Nn riesco più a vivere tranquilla!!!
Salve a tutti vorrei parlare di problema a causa del quale nn vivo più serenamente la mia vita!!!sono un estetista e sei mesi fa mi sono tagliata con un'attrezzo per tagliare le pellicine delle unghie e da allora la mia vita è finita!!!era il mio primo giorno di lavoro in un centro estetico che nn era proprio del tutto pulito e proprio quel giorno mi sono fatta un taglio sul dito!quel giorno sono andata in ospedale e ho parlato con vari medici chiedendo se ci poteva essere possibilità di contagio per hiv e epatite e loro mi hanno detto che la probabilità era proprio minima se nn quasi inesistente cioé mi hanno fatto capire che dovevo essere proprio sfigatissima perchè questo avvenisse ma cmq tutti mi hanno detto per sicurezza di fare il test perchè cmq non si poteva escludere niente!!!ho ho fatto il test 15 giorni prima che scadesse il terzo mese ed è risultato negativo ma sono sempre preoccupata!ho il terrore che abbiano potuto sbagliare il risultato o che cmq il virus ancora nn si vedesse perchè nn era scattato il terzo mese!!!a giorni andró a ripeterlo ma ho paura che facciano errori!!!io ho il terrore di queste malattie!nn riesco a vivere!dove vado vado qualsiasi cosa tocco mi devo lavare le mani!!!sono troppo ossessionata!!!l'altro giorno al supermercato mentre imbustavo la spesa una bambina dietro di me mi ha toccato con qualcosa e poco dopo li dove mi ha toccato ho sentito un forte bruciore al che ho pensato che mi avesse potuto pungere con qualcosa e che magari nn fossi stata solo io ad essere punta!e allora la mia situazione è peggiorata!!!ho problemi anche cn mio marito perché l'intimitá è davvero scarsa e sono sposata anche da poco!lui mi capisce ma credo che ci stiamo allontanando a poco a poco!ho il terrore di me stessa!nn so cosa fare!sono da ricovero vero???vi prego aiutatemi!!!grazie
[#1]
Cara Utente,
quelle che descrive sono preoccupazioni di natura ipocondriaca (e quindi ansiosa) dal momento che, per quanto riguarda il possibile contagio da hiv, si è già sottoposta ai test ma non riesce a fidarsi dell'esito e desidererebbe sottoporvisi di nuovo pmagari più e più volte, "per sicurezza".
In seguito a quell'evento ci dice di aver iniziato a preoccuparsi anche in molte altre situazioni che prima immagino non le suscitassero alcun turbamento, il che è presumibilmente un allargamento della sua ansia, una generalizzazione che sta iniziando a crearle seri problemi nella conduzione delle sue attività quotidiane.
Dalle sue parole sembra piuttosto chiaro che la sua ansia in questo momento è molto elevata, tanto che si sta preoccupando per qualunque tipo di contatto possa avere con cose o persone come se potesse derivarne un contagio.
Prima di tagliarsi presso quel centro estetico aveva mai avuto pensieri del tipo che ci riferisce?
quelle che descrive sono preoccupazioni di natura ipocondriaca (e quindi ansiosa) dal momento che, per quanto riguarda il possibile contagio da hiv, si è già sottoposta ai test ma non riesce a fidarsi dell'esito e desidererebbe sottoporvisi di nuovo pmagari più e più volte, "per sicurezza".
In seguito a quell'evento ci dice di aver iniziato a preoccuparsi anche in molte altre situazioni che prima immagino non le suscitassero alcun turbamento, il che è presumibilmente un allargamento della sua ansia, una generalizzazione che sta iniziando a crearle seri problemi nella conduzione delle sue attività quotidiane.
Dalle sue parole sembra piuttosto chiaro che la sua ansia in questo momento è molto elevata, tanto che si sta preoccupando per qualunque tipo di contatto possa avere con cose o persone come se potesse derivarne un contagio.
Prima di tagliarsi presso quel centro estetico aveva mai avuto pensieri del tipo che ci riferisce?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Gentile Signora,
pienamente d'accordo con la Collega su quanto espresso, mi soffermo sull'ultima parte del suo post
<ho problemi anche cn mio marito perché l'intimitá è davvero scarsa...>
I problemi che riguardano l'intimità di una coppia, riflettono in genere difficoltà di altro tipo nella relazione.
Da quando sono comparsi?
Può dirci qualcosa di più in merito alla relazione con suo marito, se prima del matrimonio andava tutto bene, quali altre eventuali difficoltà state incontrando?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Gent.le Sig.ra,
in sei mesi la paura del contagio da hiv non è scomparsa ma sembra aver generato una serie di reazioni ipocondriache, arrivando ad interferire anche con l'intimità con suo marito.
A questo punto forse è arrivato il momento di chiedere aiuto ad uno Psicologo-Psicoterapeuta al fine di evitare che l'ansia possa diventare cronica e condizionare sempre di più la sua quotidianità.
in sei mesi la paura del contagio da hiv non è scomparsa ma sembra aver generato una serie di reazioni ipocondriache, arrivando ad interferire anche con l'intimità con suo marito.
