Paura di guida autostrade/citta e persone a bordo
Salve, volevo esporre il mio problema legato alla guida dell'auto. Guido ormai da 10 anni. Non sono mai stata una brava pilota ma sono autonoma nel viaggiare da sola fino a quando non si tratta di percorrere autostrade e/o muoversi all'interno di grandi città e da un po' di tempo a questa parte anche a far salire con me persone con cui non ho abbastanza confidenza.
Vale a dire raggiungo le mie mete più lontane da sola cercando strade alternative meno trafficate e naturalmente più lunghe per evitare il mio cosiddetto "pericolo". Con qualcuno di mia fiducia, riesco ad affrontare le città ma il terrore maggiore è in autostrada, magari per i primi chilometri mi autoconvico di essere tranquilla di volerci riuscire ma poco dopo inizio a sudare, ho paura di sentirmi svenire e mal di testa... proseguo fino a quando non trovo un'area di sosta e faccio il cambio con il mio compagno. Tutto ciò è demoralizzate. Credo sia tutto un fattore ansioso ma da sempre non riesco a combatterlo. Vorrei cambiare ma tutto ciò è più forte di me.
Da un po' di tempo mi capita queste sensazioni anche per le strade in cui mi sento più sicura se ho a bordo con me 3/4 persone e tutto ciò è ancora più brutto perchè dimostro insicurezza con loro e maggiore senso di colpa con me stessa se accadesse veramente qualcosa.
Anni fa, ho avuto un incidente che mi ha portato qualche lesione, ma questo non è avvenuto in città e neppure in autostrada....ed ero da sola...
Come secondo Voi è opportuno risolvere questo disagio
Ringraziando per la vs collaborazione, saluti
Vale a dire raggiungo le mie mete più lontane da sola cercando strade alternative meno trafficate e naturalmente più lunghe per evitare il mio cosiddetto "pericolo". Con qualcuno di mia fiducia, riesco ad affrontare le città ma il terrore maggiore è in autostrada, magari per i primi chilometri mi autoconvico di essere tranquilla di volerci riuscire ma poco dopo inizio a sudare, ho paura di sentirmi svenire e mal di testa... proseguo fino a quando non trovo un'area di sosta e faccio il cambio con il mio compagno. Tutto ciò è demoralizzate. Credo sia tutto un fattore ansioso ma da sempre non riesco a combatterlo. Vorrei cambiare ma tutto ciò è più forte di me.
Da un po' di tempo mi capita queste sensazioni anche per le strade in cui mi sento più sicura se ho a bordo con me 3/4 persone e tutto ciò è ancora più brutto perchè dimostro insicurezza con loro e maggiore senso di colpa con me stessa se accadesse veramente qualcosa.
Anni fa, ho avuto un incidente che mi ha portato qualche lesione, ma questo non è avvenuto in città e neppure in autostrada....ed ero da sola...
Come secondo Voi è opportuno risolvere questo disagio
Ringraziando per la vs collaborazione, saluti
[#1]
Cara ragazza,
prima di risponderle ho dato una rapida scorsa alla sua storia clinica.
Mi sembra che il disagio che oggi ci descrive sia ascrivibile alle stesse dinamiche di cui ci ha parlato in alcuni suoi precedenti consulti.
Lei ci vede qualche correlazione?
Ha, per caso, consultato qualche professionista di persona per risolvere i disagi di cui ci ha parlato in passato?
I disturbi di natura ansiosa, cui sembra appartenere il disagio di cui ci parla, hanno varie sfaccettature e si presentano con modalità differenti a seconda della persona, della sua storia di vita e del particolare momento storico.
Sembra che anche questo suo "nuovo" disagio rientri nella stessa sfera di disturbi.
Si tratta di una ipotesi basata sulle poche informazioni che posso raccogliere dalle notizie che mi fornisce e con tutti i limiti di un consulto on line.
Il consiglio, in questi casi, è quello di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta della sua zona per un consulto de visu al fine di mettere a fuoco le dinamiche che sottostanno a tale suo disagio.
Un caro saluto
prima di risponderle ho dato una rapida scorsa alla sua storia clinica.
Mi sembra che il disagio che oggi ci descrive sia ascrivibile alle stesse dinamiche di cui ci ha parlato in alcuni suoi precedenti consulti.
Lei ci vede qualche correlazione?
Ha, per caso, consultato qualche professionista di persona per risolvere i disagi di cui ci ha parlato in passato?
I disturbi di natura ansiosa, cui sembra appartenere il disagio di cui ci parla, hanno varie sfaccettature e si presentano con modalità differenti a seconda della persona, della sua storia di vita e del particolare momento storico.
Sembra che anche questo suo "nuovo" disagio rientri nella stessa sfera di disturbi.
Si tratta di una ipotesi basata sulle poche informazioni che posso raccogliere dalle notizie che mi fornisce e con tutti i limiti di un consulto on line.
Il consiglio, in questi casi, è quello di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta della sua zona per un consulto de visu al fine di mettere a fuoco le dinamiche che sottostanno a tale suo disagio.
