Difficoltà ad affrontare situazioni difficili, perdita di memoria, incapacità di seguire un discorso

Gentili dottori,
sono un ragazzo di 27 anni in procinto di laurearsi.
Scrivo per chiederVi un'opinione riguardo alcuni sintomi che mi accompagnano da alcuni anni, e che solo ora inizio a vedere come parti integrate di un problema più ampio che va via via manifestandosi.

Soffro innanzitutto di bassissime capacità di memorizzazione, sia a lungo termine (non ricordo eventi passati da qualche anno, che invece sono ben impressi nella memoria dei miei amici, suscitando spesso il loro stupore), sia a breve termine (ad esempio non riesco a memorizzare le azioni di gioco durante una partita di calcio, se non dopo aver visto almeno 2 replay; oppure vedere un film dopo uno o due mesi comporta spesso uno shock, perchè non ricordo intere parti). Naturalmente questo problema può evere risvolti molto più negativi: mi è capitato di dimenticare, nel giro di poche settimane di aver avuto un'importante discussione con la mia ragazza, riguardo il nostro futuro...totalmente sparita.

Non riesco a concentrarmi adeguatamente sia durante la lettura di un testo, sia durante una conversazione: specialmente nel secondo caso tendo a distrarmi per frazioni di secondo e perdere parti importanti, anche se la conversazione avviene con solo un'altra persona che si rivolge direttamente a me.

Mi capita molto spesso di avere fissata una canzone in testa, tanto che quando penso a qualcosa spesso lo faccio "cantando" secondo quel motivo. A volte se sono sovrappensiero mi ritrovo a canticchiare a voce alta, senza accorgermene.

Poi altri due sintomi, per me ben più rilevanti:

- Ho l'impressione di non riuscire a farmi un'idea riguardo un determinato argomento: può trattarsi di politica, società o magari di una discussione con qualcuno riguardo ad uno stretto amico comune...è come se, seppure abbia numerose "nozioni" a riguardo, non riesca a mettere tutto in uno stesso contenitore nella mia mente e ad effettuare quelle connessioni che permettono una qualsiasi analisi critica.

- Fortissima tendenza a posporre il più possibile eventi che potrebbero causarmi disagio e difficoltà: rendermi conto di questo problema mi ha portato a mettere tutto assieme e rivolgermi a Voi, e mi sta preoccupando terribilmente.
Può trattarsi della mia salute (rimando visite importanti con il rischio che se c'è qualche problema, questo peggiori), del mio futuro (dovrei pensare a cosa fare dopo la laurea, ma semplicemente non lo faccio), della mia formazione (continuo a rimandare la stesura della tesi, dicendomi che comunque ho tempo, fino ad arrivare troppo vicino alle scadenze, e a dover rimandare il tutto; lo stesso è sempre successo con gli esami, in cui mi ritrovavo a studiare tutto negli ultimi due giorni, e senza comunque sentirmi preoccupato a riguardo).

Cosa fare dunque?
La mia università offre un supporto psicologico gratuito: potrebbe essere un buon punto di partenza? La situazione si fa dura, ho perso almeno due anni "di vita" per quest'ultimo motivo, e non posso lasciar che accada ancora.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Faccia pure un consulto neurologico se lo ritiene opportuno, ma molti supposti deficit di memoria riportati dalle persone giovani sono in realtà problemi d'ansia.

In effetti dalla descrizione che fa traspare una certa ansia, che andrebbe indagata.

Rivolgersi allo sportello di ascolto psicologico della sua facoltà può certamente essere un buon punto di partenza.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com