Un sogno ricorrente che mi angoscia.

Buongiorno, sono una ragazza di 22 anni e il problema che vi pongo riguarda un sogno ricorrente che si è presentato non più di sei/sette volte nell'arco di due anni: avere il pene.
Sono estremamente perfezionista, sia con me stessa (perfezionismo autodiretto) che con gli altri (perfezionismo eterodiretto). Inoltre sono una persona fortemente cinica, o forse fingo di esserlo. Mi sono sempre allontanata dall'amore, assumendo quasi il comportamento da "tipico ragazzo (di sesso maschile) adolescente che non ha intenzione di legarsi a nessuno", per questo ho sempre vissuto le mie relazioni in maniera strettamente superficiale, cercando di tenere in mano le redini del rapporto e di impormi come l'essere dominante. E' da circa due anni, però, che sogno di avere sembianze maschili. Il sogno di questa notte mi è rimasto ben impresso: mi sono guardata allo specchio, avevo un'acconciatura maschile, capelli corti e ricci e mi stava crescendo la barba. Inoltre la mia pelle era molto più scura, come se mi fossi sottoposta ad un intervento chirurgico per favorire innesti di pelle nera. Il seno non esisteva più. Insomma, era palese che avessi fatto ricorso alla chirurgia. Ora veniamo al punto: ero in un locale con alcune conoscenze, sono andata in bagno e ho appurato di avere il pene (tra l'altro di grandezza spropositata). In quel momento mi sono sentita come svenire, ho iniziato a pormi tanti interrogativi, nel sogno mi chiedevo se fosse necessario andare a letto con una donna, se non avrei più potuto avere rapporti con un uomo, se non sarei mai più potuta diventare mamma, e mi colpevolizzavo per la scelta affrettata.
A differenza delle volte precedenti, al mio risveglio sono rimasta in uno stato di shock e per tutta la mattina non ho fatto altro che pensare al sogno e alla paura di essere inconsciamente omosessuale (non sono omofoba ma non mi vedrei mai accanto a una donna).

Mi rendo conto di dare un'elevata importanza al sogno, importanza che probabilmente non ha. Ma sono preoccupata. Cosa potrebbe significare? Può essere legato al fatto che ho sempre cercato di impormi e di essere la leader della coppia? O dentro di me si sta innescando un meccanismo sessuale e potrei essere lesbica (e quindi per questo cerco di sabotare le mie relazioni)? Vorrei fare presente che ultimamente mi sono informata circa un eventuale intervento chirurgico al naso, non so se questo possa influire, e (forse non è carino da dire) ieri, mentre facevo delle compere, ho incontrato una coppia di transessuali probabilmente brasiliani (da qui il colore della pelle).
Dopo essermi svegliata nel cuore della notte, sono caduta nuovamente in un sonno profondo e ho sognato il mio corpo privo di vita con la testa decapitata. Io però ero lì, tant'è che tenevo il capo tra le braccia scrutando e rimproverando a me stessa ogni piccola imperfezione del viso.

Vi ringrazio anticipatamente,
R.
[#1]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Cara ragazza,

purtroppo le regole del sito non consentono di interpretare i sogni e, comunque, non avrebbe molto senso una interpretazione se non inserita in un suo percorso terapeutico nel giusto setting.

I sogni ci portano elementi che riguardano la nostra vita in parte conscia e in parte inconscia.
Mi sembra che lei abbia già dato una sua lettura interessante rispetto al sogno che ci propone. Ci sono molti spunti di riflessione su cui potrebbe iniziare ad interrogarsi.

C'è un motivo particolare nella sua vita attuale per cui, nonostante il sogno che riferisce abbia già accompagnato altre volte il suo "cammino onirico", in questo momento è interessata a comprendere il suo significato?

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

[#2]
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Gentile Dottor Callina,
innanzitutto mi scuso per aver chiesto consulto riguardo un argomento che non può essere trattato all'interno di questo sito.

