Consigli

Sono la mamma di un ragazzo di 25 anni con cui ho avuto sempre un rapporto molto affettuoso e complice, a cui ho donato sempre tanto tanto amore, a lui ho insegnato sempre di essere buono ma ho cercato di aprirgli gli occhi di fronte alle avversità della vita, ho cercato di fargli capire di scegliere bene le sue amicizie, di essere attento, generoso ma anche guardingo. Sono stata sempre al suo fianco in ogni momento della sua vita dandogli sempre le risposte alle sue domande. Circa sei anni fa sul suo cammino si presenta l'amore, una ragazza che gli prende subito il cuore e la mente totalmente. All'inizio, trattandosi di due ragazzi molto giovani, ho chiesto di essere tenuta fuori invitando mio figlio a vivere questa esperienza in maniera semplice senza impegni, senza promesse come del resto si fa a quell'età, soprattutto perchè il rapporto iniziava a distanza abitando uno in una città e l'altra in un'altra città.Questa cosa sin dall'inizio non è stata per niente gradita da mio figlio, voleva coinvolgimento, interessamento, voleva addirittura guida e consigli. Per noi , tra l'altro, era molto difficile anche perchè non abbiamo mai provato simpatia nè approvazione per questa scelta ritenendo non fosse adatta a lui per una serie di motivi, ma, pur avendo queste idee gli abbiamo lasciato sempre campo libero rispettando il suo rapporto, senza interferire negativamente ,invitandolo a viversi la sua relazione con tranquillità aspettando con pazienza l'evolversi delle cose. Insieme loro due non sono riusciti a sapersi conquistare la nostra "benevolenza" commettendo una serie di errori, di mancanze, di prepotenze, di prese di posizioni.
Mio figlio, col delle passare del tempo, è diventato sempre più servile nei confronti di lei, sviluppando un rapporto di continuo appagamento e soddisfacimento delle richieste di questa ragazza che si è rivelata molto impegnativa e pretenziosa. Negli ultimi due anni i rapporti con mio figlio sono peggiorati vertiginosamente, lui è sempre risentito, ha sempre rancore, non ci perdona di non aver instaurato con lei un rapporto confidenziale. Lei non ha mai fatto niente per conquistarsi un posto nella nostra famiglia anzi ha fatto tutto il contrario e contribuisce al cattivo rapporto con mio figlio. Lui non accetta che gli estrinsechiamo nostre osservazioni negative su di lei, non riconosce mai un errore , uno sbaglio, una mancanza, la difende a prescindere, la difende con i denti, si mette contro di noi, diventa scostumato, irriverente, ci ricatta, ci fa sentire in colpa per tutto, ci ignora, non ha mai cercato di conciliare, non ci riconosce mai una ragione, non ci concede una reazione, in poche parole non è possibile un dialogo anche perchè non mantiene mai la calma diventa subito irruente, irascibile a volte fa pure paura perchè si fa del male, avevo un figlio bello, sereno, spensierato educato, affettuoso, aperto, simpatico, gioioso, ora mi ritrovo un figlio trasformato, al servizio completo della sua ragazza.Aiuto!
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile signora, cominciare dall'idea che il malessere possa dipendere dal rapporto con questa ragazza, significa partire con un'idea che potrebbe non essere di alcun aiuto. Il rapporto con la ragazza potrebbe aver slatentizzato anche qualche problema famigliare che, in qualche modo, era contenuto.
Forse una consulenza famigliare potrebbe aiutarvi.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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[#2]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Cara signora,

a volte il bene che crediamo di fare è mediato dal nostro sistema di credenze e di valori.
Sono certo che lei e suo marito avete fatto il possibile per il bene di vostro figlio, che lo avete educato, come lei dice, affinché diventasse un bravo ragazzo, responsabile, generoso e attento alle difficoltà della vita.

Tuttavia non possiamo capire noi da qui, senza una conoscenza diretta della situazione, di suo figlio, della vostra famiglia, da cosa possa dipendere questo "cambiamento" che lei riscontra.

Potrebbe essere una fase della crescita che lo porta dall'adolescenza all'età adulta e, il fatto che voi non gradiate la sua scelta amorosa, anche se avete, da quanto lei dice, cercato di non fargliela pesare, potrebbe influire sull'equilibrio dei rapporti familiari.

