E dopo 3/4 giorni è tornato, però meno intenso della prima volta, alchè ho ripreso la terapia

Buona sera, sono Alessandro ho 35 anni, ed è da un mese e mezzo circa che soffro di attacchi di ansia. Tutto ha avuto inizio con dei disturbi serali allo stomaco dopo cena (nausea) e per tal motivo, dato che soffro di gastrite e ernia iatale ho provveduto subito a farmi una ulteriore gastroscopia (che non ha riportato nulla di grave). Con il passare dei giorni questo senso di nausea si è sempre più intensificato siano a indurmi a vomitare anche più volte al giorno, con contestuale perdita di appetito. Nei giorni ancora a seguire sono sopraggiunti: tachicardia, mani sudate, sensazione di caldo e brividi di freddo improvvisi, difficoltà respiratoria, malditesta e totale impossibilità di dormire la notte causa una grossa agitazione. Mi sono rivolto al mio medico, il quale mi ha detto che sono attacchi d'ansia e mi ha prescritto 7 gocce di Levopride al mattino 10 a pranzo e 10 la cena, 7 cogge di EN al mattino 7 al pomeriggio e 12 la sera prima di dormire. Il disturbo avviamente è praticamente sparito dopo 2/3 giorni al che ho interrotto tutto perchè mi sentivo bene (SBAGLIANDO LO SO) e dopo 3/4 giorni è tornato, però meno intenso della prima volta, alchè ho ripreso la terapia. la mia domanda è la seguente: è possibile che questi attacchi di ansia siano dovuti al fatto che in un anno la mia vita sia totalmente cambiata: sono diventato commercialista (con tanta angoscia perchè dovrò avviare uno studio da zero), mi sono sposato e sono diventato padre di una meravigliosa bimba?. E' possibile che tutti questi cambiamenti e resposìnsabilità improvvise abbiano avuto su di me questo effetto bomba? e sopratutto come me ne esco da questo stato, oltre la cura mi serve uno psicologo ho mi devo solo adattare alla nuova vita? GRAZIE DI CUORE A TUTTI.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile utente, è possibile che tutti i cambiamenti che lei descrive possano aver portato a questo stato di ansia, ma è anche possibile che essa possa essersi impiantata grazie ad un circolo vizioso cognitivo che nulla ha a che fare con i suoi cambiamenti.
se le visite mediche non hanno dato esiti positivi dovrebbe considerare la possibilità di una valutazione psicologica.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro Alessandro,

nell'ultimo periodo la sua vita è decisamente cambiata: il matrimonio, la nascita di un figlio, il conseguimento del titolo di commercialista con il progetto di aprire uno studio partendo da zero susciterebbero almeno un po' d'ansia in chiunque.
Non crede?

I cambiamenti sono sempre fonte di stress, anche quando sono positivi e magari non è socialmente accettabile lamentarsene (come avviene quando nasce un bambino che porta gioia, ma anche tanta fatica nella vita dei genitori).
Al riguardo le consiglio la lettura di questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1261-reagire-male-ai-cambiamenti-i-disturbi-dell-adattamento.html

Quelle che lei ha vissuto nell'ultimo anno sono sicuramente novità positive, ma sono anche tutte molto impegnative ed è relativamente normale che lei si senta un po' sopraffatto da queste nuove responsabilità.

Visto che si sente poco bene da un mese e mezzo può valutare se avvalersi di un sostegno psicologico, cosa che le consiglio, o attendere per vedere se le cose cambiano.
Anche se le gocce che prende le danno un beneficio tenga comunque presente che non sono una soluzione al problema, e che la strada preferibile in questi casi è quella dell'intervento psicologico.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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