema, ammetto che sono un tipo ansioso ma con l'automobile non ho mai avuto nessun tipo di problema, anzi mi sentivo anche un guidatore esperto (la guida mi rilassava). Ultimamente ho sentito la necessità di cambiare auto. Me ne serviva una più spaziosa. Non ho mai guardato le station wagon perché le consideravo troppo grosse quindi ho optato per una media berlina. Faccio la mia scelta e compro l’auto.
Avevo in mente diverse auto di dimensioni più o meno identiche. Il fato ha voluto di prendere quella con dimensioni più generose. Qualche giorno dopo però ho parcheggiato l’auto affianco a una station wagon e ho scoperto che le due auto avevano dimensioni identiche. Sono andato in fissa ora che l’auto è troppo grossa.
Penso continuamente che posso rimanere incastrato da qualche parte, che farò fatica a trovare parcheggio e che quindi non mi sento libero di muovermi come voglio. Che parcheggiando posso fare danni ad altre auto. Penso anche al fatto che non ho fatto valutazioni giuste e ho fatto una cavolata prendere quell’auto (anche se il design mi piace tantissimo).
Subito ho valutato di rivenderla, ma poi penso anche alla questione di spazio che mi potrà servire e rivenderla la vedo come un fallimento nei miei confronti.
La macchina non ha nemmeno un mese di vita eppure sta condizionando molto le mie giornate. La mattina mi sveglio già con il pensiero che mi perseguita fino alla sera.
[#1]
(..)Sono andato in fissa ora che l’auto è troppo grossa.
Penso continuamente che posso rimanere incastrato da qualche parte(..)
gentile utente, il problema non sta nella dimensione della sua macchina ma nella forma del suo pensiero che sembrerebbe assumere una vera dimensione ossessiva.
Se la cosa non la lascia vivere non si impegni a cercare soluzioni (inutili) per la vettura ma cerchi uno psicotertapeuta.
saluti
Penso continuamente che posso rimanere incastrato da qualche parte(..)
gentile utente, il problema non sta nella dimensione della sua macchina ma nella forma del suo pensiero che sembrerebbe assumere una vera dimensione ossessiva.
Se la cosa non la lascia vivere non si impegni a cercare soluzioni (inutili) per la vettura ma cerchi uno psicotertapeuta.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#3]
Gentile Utente,
l'idea di consultare uno psicoterapeuta, mi sembra indicata.
Le misure dell'auto, non sono responsabili del suo malessere, sembra invece trattarsi di un pensiero di tipo ossessivo, da valutare in sede diagnostica con un clinico.
In passato, ha sofferto di queste problematiche?
l'idea di consultare uno psicoterapeuta, mi sembra indicata.
Le misure dell'auto, non sono responsabili del suo malessere, sembra invece trattarsi di un pensiero di tipo ossessivo, da valutare in sede diagnostica con un clinico.
In passato, ha sofferto di queste problematiche?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Utente
Nel 2010 ho cambiato lavoro, mi è successo una cosa del genere, ero rientrato dalle vacanze ed ero convinto che il lavoro non era adatto nonostante fosse buono.
Oltre a prendere lo xanax mi sono rivolto al centro igiene mentale di perugia. A essere sincero ho avuto un esperienza negativa (colpa della psicoterapeuta?, nn lo so)... Con il tempo sono riuscito a rimettermi in sesto.
Oltre a prendere lo xanax mi sono rivolto al centro igiene mentale di perugia. A essere sincero ho avuto un esperienza negativa (colpa della psicoterapeuta?, nn lo so)... Con il tempo sono riuscito a rimettermi in sesto.
[#7]
Caro Utente,
concordo con il parere dei colleghi che mi hanno preceduto e aggiungo che l'esperienza negativa che ha avuto in passato può essere dipesa da molti fattori.
Può essere, come lei dice, dipeso dalla psicoterapeuta nella misura in cui non si è creata tra voi la giusta sintonia emozionale; può essere, ancora, che la psicoterapeuta non fosse specializzata nella cura dei disturbi d'ansia.
