Ansia e fobia sociale
Salve,
da diversi anni capita che in presenza di determinate situazioni, avessi la tendenza ad arrossire, per esempio, quando mi si metteva in mezzo per "schernirmi" amichevolmente.
Recentemente, forse dovuto allo stress impellente, per cambio lavoro e accrescita di mansione, la cosa è cambiata: di fronte a domande banali, senza un preciso perchè, ho iniziato a arrossire, avere sudorazione sulla fronte, e così via. Ovviamente, rendendomene conto, la cosa peggiora, aumentando la sudorazione e l'arrossamento.
Quando succede? e come ?
1) al centro dell'attenzione in ambito lavorativo.
2) in presenza di amici, di discorsi impegnativi, anche a cui saprei rispondere.
In tutti i casi, ho paura di essere giudicato, che qualcosa in me sia fuori posto, non sia presentabile e così via.
Pensare verso gli altri di essere brutto, o non gradevole agli altri.
Timori di fare brutta figura, di essere visto come un'incompetente.
Questo ovviamente è molto debilitante nel lavoro.
Il mio medico, dopo consulto con un psicologo (mio amico) ha deciso di darmi l'EN gocce, da prendere rigorosamente SOLO quando so di avere un qualcosa di importante (infatti questa sorta di ansia si manifesta anche in maniere anticipatoria).
Stamattina, senza mai averlo preso (son riuscito a controllarmi, diciamo) l'ho dovuto prendere. La sua prescrizione è stata di 6 gocce prima di questa situazione.
Il problema, è che ha funzionato (mi capitava sovente che mi prendesse anche senza un perchè, cioè anche se ero molto tranquillo, mentre oggi non è successo..) però non ha funzionato quando, un parente ha iniziato a dire battute su una mia situazione personale, ho iniziato a sudare, stare poco bene e rossore. é passato tutto in fretta, mentre prima sarebbe durato di più, quello si, però non ha funzionato come pensassi, ecco.
Diciamo che forse e dico forse è sbagliato il dosaggio, da prendere per queste situazioni,
Spero in un vostro cordiale riscontro.
Marco
da diversi anni capita che in presenza di determinate situazioni, avessi la tendenza ad arrossire, per esempio, quando mi si metteva in mezzo per "schernirmi" amichevolmente.
Recentemente, forse dovuto allo stress impellente, per cambio lavoro e accrescita di mansione, la cosa è cambiata: di fronte a domande banali, senza un preciso perchè, ho iniziato a arrossire, avere sudorazione sulla fronte, e così via. Ovviamente, rendendomene conto, la cosa peggiora, aumentando la sudorazione e l'arrossamento.
Quando succede? e come ?
1) al centro dell'attenzione in ambito lavorativo.
2) in presenza di amici, di discorsi impegnativi, anche a cui saprei rispondere.
In tutti i casi, ho paura di essere giudicato, che qualcosa in me sia fuori posto, non sia presentabile e così via.
Pensare verso gli altri di essere brutto, o non gradevole agli altri.
Timori di fare brutta figura, di essere visto come un'incompetente.
Questo ovviamente è molto debilitante nel lavoro.
Il mio medico, dopo consulto con un psicologo (mio amico) ha deciso di darmi l'EN gocce, da prendere rigorosamente SOLO quando so di avere un qualcosa di importante (infatti questa sorta di ansia si manifesta anche in maniere anticipatoria).
Stamattina, senza mai averlo preso (son riuscito a controllarmi, diciamo) l'ho dovuto prendere. La sua prescrizione è stata di 6 gocce prima di questa situazione.
Il problema, è che ha funzionato (mi capitava sovente che mi prendesse anche senza un perchè, cioè anche se ero molto tranquillo, mentre oggi non è successo..) però non ha funzionato quando, un parente ha iniziato a dire battute su una mia situazione personale, ho iniziato a sudare, stare poco bene e rossore. é passato tutto in fretta, mentre prima sarebbe durato di più, quello si, però non ha funzionato come pensassi, ecco.
Diciamo che forse e dico forse è sbagliato il dosaggio, da prendere per queste situazioni,
Spero in un vostro cordiale riscontro.
Marco
[#1]
Gentile Marco,
per quanto riguarda il farmaco è indispensabile rivolgersi al medico e NON allo psicologo. Anche per quanto riguarda il Suo amico psicologo sarebbe opportuno cercare al di fuori delle proprie amicizie/conoscenze un supporto psicologico.
