Forte disturbo d'ansia, paura omosessualità
Salve a tutti,
Ho già letto dei consulti sul vostro sito, alcuni molto simili alla mia situazione; però, a causa della situazione in cui mi trovo, ho pensato di scrivere un post più preciso per avere una risposta più dettagliata al riguardo.
Sono uno studente di 20 anni e da 1 mese a questa parte mi trovo davanti a delle fobie e paure che mi tormentano giorno e sera e mi impediscono di vivere la giornata con serenità.
Ho sofferto di ansia e attacchi di panico all'età di 14, 15 anni dopo aver fatto uso di cannabis. Gli attacchi di panico erano frequenti ed erano frequenti anche le paure del tipo: "sono malato" o "mi sono giocato la salute"... Quando andavo in tacchicardia pensavo di essere prossimo ad un infarto o altro. Ne ho parlato con i miei ma non mi sono curato in nessuna maniera, il dottore mi ha prescritto delle pastigliette (marca Serene se non sbaglio) naturali, che non ho usato per mia volontà (se non una o due). Dopo un po' di tempo queste paure sono sparite... Forse.
All'età di 14 anni ho avuto la mia prima relazione d'amore, facevo sesso regolarmente... E' finita "male", dopo 1 anno e mezzo, con un tradimento da parte di lei. A 17 anni ne ho avuta un'altra in cui però non sono riuscito ad avere rapporti sessuali veri e propri, non riuscivo ad ottenere l'erezione e pensavo che la causa fosse lo scomodo utilizzo dei preservativi (che però a 14/15 usavo normalmente). Questa relazione finisce a causa di un tradimento da parte sua, dopo 1 anno. Dopo questa relazione un momento di stallo. 3 anni single. Qualche possibilità di avere un rapporto sessuale che finisce sempre con una mancata erezione (solo al momento della penetrazione). L'unica volta che sono riuscito a "portare a termine" tutto il rapporto è stato ad amsterdam con, ahimè, una prostituta. In questi tre anni ho passato le giornate masturbandomi, guardando video porno e masturbandomi con altre ragazze via web-cam. Anche 2 o 3 volte al giorno. Ora, da 1 mese sto iniziando (sembra) una nuova storia, con una ragazza interessante, 3 anni più grande di me. La prima volta che abbiamo provato a fare sesso è andata pressochè bene (non una perfetta erezione ma comunque il rapporto ha dato i suoi frutti.. provando due orgasmi sia io che lei). dopo c'è stata una seconda volta a casa mia dove è andata decisamente bene sia a me che a lei (si è presentato un caso di cilecca solo una mattina, dopo 2 notti di sesso). Mi trovo però ora di fronte a delle paure incolmabili tra cui quella di essere omosessuale (oggi si è alimentata la paura e l'ansia in maniera esorbitante in quanto ho ben pensato di mettermi alla prova guardando un video tra due gay). Mi sveglio la mattina con un altro pensiero fisso: "ma a me interessa questa ragazza? lo faccio per mascherare la mia omosessualità? è il caso di lasciarla perchè non voglio una storia seria ecc.". Credo che tutto sia aggravato da una complicazione della relazione sentimentale che stanno passando i miei genitori.
Saluti e Grazie.
Alex
Ho già letto dei consulti sul vostro sito, alcuni molto simili alla mia situazione; però, a causa della situazione in cui mi trovo, ho pensato di scrivere un post più preciso per avere una risposta più dettagliata al riguardo.
Sono uno studente di 20 anni e da 1 mese a questa parte mi trovo davanti a delle fobie e paure che mi tormentano giorno e sera e mi impediscono di vivere la giornata con serenità.