Provate a dimostrargli una vicinanza emotiva e a non contrastarlo troppo nelle sue scelte; fategli sentire che il bene che gli volete è superiore ad ogni altra cosa, non accusate la ragazza di essere la causa di questo mutamento... tutte queste sono cose che, anche se non consapevolmente, si "trasmettono" e che vostro figlio può "sentire" senza bisogno di un vostro esplicito disappunto.

<<Insieme loro due non sono riusciti a sapersi conquistare la nostra "benevolenza" commettendo una serie di errori, di mancanze, di prepotenze, di prese di posizioni.>>

Lei non pensa che, anche se non dette, queste vostre sensazioni possano essere note a suo figlio?

Ricercare un dialogo con lui non deve partire dalle parole ma dalla comprensione, dal rispetto per le sue scelte e dalla tolleranza che solo un genitore riesce ad avere anche quando si accorge che il figlio potrebbe fare meglio.
Dopo aver fatto comprendere a lui quanto è importante per voi poter ricucire il vostro rapporto, una consulenza familiare potrebbe essere utile per aiutarvi in questo percorso.

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

[#3]
Utente
Utente
Egr. Dottore,
capisco la difficoltà a capire la situazione non conoscendo ne mio figlio nè la storia della sua famiglia ma vorrei solo farLe presente che "incolpare" la sua ragazza non vuole essere da parte nostra un gioco al massacro ma, semplicemente, un atto sia di sincerità nei confronti di nostro figlio, sia un tentativo di fargli capire che gli errori li fanno anche loro perchè noi ci sentiamo solo accusare di sbagliare sempre, di non capire il suo animo, la sua sensibilità. L'amore dovrebbe essere diffusivo e non egoistico e una ragazza innamorata dovrebbe contribuire a costruire non a distruggere. Non si lascia a casa una madre piangente, mortificata, colpita nel cuore, non si toglie la parola ad un padre che è sempre stato a completa disposizione sotto tutti gli aspetti che ha cercato sempre di alleggerire ed agevolare il cammino della sua vita. Lei ,la sua ragazza, sa tutto, sa che esistono profondi conflitti nella famiglia del suo ragazzo e se ne sta facendo un'arma a suo favore, utilizza questa situazione per tirarlo sempre di più a sè. Come è possibile dimenticare tutto ciò e aprire i nostri cuori ad un amore così malato ??
Grazie mille Dottore comunque le Sue parole sono state bellissime.
[#4]
Utente
Utente
Egr. Dottore,
capisco la difficoltà a capire la situazione non conoscendo ne mio figlio nè la storia della sua famiglia ma vorrei solo farLe presente che "incolpare" la sua ragazza non vuole essere da parte nostra un gioco al massacro ma, semplicemente, un atto sia di sincerità nei confronti di nostro figlio, sia un tentativo di fargli capire che gli errori li fanno anche loro perchè noi ci sentiamo solo accusare di sbagliare sempre, di non capire il suo animo, la sua sensibilità. L'amore dovrebbe essere diffusivo e non egoistico e una ragazza innamorata dovrebbe contribuire a costruire non a distruggere. Non si lascia a casa una madre piangente, mortificata, colpita nel cuore, non si toglie la parola ad un padre che è sempre stato a completa disposizione sotto tutti gli aspetti che ha cercato sempre di alleggerire ed agevolare il cammino della sua vita. Lei ,la sua ragazza, sa tutto, sa che esistono profondi conflitti nella famiglia del suo ragazzo e se ne sta facendo un'arma a suo favore, utilizza questa situazione per tirarlo sempre di più a sè. Come è possibile dimenticare tutto ciò e aprire i nostri cuori ad un amore così malato ??
Grazie mille Dottore comunque le Sue parole sono state bellissime.
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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10
Il suggerimento che le posso dare viene dall'osservazione delle dinamiche dei rapporti.

Fin dall'inizio vi siete messi da parte, pensando che questa storia (dal vostro punto di vista) sbagliata sarebbe presto finita e avete lasciato, che il ragazzo "si facesse le ossa" in materia d'amore.
Ma le cose sono andate storte: lui voleva la vostra approvazione e la vostra complicità, voi siete rimasti in silenzio.
Lui si è innamorato di lei e voi avete iniziato a detestarla. E, a questo punto avete iniziato a manifestare il vostro disappunto.

Ora il consiglio: iniziate a mettere in conto che la fanciulla fa/farà parte della vostra vita. Fatevene una ragione. Iniziate a trovare degli aspetti positivi in questa vicenda e dei pregi della ragazza. Date spazio e fiducia a vostro figlio. Rispettate le sue scelte. Evitate di mettervi in contrapposizione con lui o in situazioni in cui lui debba "difendere" la propria ragazza.

