Il mio problema principale è dovuto

Gentili Medici, sono un ragazzo di 22 anni sin dall'infanzia ho sempre avuto alcuni "brutti vizi" quali ed esempio spegnere ed accendere la luce più volte e cose simili ma non li ho mai considerati un problema ed ho convissuto con queste abitudini per tutta l'adolescenza senza conseguenze negative...ma da due anni a questa parte la situazione è radicalmente cambiata.Non so ancora qual'è stata la causa scatenante ma allo stato attuale credo di soffrire di DOC. Il mio problema principale è dovuto a la costante ossessione e paura che le persone a me care possano stare male. Improvvisamente mentre magari sono impegnato in qualcosa dei brutti pensieri come ad esempio "x adesso si ammalerà di X malattia" oppure "X avrà dei problemi gravi" cominciano a passarmi per la testa, ho paura che i miei pensieri diventino realtà mi fanno sentire cattivo e di conseguenze reagisco rifugiandomi nelle compulsioni, (se mi capita ad esempio mentre cammino per casa torno indietro di qualche passo e ricomincio a camminare oppure se mi capita mentre apro un armadio comincio ad aprirlo e chiuderlo molte volte e anche in situazioni di ogni genere) fortunatamente quando sono fuori casa mi capita pochissime volte e comunque forse anche per imbarazzo a prescindere dalle ossessioni che mi vengono(fuori sono poche) difficilmente compio gesti assurdi come andare avanti e indietro ecc anche solo per non sembrare pazzo....ho sempre avuto timore del giudizio altrui e in questo caso probabilmente mi torna utile...inoltre sicuramente quando sono fuori magari con amici mi distraggo parlando con loro e non ho quasi mai brutti pensieri. Le mie ossessioni sono anche di tipo religioso e spesso mi vengono in mente mentre prego proprio perché lo ritengo un momento importante e questo mi fa molto soffrire. Quando delle volte mi stanco a volte "cedo " a questi pensieri senza reagire e la situazione migliora a volte ci sono giornate intere in cui riesco a stare bene ma appena comincio a credere di stare meglio le ossessioni si ripresentano. Io sono esausto perché chiaramente la vita non è fatta solo di ossessioni ma anche di altre cose sia positive che negative ma non riesco a scrollarmi questo enorme senso di colpa che ho nei confronti delle persone che amo.nonostante gli altri problemi che ho la mia vita va avanti (più o meno) lo stesso .Credo che il mio doc nn sia molto grave. Non voglio far preoccupare i miei familiari e da solo non posso permettermi uno psicologo inoltre l'idea di dipendere da sostanze quali psicofarmaci non mi piace.e non riesco nemmeno a considerarmi malato dato che le malattie gravi sono ben altre. considerando che a volte da solo sono riuscito a stare meglio c'è qualche metodo che posso seguire per risolvere questo problema?allo stato attuale del mio DOC è necessario entrare in cura da uno psicologo?quale può essere stata la causa scatenante?il fatto che io abbia una vita a metà che non mi soddisfa molto può essere la causa del DOC? grazie in anticipo
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile utente questi due articoli potrebbero esserle utili

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1399-panico-e-ossessioni-quali-terapie.html

saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
<<da solo non posso permettermi uno psicologo inoltre l'idea di dipendere da sostanze quali psicofarmaci non mi piace.e non riesco nemmeno a considerarmi malato dato che le malattie gravi sono ben altre>>