Ho sofferto di ansia e attacchi di panico all'età di 14, 15 anni dopo aver fatto uso di cannabis. Gli attacchi di panico erano frequenti ed erano frequenti anche le paure del tipo: "sono malato" o "mi sono giocato la salute"... Quando andavo in tacchicardia pensavo di essere prossimo ad un infarto o altro. Ne ho parlato con i miei ma non mi sono curato in nessuna maniera, il dottore mi ha prescritto delle pastigliette (marca Serene se non sbaglio) naturali, che non ho usato per mia volontà (se non una o due). Dopo un po' di tempo queste paure sono sparite... Forse.
All'età di 14 anni ho avuto la mia prima relazione d'amore, facevo sesso regolarmente... E' finita "male", dopo 1 anno e mezzo, con un tradimento da parte di lei. A 17 anni ne ho avuta un'altra in cui però non sono riuscito ad avere rapporti sessuali veri e propri, non riuscivo ad ottenere l'erezione e pensavo che la causa fosse lo scomodo utilizzo dei preservativi (che però a 14/15 usavo normalmente). Questa relazione finisce a causa di un tradimento da parte sua, dopo 1 anno. Dopo questa relazione un momento di stallo. 3 anni single. Qualche possibilità di avere un rapporto sessuale che finisce sempre con una mancata erezione (solo al momento della penetrazione). L'unica volta che sono riuscito a "portare a termine" tutto il rapporto è stato ad amsterdam con, ahimè, una prostituta. In questi tre anni ho passato le giornate masturbandomi, guardando video porno e masturbandomi con altre ragazze via web-cam. Anche 2 o 3 volte al giorno. Ora, da 1 mese sto iniziando (sembra) una nuova storia, con una ragazza interessante, 3 anni più grande di me. La prima volta che abbiamo provato a fare sesso è andata pressochè bene (non una perfetta erezione ma comunque il rapporto ha dato i suoi frutti.. provando due orgasmi sia io che lei). dopo c'è stata una seconda volta a casa mia dove è andata decisamente bene sia a me che a lei (si è presentato un caso di cilecca solo una mattina, dopo 2 notti di sesso). Mi trovo però ora di fronte a delle paure incolmabili tra cui quella di essere omosessuale (oggi si è alimentata la paura e l'ansia in maniera esorbitante in quanto ho ben pensato di mettermi alla prova guardando un video tra due gay). Mi sveglio la mattina con un altro pensiero fisso: "ma a me interessa questa ragazza? lo faccio per mascherare la mia omosessualità? è il caso di lasciarla perchè non voglio una storia seria ecc.". Credo che tutto sia aggravato da una complicazione della relazione sentimentale che stanno passando i miei genitori.
Saluti e Grazie.
Alex
[#1]
Gentile ragazzo,
forse adesso è giunto il momento di curare davvero questo disagio che, da come lo stai descrivendo, pare essere sostenuto dall'ansia. Anche le paure di essere omosessuale, in realtà, potrebbero tradire un po' d'ansia.
A questo punto non rimane che affidarsi ad un bravo psicologo psicoterapeuta esperto nel trattamento dei disturbi d'ansia.
Saluti,
forse adesso è giunto il momento di curare davvero questo disagio che, da come lo stai descrivendo, pare essere sostenuto dall'ansia. Anche le paure di essere omosessuale, in realtà, potrebbero tradire un po' d'ansia.
A questo punto non rimane che affidarsi ad un bravo psicologo psicoterapeuta esperto nel trattamento dei disturbi d'ansia.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Caro Alex,
con tutti gli inevitabili limiti di un consulto on line, dovuti al fatto che non conosciamo la sua storia personale nei suoi dettagli, mi sembra di poterla tranquillizzare sul fatto di non essere omosessuale; lei ci descrive rapporti sessuali con donne che, a quanto dice, le hanno dato il giusto piacere.
Quello che lei ci racconta relativamente ai suoi 14/15 anni (ansia e attacchi di panico) suggerisce un suo disagio legato alla sfera dei disturbi ansiosi; tale tipo di disturbo, frequentemente, si concretizza in manifestazioni di tipo ossessivo. La stessa sua preoccupazione di essere omosessuale potrebbe essere parte dello stesso disturbo.
