Paura dell'abbandono

Salve a tutti,
ho 24 anni e da giorni ormai non dormo perchè ripenso ad un evento avvenuto un anno fa. Non all'evento in se perchè ormai è diventato di poca importanza ma a quello che mi ha portanto a comportarmi in un certo modo.
Un anno fa una mia amica si rivolse a me in modo aggressivo incolpandomi di cose mai fatte davanti ad altre amiche.
Io rimasi molto male perchè si comportò in modo non leale .
Ora parliamo tranquillamente ma in me vedo che ancora non la sopporto. All'inizio pensavo che fosse per quello che mi ha fatto ma quello ormai dovrebbe provocarmi indifferenza no insofferenza nei suoi confronti.. Pensadoci in questi giorni sono arrivata al punto che quello che non riesco a perdonare non è tanto lei( a me di lei come persona non interessa più niente visto quello che si è rilevata) ma me! non riesco a perdonarmi il fatto che quel giorno quando è avvenuto ciò io avrei voluto per la rabbia chiudere tutti i rapporti con lei ma ho seguito il consiglio (di alcuni) di pensare a lungo prima di agire ( visto la mia impulsività) ;ma forse ci ho pensato troppo e sono arrivata ad un punto che non avrei voluto mai toccare , sono arrivata a dire " e se chiudendo i rapporti con lei poi le mie amiche uscendo preferiranno lei a me?"e per questo motivo bruttissimo ho cercato di chiarire e dopo ho anche aggiunto che ero contenta che ci fossimo chiarite.
Potrebbe sembrare una cosa giusta ma non lo è perchè è una cosa che NON volevo fare ( infatti per due mesi poi non la volevo vedere perchè la mia vera me era quella che non voleva vederla) e l'ho fatto perchè? perchè ero nuova nel gruppo e avevo paura di pedere tutto.
Io so che questa cosa è sbagliatissima , prima non ero cosi potevo anche avere tutti contro se sapevo di stare nel giusto non mi importava :come è possibile che crescendo sono peggiorata ? che cosa è cambiato in me? perchè sono diventata così debole.
Sopratutto perchè cosi non sarò me stessa per una paura! e di conseguenza mi porterà a non stare bene e non a esserci coerenza tra pensiero e azione ( mi porterà alla distruzione ).
Io so che tramite un post non si può risolvere un problema sicuramente complesso , però so per prima cosa cheprima non ero così quindi non è nella mia natura , lo sono diventata ( e non so perchè visto che crescendo bisognerebbe maturare) e che capire di aver sbagliato e di avere un problema credo sia comunque un passo avanti.
Posso anche dire da ora in poi non avrò più questa paura di rimanere sola e farò quello che mi sento , ma se mi succede di nuovo ( nella vita chissà quante altre volte mi succederà) chi mi garantisce che ritornerò a essere così forte da non cadere nella trappola della paura?
Ripeto so che un post non sistemerà le cose ma sono arrivata a non dormire la notte perchè non voglio che questa paura distrugga la vera me , quindi anche una parola o consiglio mi potrebbe davvero aiutare..
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Probabilmente gli anni per lei sono passati, ma l'insicurezza di fondo è rimasta. Ogni domanda contiene il seme della risposta e lei stessa dà una risposta più che realistica alla sua domanda:

>>> e l'ho fatto perchè? perchè ero nuova nel gruppo e avevo paura di pedere tutto.
>>>

È la paura che la porta ad abbassare i suoi standard. Se fosse una persona sicura di sé, probabilmente avrebbe già mandato al diavolo la sua "amica", oppure l'avrebbe fatta lavorare per riconquistarsi la sua fiducia.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10
Lei sente di aver tradito se stessa, ma a me sembra che abbia cercato una mediazione tra l'ipulsività che l'avrebbe portata a rompere tutti i legami e il desiderio di dare un'immagine sociale di sè tollerante e socievole.

"Maturare" significa anche saper riconoscere le proprie reazioni e modularle in base alle situazioni.
A lei sembra di aver fatto una scelta di convenienza (che in adolescenza avrebbe particolarmente intollerato); invece ha contrastato una parte di sè poco funzionale nei rapporti sociali (l'impulsività) per riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni. Essendo nuova nel gruppo, se lei avesse messo le amiche di fronte ad una scelta molto probabilmente avrebbero scelto l'amica di vecchia data.

Segiure i propri istinti è importante, ma non va demonizzata la capacità di elaborare le situazioni in modo razionale, per fare le scelte più appropriate.
Per questo non deve sentire di aver rinunciato ad una parte di sè, ma di aver sperimentato se stessa in un'altra modalità, forse un po' più matura.

Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it

[#3]
Utente
Utente
Ma la sicurezza in me ( cosa che effettivamente è sempre venuta a mancare) come si può acquistare? e soprattutto alla mia età si può più riacquistare?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
La sicurezza si acquista facendo esperienza, a qualunque età. Finché si continua a reagire e a comportarsi sempre allo stesso modo, si rimane quelli che si è. Perciò la chiave è fare esperienze nuove in modo graduale, uscendo progressivamente dalla propria zona di comfort che nell'insicuro è assai ristretta, fino a sentirsi a proprio agio nel fare cose che prima non si riuscivano neanche a pensare.

