Non so cosa fare, ho provato di tutto.
Salve,
vi racconto cosa mi sta succedendo.
L'anno scorso abbiamo scoperto io e la mia famiglia che la mia cognata soffre di bipolarismo per via degli avvenimenti brutti che gli sono successi la sua psicologa alla fine a scoperto che soffriva di questa malattia...
tutti noi ci siamo rimasti male, e poi io mi sono informata tramite psichiatra che cosa era il bipolarismo, e di tutto ok.
Dopo pochi mesi dalla scoperta mia cognata aveva gli episodi classici della malattia, episodio maniacale e depressivo...ma ora in un giorno ha tutte e due gli episodi,..è difficile da tenere.
Ma fin qui tutto bene, solo che mia cognata a speso un sacco di soldi, inventa tante bugie..e so che tutto questo può derivare dalla sua malattia, ma a me mi sta rovinando..anche mio fratello che vive con lei, non ce la fa più, e io ci tengo a lui, siamo come gemelli, ma il brutto che mi ha fatto come scarica barile, nel senso che sono io ad ascoltare i suoi dilemmi, le sue bugie. (Io la vedo 3 volte settimana e al posto di andare a lavorare con mio fratello, devo stare da lei, che sta vicino dove lavoro, per ascoltarla)...e mio fratello mi incita di stare con lei...solo che io sto impazzendo. Anche mio fratello ha avuto un brutto periodo e infatti abbiamo litigato tante volte..e ora sta migliorando..purtroppo se voglio parlare della sua moglie (mia cognata) finiamo di litigare perchè poi lui non accetta il fatto che sua moglie soffre di bipolarismo, e quindi è sempre difficile parlare con lui di questo argomento..e anche la mia famiglia ci ha provato, con esito negativo.
Io voglio cambiare lavoro, ma non perchè non voglio più lavorare con lui, ma per via di sua moglie, io non posso, quelle 3 volte a settimana, stare d mia cognata a sentirla.
Io ho cominciato a stare male per vie delle troppe litigate per mio fratello in riguardo del lavoro, e ora c'è anche mia cognata...
se gli voglio parlare ci litigo..io non ce la faccio più di questa situazione, ho provato di tutto...
cosa posso fare?
come posso dire a mio fratello che voglio andare via dal lavoro, perchè io anche se vedo mio fratello da solo, io sto male perchè mi viene sempre in testa la mia cognata e poi se ce lui cìè anche lei...sempre!
quindi come devo fare per allontanarmi nel bene senza ferire nessuno e sopratutto senza avere dei rimorsi?
Soffro di nevrosi ansiosa per colpa di questo avvenimento, e voglio stare bene...il mio dottore mi ha detto che se non miglioro c'è rischio che soffri di depressione...mi ha detto anche che ho perso la mia tranquillità ed è vero...
io voglio solo stare bene, allontanarmi da loro...ma come faccio?
Scusate per il poema, ma non sono molto brava a riassumere e spero di essere riuscita a spiegarmi il più possibile, e poi se vi serve altro basta chiedere...
Vi ringrazio tanto per l'ascolto.
Aspetto con cuore vostre risposte.
Cordiali saluti.
vi racconto cosa mi sta succedendo.
L'anno scorso abbiamo scoperto io e la mia famiglia che la mia cognata soffre di bipolarismo per via degli avvenimenti brutti che gli sono successi la sua psicologa alla fine a scoperto che soffriva di questa malattia...
tutti noi ci siamo rimasti male, e poi io mi sono informata tramite psichiatra che cosa era il bipolarismo, e di tutto ok.
Dopo pochi mesi dalla scoperta mia cognata aveva gli episodi classici della malattia, episodio maniacale e depressivo...ma ora in un giorno ha tutte e due gli episodi,..è difficile da tenere.
Ma fin qui tutto bene, solo che mia cognata a speso un sacco di soldi, inventa tante bugie..e so che tutto questo può derivare dalla sua malattia, ma a me mi sta rovinando..anche mio fratello che vive con lei, non ce la fa più, e io ci tengo a lui, siamo come gemelli, ma il brutto che mi ha fatto come scarica barile, nel senso che sono io ad ascoltare i suoi dilemmi, le sue bugie. (Io la vedo 3 volte settimana e al posto di andare a lavorare con mio fratello, devo stare da lei, che sta vicino dove lavoro, per ascoltarla)...e mio fratello mi incita di stare con lei...solo che io sto impazzendo. Anche mio fratello ha avuto un brutto periodo e infatti abbiamo litigato tante volte..e ora sta migliorando..purtroppo se voglio parlare della sua moglie (mia cognata) finiamo di litigare perchè poi lui non accetta il fatto che sua moglie soffre di bipolarismo, e quindi è sempre difficile parlare con lui di questo argomento..e anche la mia famiglia ci ha provato, con esito negativo.
