Efexor prescrizione senza terapia?
Gentili Medici,
Vi scrivo perchè sono molto preoccupata per il mio fidanzato.
Qualche settimana fa ha avuto una specie di attacco d'ansia in autostrada,io ero presente e l'ho visto stranirsi sempre più finchè,durante la guida,mi ha detto che aveva paura dei camion come se gli venissero addosso e che non riusciva a muovere il volante.allora ci siamo fermati e vedendolo tremare e con le mani fredde,per un po'ho guidato io.si è rimesso alla guida e andava un po' meglio ma solo usciti dall'autostrada si è ripreso del tutto.
Lui per lavoro guida molto anche in autostrada,e capita che si stanchi di guidare ma non era mai successo un episodio simile..cosa che ovviamente l'ha turbato e da quel giorno in autostrada si ferma spesso preoccupandosi che possa riaccadere.si è creato qst stato un po' d'ansia e di paura quotidiano il quale lo ha spinto ad andare dal medico curante che gli ha prescritto delle gocce(non so il nome ma sono ansiolitici) per 10 giorni ma nel frattempo non è migliorato anzi..con il subentrare degli effetti collaterali la situazione è peggiorata e lui è sempre irritato s'innervosisce con poco alterandosi parecchio e continuandosi a preoccupare.per andare a fondo della questione si è rivolto ad uno psicologo/neurologo il quale con un solo consulto gli ha spiegato che lui sente un forte peso dovute a delle costrizioni,come se si sentisse smpre obbligato ad agire in un determinato modo e che il fatto accaduto in autostrada con me fosse tutto collegato.a questa valutazione ha prescritto questo efexor dicendo che avrebbe dovuto prenderlo per.mesi e che doveva riflettere su questa discussione..ma che non c'era bisogno di tornare da lui al più poteva rivolgersi ad un suo collega esperto di meccanismi di costrizione.
Io ora mi chiedo come sia possibile che venga prescritto un farmaco senza prima approfondire tutta la questione.non sarebbe meglio una terapia in cui può sfogarsi e magari riuscire a reagire?io vorrei tanto che si rivolgesse ad un terzo esperto dato che questo psicologo ha criticato il medico curante e a sua volta il medico curante si è rifiutato di prescrivere l'efexor dato dallo psicologo.io penso che sarebbe meglio indagare sulla questione e forse successivamente adottare farmaci che possano alleviare sintomi.ma perchè prescrivere questo farmaco senza prima prediligere la terapia psicologica?e soprattutto perchè solo una medicina?è sicuro senza guida costante?ho tanta paura che questo possa peggiorare ulteriormente il suo stato(che in questi ultimi giorni è smpre più iracondo e stressato)o peggio creare qualche forma di dipendenza nata conl'assunzione di un farmaco che da solo non risolve.cosa devo fare?io stasera ho accennato al fatto di rivolgersi da un terzo medico o di andare dal collega di qst psicologo ma lui sembra convinto che con questa medicina tutto passerà come se si trattasse di un antibiotico che in 5 giorni debella il virus.
Grazie per l'attenzione e scusate la lunghezza della mia lettera
Vi scrivo perchè sono molto preoccupata per il mio fidanzato.
Qualche settimana fa ha avuto una specie di attacco d'ansia in autostrada,io ero presente e l'ho visto stranirsi sempre più finchè,durante la guida,mi ha detto che aveva paura dei camion come se gli venissero addosso e che non riusciva a muovere il volante.allora ci siamo fermati e vedendolo tremare e con le mani fredde,per un po'ho guidato io.si è rimesso alla guida e andava un po' meglio ma solo usciti dall'autostrada si è ripreso del tutto.
Lui per lavoro guida molto anche in autostrada,e capita che si stanchi di guidare ma non era mai successo un episodio simile..cosa che ovviamente l'ha turbato e da quel giorno in autostrada si ferma spesso preoccupandosi che possa riaccadere.si è creato qst stato un po' d'ansia e di paura quotidiano il quale lo ha spinto ad andare dal medico curante che gli ha prescritto delle gocce(non so il nome ma sono ansiolitici) per 10 giorni ma nel frattempo non è migliorato anzi..con il subentrare degli effetti collaterali la situazione è peggiorata e lui è sempre irritato s'innervosisce con poco alterandosi parecchio e continuandosi a preoccupare.per andare a fondo della questione si è rivolto ad uno psicologo/neurologo il quale con un solo consulto gli ha spiegato che lui sente un forte peso dovute a delle costrizioni,come se si sentisse smpre obbligato ad agire in un determinato modo e che il fatto accaduto in autostrada con me fosse tutto collegato.a questa valutazione ha prescritto questo efexor dicendo che avrebbe dovuto prenderlo per.mesi e che doveva riflettere su questa discussione..ma che non c'era bisogno di tornare da lui al più poteva rivolgersi ad un suo collega esperto di meccanismi di costrizione.
