Non sentirsi un uomo
Buonasera, scrivo qui dopo due anni di distanza.. proprio due anni fa scrivevo per dirvi dei miei sensi di colpa quando pensavo ad altre ragazze, la vivevo come una sorta di tradimento, mi sentivo sporco.. voi giustamente mi consigliaste di andare da uno specialista... ed eccomi qua ad un anno dal termine dei colloqui (durati un anno) ad avere altri sensi di colpa.. pensano siano legati sempre alla stessa cosa (non ricordo il nome preciso dato in psicologia). ora vi spiego.
Ho 27 anni, fidanzato da 3.. il mio problema ora è non sentirsi all'altezza della mia ragazza, mi sento di non meritare la mia ragazza, di non essere un uomo. La cosa mi è scattata ormai 10 giorni fa, quando in un bar incontro il figlio di del mio capo, con il quale ho un rapporto normale, anche quando ci vedevamo in giro un ciao ciao e finiva li. Ora non sò perchè sabato (forse avevo bevuto più alcol del solito) ad un leggero schiaffetto sulla guancia come saluti, mi sono sentito preso come inferiore, così che prima di andarmene sono andato da lui per cercare di vendicarmi, ma lui, che era in compagnia di un suo amico (io ero da solo) esclama "offrigli da bere a sto coglionotto" io rifiutando con una scusa me ne sono andato, ma dopo 10 minuti insistevo con i miei amici a farmi accompagnare da lui per regolare i conti; ma loro viste le mie condizioni si rifiutarono. La sera stessa a casa chiamai la mia ragazza spiegandogli l'accaduto e aggiungendo di sentirmi un ragazzo di merda che non era capace nemmeno di farsi rispettare. Il giorno dopo mi sentivo uno schifo, un che valeva 0. Il lunedi seguente xò quando lo incontrai al lavoro, glielo dissi che mi sentivo offeso dalle sue parole, lui mi rispose che per lui era normale, che lo aveva detto a tutti quella sera, che potevo rispondergli anch'io ugualmente, e concludendo che non me lo avrebbe più detta una cosa del genere.
Ma io dopo qualche giorno di calma, oggi mi è ripresa a male, mi sento uno schifo, io vorrei che quella sera c'avessi litigato. ora cerco sempre un pretesto per rispondergli male, per ritornare nel discorso.
Ma il pensiero di fare a botte non è che mi fa stare tranquillo.. io non sono un tipo attacchino.. sono troppo calmo, e se litigo non lo faccio a parole, ma reagisco bruscamente e senza pensare..
Oggi ho chimato la mia psicologa per un colloquio.. voi che dite sono sempre i miei sensi di colpa (cioè la solita tiritera di una volta)?? farsi rispettare vuol dire alzare le mani o zittire questi tipi di atteggiamenti?? ringrazio anticipatamente..
Ho 27 anni, fidanzato da 3.. il mio problema ora è non sentirsi all'altezza della mia ragazza, mi sento di non meritare la mia ragazza, di non essere un uomo. La cosa mi è scattata ormai 10 giorni fa, quando in un bar incontro il figlio di del mio capo, con il quale ho un rapporto normale, anche quando ci vedevamo in giro un ciao ciao e finiva li. Ora non sò perchè sabato (forse avevo bevuto più alcol del solito) ad un leggero schiaffetto sulla guancia come saluti, mi sono sentito preso come inferiore, così che prima di andarmene sono andato da lui per cercare di vendicarmi, ma lui, che era in compagnia di un suo amico (io ero da solo) esclama "offrigli da bere a sto coglionotto" io rifiutando con una scusa me ne sono andato, ma dopo 10 minuti insistevo con i miei amici a farmi accompagnare da lui per regolare i conti; ma loro viste le mie condizioni si rifiutarono. La sera stessa a casa chiamai la mia ragazza spiegandogli l'accaduto e aggiungendo di sentirmi un ragazzo di merda che non era capace nemmeno di farsi rispettare. Il giorno dopo mi sentivo uno schifo, un che valeva 0. Il lunedi seguente xò quando lo incontrai al lavoro, glielo dissi che mi sentivo offeso dalle sue parole, lui mi rispose che per lui era normale, che lo aveva detto a tutti quella sera, che potevo rispondergli anch'io ugualmente, e concludendo che non me lo avrebbe più detta una cosa del genere.
Ma io dopo qualche giorno di calma, oggi mi è ripresa a male, mi sento uno schifo, io vorrei che quella sera c'avessi litigato. ora cerco sempre un pretesto per rispondergli male, per ritornare nel discorso.
Ma il pensiero di fare a botte non è che mi fa stare tranquillo.. io non sono un tipo attacchino.. sono troppo calmo, e se litigo non lo faccio a parole, ma reagisco bruscamente e senza pensare..
Oggi ho chimato la mia psicologa per un colloquio.. voi che dite sono sempre i miei sensi di colpa (cioè la solita tiritera di una volta)?? farsi rispettare vuol dire alzare le mani o zittire questi tipi di atteggiamenti?? ringrazio anticipatamente..
[#1]
Gentile Utente,
ha fatto bene a prendere appuntamento con la sua psicologa per parlare dell'accaduto.
Ci può dire che tipo di percorso ha fatto con lei e quale eventuale diagnosi le ha comunicato per la sua situazione?
Le due preoccuapzioni che ci espone oggi, quella di non essere all'altezza della sua ragazza e di non essere "un uomo", sembrerebbero pensieri di natura ossessiva non dissimili da quelli che ci riferì due anni fa.
