Ansia depressiva
Salve,il mio problema risale a circa un anno fa quando dopo diversi problemi riguardo ad un'attività che ho dovuto chudere e in seguito alla decisione di mia moglie di separarsi sono crollato in una forma di depressione.Non avevo più interessi,non riuscivo neanche a guardare mia figlia.Dopo circa 4 mesi l'incontro con una mia vecchia amica,la quale stava attraversando un periodo simile al mio,la decisione di iniziare a frequentarci ha fatto sì che il mio umore andasse migliorando giorno dopo giorno fino a stare bene e iniziare una nuova relazione e un lavoro in una tipografia in famiglia.Pensavo fosse tutto risolto,ma all'improvviso il 26 marzo 2012 a causa dallo stress lavorativo ho avuto un ennessimo crollo,rifiutando di lavorare e di andare avanti con i progetti di una nuova famiglia.Ho consultato il medico di famiglia che mi ha prescritto compresse valpinax e gocce daparox,ho continua inappetenza,difficoltà ad alzarmi la mattina al letto e premetto che ho preso un mese di ferie.Adesso dovrei rientrare questo lunedì,ma sono nel panico non sò che decisione prendere,continuo a stare male e neanche la vicinanza dei miei familiari e della mia compagna mi è d'aiuto.Cosa dovrei fare?grazie anticipatamente per l'ascolto.
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Gentile Signore,
stando a quanto ci dice sembra che lei sia stato male per la prima volta quando sua moglie ha deciso di separarsi, ma visto che quello che le sta succedendo sembrerebbe configurare una ricaduta le chiedo prima di tutto se nel suo passato ci sono già stati episodi di natura depressiva.
E' così?
Il quadro attuale andrebbe valutato da uno psicologo psicoterapeuta che può stabilire se un percorso psicoterapeutico le sarebbe d'aiuto, ma in ogni caso se intendesse curarsi anche o solo con i farmaci è opportuno che lei si rivolga ad un medico psichiatra piuttosto che farsi seguire dal solo medico di base, a meno che non sia specializzato a sua volta in psichiatria.
stando a quanto ci dice sembra che lei sia stato male per la prima volta quando sua moglie ha deciso di separarsi, ma visto che quello che le sta succedendo sembrerebbe configurare una ricaduta le chiedo prima di tutto se nel suo passato ci sono già stati episodi di natura depressiva.
E' così?
Il quadro attuale andrebbe valutato da uno psicologo psicoterapeuta che può stabilire se un percorso psicoterapeutico le sarebbe d'aiuto, ma in ogni caso se intendesse curarsi anche o solo con i farmaci è opportuno che lei si rivolga ad un medico psichiatra piuttosto che farsi seguire dal solo medico di base, a meno che non sia specializzato a sua volta in psichiatria.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Le tendenze depressive andrebbero affrontate non solo con l'ausilio di farmaci, che possono risultare utilissimi per combattere i sintomi più invalidanti, ma anche con una psicoterapia che insegni a riconoscere l'arrivo dei pensieri depressivi e a depotenziarli.
Alcune persone possono essere predisposte a soffrire di questo disturbo, ma in molti casi si può imparare a non lasciarsene affliggere e, gradualmente, anche a non soffrirne più.
Le suggerisco di rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta.
Alcune persone possono essere predisposte a soffrire di questo disturbo, ma in molti casi si può imparare a non lasciarsene affliggere e, gradualmente, anche a non soffrirne più.
Le suggerisco di rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.1k visite dal 11/05/2012.
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