Costante nervosismo
Buonasera a tutti coloro che leggeranno.
Scrivo qui perché avrei bisogno di un primo parere competente riguardo ad una mia condizione, presumo caratteriale, che mi accompagna da sempre.
Si tratta di una mia costante forma di nervosismo: svolgo le mie attività con ansia, fretta, ho premura di portare a compimento una determinata azione e quindi mi trovo ad apparire nervoso e inquieto.
Questa situazione è evidente in moltissimi aspetti della mia routine, dagli aspetti più impegnativi (lavoro) fino alle cose più banali (cambiare le marce dell'auto).
Il risultato di tutto questo è una sensazione fisica di affanno, di cardiopalmo (ho i battiti che stazionano di norma sui 90-95-100 al minuto, eseguiti completi esami cardiaci - sotto sforzo - eco cardio - tutto nella norma perfettamente): sto cominciando a pensare che il cuore vada così veloce per conseguenza del mio stato ansioso costante.
Manifesto anche altre caratteristiche di iper ansiosità come fortissima ipocondria, sudorazioni profuse e mal percezione del mio corpo. Mi sento sempre gonfio, pur essendo sano.
Ho problemi di autostima particolarmente forti (a detta di molti ingiustificati) e soffro di complessi di inferiorità. Credete ci sia qualche nesso?
Cosa mi consigliate di fare? Vorrei tanto riuscire a condurre la mie esistenza in maniera rilassata...
Scrivo qui perché avrei bisogno di un primo parere competente riguardo ad una mia condizione, presumo caratteriale, che mi accompagna da sempre.
Si tratta di una mia costante forma di nervosismo: svolgo le mie attività con ansia, fretta, ho premura di portare a compimento una determinata azione e quindi mi trovo ad apparire nervoso e inquieto.
Questa situazione è evidente in moltissimi aspetti della mia routine, dagli aspetti più impegnativi (lavoro) fino alle cose più banali (cambiare le marce dell'auto).
Il risultato di tutto questo è una sensazione fisica di affanno, di cardiopalmo (ho i battiti che stazionano di norma sui 90-95-100 al minuto, eseguiti completi esami cardiaci - sotto sforzo - eco cardio - tutto nella norma perfettamente): sto cominciando a pensare che il cuore vada così veloce per conseguenza del mio stato ansioso costante.
Manifesto anche altre caratteristiche di iper ansiosità come fortissima ipocondria, sudorazioni profuse e mal percezione del mio corpo. Mi sento sempre gonfio, pur essendo sano.
Ho problemi di autostima particolarmente forti (a detta di molti ingiustificati) e soffro di complessi di inferiorità. Credete ci sia qualche nesso?
Cosa mi consigliate di fare? Vorrei tanto riuscire a condurre la mie esistenza in maniera rilassata...
[#1]
Gentile utente,
Leggendo la storia dei suoi consulti e' evidente l' ansia, la paura di contrarre malattie, ma anche la sua consapevolezza di questo suo modo di essere che le sta inficiando vari aspetti della vita quotidiana .
Sicuramente lei ha fatto un primo importante passo di riconoscimento dei suoi problemi, ora non ha che da farne un ulteriore rivolgendosi di persona ad uno specialista. Le sue manifestazioni meritano un approfondimento in un contesto appropriato che possa dotarle di significato.
L' ansia , la paura di contrarre malattie, sono un segnale di allarme che merita attenzione.
Leggendo la storia dei suoi consulti e' evidente l' ansia, la paura di contrarre malattie, ma anche la sua consapevolezza di questo suo modo di essere che le sta inficiando vari aspetti della vita quotidiana .
Sicuramente lei ha fatto un primo importante passo di riconoscimento dei suoi problemi, ora non ha che da farne un ulteriore rivolgendosi di persona ad uno specialista. Le sue manifestazioni meritano un approfondimento in un contesto appropriato che possa dotarle di significato.
L' ansia , la paura di contrarre malattie, sono un segnale di allarme che merita attenzione.
