Parlare da soli
Salve, scrivo per chiedere un consiglio su come aiutare mia madre. Ex alcolista ma guarita. Il problema è che da almeno 10 anni (fino a quando ricordo) parla da sola in qualsiasi momento della giornata, realizza dei discorsi immaginari riferendosi a parenti,amici ecc o a chiunque le abbia causato un torto, un pensiero che lei non condivide,un opinione non è riuscita ad esternare. In questi momenti è molto arrabbiata, utilizza anche parolacce e bestemmie.Tante brutte parole e anche volgari. In famiglia ce ne siamo accorti tutti anche i parenti. Quando le dico "mamma ma ti rendi conto che parli da sola in questo modo?" lei mi dice che è solo nervosa,secondo noi si vergogna ad ammettere che ha un problema e mio padre non fa nulla. Io e mia sorella siamo preoccupate perché la vediamo peggiorare, spesso si dimentica le cose dette o chieste un minuto prima. oltre a ciò fa da baby sitter a mio nipote e sappiamo che dai 12 mesi in su i bambini iniziano a capire molto bene e siamo preoccupate anche per questo. Io soffro a vederla così (mia sorella non vive più con noi ) e oltre a questo sono ossessionata dal sentirla parlare ogni giorno dalla mattina fino alla sera, a volte mi sveglio perché la sento discutere da sola. Discute in maniera talmente animata che a volte temo per la sua salute. L'unica volta che è andata dal medico di base questo le ha prescritto degli psicofarmaci, cosa a cui siamo contrari, non la vogliamo vedere zombie. Noi vorremmo tanto si potesse farle fare della psicoterapia e vederla serena,ma lei è cocciuta e orgogliosa e non vuole andare da uno psicologo/psicoterapeuta. Ho pianto anche oggi nel sentirla. Ho paura per quando me ne andrò di casa, che lei trascorrerà le sue giornate tutta sola,perché mio padre lavora e rientra la sera. Non ha amiche a parte i vicini con i quali fa qualche chiacchiera, niente più e non esce mai con nessuno a parte noi o suo marito o sua sorella che vive a 30 minuti di macchina.Le abbiamo detto di iscriversi a qualche corso, socializzare ma niente, passa il suo tempo da sola a casa, o esce a passeggio con il mio nipotino oppure legge e parla da sola quando è molto frustrata. Premetto che lei non è italiana e che quindi tutta la sua famiglia vive all'estero eccetto per sua sorella con la quale ha un rapporto non sempre roseo. In 30 anni che vive qui, non lavorando non è mai riuscita ad avere vere amicizie femminili. Aiuto. Grazie
[#1]
Gentile Utente,
se le strade possibili da percorrere sua mamma non le vuole seguire, come facciamo noi da quì darle una possibile soluzione?
La psicoterapia potrebbe essere indicata, per trasformare i soliloqui in dialoghi costruttivi, la terapia farmacologica se le è stata suggerita dal medico di base, avrà formulato una diagnosi, immagino.
Da quello che leggo, sembra che la solitudine abbia fatto da padrona nella sua vita e che l'alcool abbia lenito tante sofferenze o insoddisfazioni.
Solitamente chi soffre o ha sofferto di alcolismo, durante lo svezzamento dalla bottiglia, necessiterebbe di un supporto psicologico.
se le strade possibili da percorrere sua mamma non le vuole seguire, come facciamo noi da quì darle una possibile soluzione?
La psicoterapia potrebbe essere indicata, per trasformare i soliloqui in dialoghi costruttivi, la terapia farmacologica se le è stata suggerita dal medico di base, avrà formulato una diagnosi, immagino.
Da quello che leggo, sembra che la solitudine abbia fatto da padrona nella sua vita e che l'alcool abbia lenito tante sofferenze o insoddisfazioni.
Solitamente chi soffre o ha sofferto di alcolismo, durante lo svezzamento dalla bottiglia, necessiterebbe di un supporto psicologico.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile utente
È probwbile che sua madre possa avere qualche danno residuale dal pregresso abuso di alcool e che comporta l'insorgenza di questi sintomi.
