Vivo eccessivamente nella fantasia
Buongiorno,
Sono un ragazzo di 28 anni, studio, ho amici che sento e frequento regolarmente, ero fidanzato.
Non ho problemi a relazionarmi con chi mi sta attorno e nemmeno a fare nuove conoscenze.
Ho un buon rapporto con i miei genitori.
Ho diversi interessi, diciamo che "mi piace di tutto un po".
Tendo a non raccontare molto gli affari miei,ne ai miei genitori ne ad altri, salvo qualche eccezzione.
A volte mi tengo tutto dentro.
Ho tuttavia un problema, che penso esser serio.
Vivo eccessivamente nella fantasia. Evadere la realta la evadiamo tutti, ma nel mio caso penso sia esagerato.
Ogni momento della giornata, tutti i giorni, immagino il mio futuro ma lo vivo intensamente. Situazioni da me create, non realizzate o forse non realizzabili in alcuni casi decisamente irrealizzabli. A volte parlo anche da solo, prendo attivamente parte a queste situazioni, mi coinvolgo mi arrabbio; le vivo quasi come la realtà.
Spesso me ne rendo conto e mi impongo di smetterla, di tornare alla realtà,però inevitabilmente dopo poco ricado in situazioni ,si, reali ma da me costruite.
Anche nelle relazioni affettive sono così. Dopo breve tempo immagino subito una "vita insieme".
Il problema è che questa evasione assorbe la maggioparte della giornata, togliendomi moltissimo spazio allo studio e ad altre attività anche piacevoli; anzi a volte l'evasione è l'unica attività della giornata.
Mi assorbe per non dire che mi consuma letteralmente.
Nello studio poi è terribile, sono una distrazione continua.
Vorrei smetterla perchè so che se riuscissi a concentrarmi e ad ottimizzare il mio tempo, senza sprecarlo in fantasie, sarei una persona molto produttiva.
E' parecchio tempo che mi capita.
grazie e arrivederci
Sono un ragazzo di 28 anni, studio, ho amici che sento e frequento regolarmente, ero fidanzato.
Non ho problemi a relazionarmi con chi mi sta attorno e nemmeno a fare nuove conoscenze.
Ho un buon rapporto con i miei genitori.
Ho diversi interessi, diciamo che "mi piace di tutto un po".
Tendo a non raccontare molto gli affari miei,ne ai miei genitori ne ad altri, salvo qualche eccezzione.
A volte mi tengo tutto dentro.
Ho tuttavia un problema, che penso esser serio.
Vivo eccessivamente nella fantasia. Evadere la realta la evadiamo tutti, ma nel mio caso penso sia esagerato.
Ogni momento della giornata, tutti i giorni, immagino il mio futuro ma lo vivo intensamente. Situazioni da me create, non realizzate o forse non realizzabili in alcuni casi decisamente irrealizzabli. A volte parlo anche da solo, prendo attivamente parte a queste situazioni, mi coinvolgo mi arrabbio; le vivo quasi come la realtà.
Spesso me ne rendo conto e mi impongo di smetterla, di tornare alla realtà,però inevitabilmente dopo poco ricado in situazioni ,si, reali ma da me costruite.
Anche nelle relazioni affettive sono così. Dopo breve tempo immagino subito una "vita insieme".
Il problema è che questa evasione assorbe la maggioparte della giornata, togliendomi moltissimo spazio allo studio e ad altre attività anche piacevoli; anzi a volte l'evasione è l'unica attività della giornata.
Mi assorbe per non dire che mi consuma letteralmente.
Nello studio poi è terribile, sono una distrazione continua.
Vorrei smetterla perchè so che se riuscissi a concentrarmi e ad ottimizzare il mio tempo, senza sprecarlo in fantasie, sarei una persona molto produttiva.
E' parecchio tempo che mi capita.
grazie e arrivederci
[#1]
Si tende ad investire nella fantasia, quando la realtà non soddisfa e se ne cerca una più bella almeno nell'immaginazione.
Un esempio limite è quello della costruzione di un mondo irreale di Benigni ne La vita è bella.
