La spettratrice distaccata

Gentile utente,
è giusta la correlazione evento traumatico-incubo.
Si tratta di una modalità attraverso la quale durante il sonno viene "rivissuto" il trauma. Durante la veglia l'evento traumatico potrebbe riemergere attraverso immagini, pensieri, illusioni, flashback persistenti o sensazioni di rivivere l’esperienza.
Qualora dovesse presentare sintomi marcati di ansia (difficoltà a dormire, irritabilità, scarsa capacità di concentrazione, ipervigilanza, risposte di allarme esagerate, irrequietezza motoria), marcato evitamento degli stimoli che evocano ricordi del trauma (es. bus, metro, cinema,luoghi affollati),sensazione soggettiva di insensibilità, distacco, o assenza di reattività emozionale, derealizzazione, depersonalizzazione, incapacità di ricordare qualche aspetto importante del trauma si potrebbe configurare la diagnosi di Disturbo Acuto da Stress. In ogni caso parlarne con un esperto le potrà giovare a superare questo momento.

Dr. Rosa Sant'Angelo

Gentilissima,
credo anch’io, come Lei stessa ha ben intuito e come ha sottolineato la dott.ssa Sant’Angelo, che il legame tra l’episodio accaduto e la sua rappresentazione onirica sia pertinente: il sogno sembrerebbe, in questo caso, una prima modalità di elaborazione dell'esperienza traumatica. Ci tenga aggiornati su come evolve la situazione. Qualora lo stato di ansia dovesse persistere nel tempo potrebbe rivelarsi utile una visita specialistica.

Molto cordialmente,

Gentile utente,
incubi notturni sono frequenti in seguito a situazioni che abbiano provocato un trauma emotivo. Se la situazione dovesse perdurare oppure accompagnarsi ad altri sintomi della sfera ansiosa allora si pone l'indicazione per un consulto specialistico "dal vivo".
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

Gentili dottori,
vi ringrazio per le vostre risposte tempestive. A distanza di una settimana gli incubi sono scomparsi ( o almeno non ne ho ricordo al risveglio); dal punto di vista razionale ho accettato il fatto, sono cose che purtroppo capitano, ho ripreso la mia vita normale compresa la frequentazione dei mezzi pubblici anche se ho cambiato linea per evitare quella fermata sempre così affollata. E' rimasta una irrazionale sensazione di disagio mista ad ansia nei momenti che possono essere a rischio, forse è sana perchè fa stare all'erta ma sfinisce; è rimasto anche una rabbia non sana verso me stessa perchè avrei potuto fare qualcosa di diverso che non spaventarmi, magari dirgli qualcosa e non sfuggirlo e basta, però non voglio pensarci troppo comunque, in fondo io non ho nessuna colpa.
Grazie ancora per la vostra attenzione,
saluti