Gentile Ragazzo,
essendo maggiorenne, la decisione di intraprendere una serie di colloqui psicodiagnostici (cioè di valutazione della sua situazione per comprendere quale intervento terapeutico possa essere eventualmente indicato) spetta solo a Lei.
Non esistono solo psicologi che lavorano come liberi professionisti: si può recare al servizio di psicologia della sua ASL e, pagando un ticket decisamente accessibile, ottenere risposte al suo problema; oppure recarsi presso lo Spazio Giovani del suo Consultorio Familiare di zona (in questo caso, sarebbe del tutto gratuito).
Non è detto che sia necessario ricorrere agli psicofarmaci e, in ogni caso, non sarebbe possibile per lo psicologo prescriverglieli, in quanto non medico. Se però il Collega lo ritenesse opportuno, potrebbe invitarla ad effettuare una consulenza psichiatrica.
Non è funzionale alla soluzione del suo disagio ragionare in termini di "tutto o nulla": meglio andare per gradi e di volta in volta decidere cosa fare rispetto alle possibilità che le verranno proposte.
Le problematiche della mente non devono essere trascurate perché considerate "meno gravi" di quelle del fisico: nel momento in cui stiamo male e questo malessere si riflette quotidianamente sulla nostra esistenza, non ha senso stilare graduatorie di gravità, ma è importante porvi rimedio allo stesso modo.

Non si dia per vinto in partenza, ma provi ad affrontare un passo alla volta la situazione.

Auguri.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#3]
Dr. Stefano Becagli Psicologo 35
Gentile ragazzo.

Come consigliato in precedenza dalla collega può rivolgersi a dei centri che offrono tariffe diverse rispetto agli psicologi liberi professionisti.

<Io sono esausto perché chiaramente la vita non è fatta solo di ossessioni ma anche di altre cose sia positive che negative ma non riesco a scrollarmi questo enorme senso di colpa che ho nei confronti delle persone che amo>

Si può notare come che questo suo disagio le provoca un dispendio di energia che a volte va ad interferire sulle sue abitudini quotidiane.

<il fatto che io abbia una vita a metà che non mi soddisfa molto può essere la causa del DOC?>

Di questo sarebbe opportuno parlane personalmente con uno psicologo per poter capire quali sono gli elementi che non la soddisfano e quali relazioni possono avere con il disagio che lei racconta.

<inoltre sicuramente quando sono fuori magari con amici mi distraggo parlando con loro e non ho quasi mai brutti pensieri>

Prenda forza da questo particolare che ci racconta, per affrontare con più forza la situazione ed affrontare tutto “gradino dopo gradino”

Cordialmente

Dr. Stefano Becagli
Psicologo Clinico e dello Sport - Milano

www.stefanobecagli.it
Tel. 349 38 10 997

[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Non voglio far preoccupare i miei familiari e da solo non posso permettermi uno psicologo inoltre l'idea di dipendere da sostanze quali psicofarmaci non mi piace.e non riesco nemmeno a considerarmi malato dato che le malattie gravi sono ben altre. considerando che a volte da solo sono riuscito a stare meglio c'è qualche metodo che posso seguire per risolvere questo problema?
>>>

Le persone con tendenze ansioso-ossessive tendono a trovare giustificazioni di ogni tipo per poter arrivare alla conclusione: "Me la devo risolvere da solo". L'ossessività è un problema di bisogno eccessivo di controllo, che si manifesta ovviamente _anche_ nelle tentate soluzioni.

Nel momento però in cui scrive a noi per chiedere "come fare a far da solo", s'infila in un paradosso che non solo è dimostrazione del problema, ma rischia di alimentarlo.

Legga qui:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html

Deve rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta, magari esperto in disturbi d'ansia.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#5]
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Vi ringrazio per avermi risposto.

Onestamente per quanto riguarda i ticket dell' asl ammetto di essere abbastanza ignorante in materia...pensavo che lo psicologo fosse anche medico e probabilmente ho fatto un po' di confusione.
Per quanto riguarda la scelta di un percorso graduale, non ho la minima idea di come si possa procedere a gradi con un problema come il DOC, del resto i migliori risultati li ho ottenuti con l'esposizione alle ossessioni, nonostante sia stato davvero molto difficile e comunque i risultati non sono durati a lungo. Ho provato ad eliminare un ossessione alla volta. Ma è come provare a tappare dei buchi...se ne elimino una o se ne crea un altra oppure le altre diventano più forti.

Purtroppo ho davvero difficoltà a considerare il DOC un problema di salute vero e proprio.Probabilmente è il costante senso di colpa a impedirmi di considerare il disturbo un problema "vero".