Purtroppo, quello che manca a noi, per poterle dare indicazioni più precise, è la conoscenza diretta della sua persona e della sua storia di vita, unica e irripetibile, senza la quale non ci è possibile fare una diagnosi precisa.
Le "pastigliette" prescritte dal suo medico curante a 14 anni erano sicuramente una scelta corretta e valutata attentamente dal suo medico, una scelta compatibile con la sua età e con il disagio da lei espresso.
Oggi, tuttavia, credo sia opportuna una valutazione più mirata del suo disagio che solo uno psicologo psicoterapeuta è in grado di fare.
Il consiglio è, quindi, quello di rivolgersi ad un professionista della sua zona per un consulto di persona che, analizzata la sua storia, possa accompagnarla nel riconoscimento del suo problema, nella sua presa di coscienza, nel suo ascolto e nel suo sereno superamento.
Un caro saluto
con tutti gli inevitabili limiti di un consulto on line, dovuti al fatto che non conosciamo la sua storia personale nei suoi dettagli, mi sembra di poterla tranquillizzare sul fatto di non essere omosessuale; lei ci descrive rapporti sessuali con donne che, a quanto dice, le hanno dato il giusto piacere.
Quello che lei ci racconta relativamente ai suoi 14/15 anni (ansia e attacchi di panico) suggerisce un suo disagio legato alla sfera dei disturbi ansiosi; tale tipo di disturbo, frequentemente, si concretizza in manifestazioni di tipo ossessivo. La stessa sua preoccupazione di essere omosessuale potrebbe essere parte dello stesso disturbo.
Purtroppo, quello che manca a noi, per poterle dare indicazioni più precise, è la conoscenza diretta della sua persona e della sua storia di vita, unica e irripetibile, senza la quale non ci è possibile fare una diagnosi precisa.
Le "pastigliette" prescritte dal suo medico curante a 14 anni erano sicuramente una scelta corretta e valutata attentamente dal suo medico, una scelta compatibile con la sua età e con il disagio da lei espresso.
Oggi, tuttavia, credo sia opportuna una valutazione più mirata del suo disagio che solo uno psicologo psicoterapeuta è in grado di fare.
Il consiglio è, quindi, quello di rivolgersi ad un professionista della sua zona per un consulto di persona che, analizzata la sua storia, possa accompagnarla nel riconoscimento del suo problema, nella sua presa di coscienza, nel suo ascolto e nel suo sereno superamento.
Un caro saluto
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
[#3]
Utente
Grazie per le risposte,
Ne ho già parlato con il medico di famiglia che mi ha appunto consigliato un colloquio con uno psicologo. Ho preso appuntamento in un consultorio nella mia zona verso la fine di Maggio e nel frattempo il dottore mi ha prescritto delle Goccie per "ponderare" l'ansia (marca Xanax) che non ho preso neanche una volta.
A volte, devo ammettere, che al solo pensiero che io possa essere omosessuale mi viene da ridere. Ho sempre corteggiato ragazze, persino da quando ero all'asilo e nonostante abbia passato un po' di anni della mia vita a giudicare in maniera severa le donne, ritenendole stupide ed inutili(credo si sia presentata anche una punta di misoginia) non sono mai stato attratto da un maschio, il mio sguardo è sempre caduto sulla donna il tutto accompagnato da apprezzamenti in compagnia di amici. tutto ciò succede anche adesso in maniera istintiva, però subito dopo mi assalgono dei dubbi tipo: "lo sto facendo per abitudine e per mascherare la mia omosessualità". Anche la relazione con questa nuova ragazza nutre dubbi analoghi.
Ora volevo porre un'altra domanda: il fatto che queste idee mi tormentino giorno e notte, mi impediscano di vivere serenamente la giornata e mi procurino ansia può essere riconosciuto come sintomo del disturbo ossessivo o c'è anche la possibilità che io sia omosessuale? mi spiego meglio: i sintomi di una persona "affetta" da DOC possono essere gli stessi di una persona che sta scoprendo di essere omosessuale?
