Terrorizzata dall'idea della morte di chi amo
salve,
scrivo perchè da alcuni anni, certi periodi di più, certi di meno, sono terrorizzata all'idea che le persone che amo possano morire. Non mi spaventa tanto la mia morte, ma sono letteralmente impietrita dal pensiero, continuo, che chi amo possa lasciarmi improvvisamente. così non riesco a vivere tranquilla, vorrei sdoppiarmi per stare contemporaneamente con tutti i miei cari perchè potrei perderli di colpo, non riesco a dormire perchè appena chiudo gli occhi sono invasa da questa sensazione di panico. anche durante i momenti più sereni e felici trascorsi con loro sono improvvisamente rovinati dal pensiero che potrebbe essere l'ultima volta che li vivo... non ne posso più... io andrei volentieri da uno psicologo, ma non posso permettermelo economicamente. quindi non so proprio che fare...
scrivo perchè da alcuni anni, certi periodi di più, certi di meno, sono terrorizzata all'idea che le persone che amo possano morire. Non mi spaventa tanto la mia morte, ma sono letteralmente impietrita dal pensiero, continuo, che chi amo possa lasciarmi improvvisamente. così non riesco a vivere tranquilla, vorrei sdoppiarmi per stare contemporaneamente con tutti i miei cari perchè potrei perderli di colpo, non riesco a dormire perchè appena chiudo gli occhi sono invasa da questa sensazione di panico. anche durante i momenti più sereni e felici trascorsi con loro sono improvvisamente rovinati dal pensiero che potrebbe essere l'ultima volta che li vivo... non ne posso più... io andrei volentieri da uno psicologo, ma non posso permettermelo economicamente. quindi non so proprio che fare...
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Gentile utente,
Questo tipo di preoccupazione è nota nella casistica. Se si reca da uno psichiatra in un servizio pubblico dovrebbe essere questione di un ticket, quindi una spesa contenuta. Se faceva riferimento alla necessità di una spesa continuativa ad esempio settimanale, nessuno ha stabilito che si debba svolgere in questa forma.
Questo tipo di preoccupazione è nota nella casistica. Se si reca da uno psichiatra in un servizio pubblico dovrebbe essere questione di un ticket, quindi una spesa contenuta. Se faceva riferimento alla necessità di una spesa continuativa ad esempio settimanale, nessuno ha stabilito che si debba svolgere in questa forma.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Può rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta o a uno psichiatra, sempre alla Asl. Può chiedere di farsi prenotare un primo colloquio psicologico anche senza passare per il medico di base.
Tenga presente che nel caso in cui le fosse raccomandata una psicoterapia, alcune forme di psicoterapia sono più indicate di altre per il problema che descrive (comportamentale o breve strategica).
Può leggere qua e informarsi:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Tenga presente che nel caso in cui le fosse raccomandata una psicoterapia, alcune forme di psicoterapia sono più indicate di altre per il problema che descrive (comportamentale o breve strategica).
Può leggere qua e informarsi:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#4]
Al consultorio le possono dare una prima indicazione e forse proporre una terapia farmacologica e di psicoterapia anche settimanale, con un ticket cumulativo per i colloqui sicuramente abbordabile.
Nel frattempo mi permetto un consiglio: scriva una lettera in cui ringrazia le persone a lei care per quello che ha ricevuto da loro e per quello che ha potuto dare loro in questi 29 anni. Poi decida se tenerla per sé o farla leggere a qualcuno.
Cordialmente.
Nel frattempo mi permetto un consiglio: scriva una lettera in cui ringrazia le persone a lei care per quello che ha ricevuto da loro e per quello che ha potuto dare loro in questi 29 anni. Poi decida se tenerla per sé o farla leggere a qualcuno.
Cordialmente.
Dr. Edoardo Riva
Psicologo, Psicoterapeuta
[#6]
Gentile utente,
La paura non è una buona guida. Non esistono "gli psicofarmaci", è solo una categoria che corrisponde alla paura di qualcosa che ti annebbia, non è un termine medico, è solo una categoria generale con cui si indicano i farmaci usati in psichiatria, che non hanno niente di particolare e come gli altri farmaci sono compresi tra gli strumenti per migliorare la salute.
La paura non è una buona guida. Non esistono "gli psicofarmaci", è solo una categoria che corrisponde alla paura di qualcosa che ti annebbia, non è un termine medico, è solo una categoria generale con cui si indicano i farmaci usati in psichiatria, che non hanno niente di particolare e come gli altri farmaci sono compresi tra gli strumenti per migliorare la salute.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.3k visite dal 24/05/2012.
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