Bisogno di ferire
Buongiorno
vorrei cercare di capire cosa mi sta succedendo in questo periodo. sono una mamma, attualmente in maternità avendo una bambina di due mesi e un bimbo di 4 anni.
Tendenzialmente sono una persona solare, generosa e a detta di tutti, molto buona e assennata. Il peggio si scatena con le persone che mi vogliono più bene, quelle che dovrei rispettare e amare al di sopra di tutto.
La mia cattiveria verbale si rivolta soprattutto contro mio marito, che ormai mi conosce e mi sopporta, lasciandomi sfogare... ma ciò che realmente mi preoccupa è il bisogno di ferire a parole anche il mio bambino, nonappena fa qualcosa che mi fa arrabbiare.. e i bambini di quell'età hanno un talento particolare nel fare esasperare una mamma.
Quando lui fa qualcosa che mi esaspera, divento un'altra persona, e sento il bisogno irrefrenabile di trattarlo male (a parole ovviamente), di provocarlo, di sfidarlo.. dimenticandomi che è solo un bambino di 4 anni. spesso mi devo mordere la lingua per non dire cose davvero pesanti, che magari potrebbero segnarlo più di quanto già non faccia. Lui è mortificato, si scusa, mi dice di non essere arrabbiata, piange, cerca di fare tutto quello che gli chiedo..ma non sempre mi passa... e peggiora se magari lo vedo che, mentre io sono arrabbiata, lui per un attimo si distrae giocando col papà o mostrandosi allegro. In quei casi la mia rabbia raggiunge livelli alti e allora vado a pungolarlo, a provocarlo, a dirgliene qualcun'altra.
A volte mi sento dr jeckill e mr hyde perchè passo dall'essere la mamma più amorevole del mondo, a una pazza isterica che se la prende con un bambino, monello si, ma che è solo un bambino.
aiutatemi a capire cosa fare quando mi subentra la rabbia per non diventare una persona che non mi piace e che non voglio essere
Grazie.
vorrei cercare di capire cosa mi sta succedendo in questo periodo. sono una mamma, attualmente in maternità avendo una bambina di due mesi e un bimbo di 4 anni.
Tendenzialmente sono una persona solare, generosa e a detta di tutti, molto buona e assennata. Il peggio si scatena con le persone che mi vogliono più bene, quelle che dovrei rispettare e amare al di sopra di tutto.
La mia cattiveria verbale si rivolta soprattutto contro mio marito, che ormai mi conosce e mi sopporta, lasciandomi sfogare... ma ciò che realmente mi preoccupa è il bisogno di ferire a parole anche il mio bambino, nonappena fa qualcosa che mi fa arrabbiare.. e i bambini di quell'età hanno un talento particolare nel fare esasperare una mamma.
Quando lui fa qualcosa che mi esaspera, divento un'altra persona, e sento il bisogno irrefrenabile di trattarlo male (a parole ovviamente), di provocarlo, di sfidarlo.. dimenticandomi che è solo un bambino di 4 anni. spesso mi devo mordere la lingua per non dire cose davvero pesanti, che magari potrebbero segnarlo più di quanto già non faccia. Lui è mortificato, si scusa, mi dice di non essere arrabbiata, piange, cerca di fare tutto quello che gli chiedo..ma non sempre mi passa... e peggiora se magari lo vedo che, mentre io sono arrabbiata, lui per un attimo si distrae giocando col papà o mostrandosi allegro. In quei casi la mia rabbia raggiunge livelli alti e allora vado a pungolarlo, a provocarlo, a dirgliene qualcun'altra.
A volte mi sento dr jeckill e mr hyde perchè passo dall'essere la mamma più amorevole del mondo, a una pazza isterica che se la prende con un bambino, monello si, ma che è solo un bambino.
aiutatemi a capire cosa fare quando mi subentra la rabbia per non diventare una persona che non mi piace e che non voglio essere
Grazie.
[#1]
L'aggressività può essere mossa dalla rabbia. Lei si definirebbe una persona contenta della vita, oppure c'è qualche motivo specifico per cui potrebbe portarsi dentro una rabbia che non aspetta altro di scaricarsi addosso a qualcuno?
>>> Il peggio si scatena con le persone che mi vogliono più bene, quelle che dovrei rispettare e amare al di sopra di tutto
>>>
Guarda caso proprio con le persone che le vogliono più bene, non con tutti.
>>> A volte mi sento dr jeckill e mr hyde perchè passo dall'essere la mamma più amorevole del mondo, a una pazza isterica che se la prende con un bambino, monello si, ma che è solo un bambino.
>>>
In effetti comportandosi così potrebbe contribuire a confondere non poco il bambino, creando lei stessa premesse per futuri problemi.
Ne ha mai parlato con uno psicologo di persona? Credo che sarebbe opportuno farlo.
