Sono depressa?
Salve.
Sono una ragazza di 24 anni e da un pò di tempo non mi riconosco più...
Piango spesso, anche senza un motivo; mi sento spesso triste, stanca, non ho voglia di fare nulla.
Sono ormai due anni che convivo con il mio fidanzato (che amo e che mi ama alla follia da quasi sei anni), ma da gennaio mi sento così...
All'inizio la riprendevo con il fatto che ero stata licenziata a causa di una riduzione del personale, ma poi mi ero ripresa, ero felice, ho iniziato a sentire il desiderio di avere un bambino (quando l'orologio biologico inizia a ticchettare, non può restare inascoltato). Anche il mio fidanzato vorrebbe un bambino ma "non adesso perchè non ci sono i soldi per mantenerlo". Se poi ci aggiungiamo che le mie amiche o sono incinte o già hanno un bambino, e che mia cognata (che non è neanche un anno e mezzo che sta con un ragazzo e che non ha neanche una casa "SUA" come noi) forse è incinta, ho ricominciato a "vedere nero". Sono arrivata anche a pensare che lui non mi vuole più, arrivo a domandarmi "Come posso piacergli? cosa ho che gli piace? sono brutta, grassa e stupida..."... Odio il mio fisico, ho un pò di pancetta e qualche chilo di troppo (molti chili di troppo, per una che non è mai salita sopra i 60 Kg e adesso se ne ritrova 75!)... Non ce la faccio più... Voglio tornare a vivere come prima, spensierata... Perchè non ci riesco? Cosa posso fare? Non so come uscire da questa situazione...
Vi ringrazio per la vostra risposta.
Sono una ragazza di 24 anni e da un pò di tempo non mi riconosco più...
Piango spesso, anche senza un motivo; mi sento spesso triste, stanca, non ho voglia di fare nulla.
Sono ormai due anni che convivo con il mio fidanzato (che amo e che mi ama alla follia da quasi sei anni), ma da gennaio mi sento così...
All'inizio la riprendevo con il fatto che ero stata licenziata a causa di una riduzione del personale, ma poi mi ero ripresa, ero felice, ho iniziato a sentire il desiderio di avere un bambino (quando l'orologio biologico inizia a ticchettare, non può restare inascoltato). Anche il mio fidanzato vorrebbe un bambino ma "non adesso perchè non ci sono i soldi per mantenerlo". Se poi ci aggiungiamo che le mie amiche o sono incinte o già hanno un bambino, e che mia cognata (che non è neanche un anno e mezzo che sta con un ragazzo e che non ha neanche una casa "SUA" come noi) forse è incinta, ho ricominciato a "vedere nero". Sono arrivata anche a pensare che lui non mi vuole più, arrivo a domandarmi "Come posso piacergli? cosa ho che gli piace? sono brutta, grassa e stupida..."... Odio il mio fisico, ho un pò di pancetta e qualche chilo di troppo (molti chili di troppo, per una che non è mai salita sopra i 60 Kg e adesso se ne ritrova 75!)... Non ce la faccio più... Voglio tornare a vivere come prima, spensierata... Perchè non ci riesco? Cosa posso fare? Non so come uscire da questa situazione...
Vi ringrazio per la vostra risposta.
[#1]
Gentilissima,
da qui non possiamo porre una diagnosi perchè manca la conoscenza diretta del suo caso, ma solo fornirle degli elementi di riflessione su ciò che le sta succedendo.
E' possibile che la perdita del lavoro abbia turbato la sua serenità in maniera profonda, soprattutto se dubita di poter trovare un'altra occupazione a breve e dal momento che non è stata licenziata per motivi legati al suo rendimento o alla sua condotta, ma a condizioni economiche che non hanno a che vedere con lei e sulle quali lei non può esercitare alcun effetto.
In questo senso un periodo di malessere psicologico può rientrare nella normalità di una rezione comprensibile al licenziamento.
Quello che è accaduto in seguito probabilmente ha rappresentato un tentativo da parte sua di risollevarsi e investire in altro, anche sulla scorta di ciò che vede accadere attorno a sè (le altre ragazze che sono diventate madri o stanno per diventarlo): sentirsi dire dal suo compagno che non ci sono le condizioni economiche per avere e mantenere un figlio può averla fatta sentire di nuovo un fallimento.
Prima di questo periodo desiderava già avere un bambino?
da qui non possiamo porre una diagnosi perchè manca la conoscenza diretta del suo caso, ma solo fornirle degli elementi di riflessione su ciò che le sta succedendo.
E' possibile che la perdita del lavoro abbia turbato la sua serenità in maniera profonda, soprattutto se dubita di poter trovare un'altra occupazione a breve e dal momento che non è stata licenziata per motivi legati al suo rendimento o alla sua condotta, ma a condizioni economiche che non hanno a che vedere con lei e sulle quali lei non può esercitare alcun effetto.
In questo senso un periodo di malessere psicologico può rientrare nella normalità di una rezione comprensibile al licenziamento.
Quello che è accaduto in seguito probabilmente ha rappresentato un tentativo da parte sua di risollevarsi e investire in altro, anche sulla scorta di ciò che vede accadere attorno a sè (le altre ragazze che sono diventate madri o stanno per diventarlo): sentirsi dire dal suo compagno che non ci sono le condizioni economiche per avere e mantenere un figlio può averla fatta sentire di nuovo un fallimento.