Io voglio cambiare lavoro, ma non perchè non voglio più lavorare con lui, ma per via di sua moglie, io non posso, quelle 3 volte a settimana, stare d mia cognata a sentirla.
Io ho cominciato a stare male per vie delle troppe litigate per mio fratello in riguardo del lavoro, e ora c'è anche mia cognata...
se gli voglio parlare ci litigo..io non ce la faccio più di questa situazione, ho provato di tutto...
cosa posso fare?
come posso dire a mio fratello che voglio andare via dal lavoro, perchè io anche se vedo mio fratello da solo, io sto male perchè mi viene sempre in testa la mia cognata e poi se ce lui cìè anche lei...sempre!
quindi come devo fare per allontanarmi nel bene senza ferire nessuno e sopratutto senza avere dei rimorsi?
Soffro di nevrosi ansiosa per colpa di questo avvenimento, e voglio stare bene...il mio dottore mi ha detto che se non miglioro c'è rischio che soffri di depressione...mi ha detto anche che ho perso la mia tranquillità ed è vero...
io voglio solo stare bene, allontanarmi da loro...ma come faccio?
Scusate per il poema, ma non sono molto brava a riassumere e spero di essere riuscita a spiegarmi il più possibile, e poi se vi serve altro basta chiedere...
Vi ringrazio tanto per l'ascolto.
Aspetto con cuore vostre risposte.
Cordiali saluti.
[#1]
Gentile Signorina,
la malattia di sua cognata , potrebbe non correlare con la sua nevrosi d'ansia, perchè crea questa associazione?
da quanto tempo soffre di questa patologia?
Chi le ha fatto diagnosi e come si sta curando?
Credo che mediante aiuti specilsitici, potrebbe imparare a prendere le "giuste distanze" da sua cognata, dalla sua malattie e, cercare di custodire i lavoro, discriminandolo dalle dinamiche familiari.
la malattia di sua cognata , potrebbe non correlare con la sua nevrosi d'ansia, perchè crea questa associazione?
da quanto tempo soffre di questa patologia?
Chi le ha fatto diagnosi e come si sta curando?
Credo che mediante aiuti specilsitici, potrebbe imparare a prendere le "giuste distanze" da sua cognata, dalla sua malattie e, cercare di custodire i lavoro, discriminandolo dalle dinamiche familiari.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile Utente,
accudire chi soffre, soprattutto per un disagio mentale, è indubbiamente molto pesante e può portare ad una sorta di esaurimento emotivo.
Per questa ragione è importante prendersi cura di se stessi, ma anche di attuare delle strategie che possano tutelare voi tutti in famiglia e sua cognata.
Il medico psichiatra potrebbe in tal senso indirizzarvi in gruppi di lavoro dedicati ai parenti di questi pazienti. Ad esempio Lei ci ha parlato di denaro sperperato da sua cognata: non so quanto abbia speso sua cognata, ma in genere proprio per evitare situazioni molto spiacevoli è indispensabile estromettere il paziente dalla gestione del denaro con molta fermezza e regolamentare l'uso del denaro.
Ma soprattutto è bene che non sia soltanto lei ad occuparsi di sua cognata e che se quelle tre volte alla settimana le creano disagio, lei possa parlarne con qualcuno e lasciarsi aiutare.
Chi altri si sta occupando di sua cognata? Avete una rete sociale di supporto?
accudire chi soffre, soprattutto per un disagio mentale, è indubbiamente molto pesante e può portare ad una sorta di esaurimento emotivo.
Per questa ragione è importante prendersi cura di se stessi, ma anche di attuare delle strategie che possano tutelare voi tutti in famiglia e sua cognata.
Il medico psichiatra potrebbe in tal senso indirizzarvi in gruppi di lavoro dedicati ai parenti di questi pazienti. Ad esempio Lei ci ha parlato di denaro sperperato da sua cognata: non so quanto abbia speso sua cognata, ma in genere proprio per evitare situazioni molto spiacevoli è indispensabile estromettere il paziente dalla gestione del denaro con molta fermezza e regolamentare l'uso del denaro.
Ma soprattutto è bene che non sia soltanto lei ad occuparsi di sua cognata e che se quelle tre volte alla settimana le creano disagio, lei possa parlarne con qualcuno e lasciarsi aiutare.
Chi altri si sta occupando di sua cognata? Avete una rete sociale di supporto?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
Grazie mille, per le risposte.