Per rispondere alla sua domanda... nel corso della mia vita penso di aver già "incontrato" il DOC omosessuale. E' successo quando ero più piccola, avrò avuto circa 16-17 anni. Le mie amiche iniziavano a fare le prime esperienze sessuali e io ero totalmente estranea a tutto questo, non sentivo alcun desiderio. Con gli anni ho poi tradotto questo mio disinteressamento interpretando la mia "non-voglia" come un "non mi sento psicologicamente pronta" ed effettivamente era così perché negli anni ho avuto anche io le mie esperienze (tutte etero). Il problema è che circa due settimane fa ho avuto il mio ultimo rapporto sessuale con il mio -ex- ragazzo (che ho lasciato dopo qualche giorno dall'accaduto perché ho realmente bisogno di stare da sola e di fare luce), la cosa che mi ha lasciato stupita, che mi ha spaventato, è che è da parecchie settimane che non riesco a raggiungere l'orgasmo (mi rendo conto che non sia la sezione giusta, ma reputo fondamentale farlo presente). Dunque si è presentato il disturbo ossessivo compulsivo omosessuale, ma dopo qualche giorno tutto è tornato alla normalità e soprattutto, dentro di me SO di essere eterosessuale. Ho anche altri "disturbi comportamentali" che non mi sento di diagnosticare come DOC, sia perché la diagnosi non spetta a me, sia perché potrebbero essere semplici fissazioni (ad esempio il mobilio deve essere sempre allineato con le fughe del pavimento altrimenti si presenta uno stato di ansia; le porte che separano una stanza da un'altra devono stare o completamente aperte o chiuse, MAI socchiuse; se noto un quadro appeso storto lo raddrizzo ovunque mi trovi, a casa mia, dal medico, al ristorante; e ancora se non posso attorcigliare una ciocca di capelli tra le dita divento nervosa, spesso sfioro il pianto isterico (utilizzo il termine "isteria" pur sapendo che nei manuali psichiatrici sia al giorno d'oggi troppo vago). Sono arrivata a tagliarmi i capelli talmente corti da non poter più afferrare la ciocca (che è una e una sola, sempre la stessa) e dopo aver pianto disperatamente ho dovuto sostituirla con la ciocca di un'amica, giocando convulsamente con i suoi capelli... ora che sono cresciuti nuovamente mi son ritrovata a giocarci a letto, e nel momento in cui ho detto "basta, devo dormire" non sono riuscita a separarmi dalla ciocca di capelli e l'ho tenuta stretta tra le dita, come se volessi strapparla... e poi altri problemini simili).

Quindi la risposta alla domanda è: si. Sono particolarmente interessata a comprendere il significato di questo sogno perché mi sono convinta che la soluzione possa essere una delle due:
- o è omosessualità repressa
- o si tratta di DOC, e io propendo per questa ipotesi o perlomeno lo spero, perché l'idea di essere omosessuale, come detto prima, non l'ho mai condivisa.

Domando scusa per la lunghezza della risposta, ma a mio avviso all'interno di questo testo, ci sono dettagli che non vanno ignorati.

Vi ringrazio per il servizio che prestate e vi porgo i miei saluti,
R.
[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara R.,

i sintomi che riferisce sembrerebbero appartenere per lo più all'ambito dei disturbi d'ansia di tipo ossessivo.

Lei mostra buone capacità introspettive e penso che le sarebbe molto utile un percorso psicoterapeutico per risolvere i problemi che ha descritto e che è probabile non si rivolveranno da soli, tanto più se la loro comparsa risale a diversi anni fa.

Ha mai pensato a questa opportunità?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#4]
Dr.ssa Maria Luisa Abbinante Psicologo, Psicoterapeuta 56 1
Gentile Utente,
se le difficoltà che ci descrive siano da imputare ad un DOC o ad altro, ovviamente, da qui risulta difficile se non addirittura impossibile dirlo.

In ogni caso da quello che scrive emerge che il "problema" per il quale ci chiede consulto non è certamente il sogno o almeno quello è solo parte di un contesto più articolato che è iniziato diverso tempo fa.

