La mia famiglia ed i miei parenti

Buonasera! Sono una giovane donna di 23 anni, mi chiamo Sabrina ed ho un grande problema che mi sta tormentando nonchè rovinando la vita.
Sono gay ed ho la sensazione di essere un uomo "intrappolato" nel corpo di una donna... Questa sensazione cresce ogni giorno di più dentro me e vorrei sprofondare dalla vergogna... Già è difficile a casa, con la mia famiglia ed i miei parenti... E' una situazione assurda e non so più cosa fare e come comportarmi.
So, soltanto, che lotto ogni giorno da ben otto anni tra momenti di depressione e felicità. Quanto, ancora, sopporterò questo? Aiutatemi... Ringrazio tutti.
[#1]
Psicologo attivo dal 2007 al 2008
Psicologo
Gentile utente,
le sensazioni che lei prova sono comuni a tutte le persone che, come lei, si sentono confuse nella definizione della propria identità di genere, che si ritrovano in bilico tra identità maschile e femminile sia dentro se stessi che in rapporto al mondo esterno.
Quello che le dirò le risulterà abbastanza scontato, ma io credo che per lei sia molto importante fare un percorso che la porti a definire se stessa, le sue preferenze, le sue sensazioni...a delineare un affresco di sè che la faccia sentire finalmente una persona in grado di affermare la propria individualità e di vivere la propria vita con consapevolezza e dignità, qualsiasi siano le sue inclinazioni e le sue scelte.
Cerchi uno specialista esperto nelle questioni d'identità di genere e ne parli con lui senza paure.
Cordialmente
[#2]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,
non posso che darle un unico consiglio: si rivolga ad uno specialista per affrontare la complessa situazione inerente il suo stato mentale ed emotivo.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#3]
Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicoterapeuta, Psicologo 648 21
Gentile Utente,
da quello che scrive non mi è chiaro se il suo disagio derivi principalmente dalla necessità di far accettare questa evidenza alla sua famiglia o dal fatto che lei stessa fatica ad adattarsi a vivere nei panni di "qualcun'altro".
In ognuno dei due casi la situazione è delicata e richide di essere affrontata seriamente, è necessario che lei scopra la sua capacità di integrare questo aspetto nella sua vita di tutti i giorni e divenga in grado di farlo quotidianamente.
Provi a contattare uno psicoterapeuta della sua zona, sicuramente la aiuterà a fare chiarezza e a gestire le possibili difficoltà.

In bocca al lupo

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

[#4]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
le sue difficoltà meriterebbero di essere affrontate insieme ad uno specialista psicoterapeuta ,non aspetti altro tempo, considerate le sofferenze che ha già patito fino ad ora. In bocca al lupo.

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#5]
Dr.ssa Maria Cristina Bivona Psicologo, Psicoterapeuta 81 3
Cara utente,
da quello che lei dice sembra che ormai sia diventato impossibile continuare in questa ambivalenza rispetto alla sua identità sessuale, e proprio questa stanchezza forse può aiutarla a dirigersi verso uno specilista; magari un sessuologo della sua zona che la può aiutare a fare chiarezza dentro se verso un sereno coming out.
Le faccio anch'io un sincero in bocca al lupo.

Dott.ssa Maria Cristina Bivona
Psicoterapeuta e Sessuologa
Roma- Tivoli 347 0550866
www.psicologotivoli.com