Disfunzione erettile psicogena

Buongiorno,
ho una relazione da circa 10mesi,e sono quasi 8 mesi che io e il mio ragazzo non abbiamo più rapporti. prima di arrivare a pensare ci fosse un problema, abbiamo ignorato la cosa, lui credo per vergogna, io perchè pensavo fosse una cosa passeggera. precisamente non so cosa chiedere perchè credo di non avere le domande adatte, in quanto non sono la diretta interessata, fatto sta che ci sto perdendo la testa. il mio attuale compagno ha una D.E psicogena, refertata da un urologo più di tre mesi fa (gli ha assegnato anche il cialis, ma io peferirei non lo prendesse e a dire il vero penso non sia la giusta soluzione se si tratta di un fattore psicologico, credo che dovrebbe essere risolto tutto con altri metodi non farmacologici, ma sono solo mie ipotesi), ora io vorrei sapere come comportarmi e in che modo essergli di aiuto. non riesco più a capire quale sia la cosa giusta da fare, purtroppo rifiuta i consulti medici e preferisce aspettare, non si sa cosa, forse la manna dal cielo che lo aiuti. e io mi sento anche deficiente a scrivere di una cosa in modo poco preciso. non abbiamo problemi durante i preliminari, solo all'atto di penetrazione gli prende una specie di tachicardia che lo spinge a mollare tutto accompagnato dal pensiero di non farcela. cerco in ogni modo di stargli vicina, rassicurandolo per quanto e per come io possa.
però ora penso abbiamo bisogno di qualche esperto che ci guidi fuori da questo vicolo cieco.
pertanto sto quì a chiedervi quale sia il modo giusto di agire per spronarlo in ogni senso, anche verso un nuovo consulto medico.
In attesa di risposte...
Grazie in anticipo
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile ragazza, in questi casi, una consulenza di coppia presso un terapeuta sistemico o comportamentale è la cosa migliore da effettuare. Esistono esercizi e metodi che sono efficaci se effettuati in coppia.

tuttavia

(..)io peferirei non lo prendesse e a dire il vero penso non sia la giusta soluzione se si tratta di un fattore psicologico,(..)

è un'ipotesi ingiustiifcata dal momento in cui il farmaco potrebbe aiutare a sbloccare certi momenti.

saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
Immagino perfettamente il suo sentire , lo sconforto ed il dolore provato, ma senza conoscere la vostra coppia, palcoscenio dove abita la vostra sessualita' , non si possono azzardare ipotesi, ne' possibili suggimenti.
Una consulenza individuale o di coppia, potrebbe aiutarla, almeno avenire fuori dallo sconforto e dalla confusione in cui verte.
Le allego, qualche articolo, per approfondimenti.

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Utente
Utente
La ringrazio per la sua celere risposta. Il mio compagno non ha preso in seria considerazione un'eventuale consulenza specialistica, preferisce aspettare come dicevo prima. Riguardo alla preferenza mia di non volere che lui assuma farmaci, è un'idea che deriva dalla paura che possa abituarsi all'assunzione a lunga durata senza mai uscirne, in un certo senso ho paura che sia una soluzione che possa farlo cadere in un circolo vizioso e lo porti alla dipendenza. Di certo sono consapevole che se c'è un approccio giusto alla terapia farmacologica, ovvero mirata e temporanea coadiuvato da un supporto psicologico, potrebbe non essere grave come io immagino ora.
La cosa che più mi tortura è che io non so come comportarmi. mi sento alquanto angosciata, e un pò impotente, a volte mi manca la forza perchè credo di non essere un efficace supporto morale, vorrei poter fare qualcosa, ma non so ancora cosa, oltre a chiedere aiuto a chi è esperto.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
La farmacoterapia, viene sempre inserita all' interno di un protocollo piu' ampio, soprattutto per un paziente giovane, sia per dare un significato al d.e, che per evitare dipendenza psicologica.

Legga questo lavoro, proprio sulle piloole dell' amore.

https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html

Chieda lei una consulenza.
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Utente
Utente
Lei dice che dovrei prenotare io una consulenza, senza interpellare il mio compagno? Tutte le volte che mi è venuto in mente, ho sempre pensato che lui potrebbe reagire male...
Al momento sto cercando di essere quanto più comprensiva è possibile, ripetendogli che lui funziona, anche perchè abbiamo avuto rapporti e lui non mi ha mai deluso, anzi rispetto ai miei precedenti partner lui è quello che mi ha fatto stare meglio, abbiamo molta complicità nella nostra relazione.
stavo per l'appunto leggendo i link che mi ha esposto nella precedente risposta.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
A mio avviso e secondo la mia esperienza, l' eccesso di comprensione, fa transitare la problematica nel silenzio ed il tempo, peggiora la situazione.
Diagnosi e terapia sono le uniche strade risolutive del disagio sessuologico.
Alla sua domanda, la mia risposta e' si dovrebbe chiedere lei una consulenza. Del resto la problematica riguarda anche lei.
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Utente
Utente
Si lo so che la problematica è anche mia, però ho paura che possa prenderla male. Sono consapevole anche del fatto che troppoa comprensione lascia che tutto resti sempre fermo com'è e non ad una soluzione efficace.
Cercherò qualche specialista nella mia città e fisserò un appuntamento. Mi potrebbe indicare per sommi capi come si svolge una terapia del genere? anche se poi so che varia a seconda delle situazioni. Non ho mai fatto sedute con psicologi o altro.
Grazie per la Sua attenzione
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Non posso darle informazioni generalizzabili per tutti gli orientamenti .
Ci sono terapie psicodinamiche, altre attive, altre con mansioni di coppia, altre che lavorano con la sessualita' , ecc...
Solitamente dopo un paio di colloqui preliminari, durante i quali si raccolie l' anamnesi del paziente , si stabilira' il progetto terapeutico, qualunque esso sia.
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Utente
Utente
ok.... un'ultima domanda, sto ricercando qualcuno a cui possiamo rivolgerci qui a Napoli...
deve essere uno psicologo? psicoterapeuta? o cosa?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Sicuramente psicologo, psicoterapeuta, poi se desidera perfezionato in sessuologia clinica.
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