Se sente di non essere capace da sola, può rivolgersi con fiducia a uno psicologo.
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Utente
Utente
Cosa vuole vuoel intendere con zona di comfort? e come se ne esce da questa zona?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
"Zona di comfort" è un'immagine per designare l'insieme dei comportamenti che si possono mettere in atto senza provare disagio. È chiaro che nell'insicuro tale area è più ristretta che nella persona sicura di sé.

>>> come se ne esce da questa zona?
>>>

Le ho già risposto sopra.
[#7]
Utente
Utente
Con esperienza Lei intende conoscere nuova gente?

Non ho molti amici ( anche perchè tendono tutti a deludermi) però ho molti conoscenti con cui esco , non sono di sicuro una che si chiude in casa ( anzi è avvenuto ciò che ho raccontato proprio perchè non voglio rinunciare ad uscire e ad avere una vita sociale)..
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Cara ragazza,

da quello che dice c'è stato un "prima" e un "dopo" nella sua modalità di gestire le relazioni.

<<prima non ero cosi potevo anche avere tutti contro se sapevo di stare nel giusto non mi importava>>

La diversità nell'approccio può, in una certa misura, essere consona ad un'età più adulta; tuttavia se lei sente questo cambiamento così repentino e egodistonico forse ci sono delle ragioni differenti che vanno ricercate nella sua storia di vita, unica ed irripetibile, come quella di ogni altra persona.

Può dirci se ricorda qualche evento significativo tra questo prima e quello che è il suo nuovo modo di approcciarsi agli altri? Visto che ci parla di un nuovo gruppo di amicizie, a cosa è dovuto questo cambio di gruppo?

Sembrerebbe emergere, inoltre, una sua grande insoddisfazione nei suoi rapporti interpersonali e una sorta di forzatura ad instaurare relazione più per un bisogno di non rimanere sola che per il piacere di condividere con gli altri:

<<Non ho molti amici ( anche perchè tendono tutti a deludermi) però ho molti conoscenti con cui esco , non sono di sicuro una che si chiude in casa ( anzi è avvenuto ciò che ho raccontato proprio perchè non voglio rinunciare ad uscire e ad avere una vita sociale)..>>

Se le cose stanno così, il consulto con un professionista della sua zona di persona potrebbe aiutarla a fare un po' di chiarezza nelle sue insoddisfacenti dinamiche relazionali.

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

[#9]
Utente
Utente
Credo abbia centrato il punto. Noto che è più un bisogno di sentirmi accettata o almeno non evitata ma effettivamente non riesco a condividere molto con gli altri , appena mi lascio andare scopro sempre il vero carattere delle persone e ne resto delusa , nell'amicizia do molta importanza alla lealtà e nei mei casi è sempre venuta a mancare infatti all'inizio mi illudo sempre di trovarmi bene con una persona poi passa un pò del tempo e sono punto a capo. Ovviamente non significa rinunciare ad uscire comunque la mia vita sociale voglio averla però sto attenta ormai a fare distinzione tra amici ( che non ho ) e conoscenti con cui mi diverto ( e quelli ci sono un bel po).
Questo avviene da sempre forse il caso più traumatico è stato quando alle elementari tutte le mie compagne mi escludevano e mi prendervano in giro io ne soffriro tornavo sempre a casa piangendo e odiavo la scuola. Poi crescendo ho cercato di impormi con l'aggressività perchè così mi credevo forte ma giunta a 20 anni ho capito che le cose non andavano che la gente continuava a prendersi gioco di me e di amici neanche l'ombra..
[#10]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
<<quando alle elementari tutte le mie compagne mi escludevano e mi prendervano in giro ...>>

e questo ci riporta, "magicamente", al titolo del suo consulto dimostrando anche che, spesso, le risposte sono già dentro di noi.

Non ha mai pensato di contattare uno psicologo di persona per cominciare ad elaborare queste sue tematiche?

Un caro saluto
[#11]
Utente
Utente
Si che ci ho pensato e sarebbe la cosa che vorrei fare se non fosse che economicamente non me lo posso permettere visto che vivo ancora con i miei perchè studio. Infatti quando avrò una mia indipendeza economica credo che mi rivolgerò..
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
se è motivata a consultare uno psicologo, può anche rivolgersi al servizio pubblico, ad esempio presso il Consultorio Familiare della sua ASL di appartenenza, non è necessario dunque attendere fino alla conquista delll'indipendenza economica.

Se c'è qualche problematica da affrontare, meglio farlo subito.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Cara ragazza,

può contattare, senza problemi, un consultorio della sua regione.
Trova un elenco al seguente link:
http://www.paginesanitarie.com/consultori_campania.htm

Un caro saluto