Io ora mi chiedo come sia possibile che venga prescritto un farmaco senza prima approfondire tutta la questione.non sarebbe meglio una terapia in cui può sfogarsi e magari riuscire a reagire?io vorrei tanto che si rivolgesse ad un terzo esperto dato che questo psicologo ha criticato il medico curante e a sua volta il medico curante si è rifiutato di prescrivere l'efexor dato dallo psicologo.io penso che sarebbe meglio indagare sulla questione e forse successivamente adottare farmaci che possano alleviare sintomi.ma perchè prescrivere questo farmaco senza prima prediligere la terapia psicologica?e soprattutto perchè solo una medicina?è sicuro senza guida costante?ho tanta paura che questo possa peggiorare ulteriormente il suo stato(che in questi ultimi giorni è smpre più iracondo e stressato)o peggio creare qualche forma di dipendenza nata conl'assunzione di un farmaco che da solo non risolve.cosa devo fare?io stasera ho accennato al fatto di rivolgersi da un terzo medico o di andare dal collega di qst psicologo ma lui sembra convinto che con questa medicina tutto passerà come se si trattasse di un antibiotico che in 5 giorni debella il virus.
Grazie per l'attenzione e scusate la lunghezza della mia lettera
[#1]
Gentile Signorina,
c'è un po' di confusione nella sua richiesta di consulenza.
Il clinico che ha prescritto il farmaco al suo fidanzato è neurologo a anche psicologo?
Ha due specilaizzazioni?
Ottimale sarebbe, in ogni caso, effettuare una terapia combinata: farmacoterapia , per la quale va bene anche un solo colloquio, che si chiama visita, ed una psicoterapia.
c'è un po' di confusione nella sua richiesta di consulenza.
Il clinico che ha prescritto il farmaco al suo fidanzato è neurologo a anche psicologo?
Ha due specilaizzazioni?
Ottimale sarebbe, in ogni caso, effettuare una terapia combinata: farmacoterapia , per la quale va bene anche un solo colloquio, che si chiama visita, ed una psicoterapia.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Cara signorina, l'efexor prescritto da questo neurologo psicologo agisce sui sintomi, il,suo fidanzato dovrebbe insieme essere aiutato a riflettere da uno psicoterapeuta sui suoi pensieri e sulla sua situazione.
Questo farmaco è molto usato, cerchi di aiutare il suo fidanzato con una vicinanza ed un clima relazionale affettuoso e sereno, per non aggiungere ansia e allarme ai problemi esistenti.
cari auguri
Questo farmaco è molto usato, cerchi di aiutare il suo fidanzato con una vicinanza ed un clima relazionale affettuoso e sereno, per non aggiungere ansia e allarme ai problemi esistenti.
cari auguri
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Utente
Si Dottoressa,almeno questo è quello che mi ha riferito lui.Il medico curante gli aveva prescritto il daparox. Ma secondo lo specialista non andava bene.mi preoccupa che anche questo possa essere inadatto,visto poi che il medico curante lo ha contestato.Ma leggendo le vostre risposte già sono più tranquilla.
Spero allora che oltre al farmaco si convinca a seguire una psicoterapia.
Io dalla mia parte ammetto che all'inizio davanti alla sua rabbia reagivo male ora no cerco di stargli vicino il più possibile anche se ho paura anche di dirgli vediamoci per timore che lui possa sentirsi "costretto" ad accettare o peggio in colpa se rifiuta.
Grazie davvero per il servizio che svolgete
cordiali saluti
Spero allora che oltre al farmaco si convinca a seguire una psicoterapia.
Io dalla mia parte ammetto che all'inizio davanti alla sua rabbia reagivo male ora no cerco di stargli vicino il più possibile anche se ho paura anche di dirgli vediamoci per timore che lui possa sentirsi "costretto" ad accettare o peggio in colpa se rifiuta.
Grazie davvero per il servizio che svolgete
cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.2k visite dal 16/06/2012.
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