Rispondo per primo al lei dottoressa Randone,
La nevrosi ansiosa mi è venuta in causa al periodo sotto stress per via della mia cognata e di mio fratello... all'inizio avevo dei sintomi come sudorazione, problemi intestinali, cefalea intensiva, insonnia ecc...andai dal mio dottore di famiglia, e mi disse di andare dal neurologo per via del mal di testa che mi faceva male...
il neurologo mi disse di fare una risonanza e se l'esito era negativo che non ci fosse niente di grave, mi avrebbe indirizzato a uno specialista psicologo...
e andai dal psicologo per una visita, e mi disse che potevo avere, dopo tutto quello che era successo, una nevrosi ansiosa, per via dello stress subito, perchè di alri ragioni non ce ne erano...e infatti anche il mio dottore mi disse che poteva essere ansia generalizzata...ma davo ascolto allo psicologo.
Ora rispondo al dottoressa Pileci.
Mia cognata sta andando da una psicologa, ma vedo che non ci sono risultata, ogni mese gli cambia i farmaci...ma poi vedo, che non migliora, ora ha anche pensieri suicidi (voglio buttarmi dalla finestra, voglio morire intossicata dal fumo della macchina..ecc).
Io e la mia famiglia non abbiamo nessuno di supporto, ci aiutiamo a vicenda , ma io sono molto più debole, poi sono io quella che ascolta tutto...e devo tenermi tutto, perchè mio fratello non sa tante cose, perchè non ci parla... e quindi mi sono caricata di tanti segreti...
E tante volte penso che la mia salute va prima di tutto, e che devo prendere coraggio e affrontare la situazione...ma ho paura della reazione di mio fratello...
Io ci tengo a lui, ma se comincio a parlare della mia situazione e che non più andare dalla mia cognata, e che anche al lavoro (che non va bene per me) voglio cambiarlo...litighiamo, perchè lui non pensa a me ma al lavoro.
Io gli voglio bene, e mi spaccherebbe il cuore litigarci di nuovo...
Rispondo per primo al lei dottoressa Randone,
La nevrosi ansiosa mi è venuta in causa al periodo sotto stress per via della mia cognata e di mio fratello... all'inizio avevo dei sintomi come sudorazione, problemi intestinali, cefalea intensiva, insonnia ecc...andai dal mio dottore di famiglia, e mi disse di andare dal neurologo per via del mal di testa che mi faceva male...
il neurologo mi disse di fare una risonanza e se l'esito era negativo che non ci fosse niente di grave, mi avrebbe indirizzato a uno specialista psicologo...
e andai dal psicologo per una visita, e mi disse che potevo avere, dopo tutto quello che era successo, una nevrosi ansiosa, per via dello stress subito, perchè di alri ragioni non ce ne erano...e infatti anche il mio dottore mi disse che poteva essere ansia generalizzata...ma davo ascolto allo psicologo.
Ora rispondo al dottoressa Pileci.
Mia cognata sta andando da una psicologa, ma vedo che non ci sono risultata, ogni mese gli cambia i farmaci...ma poi vedo, che non migliora, ora ha anche pensieri suicidi (voglio buttarmi dalla finestra, voglio morire intossicata dal fumo della macchina..ecc).
Io e la mia famiglia non abbiamo nessuno di supporto, ci aiutiamo a vicenda , ma io sono molto più debole, poi sono io quella che ascolta tutto...e devo tenermi tutto, perchè mio fratello non sa tante cose, perchè non ci parla... e quindi mi sono caricata di tanti segreti...
E tante volte penso che la mia salute va prima di tutto, e che devo prendere coraggio e affrontare la situazione...ma ho paura della reazione di mio fratello...
Io ci tengo a lui, ma se comincio a parlare della mia situazione e che non più andare dalla mia cognata, e che anche al lavoro (che non va bene per me) voglio cambiarlo...litighiamo, perchè lui non pensa a me ma al lavoro.
Io gli voglio bene, e mi spaccherebbe il cuore litigarci di nuovo...
[#5]
Cara Utente,
se sua cognata è seguita da una dottoressa che le cambia continuamente i farmaci significa che non si tratta di una psicologa, ma di un medico psichiatra.
Noi psicologi infatti non siamo medici e non prescriviamo medicine.
Immagino che sua cognata abbia molta voglia di parlare e sfogarsi, anche se tante cose che racconta sono bugie.
Perchè non suggerisce a suo fratello di farle iniziare una psicoterapia, rivolgendosi ad uno psicologo psicoterapeuta?
Iniziando una psicoterapia che preveda almeno uno o due colloqui a settimana sua cognata sentirebbe di avere uno spazio nel quale parlare di sè stessa e lavorare sui suoi problemi, al di là della cura farmacologica (che da sola forse non consentirà di risolvere del tutto il problema).