Il fatto che io voglia risolvere il problema da solo comunque persiste, credevo che con l'esposizione alle ossessioni il problema potesse diminuire ma ho paura di ottenere il contrario. A farmi stare male, oltre alle compulsioni e le ossessioni, è il senso di colpa ed è un particolare su cui mi soffermo spesso ho letto in giro le esperienze di molte persone affette da DOC ma non ho mai trovato niente che parlasse di senso di colpa, inteso non solo come l'ansia tipica del doc, ma piuttosto come la sensazione costante di essere cattivi e di causare con le proprie paure problemi ad altri, so che è irrazionale ma non riesco a controllare il senso di colpa.
[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Il fatto che io voglia risolvere il problema da solo comunque persiste
>>>

Questo non è un problema separato, è _il_ problema. Ossessività significa bisogno estremo di controllo, quindi anche bisogno di far da sé. Perciò, saprà di aver compiuto il primo passo verso la guarigione quando accetterà di farsi curare.

>>> la sensazione costante di essere cattivi e di causare con le proprie paure problemi ad altri, so che è irrazionale ma non riesco a controllare il senso di colpa
>>>

Idem con patate. Noti la parola "controllare" da lei usata. Il problema non è il senso di colpa, perché tutti possiamo sentirci in colpa, ogni tanto, ma il _bisogno_ di controllarlo, ovvero di scacciarlo dalla mente.

L'ossessivo si costruisce da solo la propria trappola senza rendersene conto. Determina che un certo pensiero o sensazione "non va bene" e poi lotta tenacemente per scacciarlo. E così facendo, rinforza il problema.

In altre parole il problema non è probabilmente il senso di colpa, ma il fatto che lei stia lottando per mandarlo via. E così facendo lo rende sempre più presente.
[#7]
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
La ringrazio per avermi risposto.

Quando mi vengono in mente pensieri del tipo "X starà male" "X si ammalerà di X" credo sia normale considerarli come pensieri che "non vanno bene" per qusto cerco di controllarli perché credo che una persona non dovrebbe avere problemi di questo tipo. Inoltre quando sono in periodi "buoni" in cui riesco più o meno a controllare la situazione le ossessioni si presentano come domande "e se X si ammala?" ma quando sono sotto stress le ossessioni si presentano come affermazioni "X si ammalerà" "non c'è dubbio che X soffrià" o addirittura "X deve stare male" ed è in queste occasioni che perdo letteralmente il controllo perché non accetto che dei pensieri così brutti mi passino per la testa.e se poi si avverano? e purtroppo nonostante io sia estremamente razionale in queste circostanze non riesco ad esserlo.vorrei solo capire come può essere accadere un cosa simile all'interno del mio cervello.considerando che io mi ritengo una persona tendenzialmente ottimista.e non voglio smettere di esserlo per colpa del DOC.
[#8]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> per qusto cerco di controllarli perché credo che una persona non dovrebbe avere problemi di questo tipo
>>>

È proprio qui che si sbaglia. La persona non ossessiva ha di continuo pensieri cattivi o indesiderati, solo che transitano per un periodo talmente breve nella mente da poter essere considerati subcoscienti. Non se ne accorge nemmeno, oppure se ne accorge, ma lascia andare subito il pensiero. Magari ridendoci sopra dentro di sé.

L'ossessivo no. Lui non si accontenta, vuole capire, normare, controllare, decidere il che e il come, essere assolutamente e del tutto padrone in casa propria. Indugia sul pensiero nel tentativo di scacciarlo e così lo rende più forte, più presente, si crea da solo la propria croce.

>>> nonostante io sia estremamente razionale
>>>

Diciamo "malgrado", piuttosto che "nonostante", perché l'ossessività spesso va a braccetto proprio con la troppa razionalità.

>>> vorrei solo capire come può essere accadere
>>>

Anche voler capire fa sempre parte del bisogno estremo di controllo. Perché la premessa è: "Se riesco a capire, riuscirò a risolvermelo _da solo_". Purtroppo è una premessa sbagliata.

