Un bravo neurologo

Salve. In passato(3-4 anni fa) ho avuto problemi di depressione e ho preso anche delle medicine prescritte da un bravo neurologo(Xanax ecc). Quei periodi bui sembravano spariti, speravo di averli lasciati alle spalle. Ma non è proprio cosi. Sicuramente adesso sto molto meglio, ma credo di non aver del tutto superato il problema. Lo ammetto sono un pò timido, molto scontroso con il mondo e ho pochi amici ristretti. Il problema attuale è dovuto al fatto che ho avuto un pò di problemi con alcuni esami universitari(per fortuna superati), ma il problema principale è che ho dei problemi a relazionarmi con le persone(soprattutto ragazze,sono single).
Mi ritengo un ragazzo normale, abbastanza carino, Non ho nessun vizio: non fumo, non bevo. Non capisco perchè al mondo d'oggi, i ragazzi per bene non siano accettati e vengano rifiutati dalle ragazze. Non so farmene una ragione.
Capisco che con queste poche parole sia difficile comprendere a fondo il mio problema, ma ho cercato di sfogarmi, spero di ricevere un piccolo aiuto e qualche parola di conforto.
Saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Utente,

che diagnosi ha ricevuto quando è stato in cura dal neurologo?
Può precisare che farmaci ha assunto e per quanto tempo?

In situazioni come la sua può essere opportuno affiancare trattamento farmacologico e psicoterapia per ottenere risultati soddisfacenti e soprattutto duraturi: non so se ha mai pensato di farsi seguire da uno psicologo, ma credo che sarebbe utile che considerasse questa possibilità.

Che tipo di problemi ha avuto nel sostenere gli ultimi esami universitari?
Le sue difficoltà di relazione risalgono all'infanzia o sono più recenti?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr. Alberto Migliore Psicologo, Psicoterapeuta 53
Gentile utente, il problema ce l'ha scritto bene lei ed è la sua difficoltà nel relazionarsi, nonostante non ci sia nulla che non vada. In particolare sembra che il problema sia con il sesso femminile nella difficoltà nel creare dei rapporti. Sarebbe importante parlarne con uno psicologo, per valutare e comprendere meglio il suo modo di agire, le sue aspettative e in particolare la motivazione dell'essere "molto scontroso"... Tutti elementi che ci permetterebbero di capire meglio la sua situazione

Cordiali saluti

Dr. Alberto Migliore
Psicologo - Psicoterapeuta
Torino - Chieri
www.migliorepsicologia.com