Probabilmente lei non ha ancora ben chiaro il suo futuro, "mi piace di tutto un po", e lo sperimenta nella fantasia per vedere come potrebbe concretizzarsi.
Forse si sente un po' insicuro, tanto da non confidarsi molto con gli altri, non "esporsi", e vivere nella fantasia è un modo per sottrarsi al confronto con la realtà.
Un esempio limite è quello della costruzione di un mondo irreale di Benigni ne La vita è bella.
Probabilmente lei non ha ancora ben chiaro il suo futuro, "mi piace di tutto un po", e lo sperimenta nella fantasia per vedere come potrebbe concretizzarsi.
Forse si sente un po' insicuro, tanto da non confidarsi molto con gli altri, non "esporsi", e vivere nella fantasia è un modo per sottrarsi al confronto con la realtà.
Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it
[#2]
Utente
Si questo è vero.
Sull'espormi con gli altri non credo però di aver problemi,perchè ci sono situazioni in cui "svoto il sacco" e comuque non credo di avere particolari blocchi o difficoltà a farlo.
Il mio problema è quando sono solo, non riesco a concentrarmi adeguatamente, so perfettamente come e cosa fare, ma immancabilmente mi distraggo.
Coem posso fare?
Sull'espormi con gli altri non credo però di aver problemi,perchè ci sono situazioni in cui "svoto il sacco" e comuque non credo di avere particolari blocchi o difficoltà a farlo.
Il mio problema è quando sono solo, non riesco a concentrarmi adeguatamente, so perfettamente come e cosa fare, ma immancabilmente mi distraggo.
Coem posso fare?
[#3]
Non dico che abbia un blocco a confidarsi con gli altri, ma, magari, il tenersi tutto dentro salvo qualche eccezione è dovuto ad una certa insicurezza sulla valutazione che lei ha di sè.
Se questo fantasticare eccede da un normale divagare con la fantasia, magari da argomenti di studio difficili o poco interessanti, e determina un problema nella sua vita quotidiana è da considerarsi alla stregua di un "sintomo" di qualcosa che non le permette di essere sereno.
Ritengo che capire quale meccanismo psicologico la porta ad allontanarsi sistematicamente dalle sue attività sia il primo passo.
Per far questo può essere utile la consulenza di uno psicologo.
Se questo fantasticare eccede da un normale divagare con la fantasia, magari da argomenti di studio difficili o poco interessanti, e determina un problema nella sua vita quotidiana è da considerarsi alla stregua di un "sintomo" di qualcosa che non le permette di essere sereno.
Ritengo che capire quale meccanismo psicologico la porta ad allontanarsi sistematicamente dalle sue attività sia il primo passo.
Per far questo può essere utile la consulenza di uno psicologo.
[#5]
Intendevo una consulenza "dal vivo".
La consulenza on line può offrire qualche spunto di riflessione e orientare sul problema, ma per affrontare le questioni è necessario un grado di approfondimento e di interazione che non è possibile avere on line.
La consulenza on line può offrire qualche spunto di riflessione e orientare sul problema, ma per affrontare le questioni è necessario un grado di approfondimento e di interazione che non è possibile avere on line.
[#6]
Gentile Ragazzo,
Sarebbe opportuno efettuare una consulenza psicologica al fine di comprendere l' entita' di questo mondo fantastico e le modalita' della sua fuga mella fantasia.
Potrebbe essere una semplice evasione, ma potrebbe rappresentare una modalita' disfunzionale per non affrontare o compensare cio' che non le va.
A diagnosi fatta, si valutera' il percorso piu' indicato a lei.
Sarebbe opportuno efettuare una consulenza psicologica al fine di comprendere l' entita' di questo mondo fantastico e le modalita' della sua fuga mella fantasia.
Potrebbe essere una semplice evasione, ma potrebbe rappresentare una modalita' disfunzionale per non affrontare o compensare cio' che non le va.
A diagnosi fatta, si valutera' il percorso piu' indicato a lei.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#8]
Allora deve contattare il professionista privatamente.
I nostri recapiti li trova seguendo il link del professionista oppure in questo elenco
https://www.medicitalia.it/specialisti/psicologia/.
Saluti
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Saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 14.5k visite dal 12/05/2012.
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