Invece per quello che descrive "...di fronte a domande banali, senza un preciso perchè, ho iniziato a arrossire, avere sudorazione sulla fronte, e così via. .." potrebbe essere compatibile con un disturbo d'ansia, ovviamente da confermare da parte di uno psicologo di persona.
Affidarsi esclusivamente al farmaco in questi casi non è la scelta migliore perchè c'è il rischio di non imparare a districarsi nelle situazioni che creano ansia.
Saluti,
per quanto riguarda il farmaco è indispensabile rivolgersi al medico e NON allo psicologo. Anche per quanto riguarda il Suo amico psicologo sarebbe opportuno cercare al di fuori delle proprie amicizie/conoscenze un supporto psicologico.
Invece per quello che descrive "...di fronte a domande banali, senza un preciso perchè, ho iniziato a arrossire, avere sudorazione sulla fronte, e così via. .." potrebbe essere compatibile con un disturbo d'ansia, ovviamente da confermare da parte di uno psicologo di persona.
Affidarsi esclusivamente al farmaco in questi casi non è la scelta migliore perchè c'è il rischio di non imparare a districarsi nelle situazioni che creano ansia.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Ex utente
Sicuramente ha ragione lei, ed infatti insieme al mio medico ho deciso di mettermi in contatto con uno psicologo (anche se il mio amico/conoscente lo è da sempre, preferisco andare da uno non conosciuto).
Il discorso è che nel mentre la terapia penso sia uno sostituito a medio termine del lavoro dello psiologo, che insieme ai medicinali riuscirà (spero) a tirarmi fuori.
La posologia, secondo lei, è giusta oppure deve essere aumentata all'uopo ?
La ringrazio anticipatamente..
Il discorso è che nel mentre la terapia penso sia uno sostituito a medio termine del lavoro dello psiologo, che insieme ai medicinali riuscirà (spero) a tirarmi fuori.
La posologia, secondo lei, è giusta oppure deve essere aumentata all'uopo ?
La ringrazio anticipatamente..
[#3]
"La posologia, secondo lei, è giusta oppure deve essere aumentata all'uopo ?"
Gentile Utente, noi psicologi non possiamo prescrivere farmaci, non siamo medici e quindi non sono in grado di rispondere alla Sua domanda.
Posso suggerirLe la lettura di questo articolo sull'ansia
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1633-asportazione-chirurgica-dello-stato-ansioso.html
e spero che possa risolvere quanto prima il Suo disagio.
Un cordiale saluto,
Gentile Utente, noi psicologi non possiamo prescrivere farmaci, non siamo medici e quindi non sono in grado di rispondere alla Sua domanda.
Posso suggerirLe la lettura di questo articolo sull'ansia
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1633-asportazione-chirurgica-dello-stato-ansioso.html
e spero che possa risolvere quanto prima il Suo disagio.
Un cordiale saluto,
[#4]
L'ansiolitico può servire a "sciogliere" l'ansia nei momenti critici, ma potrebbe non essere di per sé una cura. Le suggerisco pertanto di fare una visita specialistica presso uno psichiatra, per rivedere o confermare la prescrizione.
Inoltre quando l'ansia è mantenuta da una convinzione d'inadeguatezza e impresentabilità, come nel suo caso, difficilmente si può fare a meno di una psicoterapia per eliminarla. In altre parole, l'ansiolitico le attenua le sensazioni negative del momento, senza però influire direttamente sulla convinzione sottostante. Ciò può essere invece ottenuto attraverso una psicoterapia.
Ha ragione a volersi rivolgere a uno psicologo che non sia suo amico. Le dinamiche di conoscenza preesistenti influirebbero in maniera negativa sulla terapia o consultazione. Lei lo ha capito intuitivamente, ma di fatto è ciò che raccomanda la deontologia dello psicologo.
Inoltre quando l'ansia è mantenuta da una convinzione d'inadeguatezza e impresentabilità, come nel suo caso, difficilmente si può fare a meno di una psicoterapia per eliminarla. In altre parole, l'ansiolitico le attenua le sensazioni negative del momento, senza però influire direttamente sulla convinzione sottostante. Ciò può essere invece ottenuto attraverso una psicoterapia.
Ha ragione a volersi rivolgere a uno psicologo che non sia suo amico. Le dinamiche di conoscenza preesistenti influirebbero in maniera negativa sulla terapia o consultazione. Lei lo ha capito intuitivamente, ma di fatto è ciò che raccomanda la deontologia dello psicologo.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 13/05/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.