Se sua cognata fosse seguita anche da uno psicologo lei non sentirebbe più di avere sulle spalle la responsabilità di darle una mano e anche suo fratello sarebbe più sereno, sapendo che è assistita da un professionista - cosa che lei non è, e per quanta buona volontà possa metterci non può certo pensare di risolvere qualcosa facendole compagnia.
Cosa ne pensa?
se sua cognata è seguita da una dottoressa che le cambia continuamente i farmaci significa che non si tratta di una psicologa, ma di un medico psichiatra.
Noi psicologi infatti non siamo medici e non prescriviamo medicine.
Immagino che sua cognata abbia molta voglia di parlare e sfogarsi, anche se tante cose che racconta sono bugie.
Perchè non suggerisce a suo fratello di farle iniziare una psicoterapia, rivolgendosi ad uno psicologo psicoterapeuta?
Iniziando una psicoterapia che preveda almeno uno o due colloqui a settimana sua cognata sentirebbe di avere uno spazio nel quale parlare di sè stessa e lavorare sui suoi problemi, al di là della cura farmacologica (che da sola forse non consentirà di risolvere del tutto il problema).
Se sua cognata fosse seguita anche da uno psicologo lei non sentirebbe più di avere sulle spalle la responsabilità di darle una mano e anche suo fratello sarebbe più sereno, sapendo che è assistita da un professionista - cosa che lei non è, e per quanta buona volontà possa metterci non può certo pensare di risolvere qualcosa facendole compagnia.
Cosa ne pensa?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#6]
Utente
Buona sera,
rispondo alla dottoressa Massaro:
mio fratello mi ha detto che va da una psicologa e che i farmici va da una farmacologa..tramite la psicologa...
se io parlassi con mio fratello di questo argomento litighiamo...già ci ho provato infatti a parlare, ma niente, solo litigate.
Su questo non ci avevo mai pensato in riguardo che mia cognata non stia facendo la giusta terapia e con quale giusto medico, ora posso capire perchè mi cognata sta peggiorando...
io da quello che so ha cambiato 2 o 3 psicologi e 1 farmacologa...così mi ha detto mio fratello
quindi lei (mia cognata) sta sbagliando terapia?
Ma io come faccio a dirlo a mio fratello, non mi ascolta...
per la dottoressa Randone:
purtroppo lo psicologo che andai in passato non ce più, mi hanno detto che si è trasferito, e solo su appuntamento privato..(prima era ALL'ASL).
Oggi ho molto riflettuto e infatti Giovedì voglio provare a prendere appuntamento con un o una psicologa del consultorio dell' ASL
Voglio dire che il problema è questo, come faccio a parlare a mio fratello di quello che mi sta succedendo senza litigarci?
Quando sente il nome della sua moglie comincia ad arrabbiarsi...
rispondo alla dottoressa Massaro:
mio fratello mi ha detto che va da una psicologa e che i farmici va da una farmacologa..tramite la psicologa...
se io parlassi con mio fratello di questo argomento litighiamo...già ci ho provato infatti a parlare, ma niente, solo litigate.
Su questo non ci avevo mai pensato in riguardo che mia cognata non stia facendo la giusta terapia e con quale giusto medico, ora posso capire perchè mi cognata sta peggiorando...
io da quello che so ha cambiato 2 o 3 psicologi e 1 farmacologa...così mi ha detto mio fratello
quindi lei (mia cognata) sta sbagliando terapia?
Ma io come faccio a dirlo a mio fratello, non mi ascolta...
per la dottoressa Randone:
purtroppo lo psicologo che andai in passato non ce più, mi hanno detto che si è trasferito, e solo su appuntamento privato..(prima era ALL'ASL).
Oggi ho molto riflettuto e infatti Giovedì voglio provare a prendere appuntamento con un o una psicologa del consultorio dell' ASL
Voglio dire che il problema è questo, come faccio a parlare a mio fratello di quello che mi sta succedendo senza litigarci?
Quando sente il nome della sua moglie comincia ad arrabbiarsi...
[#7]
Utente
Lo sbaglio che ho fatto è stato che mi sono avvicinata troppo a mio fratello (per me è come un padre. Abbiamo 20 anni di differenza)
e ora sto male, se avessi avuto le distanze tutto questo non succedeva....
per la mia famiglia è semplice, mi dicono allontanati, e non ci pensare più...
ma per me è difficile...
ho sempre avuto un bel rapporto con mio fratello gia da quando ero piccola..ma negli ultimi anni volevo rafforzare il nostro rapporto tra sorella e fratello maggiore....
e ora visto che per me è come un padre, non voglio rovinare il nostro rapporto, se ci parlo litighiamo, se me ne vado, litighiamo...
come devo fare?
