Perdonare un tradimento?
sono anna (30 anni).da 4 frequento un uomo più grande di me.mi ha amata alla follia.però l'ho tradito non solo fisicamente,ma ho tradito anche la sua fiducia.mi trovavo in una situazione più grande di me:un altro con cui avevo avuto una precedente relazione e che faceva di tutto per farmi impietosire (mi raccontava che stava male e che a causa di un brutto male non gli restava molto da vivere,ed io cretina ci sono cascata) mi importunava,non si rassegnava che stavo vivendo una relazione felice.mi riempiva di telefonate,mi seguiva,ma io non ho avuto il coraggio di chiedere aiuto.ho pensato,presuntuosamente,di riuscire a cavarmela da sola.il mio compagno mi accusa che ho sempre combattuto per l'altro,per difenderlo,ed ora,a mente più lucida,non posso dargli tutti i torti.effettivamente così appariva.ma io avevo solo tanta paura.il precedente era una persona instabile ed io ero terrorizzata.alternava momenti in cui diceva di aver capito che mi doveva lasciare in pace,altri in cui tornava all'attacco.credo semplicemente che volesse rovinarmi la vita (non stai con me,non devi essere felice con un altro).poi un giorno mi dice che deve parlarmi,che finalmente ha capito ed io ci sono cascata.ha preteso con la violenza un'altra "prestazione".ed io non sono riuscita ad evitare.Racconto solo un episodio:un giorno mi ritrovai sotto il tergicristallo della macchina un suo biglietto con un "bell'appellativo"(lascio a Voi la possibilità di immaginare il contenuto).poi me lo ritrovai dietro,che mi seguiva con la macchina.quando mi fermai continuò a offendermi ed io in quell'istante riuscii a rispondergli offendendolo,di rimando.poi però il suo sguardo mi terrorizzò.e così gli dissi che l'avevo perdonato.ma quale donna può perdonare?io lo stavo sfidando ed avevo paura.ho cercato di nascondere questa cosa al mio compagno,ma per lui sono un libro aperto.ha scoperto e non mi perdona soprattutto il non avergli chiesto aiuto.ha provato ad andare avanti,ma le ferite sono ancora troppo aperte e fanno troppo male.io lo amo e non so come devo fare.lui dice che non riesce ad andare avanti con questi pensieri dolorosi, on riesce a cancellare le bugie che gli ho detto,non riesce a perdonarmi che l'ho preso in giro.ritiene che la mia versione è "opportunistica",che gli nascondo ancora i veri motivi del tradimento.e non riesce a credermi.io soffro,perchè con le mie cavolate ho rinunciato al regalo più bello che la vita mi stava facendo.lui sa che lo amo ma dice che non riesce più ad amarmi come prima.tra di noi c'è una intesa profonda,ci capiamo al volo,basta uno sguardo e a volte neanche quello,c'è complicità,nonostante la differenza di età siamo profondamente complementari.purtroppo c'è quest'ombra su di noi che provoca ancora sofferenze. a nulla serve che mi sono "redenta",perchè per lui resta ancora fissa l'idea che sono stata disonesta,perchè ho sbagliato ed in modo recidivo gli ho mentito.e io sto male e mi manca da morire. grazie
[#1]
Cara Anna,
se devo esser sincero non ho ben capito quali siano state le dinamiche esatte di questa storia "a tre".
Mi sembra di capire, per riassumere, che lei, impietosita e terrorizzata dalle insistenze del suo ex, abbia poi ceduto a lui (o si è trattato di violenza?). Era la prima volta? (lei dice: <<un'altra "prestazione">>)
La differenza tra una violenza e una "prestazione" (come lei la chiama) volontaria non è un dettaglio. E soprattutto non lo è, per il suo attuale compagno, nelle intenzioni...
Lei ha spiegato a lui la situazione? Non capisco se state ancora insieme o se, visto che dice che le manca da morire, lui l'abbia lasciata...
Qual'è la domanda che fa a noi?
