Ansia e diarrea
Gentili dottori,
Vi scrivo per un problema che va avanti ormai da 4 anni, dopo una delusione scolastica che presumo abbia buttato giù di molto la mia autostima. Ma andiamo per ordine: 4 anni fa per una stupidaggine adolescenziale mi ritiro da scuola, (facevo la quarta superiore e andavo molto bene) ma ero cmq convinta di prendere il diploma e iscrivermi all'università: sono sempre stata una ragazza abb forte con idee e obbiettivi chiari. Non sto a raccontarvi le vicissitudini scolastiche (non piacevoli) di questi 4 anni, vi dico solo che sto prendendo il diploma solo quest'anno in una scuola statale. Il problema per il quale vi chiedo consiglio è dovuto episodi di diarrea molto forte con dolori all'addome e sudori freddi legati all'ansia/agitazione: all'inizio mi capitava solo quando ero sottoposta a forte stress (visita dal dentista, esame scolastico ecc..) ma ultimamente anche di fronte a episodi apparentemente non ansiosi; se devo andare da qualche parte il mio pensiero è: "ci sarà un WC? e se devo andare in bagno come faccio?" questi pensieri mi fanno agitare e scatenano la diarrea: capite da soli che è un cane che si morde la coda. Quando mi succede per bloccare le scariche ricorro all' imodium che ormai, per farmi effetto, devo prenderne 4/5 alla volta anche più volte durante la settimana. Dopo qualche ora dall'assunzione avverto mal di stomaco, male al rene destro e meteorismo: eviterei di prenderlo volentieri!Inoltre le scariche di diarrea mi alterano la flora batterica intestinale procurandomi afte in bocca e candida. Ne ho parlato con il mio medico di base, il quale mi ha fatto eseguire tutte le analisi (feci,celiachia,tiroide ecc..) ed è risultato che sono sana come un pesce! Il mio dottore mi ha quindi consigliato degli ansiolitici (pasaden 5 gocce la matt; 5 il pom; 15 la sera per un po' di tempo e poi sostituirli con un farmaco per il tono dell'umore) dicendomi che mi potrebbero aiutare anche per quanto riguarda la tachicardia (disturbo manifestatosi ultimamente) io però non sono molto convinta di volerli prendere.
Secondo voi gli ansiolitici e i farmaci per il tono dell'umore sono essenziali per il mio disturbo?che effetti collaterali potrebbero darmi?danno dipendenza?
Potrei risolverlo in un'altra maniera?magari attraverso la psicanalisi?ci sono specialisti apposta per questo tipo di problema?
Il disturbo potrebbe essere causato dalla mia situazione scolastica?prendendo finalmente il diploma e iscrivendomi all'università potrei risolverlo da sola?
Vi chiedo scusa per le tante domande ma ho davvero bisogno di consigli.
Anticipatamente vi ringrazio e vi porgo distinti saluti.
Vi scrivo per un problema che va avanti ormai da 4 anni, dopo una delusione scolastica che presumo abbia buttato giù di molto la mia autostima. Ma andiamo per ordine: 4 anni fa per una stupidaggine adolescenziale mi ritiro da scuola, (facevo la quarta superiore e andavo molto bene) ma ero cmq convinta di prendere il diploma e iscrivermi all'università: sono sempre stata una ragazza abb forte con idee e obbiettivi chiari. Non sto a raccontarvi le vicissitudini scolastiche (non piacevoli) di questi 4 anni, vi dico solo che sto prendendo il diploma solo quest'anno in una scuola statale. Il problema per il quale vi chiedo consiglio è dovuto episodi di diarrea molto forte con dolori all'addome e sudori freddi legati all'ansia/agitazione: all'inizio mi capitava solo quando ero sottoposta a forte stress (visita dal dentista, esame scolastico ecc..) ma ultimamente anche di fronte a episodi apparentemente non ansiosi; se devo andare da qualche parte il mio pensiero è: "ci sarà un WC? e se devo andare in bagno come faccio?" questi pensieri mi fanno agitare e scatenano la diarrea: capite da soli che è un cane che si morde la coda. Quando mi succede per bloccare le scariche ricorro all' imodium che ormai, per farmi effetto, devo prenderne 4/5 alla volta anche più volte durante la settimana. Dopo qualche ora dall'assunzione avverto mal di stomaco, male al rene destro e meteorismo: eviterei di prenderlo volentieri!Inoltre le scariche di diarrea mi alterano la flora batterica intestinale procurandomi afte in bocca e candida. Ne ho parlato con il mio medico di base, il quale mi ha fatto eseguire tutte le analisi (feci,celiachia,tiroide ecc..) ed è risultato che sono sana come un pesce! Il mio dottore mi ha quindi consigliato degli ansiolitici (pasaden 5 gocce la matt; 5 il pom; 15 la sera per un po' di tempo e poi sostituirli con un farmaco per il tono dell'umore) dicendomi che mi potrebbero aiutare anche per quanto riguarda la tachicardia (disturbo manifestatosi ultimamente) io però non sono molto convinta di volerli prendere.
