Paura a fare la doccia quando mi trovo a casa da sola?
Buonasera, innanzitutto vi spiego la mia storia in breve, mi sono trasferita da meno di un anno da Torino in Sicilia,in una nuova casa mio marito una settimana al mese lavora di notte ed io in questa settimana che lui lavora la notte non riesco neanche ad andare a dormire, ho paura mi giro per casa come una cretina a controllare porte e finestre che siano ben chiuse...e questa è un altra mia paura e se vado a letto è già l'alba e in più lascio la tv accesa, perchè ogni minimo rumore mi prende la tachicardia e sudore freddo! Ma la paura che più mi turba è che non riesco a fare la doccia quando sono sola in casa sia che sia giorno sia che sia sera...è proprio una cosa più forte di me infatti la faccio sempre quando anche mio marito è in casa, la cosa mi preoccupa perchè non riesco a parlarne con nessuno (per nessuno intendo neanche mio marito) per paura che vengo presa per scema, ma non so ho il terrore che mentre io sono in doccia venga qualcuno o che ne so!!! Ora ci tengo a precisare che la paura di restare sola in casa la notte mi è venuta da quando vivo qui cioè luglio 2011 e invece la paura della doccia lo sempre avuta anche quando abitavo con i miei genitori, infatti quando non ne potevo fare a meno di fare la doccia che mi trovavo sola lasciavo sempre la porta del bagno aperta; ma ora non riesco proprio a convincermi!in un anno è successo solo 2 volte e la mia doccia è durata 3 minuti e sempre turbata guardando sempre verso la porta!
Spero di ricevere una risposta da voi, voglio cercare di risolvere questo problema se ci sarà motivo di fare anche qualche seduta personalmente in qualche psicologo qui in zona sono disposta ma l'importante è che risolvo questo problema, perché mi inizia a diventare pesante condividere con questa fobia!
Spero di ricevere una risposta da voi, voglio cercare di risolvere questo problema se ci sarà motivo di fare anche qualche seduta personalmente in qualche psicologo qui in zona sono disposta ma l'importante è che risolvo questo problema, perché mi inizia a diventare pesante condividere con questa fobia!
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Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile signora, a volte temiamo alcune cose, situazioni, pensieri, e non sappiamo "perchè". Non tutte le correnti di pensiero, in Psicologia, ritengono fondamentale scoprire il "perchè".
Secondo una prospettiva cognitivo-comportamentale, ad esempio, spesso i comportamenti che riteniamo problematici per noi stessi "rimangono in piedi" per un meccanismo di "evitamento della paura". Se ci riflette bene, i comportamenti che lei ha descritto (ad esempio, i controlli), sul momento le danno una sorta di "sollievo" dalla paura.
E questo con un effetto: il suo comportamento di controllo è "premiato" (l'ansia e la paura si abbassano, e questo lo possiamo considerare un "rinforzo" al comportamento), per cui la volta successiva, in cui lei sentirà quelle emozioni, avrà nel suo "guardaroba dei comportamenti" quelle strategie (es., controllare, accendere la TV, aggirarsi per casa) che le volte prima avevano abbassato l'ansia.
Se questo accade molte volte, il comportamento diventa quasi "automatico", ed abbiamo la sensazione che sfugga al nostro controllo.
Con un paradosso: per cercare di controllare le nostre emozioni (che non possono essere controllate) perdiamo il controllo sui nostri comportamenti (che invece possono andare nella direzione che scegliamo noi).
Le allego qualche link in cui può trovare materiale informativo sull'ansia e sui principali modelli di intervento in psicoterapia:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html
Cordiali saluti
Secondo una prospettiva cognitivo-comportamentale, ad esempio, spesso i comportamenti che riteniamo problematici per noi stessi "rimangono in piedi" per un meccanismo di "evitamento della paura". Se ci riflette bene, i comportamenti che lei ha descritto (ad esempio, i controlli), sul momento le danno una sorta di "sollievo" dalla paura.