La presneza di alcune alterazioni possono risultare irreversibili e comportare quadri simili al deterioramento cognitivo precoce.
Sarebbe il caso di non sottovalutare tali aspetti e di far valutare sua madre da uno specialista.
È probwbile che sua madre possa avere qualche danno residuale dal pregresso abuso di alcool e che comporta l'insorgenza di questi sintomi.
La presneza di alcune alterazioni possono risultare irreversibili e comportare quadri simili al deterioramento cognitivo precoce.
Sarebbe il caso di non sottovalutare tali aspetti e di far valutare sua madre da uno specialista.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#3]
Utente
Salve,
ringrazio entrambi per la risposta.
In questo momento in cui scrivo, mia madre sta effettivamente parlando da sola.
Non so se il medico di base le abbia fatto una diagnosi precisa, ma conoscendo mia madre credo le abbia detto solamente che era un po ansiosa, non ha sicuramente il coraggio di dire che ha un problema e che parla da sola, perché o minimizza dicendo che è solo nervosa oppure dice che vuole così ( risposta se è particolarmente arrabbiata).
Volevo chiedere che tipo di specialista devo cercare di preciso?
Io e mia sorella vorremmo fissarle un appuntamento. E' meglio da sola o con anche mio padre? Non vogliamo vederla tra 10 anni in un casa di cura. Può essere dannoso per lei fare da babysitter a un bambino di 14 mesi e /o per lui?
Grazie!!
ringrazio entrambi per la risposta.
In questo momento in cui scrivo, mia madre sta effettivamente parlando da sola.
Non so se il medico di base le abbia fatto una diagnosi precisa, ma conoscendo mia madre credo le abbia detto solamente che era un po ansiosa, non ha sicuramente il coraggio di dire che ha un problema e che parla da sola, perché o minimizza dicendo che è solo nervosa oppure dice che vuole così ( risposta se è particolarmente arrabbiata).
Volevo chiedere che tipo di specialista devo cercare di preciso?
Io e mia sorella vorremmo fissarle un appuntamento. E' meglio da sola o con anche mio padre? Non vogliamo vederla tra 10 anni in un casa di cura. Può essere dannoso per lei fare da babysitter a un bambino di 14 mesi e /o per lui?
Grazie!!
[#4]
Gentile utente,
forse non sono stato molto chiaro.
Le ribadisco che, allo stato attuale, sarebbe utile valutare i danni permanenti che sua madre può aver subìto successivamente all'abuso di alcool.
La presenza di un sintomo di questo tipo, che nulla ha a che vedere con l'ansia, può essere sia dovuto a problematiche cerebrali che a presenza di nuove patologie in corso.
Indipendentemente da ciò, non credo che possa oggi poter affermare che non vuole "vedere sua madre zombie" (non si capisce poi secondo quale presa di posizione i farmaci facciano divenire zombie e l'alcool no) o che possa andare in una "casa di cura" nel prossimo futuro.
Se ciò che sta avvenendo è l'evoluzione di sindromi specifiche post alcoliche, la situazione potrà presentarsi in modo ben più grave di quanto non sia oggi.
Sarebbe quindi opportuno far visitare sua madre sia da uno psichiatra che da un neurologo che possano stabilire se praticare anche indagini strumentali appropriate per comprendere lo stato attuale di sua madre.
forse non sono stato molto chiaro.
Le ribadisco che, allo stato attuale, sarebbe utile valutare i danni permanenti che sua madre può aver subìto successivamente all'abuso di alcool.
La presenza di un sintomo di questo tipo, che nulla ha a che vedere con l'ansia, può essere sia dovuto a problematiche cerebrali che a presenza di nuove patologie in corso.
Indipendentemente da ciò, non credo che possa oggi poter affermare che non vuole "vedere sua madre zombie" (non si capisce poi secondo quale presa di posizione i farmaci facciano divenire zombie e l'alcool no) o che possa andare in una "casa di cura" nel prossimo futuro.
Se ciò che sta avvenendo è l'evoluzione di sindromi specifiche post alcoliche, la situazione potrà presentarsi in modo ben più grave di quanto non sia oggi.