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazzo,
oltre alla diagnosi clinica del neurologo, finalizzata alla farmacoterapia, sarebbe utile approfondire con uno psicologo, le cause che hanno contribuito all'insorgenza ed al mentenimento del suo disagio personale e relazionale.
Ha avuto qualche ragazza, in passato?
Se si, che ricordo ha interiorizzato?
Perchè si percepisce scontroso?
Che rapporto ha con l'altro sesso?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
Utente
Utente
Salve, cercherò di chiarire meglio il mio problema. Iniziamo dal passato: nel 1999 all'età di 10 anni ho perso mio padre. La perdita di una persona cara ti segna per tutta la vita, figuriamoci poi se è un genitore.
Fino alle scuole medie(13-14 anni) non ho avuto serie difficoltà, avevo molti amici( anche ragazze) e proprio nel 2003 ho avuto l'ultima ragazza(fidanzatina, per qualche mese).poi il BUIO.
Nell'adolescenza non ho avuto una persona che mi abbia guidato( a parte mia madre e uno zio, ho due sorelle più piccole), sostenuto, aiutato ad affrontare il mondo esterno.
Poi ho frequentato le scuole superiori, un Istituito Tecnico con classi solo ed esclusivamente maschili.
Da allora pensavo solo alla scuola, le ragazze non erano più nei miei pensieri, pensavo che ancora c'era tempo e che poi in futuro, dopo gli studi(laurea compresa) avrei pensato a conoscere qualcuna, a farmi una famiglia.
Mi sono chiuso in me, isolandomi dal mondo, con mille pensieri, cercando di "superare" il problema con lo studio(molti mi dicevano che studiavo troppo, non uscivo mai......)
Adesso all'età di 23 anni(con laurea breve in Ingegneria in arrivo a settembre), penso di aver buttato via un pezzo della mia vita,vorrei tornare indietro, ripartire da 15 anni e fare quello che non ho fatto(esperienze, conoscenze, "bravate" con gli amici).
Il periodo più difficile è stato nel 2008 quando ho dovuto sostenere gli esami di stato(che andarono bene, ma non in base alle aspettative) a causa di un forte stress psico-fisico.Notti insonni, perdita di peso, meglio non ricordare quel periodo.
Cosi mi sono rivolto ad un neurologo che mi ha prescritto una cura di Xanax(compresse) che ho assunto per circa 2 anni, con controlli periodici. Adesso non assumo più nulla.Sto abbastanza bene.
Il mio carattere scontroso è dovuto al fatto che sono molto irascibile, mi arrabbio anche per piccole sciocchezze. Non riesco ad affrontare i problemi e le difficoltà in modo opportuno.
Attualmente, ad esempio, quando vedo delle coppie di fidanzati(che camminano, si baciano, ridono, sono innamorati......)mi chiedo se un giorno anche io sarò nei loro panni. E' tutta una questione mentale!
Spero di aver chiarito meglio il problema, Cordiali saluti.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
"Mi sono chiuso in me, isolandomi dal mondo, con mille pensieri, cercando di "superare" il problema con lo studio"

Gent.le ragazzo,
a volte la sofferenza per la perdita di una persona significativa induce le persone a chiudersi in sé stesse, forse è accaduto anche a te ma oggi sei consapevole che lo studio ti ha dato il pretesto per isolarti, oggi senti il desiderio di aprirti all'altro e stai cercando il modo per iniziare a coltivare relazioni interpersonali.
Tuttavia aspetti come l'irascibilità potrebbero essere segnali di un disagio da approfondire all'interno di un colloquio con uno Psicologo.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazzo,
credo che una consulenza psicologica de visu, che possa approfondire le caratteristiche della sua irascibilità, aiutarla ad elaborare il lutto pregresso e valutare i costi-benefici, tra l'isolamento, che ha caratterizzato la sua vita fino ad adesso ed il neo nato desiderio di vivere delle relazioni, sarebbe auspicabile.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"Il mio carattere scontroso è dovuto al fatto che sono molto irascibile, mi arrabbio anche per piccole sciocchezze. Non riesco ad affrontare i problemi e le difficoltà in modo opportuno."

Quello che lei ci riferisce può segnalare la presenza di una consistente quota di rabbia repressa che emerge ogniqualvolta ce n'è l'occasione, e quindi molto spesso quando davvero non sarebbe il caso di reagire in maniera aggressiva.

Basandosi su questi scoppi di rabbia e risposte eccessivamente aggressive lei sta tirando delle conclusioni sul suo carattere ("sono molto irascibile"), ma il problema può essere un altro e non avere a che fare con la sua personalità, quanto con le emozioni che può aver "accumulato" dalla perdita di suo padre (rabbia, dolore, senso di abbandono e di indegnità) e mai elaborato.

Per risolvere questa situazione l'aiuto di uno psicologo sarebbe prezioso: le consiglio sentitamente di prendere in considerazione l'idea di rivolgersi ad un mio collega nella sua zona per discutere anche di persona di ciò che ci ha riferito, e farsi aiutare a superare il malessere che sta vivendo.
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Utente
Utente
Salve, ringrazio sentitamente tutti i dottori che mi hanno risposto e dato degli utili consigli. Spero di superare il problema, anche se ci vorrà del tempo.
Cordiali saluti!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Per superare il problema le occorre molto probabilmente dell'aiuto: se prova già da tempo a cambiare e non ci riesce non ha senso attendere oltre prima di affidarsi ad un esperto.

Le faccio tanti auguri, se vuole ci aggiorni sulla situazione.