Una mia amica oggi mi ha detto che do troppo importanza a mio fratello e e la sua vita, e che devo pensare per la mia, mi devo godere la mia vita...
ma come posso fare?
e ora sto male, se avessi avuto le distanze tutto questo non succedeva....
per la mia famiglia è semplice, mi dicono allontanati, e non ci pensare più...
ma per me è difficile...
ho sempre avuto un bel rapporto con mio fratello gia da quando ero piccola..ma negli ultimi anni volevo rafforzare il nostro rapporto tra sorella e fratello maggiore....
e ora visto che per me è come un padre, non voglio rovinare il nostro rapporto, se ci parlo litighiamo, se me ne vado, litighiamo...
come devo fare?
Una mia amica oggi mi ha detto che do troppo importanza a mio fratello e e la sua vita, e che devo pensare per la mia, mi devo godere la mia vita...
ma come posso fare?
[#8]
Gentile utente,
concordo sul fatto che la terapia di sua cognata andrebbe modificata in quanto probabilmente non sta facendo molto effetto per il suo disturbo.
Concordo anche sul fatto che la sua famiglia e in special modo suo fratello dovrebbero essere seguiti e sostenuti in momento del genere.
Detto ciò, io capisco che lei sia preoccupata e voglia dare un aiuto a suo fratello, ma probabilmente lui adesso frustrato e angosciato per sua moglie, non riesce a gestire la situazione, e potrebbe essere che scarica tutta la sua angoscia sui familiari e in special modo su di lei. Purtroppo siamo esseri umani, e spesso la razionalità in certe situazioni viene offuscata.
L'unica cosa che lei può fare è consigliare nuovamente a suo fratello di cambiare psicoterapia per la moglie (oltre lo psichiatra per i farmaci è fondamentale uno psicoterapeuta); può consigliare una psicoterapia familiare e un sostegno psicologico per lui. Ma non si deve angosciare se ciò non verrà seguito. Pensi anche a se stessa. La sua amica ha perfettamente ragione. Ok dare una mano, ok essere preoccupati, ma il suo corpo e la sua mente le hanno già dato chiari segnali di stanchezza (idee di suicidio e nevrosi ansiosa). Li ascolti! A lei chi pensa?
Le consiglio dunque di ascoltare un pò di più anche se stessa, farsi aiutare lei in primis da uno specialista psicoterapeuta, e vedrà che poi le sarà più facile gestire tutto. Spesso basta cambiare ottica.
concordo sul fatto che la terapia di sua cognata andrebbe modificata in quanto probabilmente non sta facendo molto effetto per il suo disturbo.
Concordo anche sul fatto che la sua famiglia e in special modo suo fratello dovrebbero essere seguiti e sostenuti in momento del genere.
Detto ciò, io capisco che lei sia preoccupata e voglia dare un aiuto a suo fratello, ma probabilmente lui adesso frustrato e angosciato per sua moglie, non riesce a gestire la situazione, e potrebbe essere che scarica tutta la sua angoscia sui familiari e in special modo su di lei. Purtroppo siamo esseri umani, e spesso la razionalità in certe situazioni viene offuscata.
L'unica cosa che lei può fare è consigliare nuovamente a suo fratello di cambiare psicoterapia per la moglie (oltre lo psichiatra per i farmaci è fondamentale uno psicoterapeuta); può consigliare una psicoterapia familiare e un sostegno psicologico per lui. Ma non si deve angosciare se ciò non verrà seguito. Pensi anche a se stessa. La sua amica ha perfettamente ragione. Ok dare una mano, ok essere preoccupati, ma il suo corpo e la sua mente le hanno già dato chiari segnali di stanchezza (idee di suicidio e nevrosi ansiosa). Li ascolti! A lei chi pensa?
Le consiglio dunque di ascoltare un pò di più anche se stessa, farsi aiutare lei in primis da uno specialista psicoterapeuta, e vedrà che poi le sarà più facile gestire tutto. Spesso basta cambiare ottica.
Dr.ssa Laura Mirona
dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it
[#9]
Utente
Grazie mille Dottoressa Mirona,
lo so che devo cambiare prospettiva della faccenda, ma per me è tanto difficile, sono fatta così..io mi affeziono troppo alle persone, e mi metto carico di cose che non dovrei dare troppo peso e così facendo sto male...
So cosa sta accadendo e saprei come uscirne...ma non lo faccio...
Ma non mi metto sensi di colpa o tentativi di suicidio...fino a quel punto non ci arrivo...è la mia cognata che pensa a questo io no...