E' tutto poco chiaro; potrebbe provare a riformulare il suo quesito? grazie
Un caro saluto
se devo esser sincero non ho ben capito quali siano state le dinamiche esatte di questa storia "a tre".
Mi sembra di capire, per riassumere, che lei, impietosita e terrorizzata dalle insistenze del suo ex, abbia poi ceduto a lui (o si è trattato di violenza?). Era la prima volta? (lei dice: <<un'altra "prestazione">>)
La differenza tra una violenza e una "prestazione" (come lei la chiama) volontaria non è un dettaglio. E soprattutto non lo è, per il suo attuale compagno, nelle intenzioni...
Lei ha spiegato a lui la situazione? Non capisco se state ancora insieme o se, visto che dice che le manca da morire, lui l'abbia lasciata...
Qual'è la domanda che fa a noi?
E' tutto poco chiaro; potrebbe provare a riformulare il suo quesito? grazie
Un caro saluto
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
[#2]
Gent.le ragazza,
sembrerebbe che lei sia coinvolta in due relazioni nelle quali non riesce a stabilire dei confini chiari e visibili a tutti, era convinta di avere la situazione sotto controllo e invece l'è sfuggita di mano. Ci sarebbe da chiedersi cosa l'ha spinta a riaprire la relazione precedente se oltre ai sensi di colpa ci sono altri aspetti di questo legame con una persona così instabile e manipolatoria.
sembrerebbe che lei sia coinvolta in due relazioni nelle quali non riesce a stabilire dei confini chiari e visibili a tutti, era convinta di avere la situazione sotto controllo e invece l'è sfuggita di mano. Ci sarebbe da chiedersi cosa l'ha spinta a riaprire la relazione precedente se oltre ai sensi di colpa ci sono altri aspetti di questo legame con una persona così instabile e manipolatoria.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#3]
Utente
quando parlo di violenza è perchè ha preteso un rapporto orale. io non volevo.
io mi chiedo ma soprattutto Vi chiedo: si può, e se si come, non dico perdonare (io per prima non riesco a perdonarmi) ma quanto meno superare un tradimento? perchè i ricordi belli, felici (che ovviamente ci sono stati) non riescono a pesare di più dei ricordi legati a questa brutta esperienza? quando ho conosciuto il precedente, non avevo alcun tipo di esperienza (di nessun genere), ed essendo una tabula rasa ho appreso quello che lui mi "insegnava". mi ha usata a suo piacimento. mi aveva talmente manipolata che ho fatto cose lontane anni luce dai miei valori. non sono una bugiarda, ma lo sono diventata, non sono una traditrice ma ho fatto quello che ho fatto. con questo non voglio dare a lui tutte le colpe. io mi assumo le mie responsabilità. sono stata una INGENUA, STUPIDA, DEBOLE, come una bambinetta. ha fatto di me quello che voleva. ero il suo giochino preferito. mi sento profondamente in colpa perchè non ho saputo essere abbastanza forte da non rispondere alla sua prima telefonata, perchè mi sono fatta impietosire dalle sue "fantomatiche" malattie e difficoltà, perchè sono stata presuntuosa credendo che me la sarei cavata da sola, perchè non ho chiesto aiuto a chi mi stava vicino, perchè ho tradito (innanzitutto nella fiducia) la persona che mi dimostrava giorno per giorno quanto mi amasse, perchè ho consentito al precedente di usarmi per far del male al mio compagno, attraverso me. quanto più io dicevo che stavo bene, che ero felice, più diventava insistente, ed io avevo paura delle sue reazioni. ancora adesso ho paura, nonostante pare si sia rassegnato.
cosa mi ha spinta a riaprire? sicuramente non l'amore. credo più possibile questo senso di pietà che mi suscitava. e mi vergogno anche a dirlo. aveva probabilmente compreso quale era il mio punto debole: la sensibilità.