Spesso, inoltre, nel pubblico le risorse sono così limitate da non consentire adeguate prese in carico.
Ci può dire in che senso l'ha vissuta come esperienza negativa?
Un caro saluto
concordo con il parere dei colleghi che mi hanno preceduto e aggiungo che l'esperienza negativa che ha avuto in passato può essere dipesa da molti fattori.
Può essere, come lei dice, dipeso dalla psicoterapeuta nella misura in cui non si è creata tra voi la giusta sintonia emozionale; può essere, ancora, che la psicoterapeuta non fosse specializzata nella cura dei disturbi d'ansia.
Spesso, inoltre, nel pubblico le risorse sono così limitate da non consentire adeguate prese in carico.
Ci può dire in che senso l'ha vissuta come esperienza negativa?
Un caro saluto
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
[#8]
Utente
La psicoterapeuta non faceva altro che ascoltare. Era diventato qualcosa tipo confessionale. Mi faceva due o tre domande, che erano sempre le solite.
Mi chiedeva come va? O com’è andata la settimana? Io raccontavo. Finito il racconto finita la seduta. Se le dicevo che mi dava fastidio svegliarmi alle 5 perché soffrivo di insonnia lei mi rispondeva con: “è tanto bello svegliarsi alle 5, io lo faccio sempre”.
Il tutto è durato con due/tre mesi, una seduta a settimana. Poi mi ha chiamato e mi ha detto che non stava bene e che si sarebbe fatta sentire lei per un futuro incontro. Da allora non ho più ricevuto notizie.
Mi chiedeva come va? O com’è andata la settimana? Io raccontavo. Finito il racconto finita la seduta. Se le dicevo che mi dava fastidio svegliarmi alle 5 perché soffrivo di insonnia lei mi rispondeva con: “è tanto bello svegliarsi alle 5, io lo faccio sempre”.
Il tutto è durato con due/tre mesi, una seduta a settimana. Poi mi ha chiamato e mi ha detto che non stava bene e che si sarebbe fatta sentire lei per un futuro incontro. Da allora non ho più ricevuto notizie.
[#9]
Caro Utente,
leggendo il suo racconto credo di comprendere come possa sentirsi e comprendo anche il motivo della sua sfiducia nella psicoterapia.
Non entro nel merito dei contenuti delle sedute perché esistono orientamenti differenti e modalità differenti per intervenire.
Quello che, invece, sembra emergere è una scorrettezza, prima umana e poi professionale, da parte della collega che non si è più fatta sentire come da accordi.
Anche noi psicologi e psicoterapeuti siamo persone e, come tutti, abbiamo una nostra individualità, una nostra personalità, un nostro personale senso dell'etica...
Se ha avuto un'esperienza negativa non significa che sarà sempre così.
Il consiglio è quindi quello di provare a consultare uno psicologo psicoterapeuta di persona; se avesse la possibilità di farlo privatamente avrebbe il vantaggio di poter scegliere il professionista, decidere se può essere adatto al suo caso, concordare più liberamente orari, etc.
Diversamente riprovi a contattare una struttura pubblica; le assicuro che ci sono molti bravi professionisti che lavorano anche lì.
Un caro saluto e in bocca al lupo
leggendo il suo racconto credo di comprendere come possa sentirsi e comprendo anche il motivo della sua sfiducia nella psicoterapia.
Non entro nel merito dei contenuti delle sedute perché esistono orientamenti differenti e modalità differenti per intervenire.
Quello che, invece, sembra emergere è una scorrettezza, prima umana e poi professionale, da parte della collega che non si è più fatta sentire come da accordi.
Anche noi psicologi e psicoterapeuti siamo persone e, come tutti, abbiamo una nostra individualità, una nostra personalità, un nostro personale senso dell'etica...
Se ha avuto un'esperienza negativa non significa che sarà sempre così.
Il consiglio è quindi quello di provare a consultare uno psicologo psicoterapeuta di persona; se avesse la possibilità di farlo privatamente avrebbe il vantaggio di poter scegliere il professionista, decidere se può essere adatto al suo caso, concordare più liberamente orari, etc.