Cordialmente Dr.ssa Silvia Rotondi
www.silviarotondi.it
338-26 72 692
[#2]
Caro Utente,
prima di tutto vorrei chiarire un punto circa il concetto di "carattere" che lei ha inserito nel discorso: è vero che alcune persone hanno un temperamento più attivo di altre, ma quello che lei ci descrive appare come un quadro ansioso che non ha a che vedere con il carattere, quanto con aspetti della sua storia e della sua personalità che la portano da molto tempo a essere così "agitato" e iperattivo.
Il carattere è immutabile, in linea di massima, mentre i disturbi di natura psicologica sono trattabili e risolvibili.
Si è sottoposto ad accertamenti medici per essere sicuro che dal punto di vista fisico sia tutto a posto?
Se lei è in salute è plausibile che la tachicardia e l'affaticamento che prova siano sintomi d'ansia, dovuti al nervosismo e alla tensione che connotano le sue giornate, così come l'iperidrosi e la paura delle malattie sono solitamente riconducibili a problematiche di natura ansiosa.
Se vuole cominciare a vivere in maniera più rilassata può richiedere l'intervento di uno psicologo che l'aiuti a raggiungere quest'obiettivo, per esempio insegnadole ad utilizzare una tecnica di rilassamento come il Training Autogeno:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/652-il-training-autogeno-nel-trattamento-dei-sintomi-psicologici-e-psicosomatici.html
Prima di tutto però sarà necessario valutare la situazione nel complesso per ricostruire la storia del suo "nervosismo" e anche per stabilire se vi sono elementi sufficienti per porre una diagnosi: questo passo è necessario perchè lei venga indirizzato verso un tipo di lavoro psicologico o psicoterapeutico che le sia davvero d'aiuto.
prima di tutto vorrei chiarire un punto circa il concetto di "carattere" che lei ha inserito nel discorso: è vero che alcune persone hanno un temperamento più attivo di altre, ma quello che lei ci descrive appare come un quadro ansioso che non ha a che vedere con il carattere, quanto con aspetti della sua storia e della sua personalità che la portano da molto tempo a essere così "agitato" e iperattivo.
Il carattere è immutabile, in linea di massima, mentre i disturbi di natura psicologica sono trattabili e risolvibili.
Si è sottoposto ad accertamenti medici per essere sicuro che dal punto di vista fisico sia tutto a posto?
Se lei è in salute è plausibile che la tachicardia e l'affaticamento che prova siano sintomi d'ansia, dovuti al nervosismo e alla tensione che connotano le sue giornate, così come l'iperidrosi e la paura delle malattie sono solitamente riconducibili a problematiche di natura ansiosa.
Se vuole cominciare a vivere in maniera più rilassata può richiedere l'intervento di uno psicologo che l'aiuti a raggiungere quest'obiettivo, per esempio insegnadole ad utilizzare una tecnica di rilassamento come il Training Autogeno:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/652-il-training-autogeno-nel-trattamento-dei-sintomi-psicologici-e-psicosomatici.html
Prima di tutto però sarà necessario valutare la situazione nel complesso per ricostruire la storia del suo "nervosismo" e anche per stabilire se vi sono elementi sufficienti per porre una diagnosi: questo passo è necessario perchè lei venga indirizzato verso un tipo di lavoro psicologico o psicoterapeutico che le sia davvero d'aiuto.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
Gent.mo ragazzo,
l'ansia padroneggia la sua vita...
E questa condizione è sempre positiva, quando però non finisce per compromettere le normali attività quotidiane, in pratica quando è in dosi limitate...
Mi sembra di capire che oltre all'ansia, ha sviluppato una bassa autostima...
Dovrebbe considerare se ci sono stati eventi o situazioni che le hanno dato un riscontro negativo e quindi un'immagine negativa di se stesso, creandole una dispercezione della sua immagine e quindi una scarsa considerazione di se stesso, e portando quindi ad una bassa autostima e conseguenzialmente ad uno stato di ansia...
Consiglierei un percorso di training autogeno.
A disposizione di ulteriori chiarimenti.
Buona giornata
Dott.ssa Ferrari
l'ansia padroneggia la sua vita...