mi mangio le mani. il mio compagno mi ha lasciata dicendomi che fare l'amore con me (sebbene gli piaccia) gli riapre continuamente questi brutti ricordi e che non riesce a vivere serenamente la nostra storia; che solo allontanando me può provare a liberarsi di questi pensieri; che mi vuole un gran bene (e questo lo sento) ma che non mi ama così come mi amava e che continuare a stare con me lo vive come una forma di sfruttamento. ovviamente gli sono grata per la sincerità, ma mi chiedo: perchè è così difficile mettere una pietra su quello che di brutto è stato? perchè i ricordi tornano sempre alla mente? adesso che io sono tornata me stessa (già da parecchio, a dire il vero), che sono sincera sempre, fino in fondo, che non ho più scheletri nell'armadio, perchè ci dobbiamo privare di essere felici? perchè io so che la lontananza non fa soffrire solo me, fa male anche a lui. perchè la vita è così complicata, e ancor di più l'amore? per quanto fa stare bene, altrettanto FA SOFFRIRE!!!!
Vi ringrazio ancora
io mi chiedo ma soprattutto Vi chiedo: si può, e se si come, non dico perdonare (io per prima non riesco a perdonarmi) ma quanto meno superare un tradimento? perchè i ricordi belli, felici (che ovviamente ci sono stati) non riescono a pesare di più dei ricordi legati a questa brutta esperienza? quando ho conosciuto il precedente, non avevo alcun tipo di esperienza (di nessun genere), ed essendo una tabula rasa ho appreso quello che lui mi "insegnava". mi ha usata a suo piacimento. mi aveva talmente manipolata che ho fatto cose lontane anni luce dai miei valori. non sono una bugiarda, ma lo sono diventata, non sono una traditrice ma ho fatto quello che ho fatto. con questo non voglio dare a lui tutte le colpe. io mi assumo le mie responsabilità. sono stata una INGENUA, STUPIDA, DEBOLE, come una bambinetta. ha fatto di me quello che voleva. ero il suo giochino preferito. mi sento profondamente in colpa perchè non ho saputo essere abbastanza forte da non rispondere alla sua prima telefonata, perchè mi sono fatta impietosire dalle sue "fantomatiche" malattie e difficoltà, perchè sono stata presuntuosa credendo che me la sarei cavata da sola, perchè non ho chiesto aiuto a chi mi stava vicino, perchè ho tradito (innanzitutto nella fiducia) la persona che mi dimostrava giorno per giorno quanto mi amasse, perchè ho consentito al precedente di usarmi per far del male al mio compagno, attraverso me. quanto più io dicevo che stavo bene, che ero felice, più diventava insistente, ed io avevo paura delle sue reazioni. ancora adesso ho paura, nonostante pare si sia rassegnato.
cosa mi ha spinta a riaprire? sicuramente non l'amore. credo più possibile questo senso di pietà che mi suscitava. e mi vergogno anche a dirlo. aveva probabilmente compreso quale era il mio punto debole: la sensibilità.
mi mangio le mani. il mio compagno mi ha lasciata dicendomi che fare l'amore con me (sebbene gli piaccia) gli riapre continuamente questi brutti ricordi e che non riesce a vivere serenamente la nostra storia; che solo allontanando me può provare a liberarsi di questi pensieri; che mi vuole un gran bene (e questo lo sento) ma che non mi ama così come mi amava e che continuare a stare con me lo vive come una forma di sfruttamento. ovviamente gli sono grata per la sincerità, ma mi chiedo: perchè è così difficile mettere una pietra su quello che di brutto è stato? perchè i ricordi tornano sempre alla mente? adesso che io sono tornata me stessa (già da parecchio, a dire il vero), che sono sincera sempre, fino in fondo, che non ho più scheletri nell'armadio, perchè ci dobbiamo privare di essere felici? perchè io so che la lontananza non fa soffrire solo me, fa male anche a lui. perchè la vita è così complicata, e ancor di più l'amore? per quanto fa stare bene, altrettanto FA SOFFRIRE!!!!
