Una vera terapia psicologica
Gentili dottori,sono un ragazzo di 25 anni e vi scrivo per avere un consulto competente in merito ad un mio stato ansioso persistente che negli ultimi tempi si è aggravato parecchio.
Premetto che ho una personalità di base molto ansiosa, dovuta in larga misura ad una mia pregressa timidezza e insicurezza e inoltre sono cresciuto in un ambiente familiare ansiogeno con entrambi i genitori afflitti, anche se in diversa misura, da problemi di natura psichiatrica. Nello specifico, mia madre soffre, da quando sono nato, di depressione e disturbi ossessivi compulsivi con venature di schizofrenia, mentre mio padre, col quale ho un ottimo rapporto, ha un carattere molto ansioso e assume regolarmente da alcuni anni, a causa del lavoro, leggere dosi di ansiolitici. Oltre alle insicurezze di base, consolidatesi a causa dell'ambiente familiare e del mio vissuto personale credo di aver sempre avuto anche delle forme di disturbi ossessivi compulsivi come piccole paranoie, causate soprattutto dalla mia paura del giudizio degli altri e del sentirmi sempre osservato, ma sono sempre riuscito a conviverci, senza mai affrontare una vera terapia psicologica. Tuttavia, nonostante il quadro generale, sopra descritto, sono sempre stato quasi sempre sereno, ho fatto mille esperienze, ho viaggiato molto, ho sempre avuto moltissimi amici e ho condotto una vita diciamo normale. I problemi iniziano a sorgere ora, quando si inizia a uscire dal periodo per così dire post adoloescenziale, e ci si deve confrontare con la vita vera. Le mie insicurezze ora si sono infatti ingigantite e inizio a sperimentare degli stati ansiosi che non mi sono mai appartenuti, temo infatti più che mai il confronto con gli altri e il loro giudizio, e mi sento, molte volte anche a torto, inferiore. In questo stato, oltretutto ultimamente, si è innestato il dubbio dell'omosessualità, che mi ha portato in un circolo di ossessioni che non finiscono mai e tutto ciò per una persona ansiosa come me risulta devastante. Molte delle mie insicurezze, derivano infatti dalla scarsa esperienza con le ragazze. Il punto è che non ho mai avuto impulsi o pensieri omosessuali in vita mia e ho sempre desiderato le ragazze, anche se per timidezza non ci ho mai provato seriamente. Peraltro, ho sempre avuto per la stragrande maggioranza amici maschi e non mi è mai e ripeto mai venuta nessuna strana tentazione, anzi, al contrario, appena sono con una ragazza che mi piace, in una situazione tranquilla, avverto immediatamente desiderio sessuale accompagnato da erezioni persistenti. L'ossessione dubbio più che altro mi nasce dal fatto che i porno, non mi hanno mai eccitato molto e quindi spesso ricorrevo alla fantasia e a diciamo immagini ferme, in particolari su ragazze con grandi seni, altra mia ossessione. Ora, il discorso sarebbe più lungo, ma la situazione attuale si può riassumere nel fatto che questo dubbio mi circola in testa tutto il giorno e mi porta pensieri intrusivi che non mi appartengono e che non voglio.
Grazie
Premetto che ho una personalità di base molto ansiosa, dovuta in larga misura ad una mia pregressa timidezza e insicurezza e inoltre sono cresciuto in un ambiente familiare ansiogeno con entrambi i genitori afflitti, anche se in diversa misura, da problemi di natura psichiatrica. Nello specifico, mia madre soffre, da quando sono nato, di depressione e disturbi ossessivi compulsivi con venature di schizofrenia, mentre mio padre, col quale ho un ottimo rapporto, ha un carattere molto ansioso e assume regolarmente da alcuni anni, a causa del lavoro, leggere dosi di ansiolitici. Oltre alle insicurezze di base, consolidatesi a causa dell'ambiente familiare e del mio vissuto personale credo di aver sempre avuto anche delle forme di disturbi ossessivi compulsivi come piccole paranoie, causate soprattutto dalla mia paura del giudizio degli altri e del sentirmi sempre osservato, ma sono sempre riuscito a conviverci, senza mai affrontare una vera terapia psicologica. Tuttavia, nonostante il quadro generale, sopra descritto, sono sempre stato quasi sempre sereno, ho fatto mille esperienze, ho viaggiato molto, ho sempre avuto moltissimi amici e ho condotto una vita diciamo normale. I problemi iniziano a sorgere ora, quando si inizia a uscire dal periodo per così dire post adoloescenziale, e ci si deve confrontare con la vita vera. Le mie insicurezze ora si sono infatti ingigantite e inizio a sperimentare degli stati ansiosi che non mi sono mai appartenuti, temo infatti più che mai il confronto con gli altri e il loro giudizio, e mi sento, molte volte anche a torto, inferiore. In questo stato, oltretutto ultimamente, si è innestato il dubbio dell'omosessualità, che mi ha portato in un circolo di ossessioni che non finiscono mai e tutto ciò per una persona ansiosa come me risulta devastante. Molte delle mie insicurezze, derivano infatti dalla scarsa esperienza con le ragazze. Il punto è che non ho mai avuto impulsi o pensieri omosessuali in vita mia e ho sempre desiderato le ragazze, anche se per timidezza non ci ho mai provato seriamente. Peraltro, ho sempre avuto per la stragrande maggioranza amici maschi e non mi è mai e ripeto mai venuta nessuna strana tentazione, anzi, al contrario, appena sono con una ragazza che mi piace, in una situazione tranquilla, avverto immediatamente desiderio sessuale accompagnato da erezioni persistenti. L'ossessione dubbio più che altro mi nasce dal fatto che i porno, non mi hanno mai eccitato molto e quindi spesso ricorrevo alla fantasia e a diciamo immagini ferme, in particolari su ragazze con grandi seni, altra mia ossessione. Ora, il discorso sarebbe più lungo, ma la situazione attuale si può riassumere nel fatto che questo dubbio mi circola in testa tutto il giorno e mi porta pensieri intrusivi che non mi appartengono e che non voglio.
Grazie
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Dovrebbe leggere quest'articolo se ancora non l'ha fatto:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html
L'opportunità di suggerirle o meno un consulto specialistico dipende da quanto si sente a disagio con l'ansia e i pensieri disturbanti che si trova ad avere. Una familiarità di problemi psichiatrici potrebbe essere correlata, ma non è detto.
L'ossessività , come forse già saprà, dipende dall'ansia e quindi se lei è una persona di base ansiosa, c'è la possibilità che la stia esprimendo in questo modo.
Se sente di non riuscire a fronteggiare da solo la situazione le raccomando il colloquio specialistico.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html
L'opportunità di suggerirle o meno un consulto specialistico dipende da quanto si sente a disagio con l'ansia e i pensieri disturbanti che si trova ad avere. Una familiarità di problemi psichiatrici potrebbe essere correlata, ma non è detto.
L'ossessività , come forse già saprà, dipende dall'ansia e quindi se lei è una persona di base ansiosa, c'è la possibilità che la stia esprimendo in questo modo.
Se sente di non riuscire a fronteggiare da solo la situazione le raccomando il colloquio specialistico.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 04/06/2012.
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