Ringrazio.
Alex
Ne ho già parlato con il medico di famiglia che mi ha appunto consigliato un colloquio con uno psicologo. Ho preso appuntamento in un consultorio nella mia zona verso la fine di Maggio e nel frattempo il dottore mi ha prescritto delle Goccie per "ponderare" l'ansia (marca Xanax) che non ho preso neanche una volta.
A volte, devo ammettere, che al solo pensiero che io possa essere omosessuale mi viene da ridere. Ho sempre corteggiato ragazze, persino da quando ero all'asilo e nonostante abbia passato un po' di anni della mia vita a giudicare in maniera severa le donne, ritenendole stupide ed inutili(credo si sia presentata anche una punta di misoginia) non sono mai stato attratto da un maschio, il mio sguardo è sempre caduto sulla donna il tutto accompagnato da apprezzamenti in compagnia di amici. tutto ciò succede anche adesso in maniera istintiva, però subito dopo mi assalgono dei dubbi tipo: "lo sto facendo per abitudine e per mascherare la mia omosessualità". Anche la relazione con questa nuova ragazza nutre dubbi analoghi.
Ora volevo porre un'altra domanda: il fatto che queste idee mi tormentino giorno e notte, mi impediscano di vivere serenamente la giornata e mi procurino ansia può essere riconosciuto come sintomo del disturbo ossessivo o c'è anche la possibilità che io sia omosessuale? mi spiego meglio: i sintomi di una persona "affetta" da DOC possono essere gli stessi di una persona che sta scoprendo di essere omosessuale?
Ringrazio.
Alex
[#4]
Gentile Alex,
una persona che "scopre" di essere omosessuale non ha sintomi, ma sente di essere attratto e di voler costruire un progetto di vita con una persona dello stesso sesso.
Chiaramente non si tratta di una malattia.
Al contrario vivere con idee che tormentano in continuazione sullo stesso tema o su temi anche diversi, soprattutto se la condizione diventa invalidante, potrebbe essere oggetto di attenzione da parte di uno psicologo o di uno psichiatra perchè cela un disturbo ossessivo o d'ansia.
Dopo il colloquio con lo psicologo, se vuoi, aggiornaci.
In bocca al lupo!
una persona che "scopre" di essere omosessuale non ha sintomi, ma sente di essere attratto e di voler costruire un progetto di vita con una persona dello stesso sesso.
Chiaramente non si tratta di una malattia.
Al contrario vivere con idee che tormentano in continuazione sullo stesso tema o su temi anche diversi, soprattutto se la condizione diventa invalidante, potrebbe essere oggetto di attenzione da parte di uno psicologo o di uno psichiatra perchè cela un disturbo ossessivo o d'ansia.
Dopo il colloquio con lo psicologo, se vuoi, aggiornaci.
In bocca al lupo!
[#6]
Gentile Alex,
Lei non dovrebbe chiedersi se e ' omosessule, ma perche' teme di esserlo, cambia totalmente la prospettiva.
In quale momento storico della sua vita e' apparso questo disturbo, perche', in concomitanza a quali eventi della sua vita ecc....
Di questo e di tanto altro, potrebbe parlarne con uno psicologo.
Lei non dovrebbe chiedersi se e ' omosessule, ma perche' teme di esserlo, cambia totalmente la prospettiva.
In quale momento storico della sua vita e' apparso questo disturbo, perche', in concomitanza a quali eventi della sua vita ecc....
Di questo e di tanto altro, potrebbe parlarne con uno psicologo.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#7]
>>> il fatto che queste idee mi tormentino giorno e notte, mi impediscano di vivere serenamente la giornata e mi procurino ansia può essere riconosciuto come sintomo del disturbo ossessivo o c'è anche la possibilità che io sia omosessuale? mi spiego meglio: i sintomi di una persona "affetta" da DOC possono essere gli stessi di una persona che sta scoprendo di essere omosessuale?