Devo cambiare, come dice lei dottoressa, devo cambiare ottica...
so che mio fratello sta passando un brutto periodo, e che forse visto che è "un brutto PERIODO" lui stesso capirà di quello che è successo tra di noi e di quello che sta succedendo alla sua moglie, anche se ci litigo e che vado via, sempre per il mio di bene e poi per il suo, però ho paura di fare questo...
perchè?
Anche vero che, si è mio fratello, ma ormai si è fatto la sua vita, matrimonio, casa,...quindi è la sua di responsabilità e non la mia...ma perchè sono così? perchè metto le altre responsabilità più importanti delle mie?
non solo in questo avvenimento mi è successo, anche con altre persone.
Le persone che voglio veramente bene sono prima di tutto...e su questo sbaglio perchè la maggior parte delle volte do più importanza a loro che a me.
Ma come posso migliorare?
Forse si tratta di autostima?
Forse ho paura di rimanere sola e quindi mi preoccupo di più agli altri che a me stessa?
ma poi perchè?
lo so che devo cambiare prospettiva della faccenda, ma per me è tanto difficile, sono fatta così..io mi affeziono troppo alle persone, e mi metto carico di cose che non dovrei dare troppo peso e così facendo sto male...
So cosa sta accadendo e saprei come uscirne...ma non lo faccio...
Ma non mi metto sensi di colpa o tentativi di suicidio...fino a quel punto non ci arrivo...è la mia cognata che pensa a questo io no...
Devo cambiare, come dice lei dottoressa, devo cambiare ottica...
so che mio fratello sta passando un brutto periodo, e che forse visto che è "un brutto PERIODO" lui stesso capirà di quello che è successo tra di noi e di quello che sta succedendo alla sua moglie, anche se ci litigo e che vado via, sempre per il mio di bene e poi per il suo, però ho paura di fare questo...
perchè?
Anche vero che, si è mio fratello, ma ormai si è fatto la sua vita, matrimonio, casa,...quindi è la sua di responsabilità e non la mia...ma perchè sono così? perchè metto le altre responsabilità più importanti delle mie?
non solo in questo avvenimento mi è successo, anche con altre persone.
Le persone che voglio veramente bene sono prima di tutto...e su questo sbaglio perchè la maggior parte delle volte do più importanza a loro che a me.
Ma come posso migliorare?
Forse si tratta di autostima?
Forse ho paura di rimanere sola e quindi mi preoccupo di più agli altri che a me stessa?
ma poi perchè?
[#10]
Utente
Buon Giorno,
Sta mattina ho pensato...su tutto quello che sta succedendo, e mi sono accorta che posso cambiare, anche se alla fine ci sarà da litigare, penso che prima o poi anche mio fratello si renderà conto di quello che sta succedendo e perchè sto facendo tutto questo, oggi dovrei andare da lui, anche se vado da mio cognata, ma oggi ho deciso di non andarci pechè voglio fare alcune cose che ho lasciato indietro, sono cavolate, ma almeno mi possono svuotare la testa e rilassarmi.
Non posso continuare così.
Poi voglio cercarmi un altro lavoro, dove veramente mi soddisfa, visto che con mio fratello il lavoro non mi piace...
so anche che per trovare lavoro ci vorrà, ma su questo sono positiva...
Devo fare un cambiamento, anche se mio fratello non capirà, e cercherà in tutte le maniere per capire, perchè ogni volta che gli ho parlato del mio problema, non mi ascoltava, dava più importanza al suo lavoro.
Per lui questo lavoro è la sua prima responsabilità che ha e quindi ci tiene ma lui nn si rende conto che attaccandosi troppo al lavoro tralasciato altre cose più importanti...sua moglie e io.
Farò come prima, me ne vado, e gli parlerò, anche se non vorrà capire, ma questa volta non i ritorno, non farò lo sbaglio che ho fatto prima.
Devo imparare che prima vengo io e poi gli altri, e questa esperienza mi sarà utile per il futuro,
forse avevo paura di rimanere sola, quindi sono diventata "appiccicosa" con le persone, ma ora basta, se ogni volta che faccio così sto male, allora è tempo di cambiare.
Io non saprò mai ringraziarvi Dottoresse, anche se questo è stato un consulto via internet, mi avete dato tanta forza, mi avete fatto vedere dei lati su questa faccenda che non avrei mai pensato.
Lo so che tante altre persone succedono avvenimenti come il mio, ma già a pensare che ci sono persone come voi, subito pronte a dare un sostegno, è la cosa più bella che può succedere.
Prendo in pieno il vostro consiglio, di andare da uno psicologo, per farmi aiutare non solo per adesso, ma per farmi fortificare per il futuro.
Grazie mille per tutto quello che stare facendo!
Persone professionali come voi si trovano raramente.
Grazie mille di cuore.