>>> Il peggio si scatena con le persone che mi vogliono più bene, quelle che dovrei rispettare e amare al di sopra di tutto
>>>
Guarda caso proprio con le persone che le vogliono più bene, non con tutti.
>>> A volte mi sento dr jeckill e mr hyde perchè passo dall'essere la mamma più amorevole del mondo, a una pazza isterica che se la prende con un bambino, monello si, ma che è solo un bambino.
>>>
In effetti comportandosi così potrebbe contribuire a confondere non poco il bambino, creando lei stessa premesse per futuri problemi.
Ne ha mai parlato con uno psicologo di persona? Credo che sarebbe opportuno farlo.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
Grazie dottore intanto per la risposta. In questo momento non sono totalmente contenta della mia vita dato che, per quanto adori stare con i miei bimbi e crescere e allattare la neonata, mi manca un po'il contatto col mondo, come penso capiti a quasi tutte le mamme abituate a lavorare fuori casa. E ho come la sensazione che tutto stia "andando avanti senza di me".
No, finora non ho mai parlato con nessuno, in quanto è una cosa che è scaturita da poco, probabilmente da quando sono mamma bis.
Sicuramente se dovessi perseverare a sentirmi così mi rivolgerò di certo a uno psicologo, nel frattempo cosa posso fare per essere più equilibrata con il mio bambino? per nessun motivo al mondo voglio essere io la causa di suoi problemi, il guaio è che quando mi trovo in certe situazioni...è tutto più forte di me.
cordiali saluti e grazie
No, finora non ho mai parlato con nessuno, in quanto è una cosa che è scaturita da poco, probabilmente da quando sono mamma bis.
Sicuramente se dovessi perseverare a sentirmi così mi rivolgerò di certo a uno psicologo, nel frattempo cosa posso fare per essere più equilibrata con il mio bambino? per nessun motivo al mondo voglio essere io la causa di suoi problemi, il guaio è che quando mi trovo in certe situazioni...è tutto più forte di me.
cordiali saluti e grazie
[#3]
Da qui sarebbe difficile dirle cosa fare senza conoscere né lei né i dettagli precisi della situazione, ma mi pare che il seme della risposta, come spesso accade, stia già nella domanda.
Se si sente come se il mondo "stesse andando avanti senza di lei" e se è sempre stata abituata a lavorare fuori casa, è molto probabilmente questo il motivo che la porta a sentirsi frustrata e a scaricare la sua rabbia proprio sull'oggetto che la sta limitando nei movimenti: la sua famiglia e i suoi cari. Per questo non è un caso che gli scatti d'ira siano spesso con loro.
Dunque credo che farebbe bene a cercare un modo per conciliare la sua vita di mamma bis con un'occupazione fuori casa, magari a tempo parziale, che dia soddisfazione all'altra parte di lei, quella meno materna e più attiva.
Se si sente come se il mondo "stesse andando avanti senza di lei" e se è sempre stata abituata a lavorare fuori casa, è molto probabilmente questo il motivo che la porta a sentirsi frustrata e a scaricare la sua rabbia proprio sull'oggetto che la sta limitando nei movimenti: la sua famiglia e i suoi cari. Per questo non è un caso che gli scatti d'ira siano spesso con loro.
Dunque credo che farebbe bene a cercare un modo per conciliare la sua vita di mamma bis con un'occupazione fuori casa, magari a tempo parziale, che dia soddisfazione all'altra parte di lei, quella meno materna e più attiva.
[#4]
Penso anch'io che lei si senta per un verso felice della sua famiglia , ma anche frustrata, incastrata nei suoi molti doveri.
Una parte del suo tempo impiegato in un lavoro part time, sarebbe la soluzione, forse non facile da trovare.
Ma anche qualche attività fatta per sè, un corso di lingue, un abbonamento in palestra, ed insieme qualche ora di baby sitter che la sollevi dai suoi ruoli accudenti, e permetta inoltre a lei e suo marito di uscire insieme per un cinema, una pizza, una cena con amici.
Quando i figli sono piccoli si ha spesso la sensazione e la paura che questo tempo immobile durerà per sempre, ma non è vero.
Non si faccia schiacciare dal ruolo , obbligatorio di "angelo del focolare", si faccia aiutare concretamente , nella quotidianità.
E cerchi davvero uno psicologo, per farsi aiutare e per proteggere i suoi cari da questi scatti d'ira improvvisi.
Con molti auguri
Una parte del suo tempo impiegato in un lavoro part time, sarebbe la soluzione, forse non facile da trovare.
Ma anche qualche attività fatta per sè, un corso di lingue, un abbonamento in palestra, ed insieme qualche ora di baby sitter che la sollevi dai suoi ruoli accudenti, e permetta inoltre a lei e suo marito di uscire insieme per un cinema, una pizza, una cena con amici.
Quando i figli sono piccoli si ha spesso la sensazione e la paura che questo tempo immobile durerà per sempre, ma non è vero.