Diversamente riprovi a contattare una struttura pubblica; le assicuro che ci sono molti bravi professionisti che lavorano anche lì.
Un caro saluto e in bocca al lupo
[#10]
Caro utente,
concordo con i colleghi su tutto. Da quello che lei scrive la connotazione ossessiva sembra svolgere un'importante funzione nella sua vita. Si può benissimo affrontare con un bravo psicoterapeuta. Visto che ha avuto questa brutta esperienza alla usl potrebbe provare privatamente. So che comporta una spesa superiore, ma ci sono approcci brevi che si sposano bene con la sua problematica. Le consiglio un collega dell'approccio cognitivo-comportamentale.
concordo con i colleghi su tutto. Da quello che lei scrive la connotazione ossessiva sembra svolgere un'importante funzione nella sua vita. Si può benissimo affrontare con un bravo psicoterapeuta. Visto che ha avuto questa brutta esperienza alla usl potrebbe provare privatamente. So che comporta una spesa superiore, ma ci sono approcci brevi che si sposano bene con la sua problematica. Le consiglio un collega dell'approccio cognitivo-comportamentale.
Dr.ssa Laura Mirona
dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it
[#11]
Utente
Grazie e tutti della risposta..
Ora ho concentrato il problema su di me e non sull'auto. Mi sono rivolto alla struttura pubblica con la speranza di trarne benefici e non incorrere nella stessa esperienza negativa dell'altra volta.
In caso di insuccesso proverò privatamente, anche se a essere sincero, non saprei a chi rivolgermi.
Grazie
Ora ho concentrato il problema su di me e non sull'auto. Mi sono rivolto alla struttura pubblica con la speranza di trarne benefici e non incorrere nella stessa esperienza negativa dell'altra volta.
In caso di insuccesso proverò privatamente, anche se a essere sincero, non saprei a chi rivolgermi.
Grazie
[#12]
Le auguro che possa risolvere il suo disagio presso la struttura cui si è rivolto.
In caso contrario ci faccia sapere; da qui non possiamo segnalare direttamente colleghi cui potersi rivolgere ma, contattando uno degli iscritti al sito della sua zona potrebbe essere indirizzato adeguatamente.
Un caro saluto.
In caso contrario ci faccia sapere; da qui non possiamo segnalare direttamente colleghi cui potersi rivolgere ma, contattando uno degli iscritti al sito della sua zona potrebbe essere indirizzato adeguatamente.
Un caro saluto.
[#13]
Gentile Utente,
il non sapere a chi rivolgersi privatamente è un falso problema, dato che rivolgendosi alla struttura pubblica non sa *chi* si prenderà cura del suo caso.
La struttura pubblica è un luogo, non è una persona.
Diciamo che è il caso a scegliere *chi*.
Può applicare lo stesso criterio di casualità anche nella scelta del professionista privato: potrà cercare nel web "psicoterapia AND disturbi AND ossessivi" e dalla lista che ne uscirà fuori, poi scegliere, magari tra i primi 3/4.
Perchè le scrivo di restringere le possibilità di scelta? Perchè è probabile che l'ossessiva ricerca del *terapeuta perfetto* la faccia andare in giro per *terapeuti* che verranno abbandonati non appena nota una minima imperfezione... un pò come la macchina...
il non sapere a chi rivolgersi privatamente è un falso problema, dato che rivolgendosi alla struttura pubblica non sa *chi* si prenderà cura del suo caso.
La struttura pubblica è un luogo, non è una persona.
Diciamo che è il caso a scegliere *chi*.
Può applicare lo stesso criterio di casualità anche nella scelta del professionista privato: potrà cercare nel web "psicoterapia AND disturbi AND ossessivi" e dalla lista che ne uscirà fuori, poi scegliere, magari tra i primi 3/4.
Perchè le scrivo di restringere le possibilità di scelta? Perchè è probabile che l'ossessiva ricerca del *terapeuta perfetto* la faccia andare in giro per *terapeuti* che verranno abbandonati non appena nota una minima imperfezione... un pò come la macchina...
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 2.7k visite dal 22/06/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.