La suocera tra competizione e dispetti.

Ho 27 anni ed ho posto fine alla mia storia di 2 anni a causa di mia suocera e di tutta la famiglia del mio ragazzo. Lui è orfano di padre coi fratelli più grandi già sposati da prima della morte del padre. Rimasto l'unico in casa e non avendo avuto nessun aiuto economico da nessuno dei fratelli ha dovuto lasciare l'università e provvedere alla madre e a se stesso.
Questa non ne vuol sapere di lavorare, anzi, in questo periodo il mio ragazzo non lavorava più e lei è dovuta andare a svolgere l'attività di dama di compagnia presso una signora anziana ed ha specificato che non appena il figlio troverà un lavoro lei smetterà perchè non sta scritto da nessuna parte che lei debba lavorare...
Questa mentalità ottocentesca ci impedisce di conservare soldi per il nostro futuro visto che la metà di quello che guadagnerebbe andrebbe alla madre e non avendo un padre nessuno potrà garantirgli un aiuto economico per il suo futuro.

La sua famiglia mi odia per questo, perchè per la prima volta con me si è sentito amato, ed ha aperto gli occhi cambiando atteggiamento con loro. Sua madre mi ha chiamato in cattive parole, i suoi fratelli lo hanno isolato, sua madre non gli cucina, lo lascia da solo a casa anche nelle feste di Pasqua e Natale (senza pranzo) per andare dagli altri figli che non lo invitano perchè non vogliono vedere me.

Il mio ragazzo dopo 2 mesi, ha fatto pace con la madre, nonostante lo tratti cosi male, e non manca di andare a farle anche favori con l'auto mentre io aspetto ancora le scuse da parte di questa donna che ha palesemente detto che non mi chiederà mai scusa per le parolaccie dettemi, poichè lei è anziana ed io sono solo una ragazzina.
Secondo voi è giusto che io l'abbia lasciato ed è giusto questo suo aver fatto pace con sua madre nonostante questa lo tratti male e gli manchi di rispetto?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gent.ma Utente,

ovviamente se sua suocera è ancora giovane e in buona salute non c'è nessun motivo oggettivo per cui dovrebbe farsi mantenere dal figlio - o quanto meno da un solo figlio, come mi sembra di capire che sia avvenuto finora.

I suoi cognati ritengono normale che sia solo il più piccolo di loro ad occuparsi economicamente della madre?

E' comprensibile che il suo ragazzo sia in difficoltà all'idea di rompere il legame con l'unico genitore che gli è rimasto e che per questo abbia fatto pace con la propria madre, ma è altrettanto comprensibile che lei non abbia voluto subire oltre quella situazione molto sgradevole.

Quando lei l'ha lasciato lui cos'ha detto?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
I suoi fratelli sono d'accordo con la madre poichè avendo famiglia hanno paura di doverci rimettere economicamentee quindi lasciano tutto sulle sue spalle.

La madre ha 58 anni e può muoversi tranquillamente.

Lui mi ha detto che mi capisce, che la sua famiglia fa schifo e che se vado via mi salvo, facendomi capire che se torno poi devo accettare la situazione.. e questo ricatto morale mi fa paura.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Quindi lui non concepisce in alcun modo di avere diritto a fare la propria vita?
Come giudica il fatto che i propri fratelli lascino solo sulle sue spalle tutto il peso del mantenimento della madre mentre loro hanno costruito una famiglia senza farsi problemi?

Vorrei inoltre chiederle se fra voi le cose andavano bene fin a quando questa situazione è peggiorata al punto tale da portarla a chiudere il rapporto.

Il ragazzo quanti anni ha?
In precedenza era già stato fidanzato?
Se sì, gli è già capitato che una relazione finisse per colpa della madre?
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Utente
Utente
Lui concepisce la situazione e dice che quando sarà in grado di essere autonomo economicamente andrà via di casa con me e non li guarderà più in faccia. Io però, visto che fa pace con la madre puntualmente (con la scusa che lui vive in casa e non può fare altrimenti) non gli credo più.

Questa situazione ci ha logorati, perchè c'è da dire che io sono ansiosa e non sopporto questa cosa, mi fa stare male e quindi litigavamo sempre. Io ho dato in escandescenze, sono stata anche male fisicamente. Ho sopperito alle mancanze della madre nei giorni più importanti e poi lui ci ha fatto pace, questa cosa mi ha atterrita emotivamente.

Lui ha 26 anni e già una volta una ragazza lo lasciò per colpa della famiglia che anche a lei dicevano che non era fatta per lui.
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Utente
Utente
Un altra cosa che vorrei chiedere èquesta:

fino a quando una madre è madre? Io ho vissuto in una famiglia dove i miei genitori per motivi diversi sono stati rinnegati, feriti e danneggiati dai genitori (le mie nonne soprattutto) e ciò nonostante anche soffrendo hanno interrotto, nei limiti del possibile ogni rapporto più stretto.

