Buliamia e anoressia nervosa
salve dottore la conttatto per chiederle un consiglio le espongo brevemente il mio problema da circa 2 mesi mi sono resa conto di aver dei seri problemi con il cibo circa 1 anno fa avevo qualche kg di troppo sono alta 167 e ho iniziato una dieta e ho perso 30kg sono finita in sottopeso e ho inziato ad avere il terrore di prender ekg si figuri che buttavo il cibo e ho deciso di andare dal medico curante lei mi ha prescritto delle pillole per farmi aprire la fame adesso però dentro di me si sta scatenando qualcosa di assurdo mi abbuffo e dopo sto male, mi rendo conto di avere un problema ma non sò come risolverlo, il medico curante mi sconsiglia di andare da uno psicoterapeuta ma io ho l impressione di cadere in bulimia, mi rendo conto che questa mia reazione è dovuta anche al fatto che tutti mi dicono sempre di mangiare, cosa devo fare ? grazie
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>>> ma io ho l impressione di cadere in bulimia
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Ed è esattamente per questo che dovresti rivolgerti proprio a uno psicoterapeuta. Se stai perdendo il controllo e ti abbuffi stando male dopo, se sei dimagrita così tanto (il tuo BMI indica che sei seriamente sottopeso) non devi assolutamente prendere la cosa sottogamba.
I familiari che dicono: "Mangia, mangia!" sono un classico in questi casi, ma anche il modo di gestire questo potrà esserti insegnato dal terapeuta.
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Ed è esattamente per questo che dovresti rivolgerti proprio a uno psicoterapeuta. Se stai perdendo il controllo e ti abbuffi stando male dopo, se sei dimagrita così tanto (il tuo BMI indica che sei seriamente sottopeso) non devi assolutamente prendere la cosa sottogamba.
I familiari che dicono: "Mangia, mangia!" sono un classico in questi casi, ma anche il modo di gestire questo potrà esserti insegnato dal terapeuta.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
<<il medico curante mi sconsiglia di andare da uno psicoterapeuta>>
per quale motivo il suo medico le sconsiglia di rivolgersi ad uno psicoterapeuta? Mi sembra, quanto meno, strano.
Sembra evidente che lei ha un problema e il fatto di riconoscerlo è senza dubbio un grande punto a suo favore.
Non abbia esitazioni a contattare uno psicologo psicoterapueta privatamente di persona o si rivolga presso la sua asl che potrà darle tutte le indicazioni per un colloquio psicologico nella struttura pubblica.
Un caro saluto
per quale motivo il suo medico le sconsiglia di rivolgersi ad uno psicoterapeuta? Mi sembra, quanto meno, strano.
Sembra evidente che lei ha un problema e il fatto di riconoscerlo è senza dubbio un grande punto a suo favore.
Non abbia esitazioni a contattare uno psicologo psicoterapueta privatamente di persona o si rivolga presso la sua asl che potrà darle tutte le indicazioni per un colloquio psicologico nella struttura pubblica.
Un caro saluto
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
[#3]
Cara Ragazza,
i disturbi della sfera alimentare non hanno quasi mai cause organiche, ma psichiche.
La loro diagnosi e terpia, spesso coinvolge vari professionisti, come l'endocrinologo, il dietologo ed ovviamente lo psicoterapeuta.
Ogni clinico si occuperà degli aspetti disfunzionali, che caratterizzano il conflittuale rapporto con il cibo, al fine di reinsegnarle a mangiare, a non avere paura del cibo, a non sperimentare sensi di colpa dopo i pasti ed a comprendere quale significato simbolico assume il cibo per lei.
Spesso rappresenta un surrogato, una supplenza affettiva, un amante, un amico, una madre amorevole.
i disturbi della sfera alimentare non hanno quasi mai cause organiche, ma psichiche.
La loro diagnosi e terpia, spesso coinvolge vari professionisti, come l'endocrinologo, il dietologo ed ovviamente lo psicoterapeuta.
Ogni clinico si occuperà degli aspetti disfunzionali, che caratterizzano il conflittuale rapporto con il cibo, al fine di reinsegnarle a mangiare, a non avere paura del cibo, a non sperimentare sensi di colpa dopo i pasti ed a comprendere quale significato simbolico assume il cibo per lei.
Spesso rappresenta un surrogato, una supplenza affettiva, un amante, un amico, una madre amorevole.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Il nostro inconscio non fa distinzione tra buono o cattivo tuttavia riconosce la presenza o l'assenza di stimoli esterni, per sentirsi vivi talvolta basta ferirsi, e questo è quanto! Nei disturbi alimentari come il suo, è la relazione con il piacere quella che andrà corretta, poichè possibile la invito a rivolgersi ad uno specialista serio!
Saluti
Dr Cristian SARDELLI
Saluti
Dr Cristian SARDELLI
Dr. Cristian Sardelli
Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.7k visite dal 09/05/2012.
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