Le consiglio per questo di rivolgersi ad uno spacialista in psicologia che la aiuti placare o gestire i suoi dubbi e preoccupazioni.

Dr.ssa Maria Luisa Abbinante
Psicologa Psicoterapeuta
www.psico-milano.org

[#5]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Cara ragazza,

al di la della sua domanda iniziale, per la quale non sono necessarie scuse, mi sembra di poter confermare che lei ha ben chiara la sua situazione, così come ha molti elementi che le consentono un'interpretazione corretta del suo sogno ricorrente.

Le sue capacità introspettive emergono chiaramente dal suo secondo post; qualità non trascurabile nel caso decidesse di seguire un percorso psicologico.

Dagli elementi che ci fornisce, con tutti i limiti di un consulto on line, propenderei per un disturbo di tipo ansioso con tratti ossessivi.

Il consiglio è certamente quello di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta della sua zona per valutare la possibilità di una terapia che, nel suo caso, sembrerebbe essere molto indicata.

Un caro saluto
[#6]
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Gentili Dottori,
vi ringrazio per le vostre risposte e per la vostra disponibilità.

Probabilmente dovrei seguire il vostro consiglio e rivolgermi ad uno specialista della mia città, ho sempre evitato questa soluzione per paura di espormi, ma mi rendo conto che un consulto non possa che farmi bene.

Ho un'ultima domanda da porvi: il DOC o semplicemente i disturbi d'ansia di tipo ossessivo, sono genetici? Nella mia famiglia c'è un caso patologico di un mio parente stretto, il quale è autistico, affetto dal disturbo Borderline e DOC.

Grazie,

R.
[#7]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Cara ragazza,

non esistono prove scientifiche a favore di possibili cause genetiche.

Rispondo alla sua domanda con una attinente citazione di Alfred Adler, padre della Psicologia Individuale:
"Non sono né l'eredità né l'ambiente che determinano la relazione col mondo esterno. L'eredità gli assegna solo alcune doti. L'ambiente gli fornisce solo alcune impressioni. Queste doti e impressioni e la maniera in cui egli ne fa "esperienza", cioè l'interpretazione che egli dà di queste esperienze, sono i mattoni che egli usa nelle specifiche modalità "creative", per costruire le proprie attitudini verso la vita. È il suo modo personale di usare questi mattoni – o in altre parole, è la sua attitudine verso la vita – che determina la sua relazione con il mondo esterno."

Un caro saluto
[#8]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Non si tratta di disturbi a base genetica, anche i ricercatori maggiormente orientati in questo senso devono ammettere che è come minimo l'interazione fra geni e ambiente a determinare la comparsa di disturbi psicologici come quelli che può avere lei.

"ho sempre evitato questa soluzione per paura di espormi"

In che senso?
[#9]
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Buona sera,

Dottoressa Massaro, probabilmente mi sono spiegata male. La mia "paura", se così posso superficialmente definirla, è dovuta al fatto che, come ho scritto nel precedente post, c'è un caso patologico all'interno della mia famiglia. Rivolgermi ad uno specialista significa rendere partecipi i miei genitori di tale decisione. So che all'età di 22 anni posso prendere un appuntamento con uno psicologo o qualsiasi altro medico specialista senza il loro consenso, ma ho sempre avuto l'abitudine di condividere scelte di questo tipo con loro, e la cosa, devo ammettere, non mi pesa affatto. Dunque, ho paura che possano allarmarsi per un nonnulla, dal momento che non è detto che io sia affetta da un disturbo come i DOC o qualsiasi altra cosa. A mio avviso potrebbero essere anche problemi legati allo stress.

Al contempo, ribadisco, sono sicura che un consulto non possa che farmi bene, quindi ho deciso di parlarne con la mia famiglia e prendere un appuntamento da un professionista.