Questo per due motivi. Se vostro figlio continuerà ad amarla, i vostri rapporti saranno più distesi e forse, qualche consiglio - e non critica - verrà accettato.
Se vostro figlio non sarà più "costretto", per difendere la ragazza dalle vostre accuse, a sostenere strenuamente la sua buona fede e la sua perfezione, magari avrà anche modo di accorgersi degli aspetti critici e rivedere la sua posizione.

Un saluto.

Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it

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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
<<Come è possibile dimenticare tutto ciò e aprire i nostri cuori ad un amore così malato ??>>

Cara signora,

il problema non è se sia possibile o meno dimenticare, il problema è cosa vogliate fare del rapporto con vostro figlio.

I vostri cuori dovete aprirli a lui; la sua ragazza è una sua scelta, giusta o sbagliata che sia, ma è certo che al momento lui sente di amarla e quindi sarebbe giusto accettare la sua scelta e diventare suoi alleati, nel bene e nel male.

Non credo sia giusto che facciate critiche per il comportamento della sua ragazza. Ricordate che è una sua scelta e che sarà lui quello che dovrà confrontarsi con lei, non voi direttamente.

Se volete cercare di appianare la situazione e fare in modo che la ragazza di vostro figlio entri a far parte della vostra famiglia nella massima serenità non è combattendo questa unione che otterrete dei risultati ma solo alleandovi a lui ed accettando quello che lui stesso ha deciso per il suo futuro.

Le auguro di poter presto ritrovare un po' di serenità.

Un caro saluto
[#7]
Utente
Utente
Egregio Dottore Callina,
La ringrazio infinitamente per la Sua autorevole risposta ma mi corre l'obbligo di chiarire alcune cose. Noi i nostri cuori li abbiamo sempre aperti a nostro figlio , non facciamo la guerra alla sua ragazza ne ci permettiamo o ci siamo permessi di ostacolare mai questa suo percorso sentimentale. All'inizio , trattandosi di due giovanissimi ragazzi ci è sembrato corretto e giusto lasciarli camminare da soli in quel percorso di emozioni e brividi che caratterizza i primi amori. Certo, abbiamo manifestato dubbi, perplessità come qualsiasi genitore ma gli abbiamo dato la nostra benedizione. Dopo le cose sono cominciate a cambiare un pò, da parte nostra tutta la volontà di conciliare, di accogliere e di conoscere la ragazza, da parte sua (la ragazza) nessun impegno ad alimentare, per lei sono bastate pochissime e rarissime occasioni per scambiare una parola, un augurio e basta. Numerosissime sono state le occasioni che avrebbe potuto prendere a volo per instaurare con noi un rapporto più vicino, più sincero. E' chiedere troppo o l'impossibile che questa ragazza facesse qualche sforzo in più per aiutarci ed aiutarsi ed aiutare a far si che i nostri rapporti fossero migliori?? E perchè un genitore non può concedersi di obiettare nei confronti del figlio/a delle mancanze che riguardano la persona da loro scelta? Noi genitori siamo continuamente giudicati dai nostri figli e sembra sempre che dobbiamo dare conto di ogni nostra decisione mentre loro emettono sentenze, a volte anche severe e dolorose, perchè noi invece dobbiamo rispettare tutto di loro anche quando chi affiancano non porta del bene ?? Perchè un figlio non può pazientare ed aspettare che i genitori si convincono piano piano della scelta che egli stesso ha fatto e magari cercando di dimostrare con gesti, con parole, con azioni che ci sbagliamo ?? Perchè deve arrivare a rispondere malissimo, a mancare di rispetto, a rinnegarci, ad odiarci, a dimenticare tutto il grande amore che riceve dalla mattina alla sera, tutta la disponibilità fino a non ricordarsi neanche di esistere, tutte le parole usate per spiegare per far comprendere per addolcire per conquistare, perchè non deve riconoscere MAI ma proprio MAI ma proprio MAI, di aver sbagliato, MAI. Siamo sempre NOI ad aver sbagliato nei suoi e nei loro confronti ((lui e la sua ragazza), non ha mai dimostrato un poco di umiltà, ci fa solo sentire in colpa per ogni parola che pronunciamo. Le assicuro che diventa spietato, e lei la sua ragazza sa tutto ma ci sguazza alla grande !! e io dovrei considerarla ed avere affetto e rispetto perchè è la scelta di mio figlio??anche a costo di vederlo trasformato in peggio ? Perchè? devo scontare peccati mai commessi ?? Io vivo per mio figlio e sono stata e sono una madre 24ore su 24 l'amore mi usciva da tutti i pori non gliel'ho mai negato, mai !! Grazie mille, mi perdoni. Fulvia
[#8]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le Sig.ra,
lo scenario che descrive somiglia molto a quei rapporti deteriorati tra suocera e nuora in cui il figlio ha scelto di schierarsi dalla parte della "moglie".
Io credo che suo figlio abbia cercato e forse sta ancora cercando la vostra approvazione nella sua scelta e, non ricevendola, abbia investito ancora di più in questo rapporto per dimostrarvi che ha fatto la scelta giusta.
Ecco, sembra che si riduca un po' tutto ad una questione d'orgoglio ognuno pretende dall'altro l'ammissione di un errore.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#9]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Cara Fulvia,