Vi ringrazio ancora
[#4]
Gent.le ragazza,
il perdono è il punto d'arrivo e non quello di partenza di un percorso soggettivo che non ha regole standard alle quali omologarsi, ma tutto questo riguarda in primo luogo il suo ex compagno, non lei.
Ciò che riguarda lei invece, è l'elaborazione di un'esperienza nella quale ci sono almeno due aspetti che meritando di essere approfonditi: la paura dell'altro e la presunzione di farcela da sola, entrambi rinviano ad una rappresentazione di sé nella quale emergono diverse sfaccettature.
il perdono è il punto d'arrivo e non quello di partenza di un percorso soggettivo che non ha regole standard alle quali omologarsi, ma tutto questo riguarda in primo luogo il suo ex compagno, non lei.
Ciò che riguarda lei invece, è l'elaborazione di un'esperienza nella quale ci sono almeno due aspetti che meritando di essere approfonditi: la paura dell'altro e la presunzione di farcela da sola, entrambi rinviano ad una rappresentazione di sé nella quale emergono diverse sfaccettature.
[#5]
Cara Anna,
lei ci chiede se sia così difficile perdonare e metterci una pietra sopra ma noi non conosciamo il suo ex compagno e non possiamo sapere che tipo di persona sia, quale sia il suo vissuto, quanto abbia sofferto per questo suo tradimento..
Sono tutte variabili assolutamente soggettive e, se lui sostiene di amarla ancora, può anche essere che il tempo riesca a sanare questa ferita e che lui riesca a perdonarla.
Tuttavia il problema, credo, debba essere affrontato sotto un'altra luce. Lei non può far nulla per far cambiare idea al suo ex, per far si che lui la perdoni; quello che può fare è, però, interrogarsi sul suo comportamento.
E questo non tanto per giudicarsi e/o per punirsi ma solo per comprendere cosa l'abbia spinta a comportarsi così; forse non si tratta solo della paura.
Il consiglio è quello di confrontarsi con uno psicologo di persona per riuscire ad elaborare questi aspetti.
Un caro saluto
lei ci chiede se sia così difficile perdonare e metterci una pietra sopra ma noi non conosciamo il suo ex compagno e non possiamo sapere che tipo di persona sia, quale sia il suo vissuto, quanto abbia sofferto per questo suo tradimento..
Sono tutte variabili assolutamente soggettive e, se lui sostiene di amarla ancora, può anche essere che il tempo riesca a sanare questa ferita e che lui riesca a perdonarla.
Tuttavia il problema, credo, debba essere affrontato sotto un'altra luce. Lei non può far nulla per far cambiare idea al suo ex, per far si che lui la perdoni; quello che può fare è, però, interrogarsi sul suo comportamento.
E questo non tanto per giudicarsi e/o per punirsi ma solo per comprendere cosa l'abbia spinta a comportarsi così; forse non si tratta solo della paura.
Il consiglio è quello di confrontarsi con uno psicologo di persona per riuscire ad elaborare questi aspetti.
Un caro saluto
[#6]
Gentile Anna,
alle già esausitive risposte dei coleghi, le allego un mio articolo, sul perdono di un tradimento.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2251-come-superare-un-tradimento.html
Al'interno della coppia e della sessualità della coppia, sarebbe utile sperimentare solo quello che fa stare bene, senza spostare i limiti.
Non esiste nulla di lecito, immorale, illegale, illegittimo, ma solo quello che fa stare bene entrambi.
Si chieda, perchè ha assecondato richieste che non la fanno stare bene.
alle già esausitive risposte dei coleghi, le allego un mio articolo, sul perdono di un tradimento.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2251-come-superare-un-tradimento.html
Al'interno della coppia e della sessualità della coppia, sarebbe utile sperimentare solo quello che fa stare bene, senza spostare i limiti.
Non esiste nulla di lecito, immorale, illegale, illegittimo, ma solo quello che fa stare bene entrambi.
Si chieda, perchè ha assecondato richieste che non la fanno stare bene.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5.4k visite dal 26/05/2012.
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