Sensazioni anticipatorie e somatizzazioni

Salve, vi scrivo per un problema che mi riguarda indirettamente. Ho conosciuto il mio ragazzo un anno e mezzo fa e allora usciva da una bruttissima situazione familiare (si stava separando) oltre a portare con se una serie di situazioni irrisolte fin dall'infazia e la recente perdita di un fratello, il quale si è suicidato. Inizialmente ha sofferto di attacchi di panico, ansia, paure, necessità di avere un controllo totale sulle situazioni (anche nei miei confronti) episodi di cambiamenti d'umore fortissimi causati da piccole sensazioni o dal riaffiorare dei suoi vissuti, che la maggior parte delle volte venivano somatizzati in fortissimi mal di testa e dolori alla pancia. Attraverso una terapia psicologica oggi sta molto meglio, è riuscito ad affrontare i suoi mali passati e a gestire meglio quelli "nuovi" quando si presentano; quello che invece rimane è la somatizzazione delle proprie sensazioni (disturbi intestinali, ma piu spesso lo stomaco che lui dice essere in "tilt"), le quali spesso rimangono tali senza riuscire ad identificarne la provenienza, mentre altre volte si rivelano essere anticipatorie rispetto qualcosa che deve accadere o rispetto qualcosa che "si sente che non va". Per fare degli esempi, si sentiva che una determinata cosa era accaduta,senza avere modo di saperlo, ed era accaduta veramente, oppure si sente che una cosa sta per accadere, sempre in negativo, e questa accade, anche relativamente ad eventi molto specifici per la maggir parte fortemente dolorosi. Vorrei sapere se tutto questo puo dipendere da qulache meccanismo mentale o se si entra in un campo differente, "sensitivo", ed eventualmente se possa esserci un modo per tenere sotto controllo queste sensazioni che si presentano anche nei confronti di persone e arrivano, spesso, a condizionare azioni e giudizi. Cio che piu mi interesserebbe è però capirne l'origine. Grazie.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile. Signorina,
per inquadrare il discorso penso si debba definire la sfera inconscia: "quello che non sappiamo di sapere".
Esistono persone che sono molto sensibili alle istanze inconsce. E il caso dei problemi psicosomatici correla con tale sensibilita'.
Ci sarebbe un canale diretto dall'inconscio al corpo che non consente la mediazione di istanze più "dIfensive" dell'individuo.
Ma questo discorso e' tutto basato su ipotesi teoriche. Solo in un contesto adeguato poSono essere esplorate.
Se questo e' il desiderio del ragazzo.
I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile utente, fare delle diagnosi per interposta fidanzata mi sembra difficile e anche rischioso.
Si può pensare che il suo ragazzo , che porta con sè una storia familiare particolarmente difficile e dolorosa viva in una situazione di perenne all'erta, ansia generalizzata si chiama, per cui pensa e rimugina sulle situazioni che lo preoccupano e che conosce bene da vicino.
Da qui le somatizzazioni che si esprimono attraverso questi fastidiosi disturbi dell'apparato digerente, come si sa nella pancia abbiamo un sensibilissimo sensore,
Tutto questo pensare e rimuginare può far sì che anche tema e intuisca e deduca eventi che si rivelano negativi.
Cosa dice il collega che lo segue ?
Sicuramente lo aiuta il rapporto con lei, che mi auguro e vi auguro sia fonte di serenità e positività..
Molti auguri

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
pur comprendendo le sue preoccupazioni, credo che la diagnosi e la cura del melessere del suo fidanzato, sia da far fare a chi si occupa di lui.
Senza conoscere la sua storia clinica, emozionale ecc, non si può dare un significato clinico alle sue somatizzazioni.
Consideri che spesso l'ansia passa dal mentale el corporeo e si esprme con la sintomatologia, che prima di essere tolta, necessita di ascolti ed interpretazioni adeguate

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it