accolgo il suo sfogo e vorrei solo precisare che non era mia intenzione screditare tutto quello che lei e suo marito avete fatto per vostro figlio.
Sono certo, come ho già detto, che avete dato il massimo e avete fatto il possibile per farlo crescere nel migliore dei modi e per dargli tutto l'amore che avete dentro.

Ciononostante, il dato di fatto è che ora è lei (che ci scrive) a lamentare un disagio... non lui.
Non possiamo sapere quali siano le ragioni di suo figlio, ammesso che ne abbia; quello che sappiamo è che il suo punto di vista è differente dal vostro e questo crea conflitti.
Quanto la ragazza sia responsabile di questo conflitto poco importa per la soluzione del problema. Ciò che conta è che se lui ha deciso di condividere la sua vita con questa ragazza si schiererà inevitabilmente dalla sua parte in caso in disarmonia familiare.

Le soluzioni, a mio parere, sono solo due:
o decidete di lasciargli fare la sua vita accettando le conseguenze di quello che lei chiama "amore malato" e accollandovi il dolore dei conflitti, oppure, visto che lui e lei non fanno nessun passo verso di voi, dovete essere voi ad andare incontro a loro e, con la calma, con l'affetto, con la pazienza, anche con la rassegnazione se necessario, cercare di appianare la situazione.

Da qui, purtroppo, pur condividendo empaticamente la sua sofferenza, di più non è possibile fare.

Solo una domanda: avete altri figli? e se si che tipo di rapporto avete con loro? e loro con il fratello?

Un caro saluto

[#10]
Utente
Utente
Mi scusi tanto Dottore se Le ho dato l'impressione di essere piuttosto risentita ma comunque non era rivolto a Lei alle Sue parole. I suoi modi così cortesi, gentili e concilianti non potevano mai scatenare in me una reazione di disappunto. Sono arrabbiata con la vita perchè ho investito tutta me stessa nella maternità cosa che ho sempre sentita mia fin dalla tenera età e che ho sempre interpretato e messa in atto come una vera e propria abnegazione. La ritengo una grande responsabilità ed un'avventura meravigliosa ma ricca di percorsi insinuosi. Il Abbiamo una figlia femmina più grande del maschio di 4 anni. Insieme mio marito ed io (un tantino di più io) abbiamo sempre prestato molta attenzione al loro benessere psicologico aprendo strade infinite di dialogo, sempre li pronti e disponibili ad alleggerire ogni loro affanno,a rendere meno faticosi i loro ostacoli, Forse questo è stato il nostro errore cioè quello di non lasciarli andare da soli ma di voler essere sempre pronti ad alzarli,pronti ad intervenire ed a risolvere. Il rapporto con la sorella è stato variabile. Da piccoli il fratello ha "subito" la gelosia della sorella e mentre lui,però, viveva la sua vita spensieratamente la sorella interiorizzava il suo disagio che si manifestava attraverso profonde manifestazioni di sofferenza (rifiuto della scuola, paura del cibo,paura della vita). Poi un pò con l'aiuto di una psicologa, un pò perchè è cresciuta e molto per la sua buona volontà le cose sono cambiate. Da grandi lei è diventata una ragazza aperta, socievole, coraggiosa, volenterosa lui un ragazzo timido con degli schemi di vita molto rigidi. Comunque non c'è mai stato un rapporto bello tra loro pur volendosi molto bene. Anche in questo caso noi genitori abbiamo lottato sempre perchè tra loro ci fosse più armonia, abbiamo patito i loro litigi, i loro scontri e in un certo senso il loro modo di vivere in maniera competitiva e completamente opposta. Comunque Egregio Dottore capisco perfettamente la difficoltà a capire la nostra situazione non conoscendo niente di noi ma non mi aspettavo di leggere solo che , nonostante tutto il dolore che abbiamo dentro e gli ingiusti atteggiamenti di mio figlio e la sua ragazza, siamo noi e solo noi a doverci piegare e ad andare incontro a loro quasi a dover pure chiedere scusa di tutto. ! Strana, molto strana la vita !! Grazie infinite
[#11]
Utente
Utente
Comunque, Dott. Callina, ci tenevo molto a dirLe che tra le risposte ricevute per il mio caso da parte di altri Suoi autorevoli colleghi, le Sue sono state le più dolci, le più concilianti e soprattutto le più dettagliate. Si vede che Lei le ha fatte con il " CUORE ".
Grazie infinite- Fulvia
[#12]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Cara Fulvia,