>>>
In maniera semplice, chi scopre di essere omosessuale scopre di essere fortemente attratto dalle persone dello stesso sesso.
L'ossessività consiste invece esattamente nell'avere pensieri intrusivi e disturbanti, contro qui la persona si trova a lottare per scacciarli.
Forse avrà già letto quest'articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html
Se la cosa la disturba molto, è opportuno interpellare uno psicologo psicoterapeuta, magari esperto in disturbi d'ansia.
>>>
In maniera semplice, chi scopre di essere omosessuale scopre di essere fortemente attratto dalle persone dello stesso sesso.
L'ossessività consiste invece esattamente nell'avere pensieri intrusivi e disturbanti, contro qui la persona si trova a lottare per scacciarli.
Forse avrà già letto quest'articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html
Se la cosa la disturba molto, è opportuno interpellare uno psicologo psicoterapeuta, magari esperto in disturbi d'ansia.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#8]
Utente
Io non mi sento attratto da persone del mio stesso sesso. Nella situazione in cui sto vivendo non posso pronunciare certe parole con certezza, però noto che istintivamente i miei occhi cadono sempre su belle ragazze, mentre se mi capita di vedere in giro dei ragazzi con un bel fisico o particolari "piacevoli", mi capita di farci caso, e di conseguenza mi assale un pensiero tipo: "beh l'ho notato, sto apprezzando, significa che mi piacciono anche i maschi". Ho già letto quell'articolo, mi rivedo in molti punti come:
- Scarsa esperienza o delusioni con l’altro sesso
- Calo del desiderio
e soprattutto mi accorgo di mettermi sempre alla ricerca di certezze e risposte che possano distruggere questo mio disturbo.
Per un colloquio con uno psicologo devo aspettare fine mese.
Grazie per la risposta
Alex
- Scarsa esperienza o delusioni con l’altro sesso
- Calo del desiderio
e soprattutto mi accorgo di mettermi sempre alla ricerca di certezze e risposte che possano distruggere questo mio disturbo.
Per un colloquio con uno psicologo devo aspettare fine mese.
Grazie per la risposta
Alex
[#9]
>>> e soprattutto mi accorgo di mettermi sempre alla ricerca di certezze e risposte che possano distruggere questo mio disturbo
>>>
La richiesta di rassicurazioni è un tipico comportamento ansioso che purtroppo, però, anziché fare diminuire l'ansia la fa aumentare.
>>>
La richiesta di rassicurazioni è un tipico comportamento ansioso che purtroppo, però, anziché fare diminuire l'ansia la fa aumentare.
[#10]
Utente
Salve,
Oggi sono andato all'appuntamento con lo psichiatra. Lui, dopo avermi fatto parlare per un po', ha confermato il disturbo ossessivo compulsivo. Dal momento in cui in quel CPS curano solo gravi disturbi psichiatrici in cui il mio non rientra, non possono darmi un sostegno psicologico. Mi ha prescritto però un farmaco, parlandomi degli effetti collaterali come eiaculazione ritardata (quella che mi preoccupa di più), giramenti di testa, nausea. Dice che questi sintomi si verificano in un paziente su 4 solo per i primi 10 giorni, il resto dei pazienti non si accorge nemmeno di star prendendo il farmaco. Non mi ha obbligato, ha detto che sono libero di scegliere se prenderlo o meno ma prenderlo mi aiuterà sicuramente ed in breve tempo. Il farmaco si chiama Sentralina. Oltretutto mi ha "rimabalzato" ad un altro consultorio dove mi possono sostenere da un punto di vista psicologico. Mi ha detto che questo problema va affrontato sia con una terapia farmacologica e sia psicologica (inteso come colloquio). Consigli? Pareri sul farmaco(sono un po' scettico ed indeciso su questo)?