Sarebbe quindi opportuno far visitare sua madre sia da uno psichiatra che da un neurologo che possano stabilire se praticare anche indagini strumentali appropriate per comprendere lo stato attuale di sua madre.
[#5]
Utente
Salve,
la ringrazio per la sua risposta.
Io dico solo che vorrei evitare eventuali e o possibili tso oppure psicofarmaci perché questi spesso riducono a uno stato un po' assente, come già vedevamo con quegli prescritti in precedenza dal medico di base. Anche l'alcool rende zombie certamente, ma dato che non ne fa più uso non vorremmo ripristinare la condizione con gli psicofarmaci, tutto qui.
Esistono psichiatri che prescrivono cure senza medicinali? O non è assolutamente possibile in questo caso,se vi sono danni (e che tipo) curarsi senza?
Grazie
la ringrazio per la sua risposta.
Io dico solo che vorrei evitare eventuali e o possibili tso oppure psicofarmaci perché questi spesso riducono a uno stato un po' assente, come già vedevamo con quegli prescritti in precedenza dal medico di base. Anche l'alcool rende zombie certamente, ma dato che non ne fa più uso non vorremmo ripristinare la condizione con gli psicofarmaci, tutto qui.
Esistono psichiatri che prescrivono cure senza medicinali? O non è assolutamente possibile in questo caso,se vi sono danni (e che tipo) curarsi senza?
Grazie
[#6]
>>> Esistono psichiatri che prescrivono cure senza medicinali? O non è assolutamente possibile in questo caso,se vi sono danni (e che tipo) curarsi senza?
>>>
Credo che lei sta pretendendo troppo da un semplice consulto online. Da qui non è possibile dirle con certezza cos'abbia sua madre, di conseguenza neanche dirle qual è la cura più indicata.
Ciò che possiamo caldamente raccomandarle è di far vedere sua madre da uno specialista, se a suo giudizio il vostro medico non è riuscito a dare il dovuto peso alla cosa, per le valutazioni del caso.
>>> Può essere dannoso per lei fare da babysitter a un bambino di 14 mesi e /o per lui?
>>>
Potrebbe certamente esserlo, più che altro per il bambino.
>>>
Credo che lei sta pretendendo troppo da un semplice consulto online. Da qui non è possibile dirle con certezza cos'abbia sua madre, di conseguenza neanche dirle qual è la cura più indicata.
Ciò che possiamo caldamente raccomandarle è di far vedere sua madre da uno specialista, se a suo giudizio il vostro medico non è riuscito a dare il dovuto peso alla cosa, per le valutazioni del caso.
>>> Può essere dannoso per lei fare da babysitter a un bambino di 14 mesi e /o per lui?
>>>
Potrebbe certamente esserlo, più che altro per il bambino.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#7]
Gentile utente,
aggiungo ancora che l'idea degli "psicofarmaci che riducono ad uno stato un pò assente" è del tutto priva di fondamento.
Il luogo comune che i farmaci utilizzati per le patologie del sistema nervoso centrale siano esclusivamente di carattere sedativo è legato a false credenze e non in linea con le attuali evidenze scientifiche.
Nel caso in questione sarà ovviamente lo specialista che potrà decidere l'intervento migliore (domiciliare, ambulatoriale, ospedaliero; con farmaci o meno; con altri interventi specifici o meno; consigliando il miglior regime di vita) in seguito ad una diagnosi appropriata che valuti, come già detto, anche l'eventuale correlazione con il consumo pregresso di alcool.
aggiungo ancora che l'idea degli "psicofarmaci che riducono ad uno stato un pò assente" è del tutto priva di fondamento.
Il luogo comune che i farmaci utilizzati per le patologie del sistema nervoso centrale siano esclusivamente di carattere sedativo è legato a false credenze e non in linea con le attuali evidenze scientifiche.
Nel caso in questione sarà ovviamente lo specialista che potrà decidere l'intervento migliore (domiciliare, ambulatoriale, ospedaliero; con farmaci o meno; con altri interventi specifici o meno; consigliando il miglior regime di vita) in seguito ad una diagnosi appropriata che valuti, come già detto, anche l'eventuale correlazione con il consumo pregresso di alcool.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 9.8k visite dal 03/05/2012.
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