Non si faccia schiacciare dal ruolo , obbligatorio di "angelo del focolare", si faccia aiutare concretamente , nella quotidianità.
E cerchi davvero uno psicologo, per farsi aiutare e per proteggere i suoi cari da questi scatti d'ira improvvisi.
Con molti auguri
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#5]
Cara signora,
forse il fatto che sia cominciato tutto dopo la sua seconda maternità non è un caso.
Il peso dei doveri derivanti dal fatto di essere una mamma bis non è da sottovalutare e probabilmente l'ha spinta ad annullarsi per il bene dei suoi bimbi.
Quando dico "annullarsi" intendo che probabilmente non è più riuscita a ritagliarsi uno spazio tutto suo, in cui poter fare qualcosa che le dia una soddisfazione al di fuori del suo ruolo di mamma.
Sembra quindi che questa condizione le abbia fatto nascere una rabbia che deve trovare uno sfogo; lo sfogo più a portata di mano è rappresentato sicuramente dai suoi figli che, come giustamente evidenzia il collega dr. Santonocito, sono anche la "causa incolpevole" della sua stessa rabbia.
Credo che se trovare un lavoro part time, ora che la bimba ha solo 2 mesi, possa essere un'impresa non troppo semplice, potrebbe almeno cercare di ritagliarsi del tempo per prendersi cura di lei, dei suoi bisogni, per coltivare degli hobbies, degli interessi...
L'aiuto di uno psicologo, comunque, anche solo per un consulto, potrebbe aiutarla a superare questo momento per evitare conseguenze negative sulla crescita dei suoi bimbi.
Un caro saluto
forse il fatto che sia cominciato tutto dopo la sua seconda maternità non è un caso.
Il peso dei doveri derivanti dal fatto di essere una mamma bis non è da sottovalutare e probabilmente l'ha spinta ad annullarsi per il bene dei suoi bimbi.
Quando dico "annullarsi" intendo che probabilmente non è più riuscita a ritagliarsi uno spazio tutto suo, in cui poter fare qualcosa che le dia una soddisfazione al di fuori del suo ruolo di mamma.
Sembra quindi che questa condizione le abbia fatto nascere una rabbia che deve trovare uno sfogo; lo sfogo più a portata di mano è rappresentato sicuramente dai suoi figli che, come giustamente evidenzia il collega dr. Santonocito, sono anche la "causa incolpevole" della sua stessa rabbia.
Credo che se trovare un lavoro part time, ora che la bimba ha solo 2 mesi, possa essere un'impresa non troppo semplice, potrebbe almeno cercare di ritagliarsi del tempo per prendersi cura di lei, dei suoi bisogni, per coltivare degli hobbies, degli interessi...
L'aiuto di uno psicologo, comunque, anche solo per un consulto, potrebbe aiutarla a superare questo momento per evitare conseguenze negative sulla crescita dei suoi bimbi.
Un caro saluto
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
[#6]
Gentile Signora,
Fare la mamma, la moglie, la donna che lavora, obbliga a tempi e luoghi infernali, facendoci diventare" acrobate" tra casa, lavoro e famiglia.
Il tempi andrebbe suddiviso, tra tempo personale, lavorativo, di coppia e familiare, anche se non e' affatto semplice.
Il controllo , anche verbale, a volte puo' venire meno, amplificando disagio e senso di i colpa.
I rimproveri vanno fatti, servono all' educazione dei figli, ma senza aggressivita' , per evitare che il bambino si identifichi dell' errore e nel falimento.
Il bambino, non deve " sentirsi lo sbaglio" , ma deve comprendere di " avere fatto uno sbaglio."
Valuti l' ipotesi di farsi aiutare un po' in casa, recuperando uno spazio privato e personale tutto per se' e, magari una consulenza psicologica, potrebbe aiutarla a contenere, interpretare e modificare questi scatti di ira ed aggressivita'
Fare la mamma, la moglie, la donna che lavora, obbliga a tempi e luoghi infernali, facendoci diventare" acrobate" tra casa, lavoro e famiglia.
Il tempi andrebbe suddiviso, tra tempo personale, lavorativo, di coppia e familiare, anche se non e' affatto semplice.
Il controllo , anche verbale, a volte puo' venire meno, amplificando disagio e senso di i colpa.
I rimproveri vanno fatti, servono all' educazione dei figli, ma senza aggressivita' , per evitare che il bambino si identifichi dell' errore e nel falimento.
Il bambino, non deve " sentirsi lo sbaglio" , ma deve comprendere di " avere fatto uno sbaglio."
Valuti l' ipotesi di farsi aiutare un po' in casa, recuperando uno spazio privato e personale tutto per se' e, magari una consulenza psicologica, potrebbe aiutarla a contenere, interpretare e modificare questi scatti di ira ed aggressivita'
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.2k visite dal 03/05/2012.
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