Prima di questo periodo desiderava già avere un bambino?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Innanzitutto, La ringrazio per la sua risposta.
Comunque, da sei anni a questa parte ho sempre avuto il desiderio di diventare madre, ma poi ci pensavo un pochino e dicevo "No è troppo presto ci conosciamo appena/è poco che stiamo insieme" (ci siamo fidanzati che io avevo 18 anni e lui 22). Anche il mio compagno diceva sempre così, con la differenza che adesso io mi sento pronta per avere un figlio, mentre lui sembra "rifugiarsi" dietro la "scusa" delle condizioni economiche (adesso abbiamo 24 anni io e 28 lui). Si, è vero, non navighiamo nell'oro, dato che lavora solo lui e abbiamo casa e macchina da pagare, ma sia i miei che i suoi sarebbero disposti ad aiutarci se dovesse servire. E il discorso che mi è venuto in mente giorni fa è questo: ok, io posso anche aspettare che le cose migliorino, ma se aspetto (che so) due anni e non migliora nulla? che ho aspettato a fare?
Sul fatto di sentirmi un fallimento è vero. Spesso e volentieri mi ci sento. Anche per le cavolate (anche se, per esempio, non riesco a fare qualcosa in casa, che sia il sugo che viene bruciacchiato o che sia una lavatrice fatta male).
Comunque, da sei anni a questa parte ho sempre avuto il desiderio di diventare madre, ma poi ci pensavo un pochino e dicevo "No è troppo presto ci conosciamo appena/è poco che stiamo insieme" (ci siamo fidanzati che io avevo 18 anni e lui 22). Anche il mio compagno diceva sempre così, con la differenza che adesso io mi sento pronta per avere un figlio, mentre lui sembra "rifugiarsi" dietro la "scusa" delle condizioni economiche (adesso abbiamo 24 anni io e 28 lui). Si, è vero, non navighiamo nell'oro, dato che lavora solo lui e abbiamo casa e macchina da pagare, ma sia i miei che i suoi sarebbero disposti ad aiutarci se dovesse servire. E il discorso che mi è venuto in mente giorni fa è questo: ok, io posso anche aspettare che le cose migliorino, ma se aspetto (che so) due anni e non migliora nulla? che ho aspettato a fare?
Sul fatto di sentirmi un fallimento è vero. Spesso e volentieri mi ci sento. Anche per le cavolate (anche se, per esempio, non riesco a fare qualcosa in casa, che sia il sugo che viene bruciacchiato o che sia una lavatrice fatta male).
[#3]
"se aspetto (che so) due anni e non migliora nulla? che ho aspettato a fare?"
Ha pensato a cercare un'altra occupazione?
Ho infatti la sensazione che questo grande investimento emotivo nell'idea di avere un figlio dipenda proprio dal fatto che, perso il lavoro, lei abbia spostato altrove l'attenzione e non si stia preoccupando di cercare un altro posto.
E' così?
Ha pensato a cercare un'altra occupazione?
Ho infatti la sensazione che questo grande investimento emotivo nell'idea di avere un figlio dipenda proprio dal fatto che, perso il lavoro, lei abbia spostato altrove l'attenzione e non si stia preoccupando di cercare un altro posto.
E' così?
[#6]
Utente
Ogni volta che provo a parlarne mi esce fuori con la questione economica. Io provo a chiedergli spiegazioni più approfondite ma lui mi dice che è solo per quello. Io non so se credergli che sia solo per quello o se ci sia dell'altro. Incomincio a pensare che a 28 anni non si senta pronto a diventare padre oppure che in realtà non voglia un figlio con me.
[#9]
E' possibile che la questione le stia pesando molto perchè sta investendo tutta l'attenzione su questo progetto, ma è anche possibile che ci siano delle difficoltà di relazione che non sono fin qui emerse chiaramente.
Cosa pensa dell'idea di richiedere una consulenza psicologica di coppia?
Cosa pensa dell'idea di richiedere una consulenza psicologica di coppia?
[#12]
Cara Ragazza,
Credo che una consulenza psicologica de visu, possa essere inicata.
Il desiderio di maternita' , sano, leggittimo e correlato sia al legame, che al famigerato orologio biologico, a mio avviso pero' andrebbe analizzato a fondo.
Un figlio, per quanto meraviglioso, non e' un antidepressivo, ne' fa passare il malessere, che invece andrebbe analizzato, investigato e curato proma della gestazione.
Il successivo bagno ormonale, amplifica ogni sentire e volere, sarebbe utile fare ordine prima dentro di lei e la sua coppia.
Credo che una consulenza psicologica de visu, possa essere inicata.
Il desiderio di maternita' , sano, leggittimo e correlato sia al legame, che al famigerato orologio biologico, a mio avviso pero' andrebbe analizzato a fondo.
Un figlio, per quanto meraviglioso, non e' un antidepressivo, ne' fa passare il malessere, che invece andrebbe analizzato, investigato e curato proma della gestazione.
Il successivo bagno ormonale, amplifica ogni sentire e volere, sarebbe utile fare ordine prima dentro di lei e la sua coppia.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 1.5k visite dal 29/05/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.