Sta mattina ho pensato...su tutto quello che sta succedendo, e mi sono accorta che posso cambiare, anche se alla fine ci sarà da litigare, penso che prima o poi anche mio fratello si renderà conto di quello che sta succedendo e perchè sto facendo tutto questo, oggi dovrei andare da lui, anche se vado da mio cognata, ma oggi ho deciso di non andarci pechè voglio fare alcune cose che ho lasciato indietro, sono cavolate, ma almeno mi possono svuotare la testa e rilassarmi.
Non posso continuare così.
Poi voglio cercarmi un altro lavoro, dove veramente mi soddisfa, visto che con mio fratello il lavoro non mi piace...
so anche che per trovare lavoro ci vorrà, ma su questo sono positiva...
Devo fare un cambiamento, anche se mio fratello non capirà, e cercherà in tutte le maniere per capire, perchè ogni volta che gli ho parlato del mio problema, non mi ascoltava, dava più importanza al suo lavoro.
Per lui questo lavoro è la sua prima responsabilità che ha e quindi ci tiene ma lui nn si rende conto che attaccandosi troppo al lavoro tralasciato altre cose più importanti...sua moglie e io.
Farò come prima, me ne vado, e gli parlerò, anche se non vorrà capire, ma questa volta non i ritorno, non farò lo sbaglio che ho fatto prima.
Devo imparare che prima vengo io e poi gli altri, e questa esperienza mi sarà utile per il futuro,
forse avevo paura di rimanere sola, quindi sono diventata "appiccicosa" con le persone, ma ora basta, se ogni volta che faccio così sto male, allora è tempo di cambiare.
Io non saprò mai ringraziarvi Dottoresse, anche se questo è stato un consulto via internet, mi avete dato tanta forza, mi avete fatto vedere dei lati su questa faccenda che non avrei mai pensato.
Lo so che tante altre persone succedono avvenimenti come il mio, ma già a pensare che ci sono persone come voi, subito pronte a dare un sostegno, è la cosa più bella che può succedere.
Prendo in pieno il vostro consiglio, di andare da uno psicologo, per farmi aiutare non solo per adesso, ma per farmi fortificare per il futuro.
Grazie mille per tutto quello che stare facendo!
Persone professionali come voi si trovano raramente.
Grazie mille di cuore.
[#11]
Carissima,
mi sembra che aver meditato sull'intera questione stia portando dei frutti non da poco e le auguro davvero di riuscire a considerare la situazione in un'altra maniera - come del resto la sua famiglia sta già facendo:
"per la mia famiglia è semplice, mi dicono allontanati, e non ci pensare più...
ma per me è difficile...".
Non c'è quindi nessun pericolo che qualcuno in casa la accusi di egoismo se deciderà di prendersi un po' di respiro distanziandosi da tutta questa storia.
Dalle sue parole è chiaro che vuole molto bene a suo fratello e probabilmente gli è grata per una serie di motivi, e questo l'ha portata a investire molto nel rapporto con lui sia per affetto che per riconoscenza:
"ho sempre avuto un bel rapporto con mio fratello gia da quando ero piccola..ma negli ultimi anni volevo rafforzare il nostro rapporto tra sorella e fratello maggiore...".
Il suo obiettivo è sicuramente positivo, ma probabilmente in questo momento è di difficile realizzazione perchè suo fratello soffre per la moglie e immagino che non sappia più cosa fare, dopo tutti i tentativi che ha già attuato per curarla.
Di conseguenza la sta coinvolgendo oltre quanto dovrebbe e si sta forse aspettando che lei possa fare più di quanto sia nelle sue reali possibilità.
Ovviamente questa è una situazione molto più grande di lei, sulla quale non può incidere significativamente: forse la sua presenza accanto a sua cognata serve solo a tranquilizzare suo fratello, più che avere un reale effetto positivo sulla donna.
E' possibile che la terapia attuale non sia adeguata, ma non possiamo pronunciarci senza conoscere direttamente la situazione.
In ogni caso tenga presente che perchè una psicoterapia funzioni occorre un po' di tempo, e se sua cognata ha già cambiato diversi psicologi è possibile che non abbia concesso sufficiente tempo a nessuno di loro per lavorare sul problema e risolverlo.
Per quanto riguarda la terapia farmacologica, che in questi casi è fondamentale, è possibile chiedere un consulto con un secondo psichiatra che vi dirà se è il caso o meno di modificarla perchè sua cognata ne abbia maggiori benefici.
mi sembra che aver meditato sull'intera questione stia portando dei frutti non da poco e le auguro davvero di riuscire a considerare la situazione in un'altra maniera - come del resto la sua famiglia sta già facendo:
"per la mia famiglia è semplice, mi dicono allontanati, e non ci pensare più...
ma per me è difficile...".