A me dunque, i miei genitori anche a loro discapito, hanno insegnato che se una persona ha torto, ha torto e basta anche se è madre o padre. Quindi per la mia educazione, non concepisco la frase moralista " è sempre sua madre e tu finchè non te lo sposi, non sei nessuno", (pronunciata da molte persone) frase che mi ha fatto male moralmente facendomi cadere in uno stato d'animo cupo e pessimista e lo ammetto creandomi odio nei confronti di mia suocera che essendo mamma può fare quello che le pare. Mentalità tipica del sud.


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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"Ho sopperito alle mancanze della madre nei giorni più importanti e poi lui ci ha fatto pace, questa cosa mi ha atterrita emotivamente"

Da quello che ci dice sembra che lei si sia sentita nel ruolo dell'"Altra", la cui esistenza consente alla coppia principale di rimenere in vita e riconciliarsi.

Se il suo ex fra lei e la madre ha di fatto scelto la madre penso che non sia ancora pronto a crescere e a distanziarsi dalla famiglia per prendere la propria strada.

Vista la personalità egoista ed egocentrica della signora, che ritiene che tutto le sia dovuto da parte del figlio più piccolo, è possibile che lui non riuscirà mai a costruire una propria esistenza autonoma, e che forse arriverà a sposarsi (o comunque a creare una relazione duratura) solo con una donna che andrà a genio alla madre e che magari accetterà di prenderla in casa...
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Utente
Utente
Si lei mi ha capita perfettamente... grazie alla mia presenza ho creato un escamotage utile per sopperire alla sua solitudine.

Abitando tra le quattro mura, non dico che non doveva rivolgerle la parola, ma addirittura farle favori personali mentre lei nemmeno gli cucina...

Mi sento inutile e "usata"... e mi piacerebbe credere alle sue promesse, ma non ci sono le basi.

L'ultima frase che lei ha scritto a proposito della ragazza da prendere in casa, gliel'ho ripetuta anche io mille volte. Ovvio lui nega dicendo che non vuole vivere con la madre.
Altra cosa a cui penso è che questa donna invecchierà, starà male e questo potrebbe coincidere con il nostro matrimonio, ostacolandolo. Questa cosa mi fa paura più di tutto il resto.


La ringrazio.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
A mio avviso è forse preferibile che lei eviti di rimanere in attesa che qualcosa cambi, e che provi ad iniziare a ripensare il proprio futuro.

La presenza di un legame così esclusivo, che probabilmente si è ulteriormente stretto quando è morto il padre del ragazzo, non fa ben sperare circa la possibilità che uno di loro due si renda conto della necessità di modificare il rapporto (e le reciproche aspettative) perchè il ragazzo possa crearsi un futuro da persona adulta e non da eterno figlio.
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Utente
Utente
Grazie dottoressa.
Alla luce di quello che lei ha detto, quindi, le sue lacrime sono prive di significato, le sue promesse, il suo non farmi mancare nulla, accontentarmi sempre, in pratica tutto riesce bene finchè siamo soli ma se "arriva mamma, tu non sei nessuno...."
Ieri mi ha detto una cosa: "sei stata l'unica donna acui ho fatto delle promesse, e non ti mentirei mai, anche se non so come e quando potrò realizzare quello che prometto". In pratica si riferisce sempre al lavoro visto che ora l'ha perso... e attribuisce tutto a questo LAVORO=INDIPENDENZA=PRESA DI POSIZIONE.


Mi scusi, ma nonostante ne sia consapevole faccio fatica a metabolizzare di aver perso cosi tanto tempo della mia vita, aver fatto la mamma, l'amica, l'amante e la fidanzata in una sola volta. Inoltre questa sua indifferenza mi innervosisce.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Ovviamente non posso darle certezze e rispondo in via ipotetica sulla base di quello che ha scritto, ma è plausibile che lei abbia avuto a che fare con uno di quei ragazzi/uomini che per vari motivi non riescono a separarsi nè fisicamente nè psicologicamente dalla propria madre.

In ogni caso se è rimasta con lui per 2 anni significa che fino ad un certo punto la situazione le ha dato delle speranze, perchè altrimenti avrebbe deciso di chiudere già da tempo.

So che non sarà una grande consolazione, ma quello che ha vissuto le servirà da esperienza per il futuro - e comunque non penso che il tempo trascorso con questo ragazzo sia stato tutto "tempo perso": oltre alle situazioni sgradevoli e ai litigi nella vostra storia ci sono sicuramente stati tanti momenti positivi, che rimarranno in ogni caso fra i suoi ricordi.