<<Forse questo è stato il nostro errore cioè quello di non lasciarli andare da soli ma di voler essere sempre pronti ad alzarli,pronti ad intervenire ed a risolvere>>

forse ha proprio ragione ma, come diceva un vecchio proverbio, "inutile piangere sul latte versato".

Pensi al futuro e cerchi di comprendere, per quanto possa essere doloroso, il punto di vista di suo figlio; forse ha solo bisogno di sentire la vostra complicità e il vostro appoggio, senza forzature e senza cercare colpe da una parte o dall'altra.
Se sentisse che, nonostante tutto, approvate le sue scelte semlicemente perché lo rendono felice, forse il suo atteggiamento potrebbe cambiare, e di conseguenza, anche quello della sua ragazza.

Il resto, probabilmente, verrà con un po' di pazienza.

Le auguro davvero di riuscire a trovare più serenità.

Un caro saluto
[#13]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Sono la mamma di un ragazzo di 25 anni con cui ho avuto sempre un rapporto molto affettuoso e complice, a cui ho donato sempre tanto tanto amore, a lui ho insegnato sempre di essere buono ma ho cercato di aprirgli gli occhi di fronte alle avversità della vita, ho cercato di fargli capire di scegliere bene le sue amicizie, di essere attento, generoso ma anche guardingo. Sono stata sempre al suo fianco in ogni momento della sua vita dandogli sempre le risposte alle sue domande.
>>>

>>> Io vivo per mio figlio e sono stata e sono una madre 24ore su 24 l'amore mi usciva da tutti i pori non gliel'ho mai negato, mai !!
>>>

La servilità che ora vede in suo figlio verso questa ragazza, potrebbe averla appresa in famiglia. È sempre con le migliori intenzioni che noi genitori facciamo quello che facciamo, ma non è detto che poi i risultati saranno proporzionali all'impegno profuso. Purtroppo, l'amore di per sé non è garanzia di nulla. È brutto da dire, ma è così.

La ragazza potrebbe non entrare nell'equazione se non incidentalmente: se suo figlio ha fatto proprio nel tempo un atteggiamento di dipendenza, sta solo mettendo in atto un copione che sarebbe andato "in onda" anche con un'altra ragazza.

Anche perché le fidanzate di solito non si scelgono per caso.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#14]
Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10
<Si vede che Lei le ha fatte con il " CUORE ">

Persone diverse manifestano il loro interessamento in maniera diversa.
Qui ha potuto interagire con alcune persone diverse (prima ancora che psicologi), che le hanno dato il loro parere e supporto, ognuna con il proprio cuore, la propria mente e la propria esperienza.

Lei si è trovata più in sintonia con uno di noi, ma questo non esclude che anche gli altri abbiano messo in campo il loro impegno. Solo con parole diverse.

Forse questo è ciò che sta succedendo con sua "nuora": lei si aspetta determinate manifestazioni di affetto, che magari non appartengono al modo di essere della ragazza (che magari è di carattere riservato, schivo, timido). Magari non è abituata ad interazioni familiari espansive.
Magari dietro a modi meno cortesi e gentili si cela una limpidezza d'animo che non scende a compromessi.

Certo è difficile ascoltare chi parla una lingua diversa dalla nostra, ma forse, con il prezzo di un po' di fatica, è poi possibile conoscere mondi nuovi.

Un saluto.