A questo punto forse è arrivato il momento di chiedere aiuto ad uno Psicologo-Psicoterapeuta al fine di evitare che l'ansia possa diventare cronica e condizionare sempre di più la sua quotidianità.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#4]
Ex utente
Grazie per le tempestive risposte!cmq ho sempre avuto paura di prendere certe malattie!!!ho sempre avuto il terrore ma nn era cosi...magari avevo premura quando tornavo a casa di lavarmi bene e di mettere i vestiti,anche se usati solo per qualche ora,a lavare...ma cmq l'ho avuto sempre!io sono in tipo abbastanza suggestionabile!un mio amico ebbe una trombosi qualche anno fa e io in quel periodo avevo sempre dolori alle gambe..le avevo sempre gonfie e pensavo di avere il suo stesso problema!poi il problema c'era ma era altro ma io credevo di avere la sua stessa cosa!!!anche i film che parlano di malattie mi fanno lo stesso effetto!Sono proprio ipocondriaca lo so ma ora è tutto triplicato da quando é successo questo!vi dico vista questa paura se magari mi tocco l'occhio nn tocco niente perché da qualche parte ho letto che nelle lacrime ci sono piccole quantità di virus!!!cioè sono a questi livelli!!!la stessa cosa vale per la saliva...se con mio marito ci baciamo in modo appassionato lui deve soffermarsi alla bocca perchè sennó dopo impazzisco per lavarmi!!!vivo proprio con la paura nn solo per me ma anche per lui!!!e cmq per quanto riguarda proprio mio marito le difficoltà sono cominciate sei mesi fa perchè io avendo paura di contagiarlo abbiamo pochissimi rapporti!si possono contare sulla punta delle dita e quando capita deve essere rigorosamente protetto!!!voi cosa mi dite?come posso riprendere in mano la mia vita???riusciró mai a stare serena???grazie ancora cordiali saluti
[#5]
Carissima,
se la paura del contagio, la necessità di lavarsi e lavare tutto ciò che può considerare "sporco" e l'identificazione con persone affette da patologie che non la riguardano direttamente proseguono già da tempo è possibile che lei soffra di un disturbo d'ansia di tipo ossessivo che, come tale, deve essere portato all'attenzione di un professionista che possa diagnosticarlo correttamente e poi curarlo.
Sottovalutare la questione potrà solo condurre la suo peggioramento e sicuramente non le consentirà di sconfiggere i pensieri che la spingono ad adottare certi comportamenti.
Prima di tagliarsi non si è mai posta il problema di cercare aiuto per la sua ansia?
se la paura del contagio, la necessità di lavarsi e lavare tutto ciò che può considerare "sporco" e l'identificazione con persone affette da patologie che non la riguardano direttamente proseguono già da tempo è possibile che lei soffra di un disturbo d'ansia di tipo ossessivo che, come tale, deve essere portato all'attenzione di un professionista che possa diagnosticarlo correttamente e poi curarlo.
Sottovalutare la questione potrà solo condurre la suo peggioramento e sicuramente non le consentirà di sconfiggere i pensieri che la spingono ad adottare certi comportamenti.
Prima di tagliarsi non si è mai posta il problema di cercare aiuto per la sua ansia?
[#6]
Gentile Signora,
è davvero giunto il momento che lei consideri concretamente l'opportunità di rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta, meglio se esperto in disturbi d'ansia.
Continuare in questo modo la trattiene nel malessere che oltretutto investe anche la sua vita di coppia.
I disturbi d'ansia si possono affrontare efficacemente attraverso un adeguato trattamento terapeutico.
Il suggerimento è dunque quello di rivolgersi ad uno specialista di persona, per diagnosi ed eventuale terapia.
Legga magari questo articolo per orientarsi in merito alla scelta dello specialista
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Cordialmente
è davvero giunto il momento che lei consideri concretamente l'opportunità di rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta, meglio se esperto in disturbi d'ansia.
Continuare in questo modo la trattiene nel malessere che oltretutto investe anche la sua vita di coppia.
I disturbi d'ansia si possono affrontare efficacemente attraverso un adeguato trattamento terapeutico.
Il suggerimento è dunque quello di rivolgersi ad uno specialista di persona, per diagnosi ed eventuale terapia.
Legga magari questo articolo per orientarsi in merito alla scelta dello specialista
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Cordialmente
[#7]
" ho sempre avuto paura di prendere certe malattie!!!"
Gent.le Sig.ra,
l'episodio del taglio ha fatto "scoppiare" il suo disagio che fino a quel momento è riuscita a gestire con qualche strategia, adesso la situazione è cambiata ma forse non tutti i mali vengono per nuocere perchè così avrà l'opportunità di affrontarlo attraverso un percorso terapeutico, anziché trascurarlo come ha fatto finora.
Gent.le Sig.ra,
l'episodio del taglio ha fatto "scoppiare" il suo disagio che fino a quel momento è riuscita a gestire con qualche strategia, adesso la situazione è cambiata ma forse non tutti i mali vengono per nuocere perchè così avrà l'opportunità di affrontarlo attraverso un percorso terapeutico, anziché trascurarlo come ha fatto finora.
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Come ha deciso di rivolgersi prima a noi e non si è rivolta subito a uno psicologo di persona?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.1k visite dal 12/06/2012.
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