Uscire dai disturbi d'ansia non significa capire, significa imparare a percepire le cose in modo diverso. A quel punto di capire non se ne sente più il bisogno.
[#9]
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Quando lei dice "La persona non ossessiva ha di continuo pensieri cattivi o indesiderati, solo che transitano per un periodo talmente breve nella mente da poter essere considerati subcoscienti. Non se ne accorge nemmeno, oppure se ne accorge, ma lascia andare subito il pensiero. Magari ridendoci sopra, dentro di sé."
resto senza parole.non perché non credo sia così, ma piuttosto perché invidio queste persone che hanno la forza di riderci su o ignorare questi pensieri che per me sono la fonte del mio disagio e del mio senso di colpa.


a questo punto l'unica cosa che mi rimane da fare è lasciare scorrere questi pensieri senza reagire tramite i soliti rituali per rassicurarmi. il senso di colpa non andrà via subito ma probabilmente a poco a poco diminuirà. Spero che la situazione non peggiori perché altrimenti sarò davvero costretto a rivolgermi a qualcuno.
[#10]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> resto senza parole.non perché non credo sia così, ma piuttosto perché invidio queste persone che hanno la forza di riderci su o ignorare questi pensieri che per me sono la fonte del mio disagio e del mio senso di colpa.
>>>

Non è questione di _forza_, ma di _cedevolezza_.

L'ossessivo sta male non perché fa troppo poco, ma perché fa troppo.

Perciò non provi invidia per i non ossessivi, perché in realtà fanno di meno. Ossia, non trattengono tutto come fa lei, ma lasciano scorrere pensieri e sensazioni senza giudicarli troppo.

Per certi versi l'ossessività è una cattiva abitudine difficile da perdere, ma si può imparare ad allentare la morsa e a trasformarla ad esempio in precisione e coscienziosità, cioè in qualità utili. Se non riesce a farlo da solo torno a raccomandarle di contattare uno specialista, meglio se esperto in disturbi d'ansia. Può leggere qui per informarsi:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
[#11]
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
L'unica cosa che posso fare è lasciare scorrere queste immagini e questi pensieri.Sperando che con il tempo la situazione migliori.
La ringrazio davvero per aver chiarito i miei dubbi e per l'aiuto che mi ha dato.
[#12]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazzo,
dato che lei fa risalire questo disagio all'adolescenza è improbabile che possa "dissolversi" con il trascorrere del tempo, intervenire ora significa avviare un processo di cambiamento che avrebbe maggiori possibilità di rivelarsi efficace e richiedere un impegno minore da parte sua.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#13]
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
La ringrazio per aver risposto.

Per chiarire questo punto, quando mi riferisco alla mia adolescenza le problematiche che riscontravo erano praticamente minime e si limitavano solo a spegnere ed accendere la luce due volte quando mi capitava di voler essere sicuro una volta ogni tanto ma nulla di più. Non riesco nemmeno a considerarli dei problemi, e fortunatamente non ho mai avuto ossessioni fino a qualche anno fa.

Ora come ora sono sto avendo molte meno ossessioni alle quali riesco a resistere con dei buoni risultati.Probabilmente dopo le "conferme" che ho ricevuto qui ho cominciato a sentirmi meno in colpa considerando il DOC come una malattia vera.ma non so quanto durerà questa tregua.

Inoltre ho notato che durante i periodi in cui sono abbastanza stressato e magari ho un atteggiamento negativo le ossessioni diminuiscono notevolmente fino a sparire e le poche volte che si presentano non mi creano particolari problemi.Come mai? non dovrebbe essere proprio il contrario?mi sento più esposto ad DOC nei periodi più tranquilli e sereni.
[#14]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazzo,
parlare di pensieri ossessivi non implica automaticamente una diagnosi di disturbo ossessivo compulsivo, le sue perplessità vanno affrontate all'interno di un colloquio con uno Psicologo-Psicoterapeuta, altrimenti rischia di estrapolare aspetti significativi del suo vissuto dal contesto dell'esperienza attuale