Un caro saluto
[#2]
Utente
Innanzitutto grazie per la tempestiva risposta. Per i disagi espressi in passato non ho mai fatto il passo in avanti di rivolgermi ad un professionista, ma un po' il tempo mi ha aiutato. Sono un pochino migliorata ma le paure e l'ansia sono spesso vicine a me. Il fatto sopra descritto, a differenza dei precedenti disagi, oggettivamente mi mette più in difficoltà in quanto provoca senso di svenimento/mal di testa ma soprattutto temo che la paura provochi incidenti a me e a terzi
Da tempo cerco di convincermi di rivolgermi a qualche professionista ma non faccio mai il passo avanti in quanto ho paura di imbattermi in una lunga terapia dove siano necessari tempi lunghi e costanza per vedere gli effetti desiderati quindi tendo a procrastinare senza risolvere mai...
Grazie di nuovo
Saluti
Da tempo cerco di convincermi di rivolgermi a qualche professionista ma non faccio mai il passo avanti in quanto ho paura di imbattermi in una lunga terapia dove siano necessari tempi lunghi e costanza per vedere gli effetti desiderati quindi tendo a procrastinare senza risolvere mai...
Grazie di nuovo
Saluti
[#3]
Gentile Utente,
il tempo non aiuta, nè è curativo, ma congela le difficoltà per riproporle poi alla prima opportunità e per di più con gli interessi.
Valuti invece l'ipotesi di affrontare tutte le sue difficoltà. che non sono disgiunte l'una dall'altra.
Inoltre, non è obbligatorio un lungo percorso, ma una prima tappa diagnostica, per comprendere bene di cosa si tratta e poi stabilire un possibile percorso terapeutico consono a lei ed alla sua storia clinica.
il tempo non aiuta, nè è curativo, ma congela le difficoltà per riproporle poi alla prima opportunità e per di più con gli interessi.
Valuti invece l'ipotesi di affrontare tutte le sue difficoltà. che non sono disgiunte l'una dall'altra.
Inoltre, non è obbligatorio un lungo percorso, ma una prima tappa diagnostica, per comprendere bene di cosa si tratta e poi stabilire un possibile percorso terapeutico consono a lei ed alla sua storia clinica.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Buonasera,
apparentemente avverte un miglioramento rispetto alle problematiche passate ma, in realtà, riconosce che questa particolare fobia la mette maggiormente in difficoltà.
L'ansia è sempre un campanello d'allarme, spesso la valutiamo come negativa ma ci dice che dobbiamo prenderci cura di noi stessi. Ci sono delle emozioni bloccate, che si sono formate in un momento particolare della sua vita o piuttosto nell'accumulare tensioni nel tempo e ora queste emozioni premono per uscire.
Se non affronta un percorso rischia di convertire queste emozioni in somatizzazioni (psicosomatica) o di ridurre sempre maggiormente la sua "libertà di movimento".
Si metta all'ascolto di se stessa,
la saluto
apparentemente avverte un miglioramento rispetto alle problematiche passate ma, in realtà, riconosce che questa particolare fobia la mette maggiormente in difficoltà.
L'ansia è sempre un campanello d'allarme, spesso la valutiamo come negativa ma ci dice che dobbiamo prenderci cura di noi stessi. Ci sono delle emozioni bloccate, che si sono formate in un momento particolare della sua vita o piuttosto nell'accumulare tensioni nel tempo e ora queste emozioni premono per uscire.
Se non affronta un percorso rischia di convertire queste emozioni in somatizzazioni (psicosomatica) o di ridurre sempre maggiormente la sua "libertà di movimento".
Si metta all'ascolto di se stessa,
la saluto
Dr.ssa Sara Breschi
Psicoterapeuta - Psicoanalista
Sito Web: www.sarabreschi.it
[#5]
>>> Da tempo cerco di convincermi di rivolgermi a qualche professionista ma non faccio mai il passo avanti in quanto ho paura di imbattermi in una lunga terapia dove siano necessari tempi lunghi e costanza per vedere gli effetti desiderati quindi tendo a procrastinare senza risolvere mai...
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Esistono anche le terapie brevi che - guarda caso - sono in genere molto efficaci per le fobie.
Legga quest'articolo, per documentarsi su alcuni dei più diffusi orientamenti psicoterapeutici:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
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Esistono anche le terapie brevi che - guarda caso - sono in genere molto efficaci per le fobie.
Legga quest'articolo, per documentarsi su alcuni dei più diffusi orientamenti psicoterapeutici:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#6]
Utente
Salve e grazie a tutti quanti per le Vs. risposte.
Avete senz'altro ragione a dire che le varie problematiche sono congiunte, fatto è che le risento soprattutto nei momenti di maggiore tensione o quando sono più giù emotivamente.. Quando sono più tranquilla cerco di "dimenticarmi" delle paure/ansie che mi circondano.. ma basta un imprevisto che presto tornano.
Cercherò di prendermi più cura di me.. anche se non trovo la via di darmi una scossa e dire è l'ora di cambiare e tentare almeno con una terapia breve come indicato dal dott. Santonocito
Grazie comunque ancora a tutti per la collaborazione
Avete senz'altro ragione a dire che le varie problematiche sono congiunte, fatto è che le risento soprattutto nei momenti di maggiore tensione o quando sono più giù emotivamente.. Quando sono più tranquilla cerco di "dimenticarmi" delle paure/ansie che mi circondano.. ma basta un imprevisto che presto tornano.
Cercherò di prendermi più cura di me.. anche se non trovo la via di darmi una scossa e dire è l'ora di cambiare e tentare almeno con una terapia breve come indicato dal dott. Santonocito
Grazie comunque ancora a tutti per la collaborazione
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.3k visite dal 05/05/2012.
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