E questo con un effetto: il suo comportamento di controllo è "premiato" (l'ansia e la paura si abbassano, e questo lo possiamo considerare un "rinforzo" al comportamento), per cui la volta successiva, in cui lei sentirà quelle emozioni, avrà nel suo "guardaroba dei comportamenti" quelle strategie (es., controllare, accendere la TV, aggirarsi per casa) che le volte prima avevano abbassato l'ansia.
Se questo accade molte volte, il comportamento diventa quasi "automatico", ed abbiamo la sensazione che sfugga al nostro controllo.
Con un paradosso: per cercare di controllare le nostre emozioni (che non possono essere controllate) perdiamo il controllo sui nostri comportamenti (che invece possono andare nella direzione che scegliamo noi).
Le allego qualche link in cui può trovare materiale informativo sull'ansia e sui principali modelli di intervento in psicoterapia:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html
Cordiali saluti
[#2]
Gentile Utente,
Oltre alle sue paure, potrebbe dirci 'altro di lei, il perche' del trasfimento in sicilia, se vive da sola, se ha un compagno di vita, ecc.
Oltre alle sue paure, potrebbe dirci 'altro di lei, il perche' del trasfimento in sicilia, se vive da sola, se ha un compagno di vita, ecc.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Ex utente
si certo Dott.ssa Randone mi sono traferita in Sicilia perchè a luglio 2011 mi sono sposata con un ragazzo con cui ero fidanzata da 8 anni; vivo una vita di coppia con lui che però fa un lavoro che una settimana al mese consecutiva ha turno di notte e quindi resto sola e per questo anche la notte non riesco ad andare facilmente a dormire se non dopo aver controllato tutto e lasciare la tv accesa! Di altro su di me le posso ancora dire che non abbiamo ancora figli.
Resto a sua disposizione per altre domande.
Resto a sua disposizione per altre domande.
[#4]
Gentile Signora,
Le parlo dal punto di vista dell'approccio psicodinamico che presuppone l'esistenza dell'inconscio e che vede le fobie come espressione di un conflitto interiore. In pratica la persona affetta percepisce contemporaneamente attrazione e repulsione verso lo stesso stimolo. Nel suo caso sussistono due fobie che fanno ipotizzare una situazione "in itinere" ma che presuppongono un conflitto che concerne in entrambi i casi l'entrata di qualcuno dal mondo esterno nella sua sfera più' personale e intima. Situazione che lei non si sdnte in grado di fronteggiare con le sue sole forze. Questo sintomo le sta indicando una faccenda complessa che certamente potrebbe essere elaborata in modo fruttuoso con l'aiuto di uno pricologo psicoterapeuta.
Ci tenga informati, se crede.
I migliori saluti
Le parlo dal punto di vista dell'approccio psicodinamico che presuppone l'esistenza dell'inconscio e che vede le fobie come espressione di un conflitto interiore. In pratica la persona affetta percepisce contemporaneamente attrazione e repulsione verso lo stesso stimolo. Nel suo caso sussistono due fobie che fanno ipotizzare una situazione "in itinere" ma che presuppongono un conflitto che concerne in entrambi i casi l'entrata di qualcuno dal mondo esterno nella sua sfera più' personale e intima. Situazione che lei non si sdnte in grado di fronteggiare con le sue sole forze. Questo sintomo le sta indicando una faccenda complessa che certamente potrebbe essere elaborata in modo fruttuoso con l'aiuto di uno pricologo psicoterapeuta.
Ci tenga informati, se crede.
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
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Credo che un 'adeguata interpretazione della sintomatologia, sia da valutare.
Probabilmente il rimanere a casa da sola , anche di notte, le avrà causato ansie e paure, ma è anche possibile che queste paure le stiano dicendo che qualcosa non va ed andrebbero analizzata ed ascoltata.
Si rivolga ad uno psicologo-psicoterapeuta, della sua città, per diagnosi e terapia
Probabilmente il rimanere a casa da sola , anche di notte, le avrà causato ansie e paure, ma è anche possibile che queste paure le stiano dicendo che qualcosa non va ed andrebbero analizzata ed ascoltata.
Si rivolga ad uno psicologo-psicoterapeuta, della sua città, per diagnosi e terapia
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 13.1k visite dal 20/06/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.