Vi ringrazio per il vostro interessamento e vi auguro una buona serata,

R.
[#10]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazza,
la psicoterapia pur essendo una scelta che deriva dal disagio che sta vivendo, non necessariamente si configura con un processo di cura di una patologia ma, è possibile che diventi un percorso di crescita personale non riducibile alla sola eliminazione del sintomo, ma in senso più ampio si configura come l'opportunità di avviare un processo di cambiamento, a tal proposito le consiglio la lettura di questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#11]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"ho paura che possano allarmarsi per un nonnulla"

Non definirei "un nonnulla" il suo malessere, che è reale indipendentemente dal fatto che sia sostenuto o meno da un disturbo specifico.

Comprendo la sua paura di avere qualcosa che non va, visto che un suo parente soffre di disturbi psichici, ma come dicevamo non ha senso ipotizzare cause genetiche - e in ogni caso forse non ha capito bene cos'ha questa persona, dato che difficilmente può soffrire contemporaneamente dei 3 disturbi che ha citato.

Tornando a lei, ha già parlato con i suoi genitori?
[#12]
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Gentile Dottoressa Massaro,

non esiste, dunque, comorbidità fra le tre patologie? Autismo, Disturbo Borderline di personalità e DOC? Questo potrebbe significare che mio zio è stato seguito da medici incompetenti (tutti, visto che è stato a contatto con oltre dieci professionisti) e che tutti coloro hanno diagnosticato tre disturbi psichici che non possono convivere insieme? Addirittura gli è stato detto che son tutti disturbi derivati dalla depressione Bipolare, e per quanto riguarda l'autismo so che ne ha una piccola percentuale, ma in ogni caso è sempre presente. Non ho alcun dubbio riguardo questo, ho anche fatto una telefonata per avere una conferma e l'ho ricevuta. Potrebbe essere necessario rivolgersi ad altri specialisti?

Ad ogni modo, non ho ancora trovato la "forza" per parlarne con i miei genitori. Non sono demoralizzata per questo, non voglio essere fraintesa. Rispetto al giorno in cui ho scritto il primo post sono molto serena, questo probabilmente è dato dal fatto che sto cercando di smettere di fumare e ho raggiunto il primo piccolo traguardo di quindici giorni. Mi rendo conto che la cosa per voi altri possa essere irrisoria, ma ho superato lo strato di stress che mi separava dallo stare bene, o perlomeno meglio.

Rispondendo a lei, Dottoressa Camplone, la ringrazio per l'articolo che mi ha segnalato, lo leggerò questo pomeriggio nella pausa tra una lezione universitaria e l'altra.

Una buona giornata,

R.
[#13]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Precisamente che diagnosi ha ricevuto?
[#14]
Dr. Willy Murgolo Psicoterapeuta, Psicologo 173 13
Gentile ragazza preoccupata,

Ho letto attentamente la sua comunicazione e mi consenta qualche riflessione. Generalmente i sogni secondo un'ottica dinamica, alla Freud, per intendersi, possono rappresentare il proseguimento di qualche attività diurna e normalmente non rivestono una importanza particolare. Voglio dire che tra il contenuto manifesto e quello latente la distanza appare modesta In pratica, il tutto appare abbastanza chiaro ma di scarso interesse interpretativo. Altra cosa rivestono quei sogni sovente ingarbugliati ma che suggeriscono prudenza nel tentativo di decodificarli dal momento che la componente simbolico-rappresentativa sovente può nascondere una realtà da investigare con prudenza, appunto. Questo perchè esiste un sottile collegamento tra il sogno ed il sintomo, ambedue forieri, se pur a diversi livelli, di qualcosa che attualmente si mostrerebbe con un mascheramento. Attenzione dunque al prurito interpretativo il quale se attuato potrebbe cortocircuitare il significato psicodinamico sottostante che li lega, con conseguene a volte imprevedibili. Per questo motivo non solo riveste una estrema importanza affidarsi ad uno specialista di provata capacità ed esperienza, ma che il suo percorso formativo sia stato almeno ad orientamento psicodinamico.

Cordialità

Dr. Willy Murgolo
Psicologo-Psicoterapeuta
Ipnosi Clinica-Sessuologia

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