Paure di una adolescente di essere gay
Salve,
mia nipote, dodicenne, improvvisamente è entrata in una fase di forte crisi emotiva. Piange moltissimo, si dispera perché teme di non essere adeguata, di deludere la sua famiglia, ma la sua paura più grande, quella che la fa disperare e non mangiare è la paura di essere gay. Il tutto è nato dal fatto che in classe con lei c'è una bambina (a quanto pare molto spigliata con tutti) per la quale non sa che tipo di sentimenti prova. Abbiamo provato vari approcci, ma nessuno è risultato adatto. Le abbiamo spiegato che alla sua età è naturale cercare un "oggetto d'amore" e che spesso questo è dello stesso sesso perché ancora non si conosce l'altro, le abbiamo spiegato cosa accade al cervello in fase di crescita, le abbiamo spiegato che il suo potrebbe essere semplicemente un sentimento di invidia mista a voglia di emulare ed, ovviamente, le abbiamo assicurato che l'essere gay non è di certo un difetto. Quest'ultimo approccio è quello che più la fa disperare perché teme che noi pensiamo lo sia. Le sue paure aumentano perché non le piace indossare abitini o essere al centro dell'attenzione e perché ha sempre preferito un pallone da calcio ad un una bambola (a nulla vale l'osservazione che anch'io alla sua età preferivo dare calci ad pallone!)
Mia sorella è disperata, vede sua figlia soffrire e non riuscire a fare nulla la distrugge; da qualche giorno mia nipote mangia solo pochi bocconi e si rifiuta di andare a scuola e quando si trova a scuola soffre di nausea e mal di stomaco.
Le crisi sono improvvise e se in un momento sembra rassicurata dalle parole degli adulti che le sono intorno un attimo dopo è in crisi di nuovo.
Come dovremmo comportarci?
So che il periodo dell'adolescenza è un periodo difficile per tutti, ma temo che il suo carattere non sia abbastanza forte anche perché già durante l'infanzia ha attraversato periodi di paure (un esempio tra tutti quella che i suoi genitori si separassero anche se non c'era nessun motivo per pensarlo); è bene che parli con uno specialista?
mia nipote, dodicenne, improvvisamente è entrata in una fase di forte crisi emotiva. Piange moltissimo, si dispera perché teme di non essere adeguata, di deludere la sua famiglia, ma la sua paura più grande, quella che la fa disperare e non mangiare è la paura di essere gay. Il tutto è nato dal fatto che in classe con lei c'è una bambina (a quanto pare molto spigliata con tutti) per la quale non sa che tipo di sentimenti prova. Abbiamo provato vari approcci, ma nessuno è risultato adatto. Le abbiamo spiegato che alla sua età è naturale cercare un "oggetto d'amore" e che spesso questo è dello stesso sesso perché ancora non si conosce l'altro, le abbiamo spiegato cosa accade al cervello in fase di crescita, le abbiamo spiegato che il suo potrebbe essere semplicemente un sentimento di invidia mista a voglia di emulare ed, ovviamente, le abbiamo assicurato che l'essere gay non è di certo un difetto. Quest'ultimo approccio è quello che più la fa disperare perché teme che noi pensiamo lo sia. Le sue paure aumentano perché non le piace indossare abitini o essere al centro dell'attenzione e perché ha sempre preferito un pallone da calcio ad un una bambola (a nulla vale l'osservazione che anch'io alla sua età preferivo dare calci ad pallone!)
Mia sorella è disperata, vede sua figlia soffrire e non riuscire a fare nulla la distrugge; da qualche giorno mia nipote mangia solo pochi bocconi e si rifiuta di andare a scuola e quando si trova a scuola soffre di nausea e mal di stomaco.
Le crisi sono improvvise e se in un momento sembra rassicurata dalle parole degli adulti che le sono intorno un attimo dopo è in crisi di nuovo.
Come dovremmo comportarci?
So che il periodo dell'adolescenza è un periodo difficile per tutti, ma temo che il suo carattere non sia abbastanza forte anche perché già durante l'infanzia ha attraversato periodi di paure (un esempio tra tutti quella che i suoi genitori si separassero anche se non c'era nessun motivo per pensarlo); è bene che parli con uno specialista?
[#1]
Gentile utente,
la situazione che descrive è delicata perchè sembra che qualunque cosa facciate non fa che rinforzare l'ansia e l'angoscia della sua nipotina, che sembra in difficoltà in questo momento.
Suggerisca ai genitori di chiedere un consulto ad uno psicologo dell'età evolutiva che aiuti la ragazzina a superare la sua ansie.
la situazione che descrive è delicata perchè sembra che qualunque cosa facciate non fa che rinforzare l'ansia e l'angoscia della sua nipotina, che sembra in difficoltà in questo momento.
Suggerisca ai genitori di chiedere un consulto ad uno psicologo dell'età evolutiva che aiuti la ragazzina a superare la sua ansie.
Dr.ssa Maria Luisa Abbinante
Psicologa Psicoterapeuta
www.psico-milano.org
[#3]
Gentile signora,
sua sorella sa che ci ha scritto? Quanto è motivata ad affrontare le difficoltà che lei ha esposto rivolgendosi a uno specialista?
In linea generale, una presa in carico famigliare, per le problematiche adolescenziali, sarebbe consigliata.
<Il problema della visita da uno specialista è che la bambina non vuole affrontarla e sua madre non vuole forzarla.>
Sua sorella potrebbe ugualmente contattare uno psicologo psicoterapeuta, dal mio punto di vista e per le difficoltà riferite, meglio se sistemico-relazionale, per esporre la situazione e avere risposte e indicazioni in merito.
La decisione di rivolgersi allo specialista spetta comunque ai genitori della ragazzina.
Faccia magari leggere questi post a sua sorella che ci può anche scrivere qui in prima persona.
Cordialmente
sua sorella sa che ci ha scritto? Quanto è motivata ad affrontare le difficoltà che lei ha esposto rivolgendosi a uno specialista?
In linea generale, una presa in carico famigliare, per le problematiche adolescenziali, sarebbe consigliata.
<Il problema della visita da uno specialista è che la bambina non vuole affrontarla e sua madre non vuole forzarla.>
Sua sorella potrebbe ugualmente contattare uno psicologo psicoterapeuta, dal mio punto di vista e per le difficoltà riferite, meglio se sistemico-relazionale, per esporre la situazione e avere risposte e indicazioni in merito.
La decisione di rivolgersi allo specialista spetta comunque ai genitori della ragazzina.
Faccia magari leggere questi post a sua sorella che ci può anche scrivere qui in prima persona.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.3k visite dal 24/05/2012.
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