Non c'è quindi nessun pericolo che qualcuno in casa la accusi di egoismo se deciderà di prendersi un po' di respiro distanziandosi da tutta questa storia.
Dalle sue parole è chiaro che vuole molto bene a suo fratello e probabilmente gli è grata per una serie di motivi, e questo l'ha portata a investire molto nel rapporto con lui sia per affetto che per riconoscenza:
"ho sempre avuto un bel rapporto con mio fratello gia da quando ero piccola..ma negli ultimi anni volevo rafforzare il nostro rapporto tra sorella e fratello maggiore...".
Il suo obiettivo è sicuramente positivo, ma probabilmente in questo momento è di difficile realizzazione perchè suo fratello soffre per la moglie e immagino che non sappia più cosa fare, dopo tutti i tentativi che ha già attuato per curarla.
Di conseguenza la sta coinvolgendo oltre quanto dovrebbe e si sta forse aspettando che lei possa fare più di quanto sia nelle sue reali possibilità.
Ovviamente questa è una situazione molto più grande di lei, sulla quale non può incidere significativamente: forse la sua presenza accanto a sua cognata serve solo a tranquilizzare suo fratello, più che avere un reale effetto positivo sulla donna.
E' possibile che la terapia attuale non sia adeguata, ma non possiamo pronunciarci senza conoscere direttamente la situazione.
In ogni caso tenga presente che perchè una psicoterapia funzioni occorre un po' di tempo, e se sua cognata ha già cambiato diversi psicologi è possibile che non abbia concesso sufficiente tempo a nessuno di loro per lavorare sul problema e risolverlo.
Per quanto riguarda la terapia farmacologica, che in questi casi è fondamentale, è possibile chiedere un consulto con un secondo psichiatra che vi dirà se è il caso o meno di modificarla perchè sua cognata ne abbia maggiori benefici.
[#12]
Utente
Salve dottoressa Massaro,
grazie mille per la sua risposta.
Io ho "provato" a parlare con mio fratello ma è sempre la stessa storia, quindi ho preso la decisione che devo affrontare la situazione in qualsiasi modo, e devo andare via da loro, anche se perderò il lavoro, anche se il rapporto cambierà....
Il lavoro lo troverò, poi mi possono aiutare i miei genitori nel frattempo, e poi con mio fratello, dovrò aspettare, perchè con il tempo, spero, capirà.
Per la mia cognata? non lo so, mio fratello dice che è tutto a posto...ma non si rende conto che non è così.
Ma ora devo pensare per me, e lo so che ho messo anima e cuore per il rapporto stupendo con mio fratello, ma adesso devo mettere anima e cuore per me stessa.
Come dice mia mamma:
Sarà lungo il percorso e sarà pieno di ostacoli, ma la bravura sta che superati gli ostacoli, continui andare avanti, senza fermarti mai.
Ci proverò!
Grazie mille ancora per tutto,
almeno nei momenti difficili so che qualcuno mi può aiutare..e quelli site voi!!!
Grazie di cuore.
grazie mille per la sua risposta.
Io ho "provato" a parlare con mio fratello ma è sempre la stessa storia, quindi ho preso la decisione che devo affrontare la situazione in qualsiasi modo, e devo andare via da loro, anche se perderò il lavoro, anche se il rapporto cambierà....
Il lavoro lo troverò, poi mi possono aiutare i miei genitori nel frattempo, e poi con mio fratello, dovrò aspettare, perchè con il tempo, spero, capirà.
Per la mia cognata? non lo so, mio fratello dice che è tutto a posto...ma non si rende conto che non è così.
Ma ora devo pensare per me, e lo so che ho messo anima e cuore per il rapporto stupendo con mio fratello, ma adesso devo mettere anima e cuore per me stessa.
Come dice mia mamma:
Sarà lungo il percorso e sarà pieno di ostacoli, ma la bravura sta che superati gli ostacoli, continui andare avanti, senza fermarti mai.
Ci proverò!
Grazie mille ancora per tutto,
almeno nei momenti difficili so che qualcuno mi può aiutare..e quelli site voi!!!
Grazie di cuore.
[#13]
Molto bene: le auguro di proseguire su questa linea tenendo fede alle intenzioni che ha espresso, anche se - come dice sua mamma - non sarà una strada facile.
Il rapporto con suo fratello ne risentirà, ma se lei avrà sufficiente calma e pazienza penso che prima o poi vi potrete riavvicinare.
Il rapporto con suo fratello ne risentirà, ma se lei avrà sufficiente calma e pazienza penso che prima o poi vi potrete riavvicinare.
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 5.2k visite dal 22/06/2012.
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