Oggi sono andato all'appuntamento con lo psichiatra. Lui, dopo avermi fatto parlare per un po', ha confermato il disturbo ossessivo compulsivo. Dal momento in cui in quel CPS curano solo gravi disturbi psichiatrici in cui il mio non rientra, non possono darmi un sostegno psicologico. Mi ha prescritto però un farmaco, parlandomi degli effetti collaterali come eiaculazione ritardata (quella che mi preoccupa di più), giramenti di testa, nausea. Dice che questi sintomi si verificano in un paziente su 4 solo per i primi 10 giorni, il resto dei pazienti non si accorge nemmeno di star prendendo il farmaco. Non mi ha obbligato, ha detto che sono libero di scegliere se prenderlo o meno ma prenderlo mi aiuterà sicuramente ed in breve tempo. Il farmaco si chiama Sentralina. Oltretutto mi ha "rimabalzato" ad un altro consultorio dove mi possono sostenere da un punto di vista psicologico. Mi ha detto che questo problema va affrontato sia con una terapia farmacologica e sia psicologica (inteso come colloquio). Consigli? Pareri sul farmaco(sono un po' scettico ed indeciso su questo)?
[#13]
Utente
Salve,
ho iniziato la terapia presso il Centro Clinico-Psicologico Studi Cognitivi di Milano. Ho fatto 2 sedute fino ad ora, ho una seduta ogni venerdì della settimana. Una cosa che mi ha lasciato molto sbalordito è che, nonostante lo Psico-Terapeuta mi abbia diagnosticato il DOC, ha sostenuto che non fosse necessaria una farmacoterapia, mentre facendo qualche ricerca sembra che sia molto indicata per disturbi di questo genere. Potrei avere un vostro parere?
ho iniziato la terapia presso il Centro Clinico-Psicologico Studi Cognitivi di Milano. Ho fatto 2 sedute fino ad ora, ho una seduta ogni venerdì della settimana. Una cosa che mi ha lasciato molto sbalordito è che, nonostante lo Psico-Terapeuta mi abbia diagnosticato il DOC, ha sostenuto che non fosse necessaria una farmacoterapia, mentre facendo qualche ricerca sembra che sia molto indicata per disturbi di questo genere. Potrei avere un vostro parere?
[#14]
Gentile Utente,
credo che il percorso iniziato e il centro cui si è rivolto siano molto validi.
In letteratura troviamo indicazioni sull'efficacia della terapia farmacologica accostata alla psicoterapia, ma -chiaramente- bisogna valutare caso per caso.
Se il Suo terapeuta ritiene che Lei non abbia bisogno di una terapia farmacologica e Lei ha questo DUBBIO a riguardo, è davvero il caso di parlare col terapeuta, e non di fare ricerche in internet che aumentano ansia e dubbi.
Buona giornata,
credo che il percorso iniziato e il centro cui si è rivolto siano molto validi.
In letteratura troviamo indicazioni sull'efficacia della terapia farmacologica accostata alla psicoterapia, ma -chiaramente- bisogna valutare caso per caso.
Se il Suo terapeuta ritiene che Lei non abbia bisogno di una terapia farmacologica e Lei ha questo DUBBIO a riguardo, è davvero il caso di parlare col terapeuta, e non di fare ricerche in internet che aumentano ansia e dubbi.
Buona giornata,
[#15]
Il nostro parere sull'indicazione di psicoterapia e/o farmacoterapia non può essere in alcun modo sostitutivo di un parere ricevuto di persona.
La prescrizione di una cura dipende dalla diagnosi, ma questa può solo essere effettuata di persona.
Se non è soddisfatto della valutazione ricevuta dovrebbe rivolgersi a un differente professionista, ma sempre di persona.
La prescrizione di una cura dipende dalla diagnosi, ma questa può solo essere effettuata di persona.
Se non è soddisfatto della valutazione ricevuta dovrebbe rivolgersi a un differente professionista, ma sempre di persona.
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 6k visite dal 04/05/2012.
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