Non è dunque chiaro se il lavoro con la psicologa è stato considerato terminato da entrambi, o se è stata una sua inziativa interromperlo pur avendone (presumibilmente) ancora bisogno.
Come stanno le cose?
ha fatto bene a prendere appuntamento con la sua psicologa per parlare dell'accaduto.
Ci può dire che tipo di percorso ha fatto con lei e quale eventuale diagnosi le ha comunicato per la sua situazione?
Le due preoccuapzioni che ci espone oggi, quella di non essere all'altezza della sua ragazza e di non essere "un uomo", sembrerebbero pensieri di natura ossessiva non dissimili da quelli che ci riferì due anni fa.
Non è dunque chiaro se il lavoro con la psicologa è stato considerato terminato da entrambi, o se è stata una sua inziativa interromperlo pur avendone (presumibilmente) ancora bisogno.
Come stanno le cose?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Ex utente
il tipo di percorso è stato di scavare nella mia infanzia (io miei genitori si sono separata ormai 9 anni fa), io davo tutte le colpe a mia madre... non ricordo il nome della diagnosi sinceramente, stavo talmente bene che ho rimosso tutto!!!!
La psicologa dopo un inizio dove ci vedevamo una volta a settimana, dopo mesi ha cominciato a dirmi se me la sentivo di allungare l'attesa a 15 giorni... via via fino a che non ho sentito il bisogno di terminare il rapporto perchè stavo bene!!!
Pensa che questa cosa che ho, è sempre quella di un anno fa?... il nome della diagnosi proprio non me la ricordo, e pensare che prima era il mio unico argomento....
La psicologa dopo un inizio dove ci vedevamo una volta a settimana, dopo mesi ha cominciato a dirmi se me la sentivo di allungare l'attesa a 15 giorni... via via fino a che non ho sentito il bisogno di terminare il rapporto perchè stavo bene!!!
Pensa che questa cosa che ho, è sempre quella di un anno fa?... il nome della diagnosi proprio non me la ricordo, e pensare che prima era il mio unico argomento....
[#3]
Ex utente
Diciamo che io ho sentito il bisogno di interrompere il rapporto, non sentivo più il bisogno di andarci. Ma dato che il malessere interiore (il sentirsi fallito, sbagliato) è lo stesso di due anni fa, diciamo che la risposta che è sempre la stessa maledetta cosa già la sò...forse la cosa si è spostata su un altro campo. ma il sentirsi in colpa e inutile è sempre lo stesso...
La cosa che mi dà più fastidio però è non godermi al 100% le cose belle della mia vita, i miei genitori e la mia ragazza....
La cosa che mi dà più fastidio però è non godermi al 100% le cose belle della mia vita, i miei genitori e la mia ragazza....
[#4]
Direi di sì, per quanto senza vederla di persona non è possibile porre una diagnosi certa non è da escludere che si tratti sempre di pensieri ossessivi e quindi di un disturbo d'ansia.
Al di là di quello che è successo in questi giorni, abitualmente lei che opinione ha di sè stesso?
Vorrei sapere se quello che pensa è del tutto diverso da questo:
" il mio problema ora è non sentirsi all'altezza della mia ragazza, mi sento di non meritare la mia ragazza, di non essere un uomo"
o se invece non ha in genere una buona opinione di sè stesso e quindi anche di solito pensa di non meritare la sua ragazza.
Al di là di quello che è successo in questi giorni, abitualmente lei che opinione ha di sè stesso?
Vorrei sapere se quello che pensa è del tutto diverso da questo:
" il mio problema ora è non sentirsi all'altezza della mia ragazza, mi sento di non meritare la mia ragazza, di non essere un uomo"
o se invece non ha in genere una buona opinione di sè stesso e quindi anche di solito pensa di non meritare la sua ragazza.
[#5]
Ex utente
Diciamo che io ho sentito il bisogno di interrompere il rapporto, non sentivo più il bisogno di andarci. Ma dato che il malessere interiore (il sentirsi fallito, sbagliato) è lo stesso di due anni fa, diciamo che la risposta che è sempre la stessa maledetta cosa già la sò...forse la cosa si è spostata su un altro campo. ma il sentirsi in colpa e inutile è sempre lo stesso...
La cosa che mi dà più fastidio però è non godermi al 100% le cose belle della mia vita, i miei genitori e la mia ragazza....
La cosa che mi dà più fastidio però è non godermi al 100% le cose belle della mia vita, i miei genitori e la mia ragazza....
[#6]
Ex utente
In generale (soprattutto in questi periodi) non ho una grande opinione di me stesso... mi sento un debole, senza palle.... ma solo quando ho queste idee penso di non meritare la mia ragazza.. fino a 10 giorni fa ero tutta un altra persona... fiero di essere come sono... ora l'ansia che una cosa possa accadere davanti a lei mi terrorizza, probabilmente poi ci andrei a litigare con il tizio.. xò mi mangio le mani x non aver litigato con quest'essere.... il mio interiore mi dice che avrei dovuto reagire in quell'istante (almeno a parole) , ma nella mia testa sò che potrei reagire bruscamente solamente se mi scatta quel senso di rabbia...
[#7]
"a 10 giorni fa ero tutta un altra persona... fiero di essere come sono... ora l'ansia che una cosa possa accadere davanti a lei mi terrorizza"
Questo improvviso cambiamento fa pensare che si tratti effettivamente della manifestazione di un disturbo d'ansia.
Quando avrà il colloquio con la sua psicologa?
Questo improvviso cambiamento fa pensare che si tratti effettivamente della manifestazione di un disturbo d'ansia.
Quando avrà il colloquio con la sua psicologa?
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 15.7k visite dal 10/05/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.