E questa condizione è sempre positiva, quando però non finisce per compromettere le normali attività quotidiane, in pratica quando è in dosi limitate...
Mi sembra di capire che oltre all'ansia, ha sviluppato una bassa autostima...
Dovrebbe considerare se ci sono stati eventi o situazioni che le hanno dato un riscontro negativo e quindi un'immagine negativa di se stesso, creandole una dispercezione della sua immagine e quindi una scarsa considerazione di se stesso, e portando quindi ad una bassa autostima e conseguenzialmente ad uno stato di ansia...
Consiglierei un percorso di training autogeno.
A disposizione di ulteriori chiarimenti.
Buona giornata
Dott.ssa Ferrari
Dr.ssa federica ferrari
[#4]
Caro Utente,
pur condividendo i suggerimenti dei colleghi che mi hanno preceduto credo che sarebbe opportuna una valutazione complessiva della sua individualità.
Lo stato ansioso che ci racconta, è solo una parte del tutto unitario, unico e irripetibile che è lei come persona.
<<Ho problemi di autostima particolarmente forti (a detta di molti ingiustificati) e soffro di complessi di inferiorità. >>
Ci chiede se in tutto questo ci sia un nesso. La risposta è, a mio avviso, senza alcun dubbio, si.
Il sentimento di inferiorità è una condizione normale nell'uomo; tutti ci sentiamo inferiori di fronte ai limiti insiti della nostra vita, il cui limite estremo è la morte. Tuttavia la nostra inferiorità dovrebbe essere una molla propulsiva per raggiungere mete di autorealizzazione e di autoconservazione.
Se il sentimento di inferiorità si trasforma in complesso, diviene invalidante per la costruzione di una appagante vita individuale, relazionale, sociale.
L'autostima è strettamente connessa ai medesimi concetti; più soffro di questa soggettiva inferiorità (autopercepita) meno mi stimo, meno mi sento in sintonia con me stesso e, di conseguenza, con gli altri.
Ciò premesso, il training autogeno suggerito dai colleghi può essere uno strumento, come altri, per apprendere a meglio gestire quello che lei definisce nervosismo.
Tuttavia credo sia fondamentale un percorso le consenta di approfondire i suoi vissuti sul piano cognitivo ma, soprattutto, emotivo.
Il consulto con uno psicologo psicoterapeuta di persona potrebbe essere un utile passo verso una <<esistenza più rilassata>>.
Un caro saluto
pur condividendo i suggerimenti dei colleghi che mi hanno preceduto credo che sarebbe opportuna una valutazione complessiva della sua individualità.
Lo stato ansioso che ci racconta, è solo una parte del tutto unitario, unico e irripetibile che è lei come persona.
<<Ho problemi di autostima particolarmente forti (a detta di molti ingiustificati) e soffro di complessi di inferiorità. >>
Ci chiede se in tutto questo ci sia un nesso. La risposta è, a mio avviso, senza alcun dubbio, si.
Il sentimento di inferiorità è una condizione normale nell'uomo; tutti ci sentiamo inferiori di fronte ai limiti insiti della nostra vita, il cui limite estremo è la morte. Tuttavia la nostra inferiorità dovrebbe essere una molla propulsiva per raggiungere mete di autorealizzazione e di autoconservazione.
Se il sentimento di inferiorità si trasforma in complesso, diviene invalidante per la costruzione di una appagante vita individuale, relazionale, sociale.
L'autostima è strettamente connessa ai medesimi concetti; più soffro di questa soggettiva inferiorità (autopercepita) meno mi stimo, meno mi sento in sintonia con me stesso e, di conseguenza, con gli altri.
Ciò premesso, il training autogeno suggerito dai colleghi può essere uno strumento, come altri, per apprendere a meglio gestire quello che lei definisce nervosismo.
Tuttavia credo sia fondamentale un percorso le consenta di approfondire i suoi vissuti sul piano cognitivo ma, soprattutto, emotivo.
Il consulto con uno psicologo psicoterapeuta di persona potrebbe essere un utile passo verso una <<esistenza più rilassata>>.
Un caro saluto
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.5k visite dal 18/06/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.