Rapporto madre-figlia conflittuale
Salve, purtroppo con mia madre ho sempre avuto un rapporto conflittuale, già dall'infanzia ricordo che avevo il terrore di lei e poi nell'adolescenza questa paura si è trasformata in rabbia. Mio padre se ne è andato che avevo 4 anni e mia madre si è presa cura di me e dei miei due fratelli che avevano 10 anni in più. In realtà, lei era sempre nervosa dato che le cause per il nostro mantenimento sono andate avanti per degli anni, e io ero in balia di mia sorella soprattutto, lei era al lavoro e anche quando c'era mi ricordo pochi attimi felici. Mia madre non mi ha mai abbracciato, mai detto che mi amava, mai neanche una volta dai 6 anni in poi.Si limitava a comprare il cibo, arrabbiarsi e urlare se prendevo brutti voti. Io sono cresiciuta così, speravo di andarmene presto perchè ovviamente ero sempre sola già da piccola, sono cresciuta e diventata indipendente dai 7 anni in poi praticamente.
Andando avanti, mi accorgevo che eravamo proprio incompatibili, mia madre non riusciva proprio ad avere la sensibilità necessaria per capire quello che le dicevo. Ho finito gli studi, e sono andata via di casa con mio marito, che grazie a Dio ha colmato dopo anni la carenza di affetto che avev avuto. Adesso ho una figlia di un anno e mezzo e le tensioni con mia madre, che si erano stabilizzate perchè cercavo di avere con lei un rapporto molto superficiale, si sono ripresentate. Il problema è che non riesco a perdonare mia madre per come si è comportata. Più vado avanti e più gli errori con mia figlia saltano agli occhi. Sicuramente il rapporto con lei mi ha fatto diventare una donna adulta, determinata nel lavoro, sicura e senza dipendenze, rispetto ad altre persone che nella mia situazione si sarebbero rassegnate.Io non vorrrei che vedesse ancora mia figlia, quando sta con lei sminuisce sempre il mio ruolo, non ascolta, io sono sempre nervosa. Ormai ogni volta sto male, ogni volta ci litigo, alla notte ho anche gli incubi, mi sveglio urlando come quando ero bambina. Lei non mi chiama mai, inizialmente la chiamavo io, ma adesso ci ho rinunciato. Se non ci parliamo non mi chiama per chiarire, semplicemente sa che prima o poi avrò bisogno di portare mia figlia, ma con me non ha un rapporto. Ho anche una sorella più grande e mia madre le fa da filippina, lei è contenta se le chiedi di stirare, lavarti casa, i vetri... questo è il suo strano modo che ha di fare la madre, ma a me non è mai bastato. In vita mia le ho chiesto favori (a parte tenere mia figlia) pochissime volte, perchè non volevo una madre filippina, ma una madre con cui avere un rapporto, uscire a prendere un caffè,andare dal parrucchiere insieme. Mia madre non fa queste cose con noi, cerca scuse e fin da quando eravamo piccole sembra che si vergogni di noi. Dai 7 anni mi lasciava sempre chiusa in macchina mentre andava a fare la spesa, e la aspettavo ore. Adesso odio stare in macchina ad aspettare.Mi sento colpevole perchè odio mia madre, che mi ha dato la vita, ma sento di doverle stare lontano.
Andando avanti, mi accorgevo che eravamo proprio incompatibili, mia madre non riusciva proprio ad avere la sensibilità necessaria per capire quello che le dicevo. Ho finito gli studi, e sono andata via di casa con mio marito, che grazie a Dio ha colmato dopo anni la carenza di affetto che avev avuto. Adesso ho una figlia di un anno e mezzo e le tensioni con mia madre, che si erano stabilizzate perchè cercavo di avere con lei un rapporto molto superficiale, si sono ripresentate. Il problema è che non riesco a perdonare mia madre per come si è comportata. Più vado avanti e più gli errori con mia figlia saltano agli occhi. Sicuramente il rapporto con lei mi ha fatto diventare una donna adulta, determinata nel lavoro, sicura e senza dipendenze, rispetto ad altre persone che nella mia situazione si sarebbero rassegnate.Io non vorrrei che vedesse ancora mia figlia, quando sta con lei sminuisce sempre il mio ruolo, non ascolta, io sono sempre nervosa. Ormai ogni volta sto male, ogni volta ci litigo, alla notte ho anche gli incubi, mi sveglio urlando come quando ero bambina. Lei non mi chiama mai, inizialmente la chiamavo io, ma adesso ci ho rinunciato. Se non ci parliamo non mi chiama per chiarire, semplicemente sa che prima o poi avrò bisogno di portare mia figlia, ma con me non ha un rapporto. Ho anche una sorella più grande e mia madre le fa da filippina, lei è contenta se le chiedi di stirare, lavarti casa, i vetri... questo è il suo strano modo che ha di fare la madre, ma a me non è mai bastato. In vita mia le ho chiesto favori (a parte tenere mia figlia) pochissime volte, perchè non volevo una madre filippina, ma una madre con cui avere un rapporto, uscire a prendere un caffè,andare dal parrucchiere insieme. Mia madre non fa queste cose con noi, cerca scuse e fin da quando eravamo piccole sembra che si vergogni di noi. Dai 7 anni mi lasciava sempre chiusa in macchina mentre andava a fare la spesa, e la aspettavo ore. Adesso odio stare in macchina ad aspettare.Mi sento colpevole perchè odio mia madre, che mi ha dato la vita, ma sento di doverle stare lontano.
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Gentile Ragazza,
le dinamiche madre figlia, sono complesse e spesso ambivalenti.
credo che un luogo simbolico deputato all'ascolto, come un colloquio con uno psicologo, potrebbe aiutarla a dipanare la matassa emozionale e sanare i sensi di colpa per l'odio provato.
Un legame d'amore, come quello madre figlio, non obbligatoriamente deve essere condito da cose concrete da fare, come parrucchiere, spesa, ecc....
ci sono molte madri che lavorano tanto e, che amano ugualmente i loro figli, a volte un tempo di qualità è più ristoratore e nutritivo, di un tempo di quantità.
le dinamiche madre figlia, sono complesse e spesso ambivalenti.
credo che un luogo simbolico deputato all'ascolto, come un colloquio con uno psicologo, potrebbe aiutarla a dipanare la matassa emozionale e sanare i sensi di colpa per l'odio provato.
Un legame d'amore, come quello madre figlio, non obbligatoriamente deve essere condito da cose concrete da fare, come parrucchiere, spesa, ecc....
ci sono molte madri che lavorano tanto e, che amano ugualmente i loro figli, a volte un tempo di qualità è più ristoratore e nutritivo, di un tempo di quantità.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 12.1k visite dal 01/06/2012.
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