21 anni e dal dicembre 2008 soffro di forte ipocondria
in che senso hai "provato 5 psicologi"?
Puoi spiegarci meglio quante sedute hai fatto e perchè hai interrotto?
Ovviamente la sola soluzione per uscire da questa situazione è intraprendere una psicoterapia, integrandola o meno con una terapia farmacologica, ma se ci hai già provato è utile sapere come sono andate le cose finora per fornirti qualche spunto di riflessione in più.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
come ti sei trovata con i cinque psicologi che ti hanno vista?
Che tipo di lavoro avete fatto?
Ti è stato in qualche maniera d'aiuto?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
non credo che continuando a cambiare professionista ed interrompendo i percorsi intrapresi possa trovare magicamente una soluzione al suo problema.
Il percorso di psicoterapia è qualcosa che va iniziato e concluso e, salva la possibilità del paziente di decidere che con un professionista non si trova bene, non ha molto senso fare un ciclo di sedute e interromperle senza alcun tipo di accordo con lo psicologo stesso.
Sembra quasi che lei stia cercando una soluzione miracolosa al suo disagio; purtroppo, però, non funziona così.
Dovrebbe rivolgersi con fiducia ad un professionista (anche dell'asl) ed affidarsi a lui per un percorso che abbia un inizio ed una fine.
Nel frattempo, se il suo malessere diviene così invalidante, potrebbe far riferimento al suo medico curante per un eventuale supporto farmacologico.
Un caro saluto
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
Gentile Utente,
questa è una informazione molto importante che avrebbe fatto bene a discutere con lo psicologo, anzichè scappare!
Per quale ragione non si trovava a proprio agio? Con tutti o solo con uno psicologo?
la tua frustrazione è comprensibile ma credo che l'errore sia nell'aspettativa riguardo alla psicoterapia: non va affrontata come un intervento di pronto soccorso che deve dare risultati immediati.
Le interruzioni sono probabilmente attivate dalla resistenza a metterti in discussione e forse dal timore di scoprire aspetti "scomodi" del tuo modo di essere e, la possibilità che qualcun altro possa "guardarli" insieme a te, spaventa.
D'altra parte, il tuo disagio sta progressivamente condizionando aree sempre maggiori della tua vita, e questo è un segnale che non va sottovalutato, altrimenti si rischia di cronicizzare la situazione attuale.
La ricerca dei sintomi in rete è solo un altro modo per spostare l'attenzione sulla dimensione fisica del disagio, alimentando la convinzione che la cura non può che arrivare dall'esterno.
Al contrario, la psicoterapia implica il coinvolgimento in prima persona del soggetto che decide di iniziare un percorso di crescita personale.
A tal proposito ti consiglio la lettura di questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Quattro o cinque che siano, mi sembrano tanti , ma piu' che altro mi sembra una chiara resistenza al percorso.
Il professionista che lavora nel pubblico, non e'meno bravo di quello che lavora nel privato, e' soltanto piu' economico.
Non rimane che sceglierne uno, mantenerlo e discutere soltanto con lui di quello che non va, anche e soprattutto nella vostra relazione.
Le soluzioni onnipotenti e magiche, non esistono, la psiche ha tempi diversi da quelli cronologici.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
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