Secondo voi gli ansiolitici e i farmaci per il tono dell'umore sono essenziali per il mio disturbo?che effetti collaterali potrebbero darmi?danno dipendenza?
Potrei risolverlo in un'altra maniera?magari attraverso la psicanalisi?ci sono specialisti apposta per questo tipo di problema?
Il disturbo potrebbe essere causato dalla mia situazione scolastica?prendendo finalmente il diploma e iscrivendomi all'università potrei risolverlo da sola?
Vi chiedo scusa per le tante domande ma ho davvero bisogno di consigli.
Anticipatamente vi ringrazio e vi porgo distinti saluti.
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Quello che descrivi è un comune sintomo d'ansia. Se esami e visite mediche hanno dato esito negativo, è probabile che tu stessa, senza rendertene conto e ovviamente senza volere, stia dando luogo a quella che chiamiamo profezia che si autoavvera.
In pratica è un circolo vizioso che funziona così:
1. Si è ansiosi.
2. L'ansia può provocare sintomi somatici, come ad es. la diarrea.
3. Ma siccome si è ansiosi, s'inizia a preoccuparsi che la mancanza di un wc possa rendere problematico uscire.
4. Quindi l'ansia aumenta.
5. E il ciclo ricomincia.
Problemi come il tuo possono essere risolti bene con approcci psicoterapeutici specifici per l'ansia come il breve strategico e il comportamentale.
In pratica è un circolo vizioso che funziona così:
1. Si è ansiosi.
2. L'ansia può provocare sintomi somatici, come ad es. la diarrea.
3. Ma siccome si è ansiosi, s'inizia a preoccuparsi che la mancanza di un wc possa rendere problematico uscire.
4. Quindi l'ansia aumenta.
5. E il ciclo ricomincia.
Problemi come il tuo possono essere risolti bene con approcci psicoterapeutici specifici per l'ansia come il breve strategico e il comportamentale.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
L'ansiolitico può avere una sua utilità, ma anche il farmaco, come la psicoterapia, andrebbe utilizzato all'interno di un progetto di cura che nel tuo caso richiede probabilmente attenzione specialistica
Il medico ti avrà dato l'ansiolitico nella speranza che da solo bastasse, ma spesso è necessaria anche una psicoterapia mirata per aver ragione dei disturbi d'ansia
Puoi leggere qui per informarti:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Per cercare specialisti puoi consultare liste pubblicamente disponibili in internet, come ad esempio la lista d'iscritti a questo sito. Nella tua zona dovrebbero esserci tante possibilità a questo proposito
Il medico ti avrà dato l'ansiolitico nella speranza che da solo bastasse, ma spesso è necessaria anche una psicoterapia mirata per aver ragione dei disturbi d'ansia
Puoi leggere qui per informarti:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Per cercare specialisti puoi consultare liste pubblicamente disponibili in internet, come ad esempio la lista d'iscritti a questo sito. Nella tua zona dovrebbero esserci tante possibilità a questo proposito
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 35.2k visite dal 06/06/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.